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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 febbraio 2006 : 12:26:11
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Il complesso montuoso delle Madonie, in provincia di Palermo, costituisce uno degli ambienti di maggiore valore paesaggistico e naturalistico della Sicilia. Dal novembre 1989 è stato perciò posto sotto tutela con l’istituzione dell’omonimo Parco naturale regionale. Alcune immagini dell’area del Parco sono già presenti qui nel forum. Ne aggiungo qualche altra:
SICILIA - Madonie: Piano Battaglia (1600 m) e Monte Mufara (1865 m) 25 aprile 2003
© Marcello Romano
Su una superficie che rappresenta appena il 2% della Sicilia, le Madonie ospitano il 60% delle specie botaniche dell’intera regione, con endemismi unici, come il celeberrimo Abete dei Nebrodi (Abies nebrodensis).
SICILIA - Madonie: Piano Zucchi (1100 m) e Pizzo Carbonara (1979 m) 25 aprile 2003
© Marcello Romano
La fauna entomologica di questo massiccio costituisce addirittura l’80% circa degli insetti noti per l’intera Sicilia e numerose sono le specie endemiche.
Nel caso dei lepidotteri diurni (Ropaloceri), 90 delle circa 100 specie note per l’isola vivono sulle Madonie.
Fra queste, le specie che si sono maggiormente differenziate rispetto agli individui delle altre popolazioni italiane, costituendo delle vere e proprie forme o razze locali, hanno due elementi in comune. Il primo è quello di avere una dimensione leggermente inferiore, il secondo di avere una colorazione più chiara (non per nulla alcune di queste forme hanno ricevuto nomi quali hemipallida o pallidecolor)
SICILIA - Madonie: Vallone Zottafonda (1700 m), doline 14 giugno 2003
© Marcello Romano
continua....
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Modificato da - vladim in Data 06 luglio 2018 06:34:42
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 febbraio 2006 : 12:27:14
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Lycaenidae Genere: Aricia Specie:Aricia eumedon
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L' Aricia (ex Eumedonia) eumedon è un primo esempio di cui vi posto qui alcune immagini. Questo splendido e delicato Licenide è legato in tutta Italia agli ambienti montani ed è proprio di climi freddi. L'ipotesi che si avanza sulla sua presenza nelle Madonie (che costituiscono la stazione più meridionale d'Europa) e che, durante le glaciazioni (periodi in cui le terre ghiacciate coprivano anche la Sicilia) la specie si spinse sempre più a sud: al ritiro dei ghiacci si rifugiò su queste montagne, compensando con l’altitudine il cambiamento climatico. Restò così “intrappolata” su questo massiccio al centro del Mediterraneo e iniziò un lento (per noi) processo di differenziazione dalla specie “madre”.
Sulle Madonie, l'Eumedonia eumedon si vede volare negli ambienti maggiormente esposti al sole al di sopra dei 1200 e fino a 1900 m e si mantiene in aree ristrette, vicino al luogo di schiusura, dove fiorisce il Geranium pyrenaicum che qui rappresenta la pianta nutrice dei bruchi.
SICILIA - Madonie (1600 m): fioritura di Geranium pyrenaicum,ambiente di volo di Aricia (ex Eumedonia) eumedon 29 maggio 2005
© Marcello Romano
Per chi è stato così paziente da seguirmi fin qui, ecco qualche immagine dell' Aricia (ex Eumedonia) eumedon delle Madonie
SICILIA - Madonie (1600 m) 29 maggio 2005
SICILIA - Madonie (1600 m) 29 maggio 2005
Se confrontate le foto di questi esemplari con quelli figurati da Paolo in leps.it o con qualunque altra immagine presente sul Web, vi accorgerete subito che si presentano più chiari, visti sia da sopra che da sotto, oltre ad essere leggermente più piccoli. Questa forma siciliana è stata nominata come nebrodensis nel 1919 da un grande entomologo sicilano, Enrico Ragusa, e oggi qualche specialista la considera una sottospecie buona (vedi qui).
SICILIA - Madonie (1600 m) 29 maggio 2005
Le si voglia o meno dare un nome, su un fatto penso siamo tutti d’accordo. Popolazioni come questa sono testimonianza vivente dei cambiamenti continui che in natura avvengono e che portano alla formazione di nuove specie.
Marcello |
Modificato da - vladim in data 06 luglio 2018 06:33:54 |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 febbraio 2006 : 12:27:59
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Permettetemi un’ultima considerazione. In fondo, se ci riflettete, i nomi che si assegnano a ciascuna specie sono un po’ come le nostre foto. Cambia solo la scala temporale. Infatti le nostre immagini fissano un istante che una frazione di secondo più tardi è già mutato. Così il nome di una specie “fotografa” la sua attuale posizione nell’ ”albero della vita”. Posizione che nell’arco di alcune decine o centinaia di migliaia di anni è destinata a modificarsi più o meno radicalmente. Tempi enormemente più lunghi per noi, ma frazioni infinitesimali nella scala dei tempi geologici.
