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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 23 aprile 2010 : 23:07:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il prossimo capitolo prevede la presentazione della Cappella Colleoni.
In realtà parleremo poco della cappella e molto invece del condottiero Bartolomeo Colleoni (che lì è sepolto), il personaggio storico bergamasco probabilmente più famoso.

Non è facile parlare del Colleoni per dei motivi che capirete strada facendo ed ho esitato un pò prima di farlo.
Avevo tre soluzioni:
1) non parlare per niente del Colleoni; ma una presentazione di Bergamo senza parlare di quello che è stato il capitano di ventura italiano più famoso del XV secolo sarebbe stata incompleta;
2) la seconda soluzione era parlarne in modo celebrativo, come generalmente si fa nei libri di scuola o di storia locale; ma sarebbe stato tutto sommato superfluo;
3) la terza è cercare di far capire, per quanto nelle mie possibilità, chi fosse realmente il Colleoni, con tutti i suoi limiti ed i suoi pregi, ed è quello che proverò a fare.

marz
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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


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Inserito il - 23 aprile 2010 : 23:25:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Adesso che eravamo arrivati alla "polpa" della basilica, ci proponi un altro boccone prelibato.
Grazie.

Pezzo da Gaeta
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 24 aprile 2010 : 00:04:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L' analisi storica del Colleoni, oscilla fra due estremi, entrambi profondamente sbagliati.

Buona parte della storia locale è ampiamente celebrativa nei confronti del Colleoni, soprassiedendo sui suoi molti aspetti negativi ed esaltandone quelli positivi, facendo del condottiero un modello di virtù patrie e familiari e arrivando ad eccessi apologetici (di qualcuno ne parleremo) francamente ridicoli. Il Colleoni nella sua vita non fu mai o quasi mai un esempio di virtù da imitare.

All' estremo opposto si collocano coloro, che traendo spunto da alcuni aspetti della sua biografia (a cominciare dal suo cognome originale) indubbiamente singolari e sorprendenti, ne fanno un personaggio caricaturale da barzelletta. Forse al di fuori di Bergamo non lo sa nessuno, ma in sede locale è noto come il Colleoni fosse portatore di una (presunta) particolarità anatomica che in termini medici è detta poliorchidismo e che in pratica consiste nell' essere dotato di tre testicoli invece di due (la qualcosa sarebbe stata alla base della sua leggendaria virilità, su cui esiste una vasta barzellettistica locale).

Lasciamo da parte le barzellette. Se il Colleoni sicuramente non fu un esempio di virtù, fu comunque uno dei personaggi storici italiani del XV secolo fra i più temuti ed ammirati (oltre al fatto che averlo contro sul campo di battaglia era un' esperienza davvero poco piacevole per chiunque).

Questa è la Cappella Colleoni (dove è sepolto il condottiero), vista dal Campanone. Si trova al fianco di Santa Maria Maggiore, il cui portale settentrionale si intravede a sinistra della foto.


La Città Alta di Bergamo
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marz
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 24 aprile 2010 : 00:09:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Pezzo da Gaeta:

Adesso che eravamo arrivati alla "polpa" della basilica, ci proponi un altro boccone prelibato.
Grazie.

Pezzo da Gaeta


Se vuoi tornare sulla Basilica fai pure, anzi mi farebbe piacere.

Vi garantisco però che quello che racconterò domani sul Colleoni (e tutto documentato storicamente) vi stupirà tantissimo e farete fatica a crederlo.
Di sicuro sui libri di scuola non lo leggerete mai.

marz

Modificato da - marz in data 24 aprile 2010 00:42:09
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Carlao
Utente V.I.P.

Città: Vimercate (MB)
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 24 aprile 2010 : 09:05:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Messaggio originario di Pezzo da Gaeta:

Adesso che eravamo arrivati alla "polpa" della basilica, ci proponi un altro boccone prelibato.
Grazie.

