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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona.
In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).


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Stregatto
Utente Senior


Città: Arezzo


2239 Messaggi
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Inserito il - 17 ottobre 2010 : 10:26:39 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao a tutti!
Mi rivolgo a voi per un'informazione.
Da tempo mi porto dentro una curiosità, e finalmente ho trovato la sede e l'occasione giusta per soddisfarla...

Qualche anno fa mi sono imbattuto per caso in un volantino che publicizzava una gara di pesca sportiva che si sarebbe svolta in un laghetto privato adibito appositamente per questo tipo di gare.
Tra i vari pesci elencati nel volantino, ne figurava uno che ha suscitato subito la mia curiosità: "pesci gatto africani".

A questo punto, la domanda è sorta spontanea: il termine corrisponde realmente ad una specie ittica oppure si tratta soltanto di una denominazione impropria attribuita a questi pesci da chi ha poca dimestichezza con l'ittiologia?
Ed eventualmente, di quale specie (o gruppo di specie)si tratta?

Vi ringrazio già da adesso.
Ciao
Stregatto

Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 17 ottobre 2010 : 10:33:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Stregatto:

Ciao a tutti!
Mi rivolgo a voi per un'informazione.
Da tempo mi porto dentro una curiosità, e finalmente ho trovato la sede e l'occasione giusta per soddisfarla...

Qualche anno fa mi sono imbattuto per caso in un volantino che publicizzava una gara di pesca sportiva che si sarebbe svolta in un laghetto privato adibito appositamente per questo tipo di gare.
Tra i vari pesci elencati nel volantino, ne figurava uno che ha suscitato subito la mia curiosità: "pesci gatto africani".

A questo punto, la domanda è sorta spontanea: il termine corrisponde realmente ad una specie ittica oppure si tratta soltanto di una denominazione impropria attribuita a questi pesci da chi ha poca dimestichezza con l'ittiologia?
Ed eventualmente, di quale specie (o gruppo di specie)si tratta?

Vi ringrazio già da adesso.
Ciao
Stregatto



Ciao,certamente.
Il termine indica il Clarias gariepinus ovvero il pesce gatto africano.
Pesce aimè trovabile anche in molte acque demaniali...

Massimo.
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Stregatto
Utente Senior


Città: Arezzo


2239 Messaggi
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Inserito il - 17 ottobre 2010 : 19:03:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie, Frustone.
Ma il termine "pesce gatto africano" è attribuito solo a questa specie o vengono chiamati così anche altri pesci?
Ho cercato un po' in rete il nome scientifico che mi hai detto e ho visto che è anche un bel bestione... 150 cm per 60 kg!
E può anche attraversare dei discreti tratti sulla terraferma.

Per fortuna, sembra che non riesce a riprodursi nei nostri climi!
Beh, che dire? Ci auguriamo di non dover annoverare un'altra specie nel calderone dei nostri...clandestini illustri...

Ciao

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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 18 ottobre 2010 : 08:40:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Stregatto:

Grazie, Frustone.
Ma il termine "pesce gatto africano" è attribuito solo a questa specie o vengono chiamati così anche altri pesci?
Ho cercato un po' in rete il nome scientifico che mi hai detto e ho visto che è anche un bel bestione... 150 cm per 60 kg!
E può anche attraversare dei discreti tratti sulla terraferma.

Per fortuna, sembra che non riesce a riprodursi nei nostri climi!
Beh, che dire? Ci auguriamo di non dover annoverare un'altra specie nel calderone dei nostri...clandestini illustri...

Ciao




Mah,probabile che il termine venga usato con ignoranza o con facilità.. finendo di abbracciare più gatti... anche io l'ho visto usare a sproposito.

Io personalmente ho avuto solo a che fare una volta con questi gatti,qualche anno fà in una delle ultime e tristissime gare di pesca a cui ho avuto la sfortuna di partecipare.
Immessi in un laghetto "sportivo",abboccavano con voracità superiore alle trote di semina,a galla,a fondo, a... bombarda..sempre e comunque abboccavano questi ossessi..
Che dirti,ottimo alimento in forno se ti capita di poterne catturare,assaggiarli ne vale davvero la pena,carne rosa, ma per quanto riguarda il loro adattamento,mi disse il padrone dell'invaso che questi pesci non passarono l'inverno,quindi credo che siano meno impattanti degli altri loro parenti..
Diciamo che non amano i nostri inverni,ma aspettiamo altri commenti,magari in altre zone il "patatrak" è avvenuto...

