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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona.
In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).


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Città: Firenze
Prov.: Firenze


82 Messaggi
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Inserito il - 17 agosto 2010 : 19:42:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vorrei contribuire specificando che in realtà esistono normative a livello nazionale che specificano chiaramente il divieto di introduzione di "non autoctoni". In particolare.

- Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE

successivamente modificato dal

- Decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n.120

"Art 12 comma 3. Sono vietate la reintroduzione, l'introduzione e il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone."
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 17 agosto 2010 : 19:51:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mm:

Vorrei contribuire specificando che in realtà esistono normative a livello nazionale che specificano chiaramente il divieto di introduzione di "non autoctoni". In particolare.

- Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE

successivamente modificato dal

- Decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n.120

"Art 12 comma 3. Sono vietate la reintroduzione, l'introduzione e il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone."



Vivaddio!

Forse a te ti crederanno, io l'ho detto dal 2°msg.....
Francamente sulla reimmissione del pescato pensavo anche io la cosa riguardasse delibere,mentre sull'immissione ne ero convinto.
Ma anche io ho avuto conferma,le leggi ci sono e le sanzioni anche.

Bene,vuol dire che proprio "rinco" non sono, e qualcuno non ce la fà a farmici passare.
ciaooo!



Massimo.
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Utentec14
Utente Junior

Città: piacenza


46 Messaggi
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Inserito il - 17 agosto 2010 : 21:52:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Incredibile i siluri arrivano d'appertutto
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trout
Utente V.I.P.

Prov.: Siena


186 Messaggi
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Inserito il - 18 agosto 2010 : 12:35:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Frustone:

Messaggio originario di etrusko:

I siluri in Merse e Ombrone? Mi suona nuova!

Infatti non ci sono ancora,Massi, ci hai letto frettolosamente, noi, io, nel mio 3° o 4° intervento ho citato l'ombrone, ma per i gatti (channel) che grazie a Dio, vuoi per attenzione alieutica,vuoi perchè stranamente da noi sembrano preferire le acque molto più (biologicamente) inquinate non attecchiscono ancora sul Merse.
Qualcuno ne prendiamo, ma amici fondisti mi dicono che li prendono solo molto,molto occasionalmente.

Messaggio originario di gomphus:


non sono d'accordo invece sull'idea che qui "non si dà né si toglie il diritto di cittadinanza ad una specie alloctona piuttosto che a un'altra"

il sottotitolo di FNM recita: "... salvaguardia della natura nell'ambiente mediterraneo"

e le specie aliene invasive sono ormai riconosciute ovunque come una delle più gravi minacce per la biodiversità, e quindi per la conservazione di ciò che resta del nostro bistrattato ambiente naturale

in questi casi, non vedo come si possa parlare di una sorta di "diritto di cittadinanza acquisita"... quanti di voi si sentirebbero di invocare tale diritto per il Procambarus clarkii o l'Orconectes limosus?

ora, sul fatto che il siluro sia una specie gravemente e pericolosamente invasiva, non credo che ci siano più molti dubbi


E invece io son pienamente daccordo con te Maurizio,pienamente,infatti la cosa che più mi ha fatto "scaldare" è la prima frase che riporti.
Per rispondere ai mezzi che possiamo avere per contenerlo,sono molteplici e tutti da analizzare con calma e ad un tavolo.
Da un sopralluogo uno si dà un'idea,intanto grazie agli amici di Roberto cosa sappiamo?
Che da solo non c'è arrivato,ci sono opere murarie a contenimento e salvaguardia di fenomeni erosivi (peschiere) e quindi il suo arrivo è dettato da persone che operano nell'illegalità,ecco il motivo per il quale non credo di infrangere nessuna regola a definirli delinquenti.
Intanto sappiamo che gli esemplari raccolti si attestano su un peso ben preciso,quindi ancora qualcosa si potrebbe fare.

I mezzi? Io non sò quanto l'elettrostorditore sia dannoso su altri organismi acquatici, si usa comunque da sempre proprio per censire, il dubbio che ho in materia è casomai sull'efficacia su "taglie forti" di pesce.
Altri metodi ci sono, vedi l'impiego di sub e cattura specifica dei soli siluri.
Cmq, penso che Roberto (Skazz) ci tenga informati e ci aggiorni su eventuali interventi che i comuni interessati o amministrazioni o chi cmq sarà competente in materia vorrà prendere.
Io mi sono solo proposto di dare una mano, come sempre faccio quando vedo o sento queste notizie.
Poi come avrete letto ho sempre detto di agire secondo legge e la legge ci consente di non rilasciare l'alloctono senza limitazione di capi che non è molto ma è già qualcosa.

