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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
EyeLasH_PepPe
Utente Senior
Città: Barcellona
Prov.: Messina
Regione: Sicilia
525 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 luglio 2010 : 02:36:38
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| Messaggio originario di D21:
Mi intrufolo solo per avanzare l'ipotesi che Caravaggio abbia dipinto il ramarro dal vero: acciuffarne un esemplare, dato che gli adulti sono rapidi e sfuggevoli, poteva essere difficile nei tempi previsti per la consegna del dipinto... era forse più semplice catturare un giovane? (smentitemi se dico fesserie!)
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Ciao Dario, se guardi bene il Ramarro e fai un'ipotesi sulla sua lunghezza sarà all'incirca 20-25 cm, non parliamo di un piccolino lento ed impacciato, quindi riguardo alla sua rapidità nella fuga credo sia già alta anche se non massimale.
Per Melo: Riguardo alla presa mascellare a parità di dimensioni, non ho mai notato marcate differenze rispetto alle comuni Lucertole campestri, se guardi anche la struttura mascellare delle due specie non noti delle profonde differenze. Per esemplari subadulti il morso è paragonabile ad una molletta al dito, di rado riescono a perforare la pelle delle dita. Ricordo ancora il morso di un Ramarro, un maschio adulto, una decina di anni fa, non l'ho chiaramente misurato ma ricordo fosse decisamente più grande degli altri, non mi lasciava più il pollice e lì un bel dolorino lo sentii mi uscì pure un pò di sangue, niente di chè chiaramente. È chiaro a dimensioni maggiori corrisponde anche più forza nel mordere e da qui oltre che un'arma di difesa migliore anche la possibilità di ampliare la dieta.
Giù
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betalfa
Utente V.I.P.
Città: Berluskonistan
Prov.: Estero
431 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 luglio 2010 : 10:27:56
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Se volete approfondire il tema presenze erpetologiche nella pittura italiana vi consiglio di studiare i dipinti di Paolo Porpora Napoli 1617 - Roma 1673 Nei suoi dipinti sono sempre presenti dei rettili e anfibi. Link |
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Altea
Utente nuovo
Città: Thiene
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
13 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 luglio 2010 : 11:10:20
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Ah, non immaginavo tanta solerzia... e pensare che la mia era solo curiosità! Anche io, quando mi avete detto che il morso del ramarro non fa male o pensato ad un allegoria. Chissà cosa ne potrebbe pensare Calvesi. Se possiamo far valere l'equivalenza rammarro=lucertola (più o meno, essendo elastici, però a quanto mi dicono il ramarro ha la fama di essere più mordace, ecco forse perchè l'ha utilizzato e forse l'ha copiato da qualche bestiario o forse l'ha trovato morto) i significati della lucertola sono 2, opposti: - siccome ricerca sempre la luce è l'immagine dell'uomo che ricerca Cristo, quindi è simbolo di fede. - può diventare emblema del male, poichè in un passo del levitico è menzionata tra gli animali impuri (con questa accezione compare nelle nature morte di area nordica). Forse allora in questo caso potrebbe essere un monito... in effetti Calvesi suggerisce che anche ai dipinti di Caravaggio possano essere applicati doppi livelli di lettura (uno esteriore, il bel giovane) e uno più morale... E allora la smorfia sul volto del ragazzo potrebbe essere letta non tanto come dolore fisico, o spavento terreno, ma di ben diversa natura. Ma è tanto "tirata per i capelli". Mi sa che abbiamo perso le chiavi di lettura e non sapremo mai cosa intendesse il pittore... magari voleva solo prenderci tutti in giro, e suscitare dibattiti di questo genere! |
Modificato da - Altea in data 01 luglio 2010 11:21:56 |
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