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Accipiter gentilis
Moderatore


Città: Olevano Romano
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 27 luglio 2010 : 14:25:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Alessandro,

in parte condivido quanto da te detto ma attenzione a non banalizzare quanto fa la scienza; lasciamo da parte i "praticoni" della natura, quelli che si improvvisano esperti.....e parliamo di chi prima di parlare di rete ecologica, buffer zone, surce, nicchia ecc. ecc. ecc. ha affrontato anni ed anni di studio; non escludo che anche nel mondo accademico ci siano delle pecche ma sarebbe il caso di "affidare" la gestione di alcuni aspetti della conservazione della natura a persone competenti; molto è stato compromesso dall'uomo, molto forse è irreparabile ma ci sono dei margini se si da retta a chi ha studiato il problema in maniera scientifica; lasciar fare alla natura oggi potrebbe voler dire ritrovarsi con piante ed animali di non si sa dove.....


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filtros
Utente V.I.P.


Città: Formigine
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


467 Messaggi
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Inserito il - 27 luglio 2010 : 14:41:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Parassita l'uomo proprio non lo vedo e non me lo sento addosso.

L'uomo è sfruttatore intelligente per sua natura.

Da raccoglitore/cacciatore nomade, si è lentamente trasformato in coltivatore/allevatore stazionario, perchè vi erano più vantaggi a vivere in gruppo e a spostarsi meno....così ci siamo evoluti, costruiti, piano piano seguendo e subendo anche noi le regola di Madre Natura.

Il salto di qualità lo si è fatto poco dopo, quando per gli interessi di pochi si è cominciato a sfruttare tutto ciò che conveniva subordinare e, se era il caso, distruggere....lo squilibrio è proprio laddove si consuma tanto, troppo, per l'interesse di pochi....diversamente credo che riusciremmo ancora a far quadrare i bilanci....


Pensate solo che l'animale che l'uomo ha sfruttato maggiormente, e che ancora sfrutta, è il proprio simile: altri uomini.
Forse la linea di confine è esigua, quasi trasparente, ma terrei fuori la nostra razza da questa discussione, perchè temo che se ne dovrebbe aprire una peggiore e priva di logica evolutiva.

La natura fa da sè, da sempre...spesso, abbiamo visto, noi uomini accelleriamo alcuni processi, ne inneschiamo altri, ma la natura continua ininterrottamente a fare ciò che deve.

Luciano
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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 luglio 2010 : 14:51:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Accipiter gentilis:

lasciar fare alla natura oggi potrebbe voler dire ritrovarsi con piante ed animali di non si sa dove.....


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Hai ragione, Giuliano, ma la tua conclusione mi sostiene nel pensare che i parassiti, alla fine, siamo noi.
Inoltre, forse, dovremmo dare un poco di prospettiva storica al nostro modo di pensare: il castagno, che caratterizza la fascia di mezza montagna nel ticino centrale, è un regalo dei romani; la robinia è un'introduzione ottocentesca, una quantità di pesci nei laghetti alpini - penso per esempio alla trota canadese (Salvelinus namaycush) o alla Trota iridea (Oncorhynchus mykiss) (e spero di non aver sbagliato l'ortografia ) sono considerate "di casa" nel lago di Ritom, Cadagno, Tom, Tremorgio e in tutti i laghetti dell'arco alpino ticinese. È vero che il fenomeno si è aggravato e sta accelerando. È vero che esiste un pericolo di banalizzazione globale. Resta il fatto che gli ultimi responsabili di questo pericolo siamo noi in quanto specie e che a volte, nel tentativo di agire per ristabilire equilibri che noi abbiamo compromesso, interveniamo "secondo natura" demolendo altri equilibri.
Non era mio intento banalizzare quanto fa la scienza, anzi! Pur restando a volte prudente e circospetto anche nei confronti della scienza, credo che sia proprio la sua banalizzazione, la sua semplificazione e la sua volgarizzazione (penso agli inserti "scientifici" dei quotidiani, a i documentari "naturalistici" delle nostre reti televisive) che spesso fanno compiere errori madornali a chi vuol correggere questa o quella malefatta. Il sistema "Natura" o, per usare l'espressione di James Lovelock, il sistema "Gaia" è assai complesso (e dico una banalità). Il nostro problema, ed è quello che volevo dire prima senza riuscirci, è che a volte tendiamo a porci al di fuori di questo sistema e a considerarci come moderni apprendisti stregoni in grado di modificarlo, guidarlo, piegarlo senza considerarne tutte le innumeri variabili.
Le zanzare, i parassiti, sono una di queste variabili.
Ma forse ho scritto un'altra stupidaggine

Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)
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Accipiter gentilis
Moderatore


