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 Scheletro di Spongia officinalis
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faber
Utente Junior

Città: alghero
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Regione: Sardegna


71 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 16 gennaio 2010 : 19:25:35 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Io un un idea ce l'ho su quale possa essere stata in vita la spugna a cui apparteneva questo scheletro ... ma non voglio influenzarvi ... cerchiamo di individuarla . buon divertimento a tutti


Immagine:
Scheletro di Spongia officinalis
234,96 KB

Modificato da - Ro in Data 18 gennaio 2010 13:46:50

Ro
Moderatore

Città: Taranto
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1849 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 16 gennaio 2010 : 23:32:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo che lo scheletro appartenga a Spongia officinalis.
ed era anche un esemplare di grandi dimensioni....
spero che tu l'abbia trovato spiaggiato...

Rossella
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faber
Utente Junior

Città: alghero
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71 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 17 gennaio 2010 : 12:14:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si Rosella era quello che presumevo anche io . Anche al tatto a la morbidezza e elasticità che lo fa presumere. Se ne mettessimo un pezzo sotto un microscopio vedremmo le fibre di spongina ?



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Ro
Moderatore

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1849 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 17 gennaio 2010 : 14:13:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Potresti dirmi come hai trovato questo scheletro?
Certo che si possono osservare le fibre di spongina...per vederle al microscopio bisogna seguire un trattamento standard su un frammento dello scheletro posto su vetrino, sottoponendolo a chiarificazione mediante acido.

Rossella
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faber
Utente Junior

Città: alghero
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71 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 17 gennaio 2010 : 21:59:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In pratica per vedere le fibre di spongina non mi basta mettere un frammento sotto il microscopio ma devo "chiarificarlo"? e come ? che si intende?

ps
ne ho trovate anche altre in una spiaggia ... sai le mareggiate forti .. basta andare dove entra mare forte... Perchè me lo chiedi?

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Ro
Moderatore

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Biologia Marina

Inserito il - 18 gennaio 2010 : 12:34:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ero curiosa di capire se anche spugne di così grandi dimensioni si possono trovare integre spiaggiate dopo forti mareggiate.
Per vedere le fibre al microscopio bisogna innanzitutto separarne alcune manualmente con pinzette e bisturi al binoculare da dissezione. per facilitare questa operazione puoi inumidire il frammento dello scheletro da cui vuoi separare le fibre. Successivamente le fibre prelevate si pongono su un vetrino e prima devono essere disidratate con alcool al 95% e poi chiarificate con l'Histolemon (si lasciano cadere poche gocce sopra le fibre sotto cappa). Bisogna quindi aspettare che l'acido si asciughi (io aspetto 24 ore) e poi si procede alla chiusura del vetrino con vetrino coprioggetto utilizzando una resina sintetica. si possono quindi osservare le fibre al microscopio ottico.
spero di essere stata chiara.
ciao

Rossella
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faber
Utente Junior

Città: alghero
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Biologia Marina

Inserito il - 18 gennaio 2010 : 13:00:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si chiarissima e gentilissima . Per quel che riguarda le dimensioni mi sono scelto la piu grande (scheletro) , però anche io ne sono rimasto impressionato , anche se non bisogna farsi ingannare dagli ingrandimenti delle macchine fotografiche , pero ti postero le dimensioni in cm reali di larghezza e lunghezza .
Sono stato fortunato l'altro giorno ne ho trovate molte e secondo me anche di specie diverse da officinalis ma per le altre per riiconoscerle mi servirà la tua consulenza.
Volevo chiederti invece per i campioni con tessuti vivi per l'identificazione come fai ? Con l'acido nitrico bollente sciogli i tessuti sino allo scheletro e poi fai come mi hai scritto sopra?
Un saluto e grazie

Fabio

p.s.
la prossima settimana posto le altre foto degli scheletri trovati
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Ro
Moderatore

Città: Taranto
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1849 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 18 gennaio 2010 : 13:55:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
No l'acido nitrico non viene utilizzato per il trattamento delle spugne cornee, brucerebbe anche le fibre di spongina. è usato con le spugne con spicole silicee (la maggior parte delle demospongie).
per quanto riguarda il trattamento di campioni di spugne cornee prelevati da esemplari vivi, piccoli frammenti (max di 1 cm) si lasciano a macerare in acqua per qualche giorno. Successivamente al binoculare si separano le fibre dai residui di tessuto che si staccano abbastanza facilmente. fatto questo il procedimento è identico a quello che ti ho scritto sopra.

p.s.: determinare la specie dagli scheletri è impossibile (senza fare indagini microscopiche) nella maggior parte dei casi. Solo poche specie tra cui Spongia officinalis, hanno lo scheletro inconfondibile e possono essere identificate.