Voi che ne pensate?
Marcello
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 febbraio 2006 : 12:44:28
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Meraviglie! Nel mio unico viaggio in Sicilia, ho camminato nelle Madonie, esperienza indimenticabile che torna in tutto il suo splendore guardando le tue foto.
Sarah
Lynkos - attraverso altri occhi
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 febbraio 2006 : 13:07:12
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Se mi avessi mandato queste foto chiedendomi di determinarle, avrei avuto qualche difficoltà: rimetto qui il collegamento ad una foto di questa specie che ho fatto sul Gran sasso e già inserita altrove, per confronto:
la tua ha una tonalità di fondo meno aranciata, molto belle!
Direi che, di quelle prese dall'alto, la prima è un maschio e la seconda una femmina (quella con un po' di arancio sull'ala)
Paolo Mazzei |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 febbraio 2006 : 15:18:58
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Non mi ero accorto che sulle tue foto c'era una chiara indicazione del sesso (fortuna che siamo d'accordo ...)!
Mi dispiace di aver un po' falsato il contenuto del tuo messaggio, dato che adesso, sulla pagina della eumedon di leps.it, ci sono per prime... le tue foto !
Paolo Mazzei |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 febbraio 2006 : 15:23:27
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Che dire, grazie Paolo per questa gradita e rapidissima sorpresa
Marcello
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 febbraio 2006 : 15:24:47
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| Messaggio originario di mazzeip:
dato che adesso, sulla pagina della eumedon di leps.it, ci sono per prime... le tue foto ! |
Ladro di fotooooo... ! |
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 febbraio 2006 : 20:49:18
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bella descrizione molto interessante si nota chiaramente la colorazione più chiara ci sono spiegazioni per quasto fenomeno cha come hai detto caratterizza più specie ? Carlo |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 febbraio 2006 : 23:19:31
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Nymphalidae Genere: Hyponephele Specie:Hyponephele lycaon
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| Messaggio originario di carlmor:
si nota chiaramente la colorazione più chiara ci sono spiegazioni per quasto fenomeno cha come hai detto caratterizza più specie ? Carlo
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Maggiore gracilità, minori dimensioni e colori più tenui rispetto al tipo sono, che io sappia, elementi comuni che caratterizzano le popolazioni di specie di provenienza settentrionale, adattatesi ad ambienti più secchi di quelli di origine.
Guarda per esempio questi due esemplari di Hyponephele lycaon, un Satyridae che in Italia si trova lungo l'arco alpino e attraverso la catena appenninica giunge in Sicilia, dove si trova solo sulle Madonie, negli stessi ambienti della E. eumedon. Questa forma, presente anche in Italia centrale ed in Algeria viene definita nela grande opera del Verity (1953),(Le Farfalle diurne d'Italia), come "estrema del tipo di aspetto secco" per gracilità, piccolezza e colori smunti. Puoi confrontarla con gli esemplari dell'Italia settentrionale presenti in leps.it
SICILIA - Madonie, 1600 m, 8 luglio 2004
maschio
SICILIA - Madonie, 1600 m, 21 luglio 2004
femmina
Marcello
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Modificato da - Velvet ant in data 12 ottobre 2006 21:42:38 |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 febbraio 2006 : 06:38:31
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Che voglia di sole e farfalle! Molto belle come sempre Marcello, un di ringraziamento.
Sarah
Lynkos - attraverso altri occhi
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LORENZO
Utente Senior
Città: MONCALIERI
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
2873 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 febbraio 2006 : 14:35:28
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velvet adoro i tuoi messaggi sono ricchi di informazioni dettagliate e curate! grande grande anzi grandissimo! grazie lorenzo |
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 febbraio 2006 : 17:53:59
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| Messaggio originario di Velvet ant:
| Messaggio originario di carlmor:
si nota chiaramente la colorazione più chiara ci sono spiegazioni per quasto fenomeno cha come hai detto caratterizza più specie ? Carlo
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Maggiore gracilità, minori dimensioni e colori più tenui rispetto al tipo sono, che io sappia, elementi comuni che caratterizzano le popolazioni di specie di provenienza settentrionale, adattatesi ad ambienti più secchi di quelli di origine.
Guarda per esempio questi due esemplari di Hyponephele lycaon, un Satyridae che in Italia si trova lungo l'arco alpino e attraverso la catena appenninica giunge in Sicilia, dove si trova solo sulle Madonie, negli stessi ambienti della E. eumedon. Questa forma, presente anche in Italia centrale ed in Algeria viene definita nela grande opera del Verity (1953),(Le Farfalle diurne d'Italia), come "estrema del tipo di aspetto secco" per gracilità, piccolezza e colori smunti. Puoi confrontarla con gli esemplari dell'Italia settentrionale presenti in leps.it
Marcello
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Grazie mille Marcello sempre gentile Carlo |
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