Pezzo da Gaeta


Se vuoi tornare sulla Basilica fai pure, anzi mi farebbe piacere.

Vi garantisco però che quello che racconterò domani sul Colleoni (e tutto documentato storicamente) vi stupirà tantissimo e farete fatica a crederlo.
Di sicuro sui libri di scuola non lo leggerete mai.

marz


io sapevo che avesse la residenza nelle vicinanze di Livigno, a Trepalle...
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 24 aprile 2010 : 13:17:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Carlao,
vedo con piacere che la fama del Colleoni è diffusa anche oltre l' Adda (che segnava l' antico confine fra Serenissima Repubblica di Venezia e Ducato di Milano).

Devo però dire che, se è vero che le imprese in camera da letto del nostro condottiero fossero famose quasi quanto quelle sui campi di battaglia, non c' è nessuna prova storica documentata che la sua indiscutibile "esuberanza" sessuale fosse causata dal celebre terzo testicolo.
Personalmente tendo a credere che il Colleoni, come tutti i comuni mortali, di testicoli ne avesse "solo" due.

Ma, aspettate...

marz
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 24 aprile 2010 : 20:33:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bene, cominciamo.

E lo facciamo partendo dal cognome originario del Colleoni.
Secondo alcuni storici locali il cognome Colleoni sarebbe addirittura di derivazione mitologica, avendo origine da "caput lione" (capo di leone), da cui per contrazione fonetica sarebbe derivato "Colleoni".
Una specie di predestinato in altre parole...

In questo caso vi consiglio di lasciare perdere i leoni e questa tipologia di storici.

E' storicamente accertato che il vero cognome del condottiero fosse "Colione" (o Coleus se preferite la forma latinizzante).

Vi risparmio la traduzione di Colione in italiano moderno, ma è esattamente quella che avete immaginato.

Se però a questo punto avete ipotizzato che il cognome fosse un problema per il nostro Colleoni, non avete capito il personaggio. Il Colleoni fu sempre orgogliosissimo del proprio cognome, tanto il suo temutissimo grido di battaglia era "Coglia" (di cui vi risparmio nuovamente la traduzione) ripetuto più volte.
E se si può anche ironizzare sul cognome, vi garantisco che nessuno gradiva avere contro il Colleoni (o Colioni che dir si voglia) sul campo di battaglia.

Il Colleoni mai avrebbe mutato il proprio cognome. Furono i suoi eredi, ormai imborghesiti, che, giudicando troppo volgare il cognome originario lo trasformarono, portandolo da Colioni in Colleoni.

La Cappella Colleoni vista da Piazza del Duomo.


La Città Alta di Bergamo
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marz
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 24 aprile 2010 : 20:54:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questo comunque è ancora niente.

Lo stemma del Colleoni, che nella bergamasca è parecchio diffuso, è del tipo che in araldica si chiama di "arma parlante".

In araldica arma parlante vuol dire che lo stemma allude al cognome di chi lo porta. Ad esempio se un nobile si chiama Agnelli ed il suo stemma è della tipologia di armi parlanti, vuol dire che sullo stemma è presente un agnello.

Non vorrei che qualcuno pensasse che voglia fare dell' umorismo di bassa lega, per cui faccio vedere subito il celebre stemma colleonesco.

La fotografia mostra quello presente sulla cancellata della Cappella Colleoni.


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marz
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 24 aprile 2010 : 21:49:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Adesso alcune considerazioni sullo stemma precedente.

Innanzitutto probabilmente è la presenza di tre testicoli nello stemma colleonesco che ha contribuito molto a far supporre che il condottiero ne fosse dotato di ugual numero.

La seconda cosa è che, soprattutto fra i turisti, pochissimi sanno che cosa lo stemma rappresenti ed a volte può capitare di assistere a dialoghi veramente divertenti fra turisti che formulano le ipotesi più stravaganti.