Rossella
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faber
Utente Junior

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Biologia Marina

Inserito il - 19 gennaio 2010 : 11:52:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Peccato non ho a disposizioni le strutture per fare queste procedure ma mi interesserebbe molto . PEr quanto riguarda gli altri scheletri , sarà interessante mostrarteli in quanto io osservandoli ho notato che la materia sembra la stessa solo leggermente più rigida ma la forma completamente diversa di alcune e la prossima settimana come ritorno a casa metto tutto online cosi magari interessa nache altri .

ps
Spero di trovare un amico con binoculare .. per l'acool non ce problema per l'acido histolemon non so come risolvere .. è un passaggio obbligato ?

A un ultima cosa : quindi la spugna officinalis se a totale assenza di spicole o puoi trovarne qualcuna ? Perche se metto lo scheletro in acido nitrico (non ho a disposizioni neanche l'acido nitrico ma è per capire come le si identifica)quindi in teoria non dovrei trovare nulla , 0 spicole e 0 di tutto vero ?

Ciao

Fabio
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Ro
Moderatore

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1849 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 19 gennaio 2010 : 19:55:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Spongia officinalis non ha spicole quindi se la sciogli con l'acido nitrico non rimane nulla

Rossella
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faber
Utente Junior

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71 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 19 gennaio 2010 : 21:24:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Rossella ,
anche se non intendo scioglierne nessuna (viva) nell'acido , piu che altro sulla spiaggia c'erano delle grosse spugne spiaggiate e coperte di verde avrei voluto prenderle ma i tessuti in decomposizione puoi immagginare come puzzavano , bisognera aspettare che il tempo sciolga i tessuti . Ti chiedevo nell'altro post se Histolemon è obbligatorio nella metodica se non se ne puo fare a meno perche se trovo un amico con microscopio magari l'alcool lo troviamo l'histolemon un po meno facilmente , serve prorpio ?
Saluti e grazie

Fabio
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Ro
Moderatore

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Biologia Marina

Inserito il - 19 gennaio 2010 : 22:44:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si l'Histolemon è necessario...
non ti consiglio di preparare vetrini in "casa", serve necessariamente un laboratorio attrezzato.

Rossella
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faber
Utente Junior

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Biologia Marina

Inserito il - 20 gennaio 2010 : 08:44:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie , per ora non ho a disposizione un laboratorio spero però di riuscire cmq a vedere le fibre da un campione prima o poi. Ti ringrazio

Fabio
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raphitoma
Utente V.I.P.

Città: anguillara
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450 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 03 febbraio 2010 : 08:18:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
l'histolemon è il nome commerciale del limonene, un solvente (aromatico) estratto dagli agrumi non difficile da reperire anche a prezzi bassi (cerca in rete, lo troverai). non è tossico tanto è vero che puoi trovarlo anche in molte caramelle al gusto di arancia (o di limone, in base alla chiralità della molecola). Certo non è esattamente la stessa cosa del prodotto per preparati istologici, ma tentare non nuoce.
facci sapere
stefano
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faber
Utente Junior

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Biologia Marina

Inserito il - 05 febbraio 2010 : 11:05:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Stefano ,
lo cerchero appena rientro a casa , se riesco a vedere qualcosa vi aggiorno . Devo anche postare altre foto di scheletri che non sono certo di essere riuscito a identificare .

Fabio
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faber
Utente Junior

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Biologia Marina

Inserito il - 26 febbraio 2010 : 22:54:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho fatto una prova o messo un pezzittino di scheletro in varecchina ... si è sciolto del tutto , è normale?

Ciao
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Ro
Moderatore

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Prov.: Taranto

Regione: Puglia


1849 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 27 febbraio 2010 : 13:07:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si è normale che un piccolo frammento di spongina si sciolga nell'ipoclorito di sodio.

Rossella
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faber
Utente Junior

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Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


71 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 27 febbraio 2010 : 16:43:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Con cosa mi consigli di ripulirla con semplice acqua? Avevo fatto una prova sperando non si sciogliesse cosiche la varecchina (ipoclorito di sodio) ripulisse e disinfettasse . Cosa mi consigli come le lavano le spugne da bagno che sono in commercio ?
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Ro
Moderatore

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Prov.: Taranto

Regione: Puglia


1849 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 27 febbraio 2010 : 20:36:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Premettendo che non so come trattano le spugne da commercializzare, puoi provare a metterle in un secchio pieno d'acqua ma con poca candeggina (più o meno un tappo) e farle stare per un pò.

Rossella
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