Per il resto rispondendo anche a Pietro in ultimis, io sono abituato a parlare fino ad un certo punto, poi come mia consuetudine invito le persone sempre quando c'è da condividere, è chiaro che non posso dirti i posti videosorvegliati, ma ripeto posso tranquillamente portartici visto la passione che dimostri.
E ripeto, quando sei testimone di atti che delinquono l'ambiente puoi tranquillamente chiamarmi,come puoi chiamare questo numero che metto in pubblico visto che è anche nel calendario provinciale,360/485775,ma se continui a non credere davanti a fatti che ti posso comprovare,vuol dire che sei un pochino prevenuto,ma ti comprendo,anni di immobilismo ce ne son stati fin troppi., poi mettici che sei un conterraneo,mio babbo era di Poggibonsi,quindi l'amicizia è d'obbligo!

Massimo.
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Ciao maurizio,
non sono prevenuto ma certo molto scettico, quello si.
Considera che io pesco dalle 70 alle 80 volte l'anno ed e' cosi da quasi 40 anni, percio' pensa come conosca la nostra provincia e non solo...
Ne ho viste fare cosi' tante e ne vedo tutt'ora...che qualche dubbio mi rimane,comunque se lo dici te...ne prendo atto e speriamo bene...

ciao.
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Dr Skazz
Utente Senior


Città: Girona (Spagna)


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Inserito il - 18 agosto 2010 : 23:48:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mm:

Vorrei contribuire specificando che in realtà esistono normative a livello nazionale che specificano chiaramente il divieto di introduzione di "non autoctoni". In particolare.

- Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE

successivamente modificato dal

- Decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n.120

"Art 12 comma 3. Sono vietate la reintroduzione, l'introduzione e il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone."




Giusto. Ma si tratta dell'introduzione, non del rilascio una volta pescati!

"Will the northern lights still play as we walk our distant days
Ocean sky, sea of blue, let the sun wash over you"
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 19 agosto 2010 : 08:34:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nel suo principio guida ovvero nell'integrare una precedente legge e nel chiaro intento (che viene ripetuto più volte all'interno del decreto,ovvero la salvaguardia di specie autoctone), il dlgs n°120 del Presidente della Repubblica del 12 marzo 2003 di fatto vieta anche il rilascio.

Questo decreto vieta qualsiasi forma di immissione di alloctoni,inoltre l'articolo 12 comma 3 elimina ogni dubbio in proposito.
Non è che occorra una legge specifica, il rilascio di un alloctono pescato legislativamente è tecnicamente individuata come una reintroduzione e di fatto è vietata in quanto il decreto parla chiaro in materia.

Chiariamolo definitivamente, il principio guida è chiaro e non è interpretabile.




Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 19 agosto 2010 08:38:02
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Dr Skazz
Utente Senior


Città: Girona (Spagna)


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Inserito il - 19 agosto 2010 : 11:53:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Frustone:

Nel suo principio guida ovvero nell'integrare una precedente legge e nel chiaro intento (che viene ripetuto più volte all'interno del decreto,ovvero la salvaguardia di specie autoctone), il dlgs n°120 del Presidente della Repubblica del 12 marzo 2003 di fatto vieta anche il rilascio.

Questo decreto vieta qualsiasi forma di immissione di alloctoni,inoltre l'articolo 12 comma 3 elimina ogni dubbio in proposito.
Non è che occorra una legge specifica, il rilascio di un alloctono pescato legislativamente è tecnicamente individuata come una reintroduzione e di fatto è vietata in quanto il decreto parla chiaro in materia.

Chiariamolo definitivamente, il principio guida è chiaro e non è interpretabile.




Massimo.
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Hai ragione. Però nessuno lo applica, nessuno lo fa applicare, e per certi alloctoni vige anche misura minima e periodo di divieto per frega, es. Persico trota...

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Modificato da - Dr Skazz in data 19 agosto 2010 11:54:25
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 19 agosto 2010 : 12:16:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Dr Skazz:

[quote][i]
Hai ragione. Però nessuno lo applica, nessuno lo fa applicare, e per certi alloctoni vige anche misura minima e periodo di divieto per frega, es. Persico trota...



