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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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 alcune domande per l'acquisto di un cannocchiale o binocolo
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mbarco
Utente Senior




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Inserito il - 16 dicembre 2009 : 21:12:32 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

probabilmente non è la sezione giusta ma conto sull'esperienza di chi, qui, ha utilizzato questi strumenti proprio per questi scopi:
V'inoltro una domanda postami (io non ne so nulla di quest'argomento):
vorrei comprare un cannocchiale per avvistare animali (taglia ungulati) solitamente ad una distanza di 1,5km (500m più, 500m meno).
1) mi è stato consigliato un Konus 20-60-100 (la sigla significa che a 100m ingrandisce 60 volte?), è sufficente, eccessivo o inadeguato?
2) ho sentito pareri discordanti, alcuni consigliano il binocolo. Quali pro e contro presentano i 2 sistemi (soprattutto con le mie esigenze)?
3) che specifiche mi sono sufficenti (NDS: ritengo per scopo amatoriale e non professionistico).
grazie per l'aiuto!

bacini e rock & roll!

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 dicembre 2009 : 22:07:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Canocchiale e binocolo sono due strumenti abbastanza diversi .... sopratutto dal punto di vista dell'utilizzo:
Il binocolo è uno strumento fondamentale e indispensabile per effettuare osservazioni della fauna selvatica, anche casualmente .... e in movimento; per osservazioni da distanze relativamente elevate, o quando sia necessaria una precisa determinazione di ciò che si osserva, è invece fondamentale l’uso del cannocchiale (rigorosamente con l'ausilio dello stativo).

Per quanto mi riguarda sono importanti entrambi .... le rarissime volte che mi sono ritrovato senza binocolo .... avevo la sensazione di essere nudo ... e mi sono sentito a disagio per tutto il tempo della camminata.
Per i binocoli la prima distinzione, di carattere meccanico, riguarda la tipologia costruttiva: binocoli a prismi di porro (il tipo più tradizionale, con le lenti di entrata ed uscita non in asse) e binocoli con prismi a tetto (lenti in asse) ... questi ultimi di solito più compatti e leggeri.

Le caratteristiche fondamentali di un binocolo sono comunque definite da due valori: numero degli ingrandimenti e diametro dell’obiettivo; questi valori sono indicati con due numeri separati dal segno x, il primo indica gli ingrandimenti ed il secondo il diametro dell’obiettivo (un binocolo 8x56 indica uno strumento con 8 ingrandimenti ed un diametro dell’obiettivo di 56 mm.). Gli ingrandimenti determinano ovviamente la capacità di avvicinare l’immagine osservata, ad esempio un binocolo con 10 ingrandimenti avvicina l’immagine osservata di 10 volte (se questa è a una distanza di 100 metri, la vedremo come se fosse a 10 metri).
Altre caratteristiche che concorrono a determinare la qualità di un binocolo sono: la luminosità, il valore crepuscolare, la leggerezza e la qualità delle lenti.

Uno dei valori più importanti (sia per il binocolo che per il canocchiale) è rappresentato dalla luminosità; solitamente non viene indicato, ma una prima indicazione si ottiene facilmente calcolando la "pupilla di uscita", che non è altro che il rapporto fra il diametro dell’obiettivo (lente di entrata) ed il numero di ingrandimenti (nel caso as esempio di binocoli 8x56 e 7x42, le rispettive pupille di uscita avranno un valore di: 56/8 = 7 (piuttosto elevato) e 42/7 = 6 (buono).
L'indice crepuscolare si ottiene con una formula leggermente più complicata: radice quadrata del numero di ingrandimenti moltiplicato per il diametro dell’obiettivo (in termini pratici comunque è sempre dato dal rapporto fra ingrandimenti e diametro dell’obiettivo). Non è consigliabile acquistare binocoli con un valore di ingrandimento troppo scarso (inferiore a 6), ma neppure troppo elevato (superiore a 10) poiché aumentando gli ingrandimenti diminuisce il campo visivo cioè la vastità di superfice che rientra "nell’inquadratura" (ingrandimenti e campo visivo sono valori inversamente proporzionali) ... ed aumenta la difficoltà di avere un'immagine "ferma" ..... i binocoli con molti ingrandimenti sono infatti più pesanti o meno luminosi.
Considerando quindi le caratteristiche ambientali mediterranee e le abitudini crepuscolari degli ungulati selvatici, è buona norma indirizzare la scelta del binocolo verso strumenti con ingrandimenti modesti e buona luminosità. La scelta del numero di ingrandimenti deve inoltre tenere conto delle caratteristiche ambientali del territorio in cui verrà prevalentemente usato lo strumento; direi che in linea di massima i binocoli che possono soddisfare le più svariate esigenze sono: 7x42, 8x30, 8x40; la migliorata qualità delle lenti ha prodotto di recente binocoli molto compatti .... ma di eccellente qualità ... come l'8x30 di una notissima marca che comincia con Sw...

