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cianix
Utente Senior


Città: tarcento
Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


2773 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 ottobre 2010 : 00:31:19 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve a tutti! Oggi ho ricevuto l'ultimo n. della rivista del Giros, e come spesso accade, vi sono riportate le descrizioni di nuove specie ritrovate in Italia.
Tra queste mi ha lasciato perplesso il ritrovamento di Dactylorhiza traunsteinerioides, per vari motivi: innanzitutto alcuni lo considerano ( Link) semplicemente sinonimo di D. traunsteineri subsp. traunsteineri, poi perchè l'immagine proposta e la descrizione riportata mi ricordano moltissimo le piante che ho già visto in gran numero in varie torbere in Friuli, riconducibili appunto alla traunsteineri.
Con questo volevo solo riportare un mio parere, senza nulla togliere all'autore dell'articolo, Umberto Nonis, la cui esperienza è fuori discussione e che continua la ricerca in modo ammirevole, considerata la sua non più tenera età!
Qualche parere in merito?

luciano

Modificato da - cianix in Data 16 ottobre 2010 00:38:36

Gianfranco-Anna
Utente V.I.P.


Città: Brescia
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


264 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 ottobre 2010 : 10:10:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La vecchia monumentale opera del Vermoulen "Orchidees de Suisse et d'Europe" , senza foto, ma con esaustive tavole botaniche di grosso formato e relative descrizioni accurate, oggi, a più di trent'anni, sembra l'opera più aggiornata.
A mio parere è una rivalutazione ed un salto nel passato e alle classificazioni colà riportate.

Gianfranco


Modificato da - Gianfranco-Anna in data 16 ottobre 2010 10:11:56
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MauroC
Utente Senior

Città: Abbadia San Salvatore
Prov.: Siena

Regione: Toscana


659 Messaggi
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Inserito il - 22 ottobre 2010 : 11:33:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Visto che il genere Ophrys, ormai è stato fatto a spezzatino salvo poi essere smentiti e ritornare alla vecchia classificazione, ora ci si rivolge ad altri generi.
Quoto in pieno quanto detto da Gianfranco-Anna


Nulla ha senso in natura se non al lume dell' evoluzione

Modificato da - MauroC in data 22 ottobre 2010 11:34:06
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cianix
Utente Senior


Città: tarcento
Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


2773 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 ottobre 2010 : 18:28:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Gianfranco-Anna:

La vecchia monumentale opera del Vermoulen "Orchidees de Suisse et d'Europe" , senza foto, ma con esaustive tavole botaniche di grosso formato e relative descrizioni accurate, oggi, a più di trent'anni, sembra l'opera più aggiornata.
A mio parere è una rivalutazione ed un salto nel passato e alle classificazioni colà riportate.

Gianfranco




Purtroppo non ho mai avuto il piacere di leggere questa opera, se cortesemente mi riassumete il contenuto in merito alla specie di cui si parla, vi ringrazio
moltissimo
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


4359 Messaggi
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Inserito il - 31 ottobre 2010 : 09:01:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho qualche problema anch'io ad identificare quest'opera che citi:

per autore "Vermoulen" non trovo nulla.. c'è un certo "Vermeulen" ma che mi sembra si sia principalmente occupato di orchidee tropicali e africane.

per titolo trovo invece due volumi di: J. LANDWEHR: Les orchidées sauvages de Suisse et d’Europe. Editione Piantanida, Lausanne, 1982.

Immagino ti riferissi al secondo... confermi?!





Ciao!




Luca




Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein

Non c'è niente come la paleontologia. Nessun piacere può essere paragonato a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo. Charles Darwin

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Gianfranco-Anna
Utente V.I.P.


Città: Brescia
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


264 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 05 novembre 2010 : 10:27:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Confermo, è stato un refuso , grazie
Vermoulen è stato comunque il più grosso studioso delle Dactylo, i cui studi hanno contribuito alla segregazione della specie Dactyloriza da Orchis

Gianfranco


Modificato da - Gianfranco-Anna in data 05 novembre 2010 10:31:34
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


4359 Messaggi
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Inserito il - 05 novembre 2010 : 11:06:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nel lavoro:
Hunt P.F. e Summerhayes V.S., (1965) Dactylorhiza Nevski, the correct generic name of the Dactylorchids. Watsonia, 6 (2) 128-133.
LINK: Link

gli autori spiegano quali sono stati gli studiosi che hanno contribuito alla genesi di "Dactylorhiza" come nome e come genere.
Tra questi anche il contributo di Vermeulen (1947) con il suo libro Studies on Dactylorchids, al quale purtroppo la storia non ha dato ragione..




