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 PIANTE
 GOETHE E LA ROSA, TRA BOTANICA E LETTERATURA
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Stregatto
Utente Senior


Città: Arezzo


2251 Messaggi
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Inserito il - 15 febbraio 2010 : 11:41:55 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao a tutti!

Ho un dubbio "a cavallo" tra la botanica e la letteratura.
Il noto poeta Goethe, quando dedicò la sua celebre lirica alla "Rosellina di macchia", si riferiva alla rosa canina (Rosa canina) oppure a qualche specie affine come ad esempio la rosa di macchia (Rosa spinosissima),la rosa cavallina (Rosa arvensis)od altro?

Ciao e grazie!

D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6702 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 15 febbraio 2010 : 12:40:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Domanda intrigante!
Ho provato a cercare un po' e mi è sbucata questa pagina:
Link
dove, tra gli altri, è citato il nome "Heidenröslein" come un sinonimo di Rosa canina (tra quelli citati alla voce Andere Namen). La lirica si intitola proprio "Heidenröslein", quindi suppongo sia quella .

Qui ci vorrebbe un esperto di musica, come il nostro Forest, o un madrelingua tedesco, come Cmb

Ciao.

Dario.


"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 15 febbraio 2010 : 14:33:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non sono né esperta di musica, né madrelingua tedesca, ma non riesco a resistere un mistero. Una veloce consultazione con sig. Wiki qui) mi svela che la rosa in questione è nientedimeno che una "rosa rossa", una descrizione che difficilmente si applica alla Rosa canina, anche tenendo conto della licenza poetica. Una rosa selvatica rossa? Boh! Mi viene di pensare che forse in quel momento preciso Goethe era focalizzato più su metafora che precisione botanica.

Sarah Gregg - Con altri occhi, Flickr


"Mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto", (Stephen Jay Gould)

Modificato da - lynkos in data 15 febbraio 2010 14:46:16
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Barbadoro
Utente Senior

Città: Casalecchio di Reno
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


2494 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 febbraio 2010 : 17:14:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In effetti, come fa ben notare Sarah, la "Heidenröslein " è descritta da Goethe come rossa e dalle spine pungenti... ed è veramente un po' poco per un genere non facile da determinare, botanicamente almeno.

Un poeta "nostrano", Giovanni Pascoli, è un po' più esplicito:


Rosa di macchia, che dall'irta rama
ridi non vista a quella montanina,
che stornellando passa e che ti chiama
rosa canina;

se sottil mano i fiori tuoi non coglie,
non ti dolere della tua fortuna:
le invidïate rose centofoglie
colgano a una

a una: al freddo sibilar del vento
che l'arse foglie a una a una stacca,
irto il rosaio dondolerà lento
senza una bacca;

ma tu di bacche brillerai nel lutto
del grigio inverno; al rifiorir dell'anno
i fiori nuovi a qualche vizzo frutto
sorrideranno:

e te, col tempo, stupirà cresciuta
quella che all'alba svolta già leggiera
col suo stornello, e risalirà muta,
forse, una sera.

(G. Pascoli. Rosa di Macchia, in Myricae, Alberi e Fiori, IV)


Eppure anche in questo caso non so quale botanico darebbe un determinazioine certa alle rose pascoliane.
Perfino il "prunalbo" dall'"odorino amaro" a me non sembra affatto quel biancospino (Crataegus sp.) che leggiamo in tutte le note ai versi di "Novembre" (Myricae, In campagna, XVIII).

Poeti e botanici... mi sembra una relazione pericolosa.

Ciao a tutti
Franco

Link
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Stregatto
Utente Senior


Città: Arezzo


2251 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 febbraio 2010 : 12:23:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per le vostre risposte.

Sarah e Franco, mi avete messo sulla buona strada! Penso proprio che l'intento di Goethe sia prevalentemente metaforico. Soprattutto se si considera che il nostro poeta, autentico uomo del '700, era un tipo alquanto eclettico e che fu anche un ottimo cultore di botanica, a cui ha dedicato vari scritti...
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