E lo so Roberto,lo so, e hai ragione anche tu.
Ma quì se mi permetti si esula dal solo problema pesci, l'applicazione delle leggi è il tallone di Achille della nostra nazione, vuoi perchè sono troppe e spesso si sovrappongono vuoi per altre ragioni, compresa quella del poco personale atto alla sorveglianza o comunque al rispetto delle regole.

Spesso noi italiani cadiamo nella "trappola" di chiedere norme specifiche, di chiedere in continuazione altre leggi, finendo incolpevolmente per aumentare il caos numerico dell'enorme mole legislativa italiana.

La legge c'è ed è ottima e ben scritta,con una parola, ovvero usando il termine reintroduzione comprende tutto, rilascio ad opera di pescasportivi, rilascio dopo permanenza in acque private,tutto, specificare sarebbe peggio, esulerebbe altri esempi, dicendo chiaro che la reintroduzione è vietata, applichi su tutti i fronti il principio di non restituzione all'acqua pubblica di un alloctono senza fare alcun distinguo sulle modalità della stessa.


Mi fà piacere aver smentito chi mi additava (non eri ovviamente tu Roberto) come fuorviante o come uno che raccontava fischi per fiaschi, invitare quì sulla nostra tribuna naturalistica a non rilasciare alloctoni,è stare dalla parte della legge, fare o predicare il contrario non solo è contro di essa ma è contro i pricipi di FNM.


Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 19 agosto 2010 12:25:52
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


1263 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 agosto 2010 : 18:16:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dunque.

Tecnicamente la reintroduzione non c'entra nulla con il rilascio in loco dell'animale catturato in loco(che si chiama appunto "rilascio").
La reintroduzione, tecnicamente parlando (stavolta davvero ) consiste nell'immissione volontaria e programmata, in una determinata area, di individui appartenenti ad una specie storicamente presente ma localmente estinta (o ritenuta tale) al momento.

Nella legge citata non si fa menzione, ovviamente, del rilascio. Lo sapevo già, ma per scrupolo sono andato a guardarmelo.

Ergo.

Confermo e ribadisco parola per parola quanto da me precedentemente detto, e invito contestualmente il buon Frustone a non fare l'azzeccagarbugli allo scopo di avere per forza ragione, storpiando il senso di ciò che è scritto.

In sintesi.

Reintroduzione è una parola che, applicata alle comunità biotiche, ha un senso ben preciso, ed è quanto scritto sopra in grassetto.
Altrimenti il 99% delle normative regionali e provinciali in proposito sarebbero in palese conflitto con una legge nazionale, e finora non se ne sarebbe accorto nessuno, tranne uno. Ovviamente così non è.
Un ecologo lo sa.
Una guardia ambientale dovrebbe saperlo.
Perbacco.

E concludo dicendo (anzi ribadendo) che il rilascio sul luogo del materiale (pesci o altro, alloctoni o meno) lì catturato non infrange nessuna legge nazionale, ma, solo in pochi casi, normative di carattere locale, che a volte (scemo ma vero) valgono sulla sponda di un fiume ma non su quella opposta.

Ostinarsi a pensare il contrario mi sembra francamente poco sensato.
Ostinarsi a scriverlo qua alla fine diventa pesante.

Ri-perbacco.

"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
un giorno la prenderò/
come fa il vento alla schiena.."
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 20 agosto 2010 : 00:48:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nicola, permettimi ma io ti chiamo per nome, non comprendo la tua ultima analisi.
Seguiti a buttarla in rissa e francamente non ci stò;
Hai scritto 2,dico 2 interventi in questo topic limitandoti a dare contro al sottoscritto che dopotutto non dice "in soldoni" niente altro di quello che dicono gli altri nei loro msg,ovvero:basta siluro,basta alloctoni!

Perchè,dimmi perchè ti incaponisci a scrivere con questi toni?
La dizione di REINTRODUZIONE che è citato nell'articolo 12 del dlgs del Presidente della Repubblica ti sembra tanto distante dal termine che tu usi ovvero RILASCIO?
Il dlgs nei suoi comma non da un'interpretazione del termine Reintroduzione, indi per cui è da interdersi nell'etimologia stessa del termine,ovvero senza distinguo.
Reintroduzione per te cosa significa?

Io francamente lascio a FNM e ai suoi iscritti l'idea, ma francamente l'idea la gente se la dà, credimi.
Io non posso credere o meglio non lo voglio,che tu non prenda una posizione chiara su questo pesce come del resto su tutti gli alloctoni.
A me dispiace sai cosa?
Che hai il mio cellulare e che tranquillamente puoi quando ne hai voglia confrontarti con me, e francamente ti dirò anche di più;
Mi aspettavo un intervento come puoi essere capace di fare, come quello sui Clarias dove ti dico la verità ti ho letto ed ho imparato.

