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 di Natura Mediterraneo
 


Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 gennaio 2010 : 20:30:10 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Famiglia: Genere: Specie:
Leggevo oggi su un opuscolo semi pubblicitario che in Giappone le libellule sono ritenute portafortuna, un po' come le coccinelle da noi, e che da qualche parte in Europa si attribuiva alla mantide religiosa il potere di guidare i bambini che si erano persi nei campi. Ho trovato poetica e simpatica la virtù attribuita a questo bell'insetto, più che altro associato a pratiche sessuali truculente.
conoscete altre storie, credenze analoghe e legate agli insetti in generale?


Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)

Modificato da - Forest in Data 14 novembre 2014 13:26:46

theco
Utente Super




6117 Messaggi
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Inserito il - 08 gennaio 2010 : 20:42:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un consiglio bibliografico: Volario di Alfredo Cattabiani ed.Mondadori

Ciao, Andrea
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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 gennaio 2010 : 20:59:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Un consiglio bibliografico: Volario di Alfredo Cattabiani ed.Mondadori

Ciao, Andrea


Grazie! lo cercherò

Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)
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Goliathus
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


1815 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 gennaio 2010 : 01:12:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io ne so una sulle mantidi: se si uccide una mantide, di notte, l'autore del gesto, sarà torturato e ucciso dalle altre mantidi per vendetta della morte della compagna. Questo forse è dato anche dal fatto che le mantidi sono paragonate a streghe...sempre nelle credenze medioevali....

Luca

I need to be myself, I can't be no one else... (Noel Gallagher)
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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6702 Messaggi
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Inserito il - 09 gennaio 2010 : 01:34:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dalle mie parti il Cervo volante è chiamato "il diavolo", ma senza connotazioni negative, mi sembra... E' una semplice connotazione anatomica (madibole = corna ).

Sulla mantide sapevo che "aiutava" i viandanti che si perdevano nel bosco, indicando con le zampe raptatorie la direzione da prendere.
Una curiosità: Gerald Durrell riferisce che a Corfù (Grecia) era chiamata "il cavallo del diavolo", e lo stesso nome l'aveva in Argentina! Anche qui, nessuna connotazione negativa

Dario.


"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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Dappertutto
Utente Senior

Città: Caselette
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


619 Messaggi
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Inserito il - 09 gennaio 2010 : 17:04:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sulle api (e sul miele) ce ne sono molte.
Essendo considerate simbolo di purezza, si dice ad esempio che non pungano le fanciulle vergini, tanto che nel folklore tedesco era usanza che la futura giovane sposa dovessi porsi di fronte ad un alveare per dimostrare la propria illibatezza.
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


1668 Messaggi
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Inserito il - 09 gennaio 2010 : 17:39:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi è stato riferito che in Sicilia si ritenevano due diverse specie di falene, l'una bianca e l'altra nera, portatrici di notizie, buone nel caso di falene bianche e cattive in caso di falene nere. Erano chiamate purcidduzzi di San... (non ricordo il nome del santo).

Qualcuno ha mai sentito parlare di questa credenza?


Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
gheraiòn tade gàr
metapésonta ekéina ésti
kakèina pàlin táuta.

Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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Dappertutto
Utente Senior

Città: Caselette
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


619 Messaggi
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Inserito il - 09 gennaio 2010 : 17:54:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Di questa credenza no, ma nella latinità si usava contrassegnare con un sassolino bianco oppure nero rispettivamente il giorno fausto e quello infausto, da cui le espressioni: dies albo signando lapillo - dies nigro signando lapillo.
Dunque mi viene da pensare che l'origine sia questa.

P.S. Un mio vicino di casa di origine pugliese mi dice che i purcidduzzi (dolcetti fritti) sono un piatto che da loro si fa tradizionalmente a carnevale (...per stare sull'entomologia...sono ricoperti di miele)

Alessandro

Modificato da - Dappertutto in data 09 gennaio 2010 18:00:52
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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10115 Messaggi
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Inserito il - 09 gennaio 2010 : 18:03:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In Sardegna centrale, se ricordo bene, si narra di una leggendaria mosca, la "Musca macedda", pericolosissima, la quale deve essere tenuta chiusa in un recipiente: se questo venisse aperto, l'insetto ne uscirebbe seminando morte, sciagure immense e calamità, fino a distruggere il mondo. Ho un libro che ne parla.

Link
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andy74
Utente Senior


Città: Cabras
Prov.: Oristano

Regione: Sardegna


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Inserito il - 09 gennaio 2010 : 21:15:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao,si vero quanto dice Giovanni (Forest) sulla leggenda della "Mosca maccedda",maghedda qui nella mia zona.Pare che la leggenda su questo malefico insetto con le sembiane di una grossa mosca assassina portatrice di carestia e malattie,sia nata con la diffusione anni fa,della malaria ad opera delle zanzare e delle periodiche invasioni delle cavallette.Per quanto riguarda la storia delle falene,indicata da Acipenser,anche qua in Sardegna,l'ingrsso in casa di grosse farfalle notturne era visto a seconda dei casi come buono o cattivo auspicio.Le grosse falene vengono chiamate "Procceddu de Santu Antoi",il Maialino di Sant'Antonio.

AndreaM
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


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Inserito il - 10 gennaio 2010 : 02:35:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Di questa credenza no, ma nella latinità si usava contrassegnare con un sassolino bianco oppure nero rispettivamente il giorno fausto e quello infausto, da cui le espressioni: dies albo signando lapillo - dies nigro signando lapillo.
Dunque mi viene da pensare che l'origine sia questa.