Ciao!




Luca




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Forbix
Moderatore


Città: Portoferraio
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


6989 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 novembre 2010 : 14:24:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Gianfranco-Anna:

Confermo, è stato un refuso , grazie
Vermoulen è stato comunque il più grosso studioso delle Dactylo, i cui studi hanno contribuito alla segregazione della specie Dactyloriza da Orchis

Gianfranco




Dactylorhiza non e' una specie, ma un genere......come del resto anche Orchis!


Forbix

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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


4359 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 05 novembre 2010 : 17:33:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Gianfranco-Anna:


Vermoulen è stato comunque il più grosso studioso delle Dactylo, i cui studi hanno contribuito alla segregazione della specie Dactyloriza da Orchis

Gianfranco




Facendo un breve riassunto dal lavoro precedentemente citato:

1753. Linneo suddivide il genere Orchis in tre gruppi basandosi sulla morfologia delle radici: Bulbis indivisis, Bulbis palmatis e Bulbis fasciculatis.

1790. Necker usa per la prima volta il termine Dactylorhiza per suddividere le piante con Bulbis palmatis e Bulbis fasciculatis da quelle con Bulbis indivisis (Orchis).

1898. Klinge descrive due subgenera: Eu-orchis per le Bulbis indivisis e Dactylorchis per le Bulbis palmatis, tralasciando le Bulbis fasciculatis. Questa suddivisione fu adottata da molti.

1935. Nevski nel suo Orchidaceae sostituisce il subgenere di Klinge (Dactylorchis) con il nome Dactylorhiza di Necker, in quanto aveva diritto di priorità perchè precedente.

1937. Nevski eleva Dactylorhiza da subgenere allo status di genere.

1947. Vermeulen eleva il subgenere di Klinge allo status di genere: Dactylorchis Vermeulen. Egli abbastanza arbitrariamente dismette il nome Dactylorhiza. Questo infatti secondo l'accezione di Necker non comprenderebbe le stesse piante di Dactylorchis secondo Klinge. Ciò non preclude però che i due nomi possano essere sinonimi. Vermeulen evidentemente trascura l'uso che fa Nevski del nome Dactylorhiza nel suo senso stretto, che era identico con il concetto di Dactylorchis. Sfortunatamente, a differenze della scarsa diffusione dei lavori di Nevski, il libro di Vermeulen ebbe ampia diffusione e il nome generico Dactylorchis fu adottato da molti botanici. Il nome Dactylorhiza venne ignorato dai più.

1959. Bullock segnalò questi problemi di priorità circa il nome generico corretto da usare, consigliando di resuscitare il nome Dactylorhiza Necker al fine di evitare un aumento di confusione.

Lo stesso anno intervenne l'International Code of Botanical Nomenclature e per farla breve oggi per descrivere il gruppo Orchis che Klinge designò come subgenere Dactylorchis usiamo il nome generico Dactylorhiza Necker ex Nevski (o semplicemente Dactylorhiza Nevski), in quanto questo ha dieci anni di priorità su Dactylorchis Vermeul.



Detto questo, caro Luciano, per tornare alla discussione orginaria sulla Dactylorhiza traunsteinerioides, ci sono voluti 170 anni per mettersi d'accordo sul nome da usare per il genere.. figurati per il nome della specie!
Leggendo la descrizione fatta da Nonis trovo che corrisponda a quella di D. traunsteineri riportata sul libro del Giros, e al tempo stesso non riesco ad apprezzare differenze tra le immagini, ad eccezione forse della trilobatura del labello. A mio avviso c'è sicuramente un problema di confusione nomenclaturale, anche se mi piacerebbe capire su cosa si basarono Bateman e Denholm per parlare di sottospecie, e a maggior ragione Kent per riportarla a specie!


Bateman, R. M. & Denholm, I. 1983a. A reappraisal of the British and Irish dactylorchids, 1. The tetraploid marsh-orchids. Watsonia, 14: 347-376
LINK: Link



Ciao!




Luca




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