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escocat
Utente Super


Città: Messina
Prov.: Messina

Regione: Sicilia


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Inserito il - 08 marzo 2010 : 11:04:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Forse ho trovato il modo di aumentare la working distance del planapo Zeiss 63x/1,42. Più che da me, il modo era già stato trovato e previsto in fase di progetto dalla Zeiss. Questo obbiettivo è più sofisticato e tecnologicamente avanzato di quanto potessi pensare. Ebbene, c'è una molla interna che permette di "accorciare" il corpo dell'obbiettivo, a fine corsa basta ruotare un pò e il tutto si blocca in quasta posizione. Così facendo, si avvicina il gruppo ottico obbiettivo agli oculari e si costringe dunque l'obbiettivo ad andare a prendere la sorgente "più in fuori" visto che l'immagine intermedia è sempre e comunque in un punto invariabile prima degli oculari. In modalità "short" questo planapo mette a fuoco molto più agevolmente rispetto a prima e non si ha più un "fuggi fuggi" di tutto quello che c'è sotto il cover. Credo che anche la correzione si mantenga buona, devo comunque controllare. Alcune prove fatte in doppia immersione hanno mostrato che questo obbiettivo non guadagna nulla rispetto all'immersione semplice.

Tanto più piccolo è ciò che osserviamo, tanto più grandi saremo.

Modificato da - escocat in data 08 marzo 2010 11:05:07
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geppe
Moderatore


Città: lesmo
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


5397 Messaggi
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Inserito il - 08 marzo 2010 : 12:03:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
se funziona, sono molto contento per te.
però quella posizione è stata studiata per altre ragioni.
serve a tenere alzati gli obbiettivi da immersione ed evitare di contaminare con l'olio i vetrini asciutti quando lavori a secco e per errore passi su quel'obbiettivo
comunque se ti allunga la distanza di lavoro tanto meglio

ciao

Giuseppe
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greenalga
Utente Senior

Città: r. calabria


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Inserito il - 08 marzo 2010 : 12:06:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di escocat:

Forse ho trovato il modo di aumentare la working distance del planapo Zeiss 63x/1,42. Più che da me, il modo era già stato trovato e previsto in fase di progetto dalla Zeiss. Questo obbiettivo è più sofisticato e tecnologicamente avanzato di quanto potessi pensare. Ebbene, c'è una molla interna che permette di "accorciare" il corpo dell'obbiettivo, a fine corsa basta ruotare un pò e il tutto si blocca in quasta posizione. Così facendo, si avvicina il gruppo ottico obbiettivo agli oculari e si costringe dunque l'obbiettivo ad andare a prendere la sorgente "più in fuori" visto che l'immagine intermedia è sempre e comunque in un punto invariabile prima degli oculari. In modalità "short" questo planapo mette a fuoco molto più agevolmente rispetto a prima e non si ha più un "fuggi fuggi" di tutto quello che c'è sotto il cover. Credo che anche la correzione si mantenga buona, devo comunque controllare. Alcune prove fatte in doppia immersione hanno mostrato che questo obbiettivo non guadagna nulla rispetto all'immersione semplice.

Tanto più piccolo è ciò che osserviamo, tanto più grandi saremo.


Eco scrive:
...........Ebbene, c'è una molla interna che permette di "accorciare" il corpo dell'obbiettivo, a fine corsa basta ruotare un pò e il tutto si blocca in quasta posizione. Così facendo, si avvicina il gruppo ottico obbiettivo agli oculari e si costringe dunque l'obbiettivo ad andare a prendere la sorgente "più in fuori" visto che l'immagine intermedia è sempre e comunque in un punto invariabile prima degli oculari. In modalità "short" questo planapo mette a fuoco molto più agevolmente rispetto a prima.......

Risposta:
..deve funzionare sempre allo stesso modo in quanto "accorciandolo" muovi per intero lo stesso gruppo di lenti che non ti permette la focalizzazione in condizioni "normali"..

Esco scrive:
..Alcune prove fatte in doppia immersione hanno mostrato che questo obbiettivo non guadagna nulla rispetto all'immersione semplice...

Risposta
non esiste!!! allora il tuo condensatore non è da 1,25 ma spacciato come tale!!
Secondo me dovresti fare controllare l'obbiettivo da qualcuno che sia in grado di rilevarne i difetti..magari il dott.Sini

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greenalga
Utente Senior

Città: r. calabria


903 Messaggi
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Inserito il - 08 marzo 2010 : 12:07:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di geppe:

se funziona, sono molto contento per te.
però quella posizione è stata studiata per altre ragioni.
serve a tenere alzati gli obbiettivi da immersione ed evitare di contaminare con l'olio i vetrini asciutti quando lavori a secco e per errore passi su quel'obbiettivo
comunque se ti allunga la distanza di lavoro tanto meglio

ciao

Giuseppe

Appunto!!!

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escocat
Utente Super


Città: Messina
Prov.: Messina

Regione: Sicilia


6612 Messaggi
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Inserito il - 08 marzo 2010 : 13:28:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In base a una nota formula dell'ottica geometrica, x'=fx/(f-x) dove f è la focale, x la distanza tra oggetto e lente (proprio la working distance), x' la dostanza tra lente e immagine. Se accorcio x' (cosa che succede avvicinando l'obbiettivo agli oculari) SI DEVE allungare x! Con ciò si ha anche una leggera variazione (negativa) dell'ingrandimento. Che poi questa possibilità sia stata pensata per ciò che dice Geppe (e devo dire che la sua affermazione mi convince), buon pro mi faccia. Dico bene?

Il discorso sulla doppia immersione lo lascio volutamente aperto perchè non ho la minima intenzione di lavorare con olio sotto e sopra! Questo è il condensatore che ho e questo devo usare; se non è un fedele 1,25 dovrò accontentarmi di quello che è. Un'altra volta imparo a non comprare un cinese!
Però a livello di risoluzione trovo che ci sia un grande salto tra il Lomo planapo 40x/0,95 (l'obbiettivo a secco più penetrante che ho) e gli obbiettivi a immersione. Quindi se non è 1,25 sicuramente più di 1 sarà... (almeno spero)

Tanto più piccolo è ciò che osserviamo, tanto più grandi saremo.
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