La terza cosa è che, come si può vedere dalla levigatura dell' area nella foto precedente lo sfregamento degli attributi colleoneschi è una pratica parecchio diffusa fra i visitatori. Si dice che porti fortuna (io non ci giurerei).

Faccio adesso vedere un altro stemma, ancora posto sulla cancellata di ingresso.


La Città Alta di Bergamo
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marz
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 24 aprile 2010 : 22:12:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Adesso voglio fare una considerazione.
E' molto probabile che quello che vi ho mostrato vi abbia stupito. E certamente è abbastanza insolito.
Mi spiacerebbe però se qualcuno lo avesse considerato considerato una specie di provocazione.

Invito a riflettere su questo. Lo stemma è sulla cancellata di un luogo sacro, quale è la Cappella Colleoni. E' anche nel pieno centro storico di Bergamo, in piazza Duomo, a lato di Santa Maria Maggiore e di fianco al Duomo, ovvero nelle immediate vicinanze dei due maggiori edifici religiosi della città.

Se qualcuno ci avesse visto una pur minima provocazione, pensate che, in una città come Bergamo, gli stemmi sarebbero ancora lì al loro posto?

Nel Medio Evo c' era un rapporto molto più naturale con questo genere di cose e lo stemma colleonesco era considerato del tutto normale.
E nel corso dei secoli, sicuramente non è stato apprezzato da tutti, ma nessuno ci ha mai trovato niente da dire.




marz

Modificato da - marz in data 24 aprile 2010 22:59:34
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macromicro
Utente Super


Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


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Macrofotografia

Inserito il - 25 aprile 2010 : 08:57:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Marz, ho letto con 'avidità' la tua guida turistica. Molto interessante ed esauriente

Gianfranco
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macromicro
Utente Super


Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


7113 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 25 aprile 2010 : 09:01:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Ciao Carlao,
vedo con piacere che la fama del Colleoni è diffusa anche oltre l' Adda (che segnava l' antico confine fra Serenissima Repubblica di Venezia e Ducato di Milano).

Devo però dire che, se è vero che le imprese in camera da letto del nostro condottiero fossero famose quasi quanto quelle sui campi di battaglia, non c' è nessuna prova storica documentata che la sua indiscutibile "esuberanza" sessuale fosse causata dal celebre terzo testicolo.
Personalmente tendo a credere che il Colleoni, come tutti i comuni mortali, di testicoli ne avesse "solo" due.

Ma, aspettate...

marz


Potrebbe essere che dopo la tensione del campo di battaglia, tendesse a 'distendersi' e
rilassarsi con altra attività

Gianfranco
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 26 aprile 2010 : 00:21:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ti ringrazio molto per il tuo intervento.
Per rilassarsi, il condottiero si rilassava parecchio, senza alcun dubbio.

Pensa che, secondo alcuni, il privilegio (che all' epoca era ambitissimo) di poter aggiungere nel proprio stemma i gigli di Andegavia (che sono quei fiori stilizzati che si vedono nella parte superiore dello stemma) il condottiero se lo sarebbe guadagnato non sui campi di battaglia, ma con prodezze in altri campi.
Ma sono malignità di rivali invidiosi...

Ci sono episodi della sua biografia che sono veramente incredibili (anche se, come capita anche a gente molto meno famosa di lui, nel settore è sempre difficile distinguire fra verità e leggenda).
Racconterò (forse) in seguito un unico episodio.

Ma a me la cosa che ha sempre maggiormente divertito, non sono state le sue disavventure amorose, ma i tentativi di molti storici locali di glorificare il Colleoni e di occultare a qualsiasi costo questa parte della sua personalità.

Pensa che uno storico dei paraggi è arrivato a sostenere, al di là di qualsiasi ragionevole logica e documentazione, che nello stemma colleonesco non sono rappresentati tre testicoli, ma (udite bene) tre cuori...