Sul resto, come tu avanzi certi dubbi non ti nascondo che ne avanzo anche io proprio sul ruolo che hai e torno a rivolgermi anche privatamente ai moderatori tutti e agli amministratori, sottolineando come hai seguito fino a questo msg questo topic.
Ti ricordo che non hai fornito una posizione chiara contro un pesce che è una piaga per la nostra biodiversità, uscendo e non rispettando i principi di FNM che affermano chiaremente di volere la salvaguardia della nostra biodiversità.

Mi ha definito azzeccagarbugli, ne sono onorato, e ti ricordo che le delibere sia provinciali che regionali che citi sono in gran parte della Regione Emilia Romagna e sono antecedenti al 2003, data di nascita di questo dlgs....
Sai cosa mi farebbe felice?
Che tu alzassi il telefono,ci si parlasse e magari vista la brevità del tragitto tu ti unissi ad un bel tavolo di toscani appassionati come pochi a questo mondo che definir fragile e in difficoltà è oramai un eufemismo.

Senza acredine,ma rimango sbigottito.

Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 20 agosto 2010 01:22:01
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


12842 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 agosto 2010 : 09:28:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quindi mi vorreste dire che, tutte le volte che ho rilasciato un black bass, ho contravvenuto alla legge?
Ma qui in Sardegna il black bass, che è un alloctono, ha anche il suo periodo di fermo per la riproduzione (che non rispetta quasi nessuno)!!!

Quindi mi dite anche che la prossima volta che vedrò le guardie forestali immettere nei nostri ruscelli miriadi di piccole trote fario di ceppo atlantico, le potrò denunciare in quanto stanti introducendo alloctoni?

Ma scusate, qui rischiano di passare messaggi sbagliati. L'80% della fauna ittica sarda è fatta di alloctoni recenti, se aggiungiamo le carpe saliamo al 95% (rimarrebbero solo le poche trote sarde e le anguille, che non superano mai le barriere architettoniche che chiamiamo dighe).

Passi per L'Ictarulus melas, ma negli ultimi 20 anni abbiamo visto aggiungersi alla nostra fauna ittica almeno una decina di specie nuove. Se dovessimo gettare ai campi ogni alloctono che si pesca qui, allora avremmo i gabbiani che non riuscirebbero neppure a spiccare il volo per quanto sarebbero appesantiti...

Attenzione a certe affermazioni!

Nelle competizioni F.I.P.S.A.S. i "melas" li devi rilasciare, pena la squalifica. La guardia forestale dovrebbe impedire che si svolgano le competizioni?

Io posso dire che l'Ailanthus altissima è una pianta estremamente invasiva e dannosa, ma non per questo mi munisco di seghetto e vado ad abbattere tutti gli alberi che ci sono, spesso piantati proprio dalle istituzioni. Se lo facessi probabilmente sarei multato piuttosto che premiato...


"E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
Ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme
Ma se ti svegli e hai ancora paura, ridammi la mano
cosa importa, se sono caduto, se sono lontano..."
Faber, Hotel Supramonte
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Frustone
Utente Senior

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Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 20 agosto 2010 : 10:01:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io credo che tutti i discorsi portati all'estremo non vadano bene e tutte le posizioni siano condivisibili e abbiano un'utilità:il dialogo.
Io non dico che vanno fatti campi di sterminio o che dobbiamo lasciare i pesci nel sottosponda, quando per prima proprio la FIPSAS semina di tutto e di più.
Io per primo ho detto di non lasciare i pesci nel bosco o peggio a ingrassare specie invasive.
Qualche msg fà mi sono limitato a consigliare ad esempio di non rilasciare i pesci gatto (che sono anche buoni da mangiare) e i siluri che di certo fanno la felicità di gatti e animali domestici.
Basta leggere il topic fin dall'inizio e con attenzione, nessuno autorizza ne invita a fare stragi.
Io ho citato (e non sono stato il solo) una legge,mi sono premurato di informarmi se avevo "mal capito" qualcosa e ve lo ho riportato quì,in FNM.
Il resto, cioè inviti a stragi di alloctoni da buttare ai gabbiani non è certo uscito dalla mia tastiera.
Ho solo invitato tutti noi ad una presa di posizione chiara e inequivocabile su questo pesce che io definisco una piaga.