Città: Olevano Romano
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 27 luglio 2010 : 17:25:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi va bene quanto affermi ma se si è sbagliato in passato sarebbe il caso di evitare gli stessi errori non credi?
Secondo te sarebbe il caso di lasciar perdere tutto? di evitare la gestione? beh ricordo solo che l'introduzione di specie aliene è la seconda causa di perdita di biodiversità e in hot spot come il mediteranneo per me lasciar stare non è l'opzione migliore......almeno un controllo; questo è solo uno dei casi....
lasciamo che si continui a pescare indiscriminatamente, che si immettano specie ittiche (ormai le razze di orate locali non esistono quasi più....sono tutte geneticamente affini), che si caccino pure tutte le specie di volatili (senza che nessuno dica almeno "quanti" ce ne siano e quanti se ne possano "raccogliere", harvest per dirla all'inglese), che si eviti l'uccisione di cinghiali.....che si bracconino i lupi.......
L'ecologia, la biologia, le scienze naturali sono "Scienze" come le altre non baggianate da giornalismo animalista alla studio aperto o da documentario (molto in voga ultimamente) con gente che infila teste in bocca a coccodrilli, maneggia serpenti velenosi e ripete in continuazione che quello e solo quello è l'animale più pericoloso con cui abbia mai avuto a che fare......


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filtros
Utente V.I.P.


Città: Formigine
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


467 Messaggi
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Inserito il - 27 luglio 2010 : 17:31:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Effettivamente Giuliano ha ragione....documentari di un certo tipo e giornalismo sensazionalistico sono da mettere fra i pericoli estivi e non solo.

Luciano
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betalfa
Utente V.I.P.

Città: Berluskonistan
Prov.: Estero


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Inserito il - 27 luglio 2010 : 17:59:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tornando alle zanzare, ma alle tigre, il problema attuale è che come molte specie di recente immissione hanno una esplosione demografica che non ha riscontri nelle altre specie autoctone di zanzare.
Cosa che ho riscontrato in molti insetti alloctoni all'inizio del loro arrivo.
Poi per fattori naturali, predatori e parassiti che scoprono questi nuovi arrivati, le specie hanno una rapida riduzione di individui, a volte quasi scompaiono.
Si stabilisce un equilibrio naturale.
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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 luglio 2010 : 20:57:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Accipiter gentilis:


L'ecologia, la biologia, le scienze naturali sono "Scienze" come le altre non baggianate da giornalismo animalista alla studio aperto o da documentario (molto in voga ultimamente) con gente che infila teste in bocca a coccodrilli, maneggia serpenti velenosi e ripete in continuazione che quello e solo quello è l'animale più pericoloso con cui abbia mai avuto a che fare......


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Questa la sottoscrivo in toto.
Sul resto... razionalmente mi dico che hai ragione, ma ci sono alcuni aspetti che mi lasciano qualche dubbio. Il castagno, alloctono fin che si vuole, ha nutrito generazioni di miei antenati, per non parlare delle patate, il pane dei poveri, importate dalle Americhe assieme al mais che ha nutrito mio padre e i miei zii quando non c'era altro.
Malauguratamente le immissioni non sono solo castagne, patate, pomodori, mais, ... sono cinghiali ibridi, carpe specchio nel lago di Cadagno (non so se questa carpa sia europea, di certo è fuori luogo in un laghetto alpino ).
Il cervo, il capriolo e lo stambecco, nell'Ottocento qui non c'erano. Sono autoctoni? Sono alloctoni? La reintroduzione di specie estinte è da salutare con gioia? Sarebbe meglio lasciare che queste specie (in Svizzera penso al castoro e alla lince) tornino da sole? E perché il castoro e la lince sì, mentre l'urogallo, il gatto selvatico, l'ibis eremita no? Questi sono i miei dubbi e non so (nel senso che ignoro) se la scienza sia in grado di fugarli.

Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)
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Accipiter gentilis
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Città: Olevano Romano
Prov.: Roma

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Inserito il - 27 luglio 2010 : 22:14:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di orsobblu:

Questi sono i miei dubbi e non so (nel senso che ignoro) se la scienza sia in grado di fugarli.

Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)


Ti rispondo dicendo che in molti casi la scienza è in grado di fugare i tuoi dubbi;
ripeto che se in passato si sono commessi errori questo non ci invita a compierli di nuovo, ovvio che non si può paragonare il castagno (che diventa vittima a sua volta di un altro alieno il cinipede del castagno) o il pomodoro (le piante coltivate fuori dall'orto spesso non sopravvivono e riproducono) ad altre specie;
Sulle reintroduzioni ci si deve andare con cautela ( e affidandosi di nuovo a gente competente non ai praticoni che poi ti mettono sottospecie di non si sa dove....o magari a gruppi venatori per garantirsi un bacino di voti)....
Ricordiamo infine che siamo in un paese dove fino a non molto tempo fa si parlava di salvare l'orso marsicano (endemita italico) senza nemmeno avere una stima della popolazione......
Concludo dicendo che forse non si riesce a capire una cosa semplice, se si rompe l'auto si va dal meccanico, se si rompe un tubo si va dall'idraulico...se si tratta di natura ci si rivolge a naturalisti e biologi.

