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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Valerio
Utente V.I.P.
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
139 Messaggi
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Inserito il - 07 luglio 2004 : 21:13:34
Ordine: Russulales Famiglia: Russulaceae Genere: Russula Specie:Russula vesca
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Russula vesca Fries 1836 (verso la fo. viridata Singer 1932 [Singer, Beih. Bot. Centralbl. 49 (2): 361, 1932]).
Raccolta: 01.VI.2004; luogo: Parco Naturale dell'Orecchiella, Garfagnana (Lu); altitudine: ca. 1000 mt. s.l.m.; leg.: Bertolini V. e G., det.: Bertolini V.; exs n° 040601104BV, in erbario BV; dia 040601106; esemplari studiati: 6. Ecologia: in presenza di Castanea sativa Mill.
Oss.: per quanto la fo. viridata dovrebbe presentare colorazioni pileiche totalmente verdi o verde-citrino, questa raccolta la si può sicuramente annoverare come una forma transitoria molto vicina a tale taxon, dato che gli esemplari adulti presentavano colorazione verde-oliva per buona parte del pileo (la foto con flash non da la giusta testimonianza....ma posso assicurarvi che la colorazione era nettamente verde-oliva); significativa, e per certi versi molto simile agli esemplari adulti della raccolta qui rappresentata, è l'esemplare ritratto (assieme ad un'altro sezionato) da P. Moënne-Loccoz a pag. 58 dell'opera "Russules rares ou méconnues" di Reumaux P., Bidaud A. & P. Moënne-Loccoz. Per il resto la tipica R. vesca è una specie inconfondibile, dalle colorazioni bruno-vinose o lilacine negli esemplari più tipici, sapore dolce in ogni parte, la tendenza a macchiarsi di bruno chiaro, giallo-bruno nelle parti manipolate o comunque deteriorate, la reazione energica ed intensa, rosso-arancio, al FeSO4 e la sporata bianca. Per chi frequentemente la incontra ne riconoscerà sicuramente anche il tipico habitus, che Sarnari ben descrive come "dal margine pileico assottigliato, con il cappello centrato da una depressione in dolce declivio e il gambo rastremato o appena ricurvo". Altro carattere, in verità non certamente molto affidabile, ma molto frequente in questa specie, è la cuticola ritirata al margine pileico. Intorno a questa specie causa la sua variabilità nelle colorazioni pileiche (piuttoso ampia), sono state create diverse forme e varietà, tra le quali, le più "riconosciute", possono essere ritenute appunto la fo. viridata con pileo interamente verde o verde-grigio, la fo. avellanea con colorazione pileica nocciola chiaro e la R. lactea (nome misapplicato) con colorazione pileica estesamente bianca sfumata di citrino pallido.
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Modificato da - Andrea in Data 20 luglio 2008 15:27:15
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Valerio
Utente V.I.P.
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
139 Messaggi
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Inserito il - 07 luglio 2004 : 21:20:20
Ordine: Agaricales Famiglia: Amanitaceae Genere: Amanita Specie:Amanita rubescens
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Amanita rubescens Persoon 1801
Raccolta: 01.VI.2004; luogo: Parco Naturale dell'Orecchiella, Garfagnana (Lu); altitudine: ca. 1250 mt. s.l.m.; leg. et det.: Bertolini V.; exs. n° 040601103 BV, in erbario BV; dia 040601105; esemplari studiati: 9. Ecologia: in presenza di Pseudotsuga menziesii (Mirb.) Franco.
Oss.: specie sicuramente inconfondibile per caratteristiche quali verruche grigiastre, bulbo arrotondato, o, più spesso e tipicamente napiforme, volva dissociata in minute verruche, perline, disposte in cercini, avvolte quasi del tutto assenti, anello ampio, persistente, a gonnellino, striato superiormente, stipite quasi sempre sfumato di vinaceo, o con delle vere e propie fiammature di tale colore, soprattutto verso la base, colorazioni pileiche dal beige al caffelatte, dall'ocraceo all'alutaceo, etc., ma negli esemplari più tipici con ampie zone colorate, sfumate di vinoso o anche qui con delle vere e propie fiammature di tale colore, carne spesso arrossante al taglio e dove erosa dalle lumache, etc. Questi grossomodo alcuni caratteri dei più tipici, ed alcuni dei più costanti, ma c'è da fare i conti con una variabilità veramente alta, sia morfologica che cromatica, così che le colorazioni pileiche, stipitali, la disposizione delle verruche (a volte del tutto assenti), la forma del bulbo basale, le dimensioni dei carpofori, la disposizione dell'anello, etc. cambiano in modo esponenziale da caso a caso. Non per nulla intorno a questa specie sono state create innumerevoli forme e varietà, molte delle quali del tutto discutibili, contro altre più o meno accetabili. fo. annulosulfurea (Gillet) Lange 1915, dall'anello giallo solforino e le dimesioni dei carpofori minori; fo. alba Coker 1917, del tutto decolorata, solitamente biancastra con leggere sfumature gialline (un pò una forma "albina", termine del tutto scorretto e del quale mi scuso, della quale ne sono fornite molte specie); var. alutacea (Gillet) Vesely 1934, color appunto....alutaceo, cuoio, con verruche ben adnate, e carne praticamente immutabile; qui si capisce subito che gli esemplari così denominati non sono altro che esemplari cresciuti in periodo siccitoso....molto frequente per A. rubescens!; var. radicata (Voglino) Contu & Bon 1984, ricondotta a varietà dell'A. rubescens da Contu & Bon, questa Amanita fu descritta da Voglino G. (1894, Obs. Mic. "Notizie intorno ad alcuni funghi raccolti nei dintorni di busalla e Ronco. Appennino Ligure". Giornale Botanico Italiano pag. 120.) come un'Amanita dal pileo biancastro con verruche rosso-sporco, lamelle "umbrine", anello supero e frangiato, e gambo radicante. var. incarnata Gillet 1874, dal colore pileico incarnato. Ve sarebbero molte altre forme e varietà ma molto meno convincenti di quelle già poco convincenti su citate, come: genuina Gillet, circinnata (Persoon), myodes Bolt., Verrucosa Bulliard, scandiccina Scop., magnifica Fries, etc.