Quando ero piccolo tutta l'Italia piscatoria e amante della biodiversità era unita nel definire questa specie un pericolo, più il tempo passa e più invece il pericolo di lobby sia di pescatori sia di chi comunque "mangia" su questo pesce (ho già fatto esempi anche su questo aspetto) tende ad annacquare il pericolo, tra un po, ci sarà anche chi dirà che è innocuo...
Questo è il pericolo, e vedo che anche quì stentiamo ad una condanna forte, stentiamo ad essere uniti nella difesa della nostra biodiversità, contro un pesce che si crea un equilibrio sono con pesci del suo areale.
Che vi devo dire, deve passare un msg di tolleranza sul Siluro?

Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 20 agosto 2010 10:04:04
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Frustone
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Tutti i Forum

Inserito il - 20 agosto 2010 : 10:20:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Comunque basta, scusate il doppio msg, ma lascio il campo.
Non è mia intenzione battagliare sempre e in continuazione, se si legge bene il tutto si comprende bene la mia posizione che è unicamente di difesa dei nostri ambienti.

Nessuno,ne tanto meno io mi erigo a paladino o sterminatore di alloctoni, dico solo che non tutte le acque sono gestite da Fipsas o da privati, abbiamo ancora molti corsi d'acqua abbastanza integri e su quelli vanno incentrati i nostri sforzi.
Personalmente passo il tempo libero rivolgendo la mia attenzione a queste acque e da sempre cerco di contribuire a salvare il salvabile.
Su questo topic si corre il rischio di non capirsi o di alimentare diatribe,cosa che non voglio.

Seguiterò a leggere cmq questo topic, non comprendendo però fino a fondo certe dinamiche.
Spero però che emerga un tratto d'unione, un messaggio forte di negazione dell'alloctonato cosa che emerge in tutte le altre sezioni.



Massimo.
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


12842 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 agosto 2010 : 11:41:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La condanna credo che sia unanime. Anche Ugandensis non credo sia dalla parte del pescione.
Ma qui diventa problematico il fatto di cercare un'improbabile "azione" nei confronti di ciò che è ormai ingestibile.
Procambarus clarckii, siluro, pesci gatto, hanno compromesso irrimediabilmente i nostri ambienti fluviali e lacustri e temo, anzi ne sono pienamente convinto, che quando uso il termine "irrimediabilmente" sia proprio perché non esiste un rimedio efficace né al loro sterminio né al loro totale eradicamento.
E' più facile che si estingua il tonno rosso mediterraneo piuttosto che si riescano a debellare i queste micidiali specie di animali dai nostri corsi d'acqua.
Tutto qui.
La mia estremizzazione era certamente solo provocatoria, ma dà il senso di quanto l'uomo sia capace di creare il danno e soprattutto, di quanto ignori totalmente il rimedio.


"E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
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milofin
Utente Junior

Città: Helsinki


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Flora e Fauna

Inserito il - 20 agosto 2010 : 12:01:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi sento in dovere di confermare delle cose e di smentirne altre, anche se un po' malvolentieri perche' vanno contro le mie intenzioni.

In linguaggio giuridico in materia ambientale re-introduzione ha il significato che ha spiegato Ugandensis. Re-introduzione puo' sembrare simile a rilascio ma in termini giuridici assolutamente non lo e'. Il rilascio del pescato non viene di fatto regolamentato con quella legge.

E' anche vero che, de facto, quella legge non riesce nemmeno ad impedire le immissioni di alloctoni visto che la fipsas lo fa continuamente e ci sono diversi casi in cui black-bass, amur, gatti aricani e tante altre amenita' vengono immesse sia in nuovi areali che in zone dove sono gia' presenti.

Purtroppo e' parimenti vero che la gestione ultima degli alloctoni e' demandata in ultima analisi alle singole provincie. Esistono zone dove gli alloctoni non possono essere rilasciati per legge (e poi tanto ognuno fa quello che vuole) ed altre dove esistono misure di protezione (chiusura in frega, misure minime, addirittura no-kill totale) cosi' come esistono aree dove le provincie si interessano poco alla gestione delle acque ed altre dove vengono attuati faraonici progetti di contenimento.

A me il siluro non sta simpatico (ne' piu' e ne' meno delle altre specie alloctone) ma questa e' la REALTA' italiana al momento.
In conclusione, in pratica, ognuno fa quello che gli pare, spesso con criteri puramente arbitrari o monetari.
Quando si arrivera', e prima o poi succedera', ad avere un business abbastanza grande per la pesca al siluro vedrete che anche quelle poche remore che ci sono ora cadranno di fronte al giro d'affari. Il processo e' gia' iniziato.