A prescindere dal fatto che lo studioso in questione dimostra evidenti carenze di nozioni anatomiche, sostenere questo, vuol dire snaturare completamente l' interpretazione del personaggio storico.


marz

Modificato da - marz in data 26 aprile 2010 00:36:02
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pica pica
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Città: Treviso
Prov.: Treviso

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 26 aprile 2010 : 20:11:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
di sicuro uno stemma originale!!!

Ciao
Ale
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marz
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Inserito il - 26 aprile 2010 : 21:29:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, originale sicuramente.

Ma adesso, salvo rispondere ad eventuali domande, preferisco cambiare argomento e parlarvi di qualche impresa bellica. Ne scelgo una.

Nel 1439 si accese tra Venezia e Milano una furiosa guerra per il possesso del Lago di Garda, che all' epoca era diviso in due aree che ricalcavano più o meno l' attuale confine tra Veneto e Lombardia.

I milanesi erano saldamente attestati sulla sponda occidentale del lago ed erano riusciti a portare una piccola flotta navale passando dal Mincio.

I veneziani erano in possesso della sponda orientale, ma erano privi di navi da guerra, nè avrebbero mai potuto portarle perchè non ci sono collegamenti via acqua fra Venezia ed il lago.

Ma il Colleoni, che combatteva per Venezia, riuscì, con una delle sue intuizioni, a portare la flotta sul lago, facendola trasportare... via terra.

Fece risalire le navi lungo l' Adige fino a Mori (vicino Rovereto), poi con carrucole e funi ed utilizzando 2000 buoi riuscì a portarla fino a Torbole, sul lago, dove la rimise in acqua.

Faccio vedere una foto aerea del Lago di Garda; in basso la sponda lombarda, in alto quella veneta (non posso mostrarvi gli interni della Cappella Colleoni, perchè lì sono vietate le fotografie).

cliccare sulla foto
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marz

Modificato da - marz in data 26 aprile 2010 21:31:11
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marz
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Inserito il - 26 aprile 2010 : 22:04:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A dire il vero i milanesi con uno stratagemma riuscirono a distruggere buona parte della flotta così faticosamente trasportata.

Ma, come sempre gli capitava, il nostro condottiero seppe reagire con prontezza, fece arrivare altro materiale navale e nel giro di poco tempo riuscì a ricostituire la flotta, che un anno dopo si prese una sonora rivincita, conquistando il castello di Riva del Garda, roccaforte milanese, ed a seguire tutte le altre zone.

Da allora, per oltre 300 anni, fino alla caduta della Serenissima Repubblica di Venezia nel 1797, il Lago di Garda (tranne l' estremità settentrionale) fece parte dei territori di terraferma di Venezia.

La foto illustra la parte settentrionale del lago con i comuni di Riva del Garda e Torbole, separati tra loro dal Monte Brione (questi territori oggi fanno parte del Trentino).

In alto ed a sinistra rispetto a Torbole, è possibile intuire il percorso che le navi fecero via terra.


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marz

Modificato da - marz in data 26 aprile 2010 22:07:44
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marz
Utente Super

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Inserito il - 02 maggio 2010 : 18:23:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi sono accorto, cammin facendo, che un discorso approfondito su Bartolomeo Colleoni, ci porterebbe inevitabilmente lontano da Città Alta.
Penso sia opportuno approfondire il ritratto storico del condottiero in una discussione separata, che inserirò quando avrò raccolto tutti gli elementi utili.

Torniamo in Città Alta. La Cappella Colleoni venne costruita tra il 1472 ed il 1476, facendo abbattere la sacrestia di Santa Maria Maggiore.

Le cose andarono più o meno così. Il Colleoni chiese cortesemente di poter abbattere la sacrestia della Basilica per poter costruire la sua cappella.
I rettori della chiesa avevano scarsa voglia di abbattere la sacrestia per far posto alla cappella di un personaggio ingombrante quale il Colleoni, ma d' altro canto sapevano bene che dire di no al condottiero poteva essere molto pericoloso, per cui prendevano tempo, accampando sempre nuovi pretesti.

