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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Marcello
Utente Junior
Città: S.Bartolomeo in Galdo
Prov.: Benevento
Regione: Campania
39 Messaggi Tutti i Forum |
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Padovano
Utente Senior
Città: PADOVA
Prov.: Padova
Regione: Veneto
1570 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 ottobre 2010 : 15:31:39
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in effetti in meridione sono presenti pochi caprioli ma non penso sarebbe una buona idea introdurli in quanto non lontano lì è presente il capriolo italico con un nucleo molto ridotto di animali che deve andare salvaguardato in quanto rischia l'estinzione ed è una sottospecie presente solo nel Gargano e Pollino ed è autoctona
dama dama |
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marcospada
Utente Senior
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1392 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 ottobre 2010 : 15:41:04
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E' presente anche nella tenuta presidenziale di Castel Porziano, sul litorale romano, la cui fauna principale: Caprioli italici, Daini e Cinghiali autoctoni, e' gestita dal Corpo forestale dello stato.
Marco Link
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Hystrixcristata
Utente Senior
Città: Viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
4022 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 ottobre 2010 : 15:52:02
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| Messaggio originario di Marcello:
Dato che al centro nord è presente quasi ovunque il capriolo, perchè non ripopolare anche il Sud? magari nel Subappennino Dauno?
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Ciao Marcello, vedi che gli animali in generale "non si spostano" da un luogo ad un altro per puro piacere umano e ciò al fine di evitare danni e guai seri. Così come hai impostato la domanda o l'idea porta a dirti, un po' da pedante manuale, che le reintroduzioni o i ripopolamenti debbono essere fatti solo in determinate circostanze e solo dopo attenti studi sulle cause che hanno portato al declino/estinzione della specie onde evitare di buttar tempo e soldi e di fallire miseramente il progetto prefissato. Inoltre vanno considerati i risvolti es. impatto sulle specie presenti, parassitosi che possono essere veicolate, impatto genetico con i conspecifici già presenti ecc. ecc. Le introduzioni, poi, NON vanno mai operate sempre per l'impatto che queste potrebbero determinare inaspettatamente. Salvo casi in cui siano l'estrema soluzione per la salvaguardia di una specie... ma anche qui ci sarebbe da dire tanto. Quindi per rispondere alla tua domanda è bene non spostarlo a capocchia ....
Un saluto
Alessandro |
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Padovano
Utente Senior
Città: PADOVA
Prov.: Padova
Regione: Veneto
1570 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 ottobre 2010 : 18:25:58
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sì però degli studi effettuati hanno evidenziato che i caprioli presenti nella tenuta del Presidente della Repubblica non appartengono alla razza " pura " presente in libertà nel Sud Italia
dama dama |
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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 ottobre 2010 : 19:48:25
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| Messaggio originario di Padovano: sì però degli studi effettuati hanno evidenziato che i caprioli presenti nella tenuta del Presidente della Repubblica non appartengono alla razza " pura " presente in libertà nel Sud Italia .... |
A me risulta che gli studi che citi abbiano individuato delle differenze fra le popolazioni meridionali .... ed abbiano confermato differenze peculiari per la popolazione di Castel Porziano .... (mentre gli esami morfologici sui caprioli autoctoni del Gargano e dell’Orsomarso sembrano negare la presenza di caratteristiche morfologiche esclusive in questi individui) .... ma in ogni caso tutte queste popolazioni sono geneticamente appartenenti alla sottospecie italicus.
C'è anzi una recente scoperta piuttosto importante: sembra che nella Maremma toscana siano presenti molti individui riconducibili alla sottospecie italicus ... quantomeno con un certo grado di "purezza"; l'ambiente scientifico ne è talmente convinto che è partito un progetto di ripopolamento per l'Aspromonte .... prelevando individui proprio dalla Toscana.
Per chi è interessato se ne parla in questo articolo: Link
Riassumendo la situazione possiamo considerare che in base alle recenti indagini genetiche, debbano essere classificati come C.c.italicus i piccoli nuclei presenti nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano (Lazio), nel Gargano (Puglia), nei Monti di Orsomarso (Calabria) e nella zona meridionale della Maremma (Toscana).
Per rispondere a Marcello .... la penso come Alessandro: non credo sia una buona idea introdurre caprioli "presi a caso" in prossimità dei nuclei della popolazione relitta; penso che il ripopolamento intrapreso utilizzando caprioli autoctoni (o almeno geneticamente il più simili possibile) ... sia l'intervento da perseguire, se non altro per prestare soccorso ad una popolazione ridotta sull'orlo dell'estinzione. Ciaoo
Link |
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stefanovet1958
Utente Super
Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 ottobre 2010 : 20:11:15
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Io ho le stesse notizie di Luciano , riguardo le popolazioni di caprioli "autoctoni". Sicuramente quelli di Castel porziano non hanno mai avuto rimescolamenti con soggetti di provenienza estera, ( lo stesso vale per il cinghiale, forse l'unico nucleo puro in tutt'Italia) lo stesso non si può dire per le altre zone che hanno conosciuto in tempi recenti un certo grado di rimescolamento genetico con soggetti "esteri" lanciati in quelle zone o nei dintorni ( compresa la Foresta Umbra) in tempi recenti.Un unico appunto per Luciano: possiamo considerarlo autoctono il daino in Italia? l'origine è Mesopotamica,e anche se quelli di C. Porziano sono "antichi" di qualche centinaio d'anni sono , in termini storici, una new entry, che ha preso il posto dei cervi che abitavano il litorale romano , oggetto di caccia da parte delle corti papaline. ciao Stefano |
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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 ottobre 2010 : 21:56:39
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| Messaggio originario di stefanovet1958: ... Un unico appunto per Luciano: possiamo considerarlo autoctono il daino in Italia? l'origine è Mesopotamica,e anche se quelli di C. Porziano sono "antichi" di qualche centinaio d'anni sono , in termini storici, una new entry, che ha preso il posto dei cervi che abitavano il litorale romano , oggetto di caccia da parte delle corti papaline. |
Credo che hai perfettamente ragione Stefano! ... personalmente non lo ritengo autoctono (se l'ho detto da qualche parte ... o mi mi è sfuggito ... o non ero io ) Ciaoo.
Link |
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stefanovet1958
Utente Super
Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 ottobre 2010 : 22:01:04
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| Messaggio originario di marcospada:
E' presente anche nella tenuta presidenziale di Castel Porziano, sul litorale romano, la cui fauna principale: Caprioli italici, Daini e Cinghiali autoctoni, e' gestita dal Corpo forestale dello stato.
Marco Link
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hai ragione,non eri tu ciao Stefano |
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marcospada
Utente Senior
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1392 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 ottobre 2010 : 11:15:40
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forse ci voleva una virgola dopo "daini"; naturalmente intendevo come autoctoni solo i caprioli e i cinghiali. I daini, come noto, hanno l'unico nucleo veramente autoctono in asia minore, nel parco nazionale di .... non ricordo il nome, nel sud della Turchia.
Marco Link
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