Sinceramente tutto questo mi disgusta. D'accordo che non c'e' molto che si possa fare ma nessuno trova quantomento bizzarro che le specie alloctone compongano il 50% delle specie presenti e in molti casi oltre il 70% della biomassa presente in Italia?
Io lo vedo come un clamoroso fallimento nella gestione del patrimonio acquatico.

Anzi, lo vedo soprattuto come un fallimento di chi dovrebbe educare le persone e le istituzioni a una coscienza ambientale e ad una conservazione del patrimonio ecologico autoctono. Nel nostro caso naturalisti, ittiologi etc.

Fallimento a cui ritengo che questo forum contribuisca. Condivido in tal senso le opinioni di Frustone.

P.s. Quando qualcuno mi dimostrera', dati alla mano, che il siluro (oppure qualsiasi altra specie alloctona) non ha alcun impatto sull'ecosistema sono pronto a cambiare idea.

If wishes were fishes we'd all cast nets
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n/a
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Città: Firenze
Prov.: Firenze


82 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 20 agosto 2010 : 14:09:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le leggi che ho citato ritengo che si riferiscano alla reintroduzione secondo il significato riportato da Ugandensis e non al rilascio del pescato (interessante notare che la legge nazionale parla anche di "popolazioni"). Avevo letto frettolosamente e frainteso le prime risposte del post, scusate.

Per rispondere all'ultimo intervento, più che di parlare di fallimento della "missione educativa" di naturalisti e biologi vorrei andare un po'più nello speficico.

Nella mia semplice esperienza ho individuato due problemi:

Quando le iniziative per la gestione delle acque vengono delegate agli enti locali e poi alle associazioni spesso il rischio che si corre è quello di deviare(per superficialità, per poca preparazione o per specifici interessi economici e/o di consenso) dai criteri generali espressi dalla normativa nazionale e dalle direttive europee. Giusto o non giusto che sia attribuire autonomie di questo tipo sarebbe sicuramente necessario un rigido controllo sulle iniziative prese a livello locale.

Secondo problema: il mondo scientifico italiano, in ambito ittiologia, presenta diversi fronti, con diatribe più che lecite a livello scientifico e forse qualche incomprensione ed antipatia a livello personale. Secondo me servirebbe la volontà di definire un "gentlemen agreement" su certi argomenti "caldi" per presentarsi alle istituzioni con posizioni il più possibili unitarie.

Un esempio semplice semplice di cosa può generare quanto ho appena descritto: l'incongruenza evidente tra le liste di specie dell'IUCN e le liste proposte dalla direttiva Habitat.

Però, scusate, forse stiamo andando pesantemente OT.




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milofin
Utente Junior

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Flora e Fauna

Inserito il - 20 agosto 2010 : 14:39:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mm:

Le leggi che ho citato ritengo che si riferiscano alla reintroduzione secondo il significato riportato da Ugandensis e non al rilascio del pescato (interessante notare che la legge nazionale parla anche di "popolazioni"). Avevo letto frettolosamente e frainteso le prime risposte del post, scusate.

Per rispondere all'ultimo intervento, più che di parlare di fallimento della "missione educativa" di naturalisti e biologi vorrei andare un po'più nello speficico.

Nella mia semplice esperienza ho individuato due problemi:

Quando le iniziative per la gestione delle acque vengono delegate agli enti locali e poi alle associazioni spesso il rischio che si corre è quello di deviare(per superficialità, per poca preparazione o per specifici interessi economici e/o di consenso) dai criteri generali espressi dalla normativa nazionale e dalle direttive europee. Giusto o non giusto che sia attribuire autonomie di questo tipo sarebbe sicuramente necessario un rigido controllo sulle iniziative prese a livello locale.

Secondo problema: il mondo scientifico italiano, in ambito ittiologia, presenta diversi fronti, con diatribe più che lecite a livello scientifico e forse qualche incomprensione ed antipatia a livello personale. Secondo me servirebbe la volontà di definire un "gentlemen agreement" su certi argomenti "caldi" per presentarsi alle istituzioni con posizioni il più possibili unitarie.

Un esempio semplice semplice di cosa può generare quanto ho appena descritto: l'incongruenza evidente tra le liste di specie dell'IUCN e le liste proposte dalla direttiva Habitat.

Però, scusate, forse stiamo andando pesantemente OT.


