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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona. In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).
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Autore |
Discussione |
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vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
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vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 marzo 2010 : 09:49:05
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Immagine: 151,52 KB Immagine: 141,4 KB
Alla fin fine la scienza consiste nel sapere che sai quello che sai e che non sai quello che non sai. (Confucio)
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Frustone
Utente Senior
Città: Siena
Prov.: Siena
Regione: Toscana
1823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 marzo 2010 : 10:25:28
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Cavedani.
Massimo. ------------------------ No alla diga sul Farma Merse,no ieri,no domani, mai!!! |
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ugandensis
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
1263 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 marzo 2010 : 10:27:31
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Cavedano italico Squalius squalus.
Avessero avuto le pinne ventrali e anale con una tonalità aranciata, sarebbero stati Cavedano europeo S. cephalus, che ormai è diffuso anche da noi.
Ma questi mi sembrano tutti belli grigi.
Ciao!
[EDIT]: Massimo, mannaggia a te, mi hai preceduto di un soffio
"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/ un giorno la prenderò/ come fa il vento alla schiena.." |
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vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 marzo 2010 : 10:58:02
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| Messaggio originario di ugandensis:
Cavedano italico Squalius squalus.
Avessero avuto le pinne ventrali e anale con una tonalità aranciata, sarebbero stati Cavedano europeo S. cephalus, che ormai è diffuso anche da noi.
Ma questi mi sembrano tutti belli grigi.
Ciao!
[EDIT]: Massimo, mannaggia a te, mi hai preceduto di un soffio
"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/ un giorno la prenderò/ come fa il vento alla schiena.."
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Grazie ad entrambi! E così il nome scientifico della specie è "squalus". Non è che qualche specie di squalo sia stata battezzata "cavedanus?"
Vladim
Alla fin fine la scienza consiste nel sapere che sai quello che sai e che non sai quello che non sai. (Confucio)
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ugandensis
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
1263 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 marzo 2010 : 13:28:03
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Hehe.... per par condicio ci starebbe... Nota anche che si chiama Squalius squalus, senza la "i" nel nome specifico, tanto per farcele un po' più difficili...
Un po' come l'Alborella, che si chiama Alburnus aRborella, con la erre che invece nel nome comune è dialettale e tecnicamente sbagliata.
Questi descrittori sono sempre stati dei mattacchioni
"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/ un giorno la prenderò/ come fa il vento alla schiena.." |
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etrusko
Moderatore
Città: Arcille
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
2252 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 marzo 2010 : 17:38:29
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Senza dubbio d'accordo con Ugandensis.
NO all'autostrada in Maremma! |
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Frustone
Utente Senior
Città: Siena
Prov.: Siena
Regione: Toscana
1823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 marzo 2010 : 21:59:47
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Prendiamo spunto dal nostro amico e parliamo un attimo di questo pesce che tempo fa, nell'era dei ripopolamenti selvaggi e della corsa al "garismo" più esasperato era stato oggetto di dimenticanza. E' uno dei pesci dacqua dolce nazionali più importanti e al tempo bistrattato,a volte dimenticato. E' un piacere vedere i grandi esemplari di questa specie quando sono in caccia, sia da un aspetto naturalistico sia da un aspetto di moderno pesca sportivo. In alcuni fiumi per intelligenza e comportamenti sembra "saper leggere e scrivere", spesso se la qualità delle acque è ottima non abbocca a finali superiori allo 0.8, e con questi fili... i "calibri" della specie strappano con regolarità.. (forse proprio per questa difficoltà, per qualcuno era più facile seminar carassi..
Viene da battere la testa nel muro a pensare che abbiamo immesso di tutto nei nostri fiumi per puro scopo ludico, quando avevamo questo campione di sportività e bellezza, ma c'era da far numero e occorreva far divertire tutti, non solo quelli bravi..., poi naturalmente anche l'inquinamento ha fatto il suo sporco dovere...
Per chi non pesca? Non importa, andate sulle sponde con delle molliche di pane e lanciatele a piccolissime dosi, smettendo per alcuni minuti e poi rilanciatele altre, fate questo all'inizio di un correntino o da un ponte, se avrete la costanza di starci un bel pò e di non farvi vedere forse avrete la fortuna di vedere uno di questi "squali" d'acqua dolce prenderla al volo la mollica,non è affatto raro che un cavedano di un paio di chili all'imbrunire ve la prenda prima che tocchi l'acqua e non è affatto raro che si muova da solo, anzi... e vi renderete conto di che razza di animale sia.
Una volta ('70) si pensava che fosse inestinguibile, che tollerasse tutto, che sempre e comunque si trovasse in gran numero, non è stato ovviamente così, vedi PO e altri corsi d'acqua dove l'inquinamento lo ha fortemente rarefatto. E' anche lui calato, risibilmente a confonto di altre specie,ma è calato.