P.S. Un mio vicino di casa di origine pugliese mi dice che i purcidduzzi (dolcetti fritti) sono un piatto che da loro si fa tradizionalmente a carnevale (...per stare sull'entomologia...sono ricoperti di miele)


Interessante.

Le grosse falene vengono chiamate "Procceddu de Santu Antoi",il Maialino di Sant'Antonio.


Giusto! Credo proprio che in Sicilia si chiamassero purcidduzzi di S. Antoniu. Difatti cercando "purcidduzzu di S. Antoniu" su Google, in questa pagina, compare il testo che segue (un estratto, manco a dirlo, di Camilleri):

"CAMILLERI in La presa di Macallè 2003: "Gorgerino s'arrotoliò su se stesso, parse un purciddruzzo di sant'Antonio, quell'armaluzzo che appena uno lo tocca addiventa come una pallina" (p. 90).".


Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
gheraiòn tade gàr
metapésonta ekéina ésti
kakèina pàlin táuta.

Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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Dappertutto
Utente Senior

Città: Caselette
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


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Inserito il - 10 gennaio 2010 : 03:07:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Però il porcidduzzo descritto da Camilleri corrisponde al porcellino di terra, alias onisco alias Armadillum vulgare.
Sulla sa musca maccedda (o magghedda o mahkedda a seconda delle provincie sarde) ho trovato in rete (specie nei forum regionali) moltissime citazioni, in genere descritta enorme e a guardia di un tesoro.

Modificato da - Dappertutto in data 10 gennaio 2010 03:09:38
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

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Inserito il - 10 gennaio 2010 : 03:28:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Dappertutto:

Però il porcidduzzo descritto da Camilleri corrisponde al porcellino di terra, alias onisco alias Armadillum vulgare.
Sulla sa musca maccedda (o magghedda o mahkedda a seconda delle provincie sarde) ho trovato in rete (specie nei forum regionali) moltissime citazioni, in genere descritta enorme e a guardia di un tesoro.


Hai perfettamente ragione; distrattamente, non ci avevo pensato . Vi assicuro però che i purcidduzzi di cui ho sentito parlare erano falene. Mi pare anzi curioso che Camilleri indichi con questo nome gli onischi. Come dici tu stesso, anche in italiano si chiamano porcellini; ma S. Antonio che c'entra ?


Tautò tèni zon kài
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Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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andy74
Utente Senior


Città: Cabras
Prov.: Oristano

Regione: Sardegna


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Inserito il - 10 gennaio 2010 : 22:07:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Aci,nn so che centri Sant'Antonio,però pensandoci bene Sant'Antonio Abate,nell'iconografia sacra mi pare sia raffigurato con un maiale al suo fianco.Il perchè lo ignoro.Poi almeno qui in Sardegna molti animali e piante hanno nomi che si rifanno a santi e sicuramente nn solo in questa regione.

AndreaM
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


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Inserito il - 11 gennaio 2010 : 02:48:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di andy74:

Ciao Aci,nn so che centri Sant'Antonio,però pensandoci bene Sant'Antonio Abate,nell'iconografia sacra mi pare sia raffigurato con un maiale al suo fianco.Il perchè lo ignoro.Poi almeno qui in Sardegna molti animali e piante hanno nomi che si rifanno a santi e sicuramente nn solo in questa regione.

AndreaM


Capisco; quindi, una volta istituito un "porcellino", S. Antonio sarebbe associato al nome con una certa facilità.


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Akis bacarozzo
Utente V.I.P.

Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 20 gennaio 2010 : 15:25:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il tarlo Xestobium rufovillosum è detto "orologio della morte" perché si crede che il suo ticchettio annunci sventure.
In realtà ho qualche dubbio sull'origine del soprannome: in inglese è death watch, ma secondo Wikipedia (versione inglese) watch sta per veglia, non per orologio. La traduzione sarebbe qualcosa come "veglia funebre". Però il ticchettio richiama il suono dell'orologio. Boh, è possibile che gli inglesi abbiano tradotto da qualche lingua latina e abbiano poi frainteso il significato? O Wiki ha preso una cantonata?

Silvia
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mariobros
Utente nuovo


Città: san paolo di civitate
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


4 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 20 gennaio 2010 : 19:55:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
io so che la falena si chiama "spirito di s.antonio" ed è una falena enorme, può raggiungere la lunghezza di una mano, ed è portatrice di notizie, mantre il "porcellino di s. antonio" è quell'insetto primordiale che si fa a pallina quando è infastidito...


meglio vivere con il rimpianto di non esserci riuscito, che con il rimorso di non averci provato. (J.M.)
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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 gennaio 2010 : 20:03:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ringrazio tutte e tutti per le simpatiche notizie che state inviando. Spesso le leggende connesse agli animali sono riferite ai vertebrati, mammiferi e serpenti in particolare. È bello scoprire che anche gli insetti godono di uno spazio nell'immaginario popolare e sono minuscoli protagonisti di un folklore che sta scomparendo

Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


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Inserito il - 20 gennaio 2010 : 20:53:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mariobros:

io so che la falena si chiama "spirito di s.antonio" ed è una falena enorme, può raggiungere la lunghezza di una mano


Che sia questa allora ?


Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
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kakèina pàlin táuta.

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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 gennaio 2010 : 21:11:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche questa in quanto a dimensioni non scherza, ma non credo che qualcuno la possa attribuire a S. Antonio.

Link

Mi meraviglia che non sia associata a qualche leggenda truculenta e malefica.

Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)
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theco
Utente Super




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Inserito il - 20 gennaio 2010 : 21:17:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di orsobblu:
Mi meraviglia che non sia associata a qualche leggenda truculenta e malefica.


Direi che già il suo nome è un condensato di malevolenza: Acheron e Atropos non promettono nulla di buono

Ciao, Andrea
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