OT? forse ma mica tanto..perche' il tema principale del topic e' strettamente correlato..

Non volevo entrare nel dettaglio ma la tua analisi e' corretta.
Nel primo caso manca, nella maggior parte dei casi, un controllo, e' vero. In altri casi il controllo c'e' ma e' sottoposto ad altri criteri oltre a quelli ecologici.

Nel secondo caso: non si riesce nemmeno a tenere insieme l'AIIAD (associazione di ittiologi delle acque dolci), figurarsi presentarsi al pubblico o alle istituzioni con posizioni condivise.

In mancanza ed a riempimento di questo "vuoto" c'e' chi e' pronto e preparato a tirare acqua al proprio mulino, che sia bass, siluro, aspio o luccioperca.

Per me siamo forse oltre, visto che non siamo in grado di definire dei regolamenti uniformi e ancor meno di applicarli e visto che ormai il messaggio che va per la maggiore e' "io voglio aver qualcosa attaccato in fondo alla lenza" le speranze di poter cambiare qualcosa sono minime.

If wishes were fishes we'd all cast nets
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ugandensis
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1263 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 agosto 2010 : 15:40:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mm:

........
Un esempio semplice semplice di cosa può generare quanto ho appena descritto: l'incongruenza evidente tra le liste di specie dell'IUCN e le liste proposte dalla direttiva Habitat.

Però, scusate, forse stiamo andando pesantemente OT.











Infatti siamo OT, ma la discussione è preziosa e mi pare ragionevole portarla avanti (poi ti dico perchè).

Faccio un passo indietro, nello svolgimento di questo (a suo modo) godibile topic.

Il 3D nasce da un'osservazione relativa alla presenza di una specie in un ambiente per essa ritenuto inusuale. Osservazione preziosa, anche se non nuovissima. Questo era (doveva essere) il senso della testimonianza.

Ma poi.

Poi si scatena un bailamme di interventi più o meno giustizialisti, (tutti legittimi per carità, se intesi come personali opinioni), ma qualcuno va un filino oltre le righe, lanciando proclami di guerra e nel contempo asserendo (il grassetto è voluto) cose, in materia legislativa, non rispondenti alla realtà dei fatti.
Allora al moderatore corre l'obbligo di correggere il tiro, specificando suo malgrado (non ne avrebbe neanche voglia, nessuno lo paga per questo) che si sono dette inesattezze, puntualizzando come, dove e perchè.
E allora lo fa.
Poi però si insiste, si persevera nel tentativo di divulgazione di una cosa non vera (spacciata contro ogni evidenza per verità indiscutibile), chiedendo nel contempo (sbaglio?) agli admin del forum la testa del moderatore stesso, reo di aver fatto il suo lavoro di mod.

Da qui in poi il topic diventa una tribuna pro o contro una specie... e non credo sia questa la sede opportuna.

Si era partiti da un'osservazione e siamo scivolati in scontri fra tifoserie... anzi nemmeno: siamo scivolati in un processo di piazza, cosa che non mi è mai piaciuta.
Colpa certamente anche mia che non ho gestito in modo efficace l'involuzione del topic (ero impegnato ad insegnare a mio figlio a fotografare lucertole e cavallette) ma insomma...

Qua si rischiava di far passare un messaggio di fatto FALSO (la presunta illegalità, torno a dire, di rilasciare un pesce alloctono appena catturato) citando leggi che nulla avevano a che fare con la questione.

Per questo mi sono esposto (meglio tardi che mai) attirandomi le ire di Frustone, animato dal sacro fuoco della giustizia fai da te.


In ultimis (anzi in penultimis, perchè poi ne ho un'altra da dire) mi piacerebbe sapere per quale accidenti di motivo ci si accanisce in modo così plateale contro una specie piuttosto che contro un'altra... forse che il siluro è così brutto (de gustibus) che merita di sparire?

Giochino:
Invito chiunque legga questo topic a segnalare all'amministrazione (o alla Polizia Provinciale, o alla Forestale) ogni mio intervento ritenuto non in linea con le vigenti norme. Oppure, in subordine, ogni mio scritto che in qualche modo auspichi la diffusione di specie alloctone nel nostro paese.

Ultima cosa (ed è davvero l'ultima sennò divento molesto): il siluro è una specie protetta dalla Convenzione di Berna -e qui mi riallaccio all'intervento di Mm- in appendice III. Che si fa?

Decidete voi quale legge infrangere, ma se volete essere sicuri al 100% di non fare ***~rie, state a casa e guardate la de Filippi che ancora non è considerato reato (anche se dovrebbe).