Amo questo pesce come forse amo solo il Luccio,la Tinca e il cefalo al mare, è un pesce bello e astuto; da volergli bene!
Massimo. ------------------------ No alla diga sul Farma Merse,no ieri,no domani, mai!!! |
Modificato da - Frustone in data 10 marzo 2010 22:09:28 |
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etrusko
Moderatore
Città: Arcille
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
2252 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 marzo 2010 : 00:10:53
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Condivido con Frustone la grande stima per il cavedano come avversario alieutico! E' il mio pesce preferito assieme al cefalo a mare.
Per quanto riguarda la tassonomia della specie c'è da divertirsi e c'è materiale per le tesi di laurea dei prossimi n studenti di Biologia e Scienze Naturali (n = molto grande). Io concordo con Nicola e con Kottelat sull'attribuire il cavedano nazionale alla specie S. squalius ma sorge il dubbio se questa specie possa essere presente sia in Val Padana che nei fiumi tirrenici dell'Italia centrale. Infatti la dorsale appenninica è una barriera difficilmente superabile da un pesce tendenzialmente planiziare come il nostro, i barbi che sono pesci ben più "collinari", infatti, non hanno superato, o non abbastanza, l'Appennino e si hanno due specie B. plebejus nel bacino del Po e B. tyberinus in Italia centrale. Quindi delle due l'una, o c' è un solo Barbus in Italia (oltre a B. caninus) o ci sono due cavedani! Naturalmente la natura non è così lineare, chissà quali traversie biogeografiche potrebbero aver portato a due barbi ed un cavedano o viceversa, ma comunque questo pesce non ha una situazione tassonomica così scontata come potrebbe sembrare a primo acchito. E poi Kottelat riconosce per l'Italia una specie (S. albus) endemica del lago Trasimeno. Questo è abbastanza improbabile poichè il Trasimeno è un lago molto recente che non esiste da un tempo sufficiente per giustificare un endemismo del genere Squalius, molto vagile e quindi difficilmente "imprigionabile" in un lago per il tempo necessario a formare una nuova specie. C'è da studiare anche sul cavedano, eccome.
NO all'autostrada in Maremma! |
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vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 marzo 2010 : 10:25:30
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Grazie a tutti per le interessanti e (per me) insospettate informazioni. In quanto all'etimologia del nome Squalius, mi sa tanto che quella "i" di troppo sia stata inserita per errore, e lì sia rimasta. Nessun vocabolario di latino lo riporta... A meno che non sia per "somiglianza" (?) con Squalidus, che ho trovato essere un altro genere della famiglia Cyprinidae. Cosa ne pensano gli esperti? GRAZIE Vladim
Alla fin fine la scienza consiste nel sapere che sai quello che sai e che non sai quello che non sai. (Confucio)
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ugandensis
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
1263 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 marzo 2010 : 11:10:25
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| Messaggio originario di etrusko:
E poi Kottelat riconosce per l'Italia una specie (S. albus) endemica del lago Trasimeno. Questo è abbastanza improbabile poichè il Trasimeno è un lago molto recente che non esiste da un tempo sufficiente per giustificare un endemismo del genere Squalius, molto vagile e quindi difficilmente "imprigionabile" in un lago per il tempo necessario a formare una nuova specie. C'è da studiare anche sul cavedano, eccome.
NO all'autostrada in Maremma!
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Che si fa, ci si quota a vicenda? E poi il buon Kottelat riconoscerebbe almeno 5 o 6 nuove specie valide nel fiumiciattolo sotto casa mia, è una questione di punti di vista, non che uno abbia torto e l'altro ragione per forza. Fatto sta che la specie Squalius albus a quanto mi risulta non è stata ratificata da ICZN e quindi, almeno accademicamente, non esiste.
Rispondendo a Vladim..... boh..? Squalidus è un simil-gobione, e al cavedano ci somiglia proprio pochino,... mi sa che è un banale errore che ci porteremo dietro.
"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/ un giorno la prenderò/ come fa il vento alla schiena.." |
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Frustone
Utente Senior
Città: Siena
Prov.: Siena
Regione: Toscana
1823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 marzo 2010 : 14:11:32
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| Messaggio originario di etrusko:
..../E poi Kottelat riconosce per l'Italia una specie (S. albus) endemica del lago Trasimeno. Questo è abbastanza improbabile poichè il Trasimeno è un lago molto recente che non esiste da un tempo sufficiente per giustificare un endemismo del genere Squalius, molto vagile e quindi difficilmente "imprigionabile" in un lago per il tempo necessario a formare una nuova specie. C'è da studiare anche sul cavedano, eccome.