Infine chiedo ai moderatori di sezione se non sia il caso di spostare questa discussione.


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Utente V.I.P.


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Inserito il - 28 luglio 2010 : 08:54:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di betalfa:

Tornando alle zanzare, ma alle tigre, il problema attuale è che come molte specie di recente immissione hanno una esplosione demografica che non ha riscontri nelle altre specie autoctone di zanzare.
Cosa che ho riscontrato in molti insetti alloctoni all'inizio del loro arrivo.
Poi per fattori naturali, predatori e parassiti che scoprono questi nuovi arrivati, le specie hanno una rapida riduzione di individui, a volte quasi scompaiono.
Si stabilisce un equilibrio naturale.


Già, però la mia sensazione è che la zanzara tigre di parassiti/predatori ne abbia incontrati ben pochi.

Luciano
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aspis
Moderatore

Città: Bari
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Inserito il - 29 luglio 2010 : 06:25:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Purtroppo credo che la zanzara tigre, per le sue particolari abitudini, (è diurna, non depone le uova in acqua) abbia dappertutto comunque pochi predatori o parassiti naturali
In città poi, non è neanche pensabile trattare con questi i naturali luoghi di deposizione: pozzanghere che non si essicchino in meno di tre giorni, grondaie incurvate od otturate, copertoni vecchi contenenti dell'acqua, abbeveratoi per uccelli, sifoni di fogne, sistemi di drenaggio con acqua stagnante e qualsiasi altro accumulo di acqua.

I luoghi dove è impossibile evitare la presenza di acqua (piscine, bacini di cattura ecc.) possono essere trattati periodicamente con il Bacillus thuringiensis israelensis (Bti)
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filtros
Utente V.I.P.


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Inserito il - 29 luglio 2010 : 08:48:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non voglio contrastare il fatto che siano attive di giorno, ma quando annaffio l'orto, alla sera, sono solito portarmi appresso una piccola torcia per osservare gli insetti notturni....più volte sono stato punto dalle zanzare tigre, anche a orari prossimi alla mezzanotte.

Luciano
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aspis
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Inserito il - 29 luglio 2010 : 19:33:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La cosa l'ho notata anch'io, basta che ci sia luce, aggrediscono qualsiasi essere penetri nel loro territorio!
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betalfa
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Inserito il - 31 luglio 2010 : 00:02:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di filtros:
.... però la mia sensazione è che la zanzara tigre di parassiti/predatori ne abbia incontrati ben pochi.

Luciano

Al momento ha quelli classici generalisti che predano ogni insetto, quello che manca è quelli specifici, i soli capaci di portare la presenza di queste torture volanti a livelli accetabili.
In passato ricordo esplosioni di popolazioni di cicadine, di minatrici degli agrumi, della farfalla del geranio e di tanti altri insetti alloctoni, tutte specie che dopo qualche anno sono quasi del tutto scomparse..
Spero tanto che prima o poi faccia la stessa fine il punteruolo rosso, in questi giorni ho visto centinaia di palme morte o attaccate..

Comunque, alloctono o autoctono sono dei fattori dinamici, legati a molti fattori.. Basti vedere gli animali europei rappresentati nelle grotte dagli uomini di Cro-Magnon...
Leoni, rinoceronti, proboscidati....
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aspis
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Città: Bari
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Inserito il - 31 luglio 2010 : 08:23:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo che purtroppo il punteruolo rosso in Italia si estiguerà.... assieme alle palme!
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betalfa
Utente V.I.P.

Città: Berluskonistan
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Inserito il - 31 luglio 2010 : 20:17:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A proposito di punteruolo rosso, un suggerimento per i proprietari di Fenix canariensis, dato che i costi di disinfestazione sono elevati, mai quanto l'abbattimento di una palma morta, suggerisco di distendere a spirale attorno al tronco un tubo nero da irrigazione con degli augelli da di diffusione a pioggia indirizzati versso il tronco e soprattutto verso la parte dove si sviluppano le nuove pale.
Ciò permetterà al proprietario di irrorare il pesticida specifico semplicemento mandando a pressione dal basso la miscela, senza dover ricorrere a personale dotato di braccio meccanico o trabattello.
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 agosto 2010 : 18:48:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Messaggio originario di Coda:

@tutti: Io intendo parassitismo sensu strictu
Flavio Brandani


Messaggio originario di Mauro Grano:
Stenderei un velo pietoso anche sul tuo personalissimo utilizzo della nostra lingua.


E sull'uso del latino?

Barbaxx
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Chris Tower
Utente Senior


Città: trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


947 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 08 agosto 2010 : 22:14:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ahahahaha!! Gli interventi di coda mi lasciano sconcertato ma devo ammettere che mi fanno sbellicare!

"Per scrivere sugli animali bisogna essere ispirati da un affetto caldo e genuino per le creature viventi, e penso che a me questo requisito verrà senz'altro riconosciuto".
(Konrad Lorenz)
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