ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
Sabato notte 18 Settembre 2010 (era ormai domenica 19) rientravo da Poggibonsi, dove ero stato a trovare mio cugino. Pioggia fortissima fino a Siena e oltre. Sulla superstrada Firenze-Siena-Grossetto era una strage di rospetti (anche adulti), prevalentemente piccoli. Ovviamente non era il caso di fermarsi, poiché era pericoloso, e comunque non c'era quasi nessun animale vivo. Per decine e decine di chilometri era una cosa orribile; non si capiva quali fossero le foglie sull'asfalto e quali i rospetti...
Solo deviando verso Roccastrada le cose sono migliorate. Fermatomi per una pausa (e non pioveva più) ho salvato un rospetto (bufo bufo), ma da una strada poco frequentata (quindi non era pericoloso neanche scendere).
Non ho raccontato niente di speciale. Solo una cronaca, anche per dimostrare quanto nutrita sia la popolazione di questi anfibi.
Nella cattiva notizia almeno ce n'è una buona, e cioè che nonostante ciò i rospi ci sono ancora.... La Firenze-Siena-Grosseto è una strada che attraversa una porzione di territorio ancora in ottimo stato di conservazione, e dove vivono moltissimi animali. Andrebbero sistemate opportune barriere lungo tutta la sede stradale o quasi....
Che importa se le miniere si riempiono di apparecchi elettronici e scorie nucleari, il mio giardino è in ordine e pieno di fiori; che importa se le foreste diventano pellet da combustione, a me l'ossigeno non manca; che importa da dove viene ciò che mangio, basta che ci sia da mangiare; che mi importa di montagne che crollano a suon di martellate, quando la mia casa sta in piedi...
Se solo potessi rendermi conto che è il mondo la mia casa...
Le autostrade austriache hanno come dipendente uno specialista che di mestiere fa solo questo: tunnel per anfibi. A quando in Italia?
A quando?... Direi alla fine dell'era "ognuno fa il suo comodo", che in questo paese è sentita più che in altri...
Che importa se le miniere si riempiono di apparecchi elettronici e scorie nucleari, il mio giardino è in ordine e pieno di fiori; che importa se le foreste diventano pellet da combustione, a me l'ossigeno non manca; che importa da dove viene ciò che mangio, basta che ci sia da mangiare; che mi importa di montagne che crollano a suon di martellate, quando la mia casa sta in piedi...
Se solo potessi rendermi conto che è il mondo la mia casa...
Le autostrade austriache hanno come dipendente uno specialista che di mestiere fa solo questo: tunnel per anfibi. A quando in Italia?
Chissà, fose quando produrranno le auto volanti e le strade non serviranno più a un "ciufolo". A parte gli scherzi, è un problema serio che se non altro dovrebbe essere preso in considerazione da qui in avanti quando si progettano strade, superstrade e autostrade che passano in punti "critici" precedentemente studiati
"Per scrivere sugli animali bisogna essere ispirati da un affetto caldo e genuino per le creature viventi, e penso che a me questo requisito verrà senz'altro riconosciuto". (Konrad Lorenz)
Realizzare un buon tunnel per anfibi non dovrebbe essere difficile ma bisogna che abbia delle specifiche caratteristiche, e cioè almeno:
1) barriere che convoglino gli anfibi ai tunnel da ambo i lati 2) pendenza non eccessiva 3) (importante) delle grate che permettano al tunnel di bagnarsi con la pioggia o la rugiada. Gli anfibi non entrano in un tunnel asciutto.
A volte si può provare a costruire uno stagno alternativo dall'altro lato della strada, anche se non sempre viene preferito dagli anfibi.
Non dimentichiamo, per le strade di campagna, la possibilità di chiusure temporanee.
Infine, si potrebbero introdurre dei cartelli specifici (anche modificando il codice stradale).
che tristezza sentire di questi disastri... Assolutamente la soluzione migliore sono i tunnel con delle barriere che devino la maggior parte degli anfibi nelle "gallerie"...se non sbaglio nella zona di Trento o giù di lì in molte strade sono stati costruiti, l'ho visto tempo fa in un documentario forse su Geo&Geo!!!
Effettivamente una strage del genere non l'avevo mai vista! Non sto parlando di alcuni tratti di strada o di alcuni chilometri, ma di oltre 50 km di rospetti schiacciati, ovviamente non in modo continuo... Nel tratto di superstrada da Poggibonsi (SI) a Siena era quasi da chiudere gli occhi, ma anche fino a Paganico (GR), ogni tanto trovavo qualche rospetto morto. Nelle strade interne di Civitella, Roccastrada e Montemassi (GR) le cose stavano decisamente meglio, vuoi perché erano strade poco transitate, vuoi perché aveva piovuto meno...
Sì, specie su strade trafficate, sottopassi ad hoc e barriere sarebbero davvero indispensabili.
Accidenti! Una ecatombe... e pensare che secondo Vincenzo Ferri il passaggio di 5 autoveicoli l'ora stermina il 20% dei piccoli attraversatori. Rospodotto subito... Ho beccato vari acquazzoni e purtroppo una volta ho visto qualcosa di simile, ma per un kilometro a dir tanto, costeggiando un corpo d'acqua ogni anno più salato.
La Rana non s'ingozza mai di tutta l'acqua dello stagno in cui vive [Proverbio Sioux Teton]
Rieccomi sulla Siena-Grosseto (ieri sera, Domenica 7 Novembre 2010). E pure ieri pioveva... Ebbene, ancora una volta ho dovuto vedere diversi rospi e ropsetti schiacciati, anche se per fortuna la situazione non era drammatica come la volta scorsa! Qualche decina però li ho contati... Riferisco giusto per la cronaca; c'è poco da aggiungere. Il recente intervento di Saltimpalo è meno generalizzato, quindi più utile per parlare di interventi mirati.