Credo che nei loro posti natii,siano pesci da preservare,ho appena visto un documentario, ove non ho potuto che apprezzare lo spirito di adattamento e di resistenza alle avversità di questa specie...
Un pesce notevole.

Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 18 ottobre 2010 08:40:46
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Dr Skazz
Utente Senior


Città: Girona (Spagna)


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Inserito il - 18 ottobre 2010 : 09:11:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si', diciamo che tra tutti gli alloctoni presenti sul territorio nazionale sono tra i meno pericolosi, in quanto incapaci di sopportare le temperature invernali. Se vai a pesca in un triste laghetto a pagamento di questi tempi (premesso che d'inverno ci vado anch'io a far scorta di trote da padella...) ne vedrai probabilmente qualche povero esemplare agonizzante, che nuota a galla coperto di Saprolegnia.
Pesce comunque molto interessante, adattato a respirare aria atmosferica al punto che spesso si vedono "emergere", prendere una boccata d'aria e tornare sul fondo.
Piuttosto buoni se cucinati alla livornese.

"Will the northern lights still play as we walk our distant days
Ocean sky, sea of blue, let the sun wash over you"

Modificato da - Dr Skazz in data 18 ottobre 2010 09:12:36
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Stregatto
Utente Senior


Città: Arezzo


2239 Messaggi
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Inserito il - 18 ottobre 2010 : 10:25:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo pienamente: senza ombra di dubbio, è una specie interessante e affascinante!

A proposito, ho un lontano ricordo sepolto ormai negli "abissi" del mio vissuto...
Se la memoria non mi inganna, mi sembra di ricordare questo pesce protagonista di una puntata in una serie di documentari del mitico David Attenborough.
La serie era "Il pianeta vivente" o addirittura "La vita sulla terra" e la puntata prendeva in esame quell'importante tappa evolutiva che fu l'abbandono delle acque e la conquista della terraferma.
Preistoria biologica e...televisiva...

Stregatto
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 18 ottobre 2010 : 15:16:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A dir il vero qua in Maremma i primi Ictalurus punctatus dell'Ombrone (che nessuno immaginava essere le avanguardie di un'occupazione militare del fiume) erano definiti "pesci gatto africani", qualcuno li definisce tali anche oggi.
Se la tua esperienza risale a qualche anno fa è possibile che il volantino si riferisse a questa specie.
Anche i punctatus qualche anno fa erano tipici pesci da laghetto, da uno di questi ambienti infatti sembra si sia originata l'attuale foltissima popolazione maremmana.

NO all'autostrada in Maremma!
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 18 ottobre 2010 : 16:05:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vi racconterò un fatto circa il Clarias gariepinus che mi fece strabuzzare gli occhi..

In quella gara che vi citai sopra ne presi davvero tanti, siccome come già detto essi sono molto buoni (soprattutto in forno con patate) li tenevo in vivo nella nassa,posizionata all'ombra di una vetrice visto la giornata calda che non consigliava certo di metterli in sacchetti di plastica.

Alla fine della gara svuotando la nassa trovai tanti piccoli sassi (grossi all'incirca 2/3 cm),subito me la presi col vicino di picchetto ben sapendo quanto il tipo (che ben conosco) fosse un guascone e non comprendendo come il tipo fosse riuscito a tirarmeli nella nassa senza che io me ne fossi accorto,del resto cmq lui negò come al solito qualsiasi sua responsabilità..

Ma tantè, tornai a casa.
A casa i pescioni vennero posizionati nell'acquaio in cucina,mentre ero intento a fare altre cose fui richiamato da un rumore metallico proveniente dall'acquaio, bene il più grosso di questi clarias (era 4,6 kg) aveva letteralmente sputato un sasso ovale relativamente grosso colpendo per caduta la parte inferiore del frigorifero..

