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Maurizio Gazzaniga
Utente Senior


Città: Borgarello
Prov.: Pavia


2838 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 febbraio 2010 : 20:08:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E ci guadagnano i predatori della specie parassitata. Una specie parassitata ed indebolita spesso è una facile preda.

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sapiens
Utente Senior

Città: valeggio sul mincio VR


1339 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 26 febbraio 2010 : 21:17:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nel circolo virtuoso degli equilibri naturali il ruolo del parassita, come fruitore finale e assiduo che non offre niente in cambio se non a volte veicolare agenti patogeni, qual è?


AAAAAAAHHHHHH! adesso ho capito!

Allora....parassiti cioè bestiacce piccole o grandi che ti sfruttano per vivere e riprodursi arrecandoti danno e spesso la morte.

Dal punto di vista globale si potrebbe distinguere un certo tipo di parassiti, tipo batteri e virus( che in quanto sfruttando il metabolismo degli animali possono essere definiti parassiti, in senso largo? ma che noi individuiamo con le malattie) i quali sembrano avere una funzione generalizzata di regolazione ben definita con l'utilissimo compito di impedire che una popolazione, raggiungendo un numero di individui esagerato, possa distruggere l'ambiente in cui vive causando poi la morte di molte altre specie. Infatti ovunque una popolazione di animali raggiunga una certa densità, è sicuro che esploda un'epidemia che ne decima il numero. Allevamenti, zone in cui si crea uno squilibrio tra prede e predatori ecc..., l'intervento delle malattie sembra essere inevitabile e provvidenziale. Inoltre, le malattie che rapidamente diventano virulente, dopo un certo periodo di azione perdono virulenza. (quasi ci fosse un programma ben definito di intervento, definito da chi, non si sa che stabilisce che la malattia non debba annientare l'animale in questione). Vedi la peste che di colpo esplode si diffonde ma ad un certo punto, anche se di uomini ce ne sono ancora, non si diffonde più.(se non avessimo gli antibiotici sarebbe successo molte altre volte)

Poi ci sono i parassiti più grossolani, la presenza dei quali non appare tanto necessaria e solo all'interno di un ecosistema ben definito e stabilizzato possiamo trovarne delle utilità di regolazione che però riguarda solo quel sistema. Questo tipo di parassiti non prende e perde virulenza ma agisce con una certa costanza e quando si espande all'esterno del suo sistema è capace di annientare la popolazione che incontra.
Ad esempio la varroa delle api. E' un acaro parassita delle api che si attacca sulle api, depone le uova nelle cellette delle stesse e si riproduce a scapito della covata. In cina le razze di api esistenti la, convivono col parassita in un modo o nell'altro ma da noi la varroa annienta l'intera famiglia. Fino a vent'anni fa in europa non era presente e le api, ve lo garantisco, non avevano problemi di sovraffollamento, anzi. Quindi il parassita non ha utilità di regolazione demografica ma è proprio un parassita distruttivo che colonizza territorio. Logicamente un giorno si instaurerà un equilibrio anche qui ma forse (se non ci fosse l'uomo) la nostra ape verrebbe soppiantata da quelle che vivono nella zona da cui provengono le varroe.

Ed ecco un nuovo ruolo per i parassiti. Creare soggetti resistenti a loro stessi e permettere a questi individui resistenti di espandersi in zone dove ci sono specie simili ma non resistenti. Diventano una sorta di arma biologica che animali resistenti si portano appresso e usano per annientare il concorrente.

Questo ho detto e sono tutte mie congetture, non sgridatemi se ho detto qualche s........a

La vita non è un gran che ma è sempre meglio di quella dei protozoi (e delle api)
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Kora
Utente V.I.P.

Città: Pavia


491 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 febbraio 2010 : 18:07:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di andreaEanto:

Giocano per questo un loro importante ruolo, ma senza fine o scopi. I fini e gli scopi, credo che si sia noi a porceli.Le cose sono andate e vanno così, ma avrebbero potuto andare anche molto diversamente.


Kora ciao, ribadisco che non cerco una giustificazione all'esistenza del parassitismo, neanche una finalità, bensì i contributi e gli apporti utili all'ecosistema, visto che quelli dannosi sono noti. Sicuramente se fossi nato canide non mi sarei posto la domanda ma mi sarei preso a morsi la coda infestata dalle pulci, che ci posso fare se sono ominide semi-sapiente () e ogni tanto mi impelago in questo genere di domande?


Andrea



Ciao Andrea.

Sì certo, questo mi era chiaro. Io ho semplicemente voluto esporre il mio pensiero, o meglio una parte di questo in quanto il discorso è molto articolato. Basti pensare a quei parassiti che si comportano come tali solo quando si presenta l'occasione propizia...

Claudia




Modificato da - Kora in data 27 febbraio 2010 18:11:01
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escocat
Utente Super


Città: Messina
Prov.: Messina

Regione: Sicilia


6612 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 27 febbraio 2010 : 19:41:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Maurizio Gazzaniga:

E ci guadagnano i predatori della specie parassitata. Una specie parassitata ed indebolita spesso è una facile preda.




Bella questa! Così è perfetto! Bisogna aiutare qualche predatore che non ce la fa, magari è parassitato pure lui...Dio vede e provvede...

Tanto più piccolo è ciò che osserviamo, tanto più grandi saremo.
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