Finchè un giorno il Colleoni si stancò di queste "lungaggini burocratiche". Si presentò a Bergamo con alcuni suoi soldati e fece abbattere "manu militari" (è proprio il caso di dirlo) la sacrestia.

Non so cosa farci, il nostro condottiero era fatto così. Comunque nessuno osò più fiatare e così si diede inizio alla costruzione, che fu affidata al giovanissimo e già famoso (stava completando la Certosa di Pavia) Giovanni Antonio Amedeo.


La cupola della Cappella Colleoni vista dalla Torre del Gombito.

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marz

Modificato da - marz in data 02 maggio 2010 18:29:30
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marz
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Inserito il - 02 maggio 2010 : 20:17:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dal punto di vista artistico il parere dei critici non è unanime.

Molti lo considerano un edificio rinascimentale tra i più riusciti in Lombardia, che si inserisce felicemente nel cuore di Bergamo Alta.

Qualcuno, pur considerandolo la prima grande costruzione del Rinascimento innalzata da un' artista lombardo, ne evidenzia alcune incongruenze stilistiche.
Valuterete voi.

A me della Cappella piace soprattutto la policromia della facciata, che trovo riuscitissima.

Va anche considerata una cosa un pò particolare e cioè che la cappella è sì una cappella, ma come la intendeva il Colleoni.

Formalmente è un luogo cristiano a tutti gli effetti, ma dal punto di vista pratico è assimilabile più ad un mausoleo, che doveva essere in grado di rendere testimonianza della forza e del trionfo del condottiero.

A Pezzo, appassionato di marmi, dico che i marmi della facciata sono di tre colori: nero, rosso e bianco. Un solo nero: quello di Varenna. Quattro rossi: il rosso di Verona, il rosato di Nembro (VR), la pietra simona (BG) ed il rosso di Entratico (BG). Quattro anche i bianchi: lo statuario di Carrara, il biancone di Verona, la pietra di Vicenza ed il bianco rosato di Candoglia.

Il rosone

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marz
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Pezzo da Gaeta
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Città: Lecco
Prov.: Lecco

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Inserito il - 04 maggio 2010 : 00:55:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per la provocazione. Pero' in fotografia risulta molto difficile attribuire le diverse qualità delle pietre usate e, al di la delle più evidenti, sarebbe un azzardo determinare le varietà anche perchè ve ne sono di simili tra loro.
Tuttavia azzardiamo, avendo anch’io antiche radici bergamasche, secondo la leggenda, avrei un attributo in eccedenza eventualmente da sacrificare.
Teniamo presente la differenza fra Marmo e Pietre lucidabili (in genere calcari).
Il marmo si presta per eseguire sculture o comunque delle lavorazioni particolari e per altro possiede maggiore resistenza meccanica e agli agenti atmosferici; il calcare si presta di più per lastre o cornicioni o comunque lavorazioni non troppo fini.
Le opere che noi vediamo oggi, dobbiamo però immaginarle con la pietra lucida, pulita, nel suo aspetto e colore originale. Basta osservare un monumento appena dopo un lavoro di restauro per capire la differenza.
Per ora mi azzardo ad ipotizzare solo 2 calcari, 1 arenaria ed un marmo, che già è pazzia, perchè per andare oltre vuol dire poter osservare elementi millimetrici quindi...

Pezzo da Gaeta

Più conosco, più mi accorgo di non conoscere.

Immagine:
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marz
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Inserito il - 04 maggio 2010 : 21:46:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho decisamente l' impressione che di marmi te ne intendi davvero.
Per quel che mi riguarda posso senz' altro confermarti il nero di Varenna e la pietra simona.

Sugli altri non sono in grado di pronunciarmi con certezza, ma credo proprio che tu li abbia presi tutti.



marz

Modificato da - marz in data 04 maggio 2010 21:47:48
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