Coleotteri dal Peloponneso! , Natura Mediterraneo

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Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.

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Discussione

Pag.di 2

elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio

32990 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 febbraio 2010 : 23:52:37

Messaggio originario di gomphus:

ciao ragazzi, eccomi

per il carabide, confermo Parallelomorphus laevigatus, adulto e larva

Messaggio originario di elleelle:

Mi sembra identico al Parallelomorphus laevigatus (chissà perché non lo hanno voluto chiamare Scarites...

)

in sostanza, per una spina in meno

gli Scarites veri hanno due spine al lato esterno delle tibie mediane, una apicale e una preapicale, mentre i Parallelomorphus hanno solo quella apicale

Avete perfettamente ragione. Se è stato scelto un criterio, bisogna applicarlo. Anche se poi il risultato è quello di associare un feroce predatore che è biologicamente uno Scarites buparius in miniatura a dei mangiatori di semi che, come aspetto macro, non gli somigliano per niente.

Queste sono le cose che mi piacciono di meno nella Tassonomia. Sarebbe bello che dal nome, per analogia, si potessero prevedere la biologia e i comportamenti.

luigi

gomphus
Moderatore

Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia

10487 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 24 febbraio 2010 : 10:35:29

ariciao

la Calomera aulica si riconosce bene dalla littoralis (fra l'altro, secondo alcuni nel peloponneso dovrebbe esserci la littoralis winkleri, non la nemoralis, però ammetto che non ci ho capito molto

) per il corpo più slanciato e cilindrico e le zampe più lunghe e gracili, soprattutto (dalle foto si vede molto bene) per le zampe post. con il tarso distintamente più lungo della tibia

quanto agli Scarites vs. Parallelomorphus, la mia era una semplificazione... il fatto è che gli scaritini sono un gruppo morfologicamente molto omogeneo, con notevoli parallelismi fra specie o gruppi di specie sistematicamente piuttosto distanti, e quindi quando caratteri come quello delle spine mesotibiali, o quello degli articoli antennali provvisti ciascuno di un'areola basale lucida e glabra, oppure privi della medesima (carattere distintivo, insieme ad altri, del gen. Distichus) si dimostrano costanti, e magari costantemente associati ad altri sicuramente validi, sebbene di difficile osservazione, li si prende per buoni

p.s. quando dico "caratteri costanti", tenete presente che le specie da noi sono pochissime: uno Scarites s.str. (eurytus), uno Scarites subg. Scallophorites (buparius), due Parallelomorphus (terricola e laevigatus), un Distichus (planus)... ma a livello mondiale sono mooooolte di più

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare

BioKonrad
Utente V.I.P.

Città: Verona
Prov.: Verona

Regione: Veneto

431 Messaggi
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Inserito il - 24 febbraio 2010 : 18:19:47

WOOOW!

Che soddisfazione!

Aggiungo le date:
foto 1 e 9: 28/06/2009
foto 2: 25/06/2009
foto 3: 16/06/2009
foto 4 e 4B: 20/06/2009
foto 5: 13/06/2009
foto 6: 22/06/2009
foto 7: 22/06/2009
foto 8: 22/06/2009

Luca Corradi
_________________________

Link

BioKonrad
Utente V.I.P.

Città: Verona
Prov.: Verona

Regione: Veneto

431 Messaggi
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Inserito il - 24 febbraio 2010 : 18:32:52

Il luogo del ritrovamento della Calomera aulica era una piccola caletta vicino ad una grotta marina, profonda 3 metri, larga altrettanto.

-coordinate G-earth: 36.439957,23.142665

Immagine:
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