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Modificato da - Andrea in data 19 agosto 2006 16:33:34 |
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Valerio
Utente V.I.P.
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
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Inserito il - 07 luglio 2004 : 21:26:40
Ordine: Agaricales Famiglia: Pluteaceae Genere: Pluteus Specie:Pluteus leoninus
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Pluteus leoninus (Schaeff.) Sacc. 1871 Schaeffer, Fuhr. Pilzk.: 98, 1871
Raccolta: 18.IV.2004; luogo: Tenuta di San Rossore (Pi), Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli; altitudine: ca. 0/1 mt. s.l.m.; leg. et det. Bertolini V.; exs. n° 04041884BV, in erbario BV; dia 040418248; esemplari studiati: 2. Ecologia: tra detriti legnosi e foglie morte in vicinanza di un vecchio ceppo di Quercus robur L.
Oss.: piccolo Pluteus dalle tipiche colorazioni pileiche giallo oro, giallo-arancio, delle volte anche leggermente sfumato di verdastro, con umbone largo ed ottuso, spesso solo accennato, margine presto striato, stipite anch'esso giallastro negli esemplari adulti, mentre è completamente bianco nei giovani (vedi foto), odore e sapore della carne leggeri, un tantino rafanoidi e fruttificante in prevalenza su legno morto di latifoglie. P. luteomarginatus si differenzia per le dimensioni maggiori, colorazione pileica brunastra, tagliente delle lamelle marcatamente giallo, e fruttificante in prevalenza su legno morto di conifera. P. romellii anch'esso con colorazioni pileiche brunastre, presenta tra l'atro uno stipite più marcatamente colorato di giallo, ed anche un'importante differenza miroscopica, cioè quella di avere una cuticola costituita da elementi cellulosi contro quelli slanciati, fusiformi che costituiscono la cuticola del P. leoninus.
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Modificato da - Andrea in data 19 agosto 2006 16:34:29 |
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Valerio
Utente V.I.P.
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
139 Messaggi
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Inserito il - 07 luglio 2004 : 21:33:47
Ordine: Polyporales Famiglia: Polyporaceae Genere: Lentinus Specie:Lentinus cyathiformis
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Lentinus cyathiformis (Schaeff.) Bres. 1929 Bresadola,Iconographia Mycologica 11(Tab. 501-550): Tab. 511, 1929.
Raccolta: 12.IV.2004; luogo: Tenuta di San Rossore (Pi), Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli; altitudine: ca. 0/1 mt. s.l.m.; leg.: Bertolini V. e G., det.: Bertolini V.; exs. n° 04041281BV, in erbario BV; dia 040412231/232; esemplari studiati: 14. Ecologia: su legno morto (solitamente vecchi ceppi) di Populus tremula L.
Oss.: inconfondibile Lentinus, molto robusto, e certe volte veramente dalle dimensioni impressionanti (io personalmente ne ho ritrovati con diametro pileico di 50 cm e stipitale di 20 per 30 di lunghezza!!!!), che annovera tra i caratteri più tipici, un pileo ocraceo, ocraceo-aranciato, bruno-ocraceo, fulvastro, atc., con minute squamette più scure, brunastre, adnate o sub-adnate, margine a lungo involuto, lamelle lungamente decorrenti sullo stipite, spesso sino a metà ed oltre, anche fino a raggiungere quasi la base (!), nei giovani esemplari basse e molto carnose, come delle sub-venette, poi più alte e tipicamnete seghettate, stipite che riprende l'ornamentazione ed il colore del pileo ove terminano le lamelle, oppure anche fortemente sub-desquamato, sapore astringente, etc.
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Modificato da - Andrea in data 19 agosto 2006 16:35:59 |
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 luglio 2004 : 22:28:00
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Bravo Valerio!!!!
Ciao Simo |
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Enzo Musumeci
Utente Super
Città: Basilea
Regione: Switzerland
8641 Messaggi Micologia |
Inserito il - 08 luglio 2004 : 06:57:26
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Ciao Valerio
immagini eccellenti ! , ma sopratutto i dati riguardano l'habitat e le tue interessanti osservazioni .
Cari saluti da Enzo Musumeci |
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Valerio
Utente V.I.P.
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
139 Messaggi
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Inserito il - 19 luglio 2004 : 16:30:43
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Scusate se rispondo in ritardo....sono stato un pò assente dal Forum....sono sempre molto impegnato....(con la Micologia...si intende!); vi ringrazio tutti per i complimenti, siete dei cari amici.
Ciao, Valerio. |
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Quinto
Utente V.I.P.
Regione: Campania
152 Messaggi
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Inserito il - 22 settembre 2004 : 20:45:10
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E' molto tempo che il nostro giovane Micologo non si vede più.
Non è che sia in viaggio di nozze ....... con qualche bella e conturbante caesarea ? |
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