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Ma spesso qualsiasi studioso prima di dedicare anni e ingegno e perdere tantissimo tempo a studiare le specie, dovrebbe studiare la storia e i contesti storici dei luoghi di come sono stati "amministrati" certi luoghi fin dai secoli passati (ciò non toglie che comunque Kottelat abbia la mia stima). Fino al 1554 la Repubblica di Siena utilizzava i bacini del Trasimeno, di Chiusi , di Montepulciano, il bacino del Pian del Lago (poi fatto oggetto di bonifica Granducale) e la Diaccia Botrona del Grossetano per allevamento e vendita di pesce trasportandolo fino a Firenze. In numerosi trattati storici e libri interessantissimi alcuni di essi redatti dal bravissimo e competente Prof. Barzanti si evince che già in quei secoli la Repubblica non solo usava tecniche di acquacultura, ma ripopolava e spostava il tal pesce, da un allevamento ad un altro e di bacino in bacino. Pensiamo a quanto sono vicini il bacino di Chiusi da quello di Montepulciano al Trasimeno, indi per cui massimo rispetto al grande Kottelat,ma trattengo a stento il mio scetticismo su un cavedano endemico del Trasimeno, ma sono daccordo finalmente con Nicola, ci vorrebbe un bello studio, genetico e nuovissimo tenendo conto della storia e dei suoi fatti, così forse si comprenderebbero tante cosette in più e si offrirebbe tantissima confusione in meno a tanti giovani studiosi e obbisti.
Massimo. ------------------------ No alla diga sul Farma Merse,no ieri,no domani, mai!!! |
Modificato da - Frustone in data 11 marzo 2010 14:25:08 |
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Dilar
Utente V.I.P.
Città: Arma di Taggia
Prov.: Imperia
404 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 marzo 2010 : 21:49:25
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| Messaggio originario di vladim:
Grazie a tutti per le interessanti e (per me) insospettate informazioni. In quanto all'etimologia del nome Squalius, mi sa tanto che quella "i" di troppo sia stata inserita per errore, e lì sia rimasta. Nessun vocabolario di latino lo riporta... A meno che non sia per "somiglianza" (?) con Squalidus, che ho trovato essere un altro genere della famiglia Cyprinidae. Cosa ne pensano gli esperti? GRAZIE Vladim
Alla fin fine la scienza consiste nel sapere che sai quello che sai e che non sai quello che non sai. (Confucio)
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La "i" non è un errore!! Il genere Squalus fu coniato da Linneo per gli squali ed è valido dal 1758; ad esempio lo spinarolo, Squalus acanthias L.1758. Quando nel 1837 Bonaparte (parente di QUEL Bonaparte ) istituì il genere di ciprinidi doveva metterci questa lettera in più altrimenti il nuovo termine sarebbe caduto in sinonimia con quello di Linneo ed essendo quest'ultimo più antico avrebbe avuto la precedenza non permettendone più l'uso! |
Modificato da - Dilar in data 11 marzo 2010 21:50:43 |
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vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 marzo 2010 : 08:33:16
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| Messaggio originario di Dilar:
La "i" non è un errore!! Il genere Squalus fu coniato da Linneo per gli squali ed è valido dal 1758; ad esempio lo spinarolo, Squalus acanthias L.1758. Quando nel 1837 Bonaparte (parente di QUEL Bonaparte ) istituì il genere di ciprinidi doveva metterci questa lettera in più altrimenti il nuovo termine sarebbe caduto in sinonimia con quello di Linneo ed essendo quest'ultimo più antico avrebbe avuto la precedenza non permettendone più l'uso!
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GRAZIE! Comunque, non era certo costretto a mettere una lettera in più in un nome già esistente... Avrebbe potuto benissimo scegliere un nome del tutto nuovo. QUEL suo parente, l'avrebbe senz'altro battezzato Bonapartius o Napoleonius! Vladim |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 marzo 2010 : 12:16:13
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| Messaggio originario di Dilar: La "i" non è un errore!! Il genere Squalus fu coniato da Linneo per gli squali ed è valido dal 1758; ad esempio lo spinarolo, Squalus acanthias L.1758. Quando nel 1837 Bonaparte (parente di QUEL Bonaparte ) istituì il genere di ciprinidi doveva metterci questa lettera in più altrimenti il nuovo termine sarebbe caduto in sinonimia con quello di Linneo ed essendo quest'ultimo più antico avrebbe avuto la precedenza non permettendone più l'uso!
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Non si tratterebbe di sinonimia ma di omonimia primaria,la sinonimia si verifica quando la stessa specie viene descritta con un nome diverso. La latinizzazione dei nomi non deve dare per forza un vocabolo con senso compiuto,perciò Squalius è un nome generico utilizzabile secondo le norme dell' ICZN.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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