"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
un giorno la prenderò/
come fa il vento alla schiena.."
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n/a
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Inserito il - 20 agosto 2010 : 20:58:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
@Ugandensis

Non conosco le linee guida relative alla convenzione di Berna. Nel monitoraggio delle specie ai sensi della direttiva Habitat si è scelto di non considerare nell'attività (monitoraggio visto nel contesto di azione di tutela) i dati relativi alle specie al di fuori del loro areale originario.

E' una decisione su cui si può anche discutere(gli alloctoni possono rappresentare, soprattutto per alcune specie, una sorta di conto corrente all'estero) ma così è stato stabilito.

L'Aspio, tanto per fare un esempio, è in allegato IV, ma in Italia non è stato oggetto del monitoraggio ai sensi della direttiva Habitat. Il tutto potrebbe essere letto come: dell'Aspio in Italia, ai fini di eventuali azioni di tutela, non ci importa un fico secco.

Comunque hai ragione: De Filippi e non sbagli un colpo

Modificato da - n/a in data 20 agosto 2010 21:12:31
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Frustone
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Inserito il - 20 agosto 2010 : 21:13:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A questo punto devo aimè rispondere visto che sono citato in ballo e non poco.
I tuoi toni sono davvero strani Ugandensis (ora preferisco chiamarti con il nick)in quanto affermi cose che non conosci.
Io non ho chiesto la testa di nessuno, solo ieri ti ho invitato a telefonarmi, l'ho scritto in pubblico, e non ho problema alcuno a dirti come "mi sono mosso" e sono tutte cose confermabili.

Contattai Carlmor,come tuo collaboratore al solo fine di monitorare questo topic,che poteva, il rischio vi era, sfociare in discussioni solo sterili e il rischio che fosse chiuso era dietro l'angolo, e invece io e vedo molti altri, hanno deciso che è importante parlare di questa specie e di questi problemi che sono strettamente collegati.
Poi ho scritto un messaggio anche all'Admin (sapendo che Carlo è in ferie) chiedendo di seguire il topic..
Sono grande e maturo se voglio invitare qualcuno a dimettersi o se sono contrario alla tua figura non ho bisogno di dirlo dietro o ad altri.
Anzi, fino a ieri ho cmq cercato un tuo dialogo, anche, ti ripeto, invitandoti a contattarmi.

Poi sai Uga, io non ho il dono dell'infallibilità, io non "nasco imparato", avrò sbagliato nell'interpretare una legge, ma in soldoni non ho sbagliato niente, rilasciare questi pesci è comunque illegale in gran parte d'Italia e da me ancora non ci sono, quindi se ho sbagliato di danni ne ho fatti pochi.

Ti invito però con questi toni e con questa correttezza a rispondermi su un aspetto che stavolta tutti o quasi hanno condiviso con me;
E visto che lo dico sin dal primo msg, ma non lo noti,te lo rimetto in neretto, evidentemente hai letto solo le altre cose dei miei msg, mentre questo è l'aspetto più importante;
Non va trascurato l'aspetto morale di questo topic e il valore (belle le parole di Milofin) educativo di natura mediterraneo.
Continui a sottolineare certi miei presunti errori o certi miei "scaldamenti" su questo tema, ma come mai non sottolinei che fin dall'inizio ti chiedo di attenerti ai principi di FNM, ovvero di salvaguardia delle specie autoctone??
Il siluro è un animale in convenzione di Berna?Bene, e da noi deve essere protetto?
Te lo chiedo perchè mi sembra strano che fuori dai suoi territori e mettendo con la sua presenza a repentaglio le nostre specie, goda o debba godere di un qualche beneficio..
Ma a questo punto mi chiedo se sono io ignorante e ti chiedo lumi.

Mah, io vedo che da noi in Italia lo pescano con esche come le anguille (sottomisura) e inserite nel cites, poi vedo anche che quì da noi non ci dovrebbe stare...
Nicola, questo forum è letto da ragazzi,da adulti,da un sacco di persone, non occorre registrarsi per leggere questo forum...

Se non prendiamo una posizione forte sugli alloctoni,mi dici che credibilità e che tipo di valori divulghiamo?

In ultimis non diciamo bugie,ho invitato si a non ributtarli, ma ho specificato almeno 3 volte di non voler invogliare nessuno in stragi o in ingrassi di gabbiani,non me lo far ridire.

Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 20 agosto 2010 21:39:31
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