Al chè allibito cominciai una ricerca sul come mai avessero questo vezzo,a quei tempi non avevo internet, a spiegarmi la cosa fù la settimana seguente il trasportatore di un noto allevamento ittico della zona,che asserì che questi pesci tengono abitualmente dei sassi nella bocca,mi spiegò anche il motivo,ma non mi ricordo più il perchè...




Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 18 ottobre 2010 16:07:51
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Dr Skazz
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Città: Girona (Spagna)


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Inserito il - 18 ottobre 2010 : 16:37:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allora ti rispondo (chiedo venia se vado in off topic, al limite me lo cancellate) con un aneddoto sull'IctalurIDus punctatus: dato che quando li pesco in acque non troppo salubri li porto a casa per la cena del cane, ho notato che tutti gli esemplari catturati in un certo tratto dell'arno ingoiano regolarmente delle concrezioni apparentemente simili a calcinacci, ma dalla consistenza saponosa, che il mio ex professore di chimica organica mi spiego' essere composti solfonati (scarichi di lavatrice).
Evidentemente questi pesciacci riescono a digerire roba simile, o almeno non ne subiscono effetti dannosi, trovandola anche piuttosto appetitosa...

"Will the northern lights still play as we walk our distant days
Ocean sky, sea of blue, let the sun wash over you"

Modificato da - Dr Skazz in data 18 ottobre 2010 16:41:23
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 18 ottobre 2010 : 18:09:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Dr Skazz:

Allora ti rispondo (chiedo venia se vado in off topic, al limite me lo cancellate) con un aneddoto sull'IctalurIDus punctatus: dato che quando li pesco in acque non troppo salubri li porto a casa per la cena del cane, ho notato che tutti gli esemplari catturati in un certo tratto dell'arno ingoiano regolarmente delle concrezioni apparentemente simili a calcinacci, ma dalla consistenza saponosa, che il mio ex professore di chimica organica mi spiego' essere composti solfonati (scarichi di lavatrice).
Evidentemente questi pesciacci riescono a digerire roba simile, o almeno non ne subiscono effetti dannosi, trovandola anche piuttosto appetitosa...

"Will the northern lights still play as we walk our distant days
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No,no non dici cose strane, infatti anche i sassi avevano a che fare con il discorso accrescimento.
Non mi ricordo se era un discorso che riguardava sostanze utili al loro accrescimento o cosa,ma dopo qualche tempo ne trovai anche conferma su una nota rivista di alieutica..
Comunque a volte ho pena anche per gli alloctoni..
Vengono strappati alle loro acque di origine e spesso vengono destinati dall'uomo nelle peggiori acque europee..



Massimo.
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Stregatto
Utente Senior


Città: Arezzo


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Inserito il - 21 ottobre 2010 : 15:10:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Neanche a farlo apposta, proprio ieri sono andato a Perugia alla presentazione del libro "La fauna ittica e i corsi d'acqua dell'Umbria. Sintesi delle carte ittiche regionali dal 1986 al 2009."

Nel corso dell'incontro è stato ampiamente sottolineato il grave problema delle numerose specie alloctone, alcune delle quali costituiscono un vero problema per l'equilibrio dei nostri ecosistemi.
In particolare, una specie che desta molte preoccupazioni è il siluro, che si sta diffondendo in vari corsi d'acqua italiani e, tra i crostacei, il famoso gambero della Louisiana...

Ciao
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Stregatto
Utente Senior


Città: Arezzo


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Inserito il - 21 ottobre 2010 : 15:46:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'incontro-presentazione del libro mi ha suscitato inevitabilmente qualche interrogativo...

Eccone uno: il pesce gatto africano(Clarias gariepinus)possiede la respirazione cutanea, che caratterizza altri pesci gatto più famosi come ad esempio Ictalurus melas? Tra l'altro, questa particolarità è ciò che rende questi pesci capaci di sopravvivere anche in acque poverissime di ossigeno, facendo così "le scarpe" ai nostri esigenti pesci di casa nostra...

Grazie.
Stregatto

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