L'osservazione col canocchiale è un tipo di osservazione che può essere molto piacevole, appagante e proficua, .... in quanto si osservano gli animali da lontano ... senza arrecare loro alcun disturbo, potendo esaminare quindi comportamenti ed atteggiamenti difficilmente osservabili altrimenti; è uno strumento indispensabile per i censitori e quando si voglia determinare con precisione la specie, la classe di sesso ed età, ecc.
Sul mercato purtroppo i prodotti validi sono relativamente pochi e tutti piuttosto costosi. Le caratteristiche del cannocchiale sono definite, come per il binocolo, dai valori di ingrandimento e diametro delle lenti di entrata della luce; altri importanti criteri di valutazione sono: il rivestimento, la resistenza agli urti, l’impermeabilità e la definizione ottica. La scelta dovrà quindi indirizzarsi verso ciò che garantisce maggiore affidabilità nel tempo entro valori di ingombro e peso accettabili.
Il numero di ingrandimenti non dovrebbe essere inferiore a 30, in considerazione del fatto che il “lungo” (come viene chiamato il cannocchiale) viene utilizzato quasi esclusivamente sul cavalletto.

Attualmente molti cannocchiali offrono la possibilità di utilizzare “oculari zoom” (cioè con ingrandimenti variabili) definiti dalle prime due cifre separate da un trattino, ad esempio un cannocchiale 20-60 x 80 indica uno strumento con ingrandimenti variabili da 20 a 60 ed un diametro della lente di entrata di 80mm. Le caratteristiche degli strumenti migliori e maggiormente utilizzati sono: 30x75, 30x80, 20-60x75, 20-60x80.

Non conosco purtroppo il canocchiale che hai citato .... (anche se penso che la definizione delle caratteristiche non sia ...20-60-100 .... ma 20-60 x 100 ) ... il che indicherebbe uno strumento decisamente "luminoso".

Non me la sento di indicarti delle "marche" di ottiche da acquistare, e mi limito quindi a considerare che una buona ottica (anche se costosa) si acquista una volta sola, mentre procedere per tentativi partendo da prodotti economici di scarso valore, otterrà l’effetto finale di una maggiore spesa (in quanto ripetuta più volte); la scelta degli strumenti ottici deve quindi essere dettata dal miglior compromesso possibile fra costo, qualità, luminosità e leggerezza.

Scusa "il poema"

Ciaoo

P.s. A titolo di "curiosità" il mio binocolo è con prismi a tetto 8x30 Swarovski, .... mentre per il canocchiale ho scelto l'AT 80 HD (20-60x80) ... sempre Swarovski.


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Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


8940 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 dicembre 2009 : 14:17:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
risposta più che esauriente direi
aggiungo un ringraziamento a Luciano per le informazioni dettagliate che ci ha fornito

Carlo
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mauriz
Utente V.I.P.

Città: guiglia
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


482 Messaggi
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Inserito il - 17 dicembre 2009 : 17:56:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Luciano ha detto tutto quello che serve per avere un'idea.
Io potrei aggiungere che i paragoni tra varie ottiche vorrebbero fatti potendo utilizzare i prodotti contemporaneamente nelle condizioni in cui grossomodo dovremmo andare ad utilizzarli; un altro fattore di cui tenere conto può essere il peso e la maneggevolezza se l'atrezzatura va usata dopo una lunga camminata ad esempio, sempre in casa Sw tempo fa prima degli AT era molto utilizzato il 30x75 allungabile, piu' economico e piu' leggero, otticamente credo un pò meno performante ma dipende sempre dall'uso.
Pienamente condivisibile il discorso che l'ottica "se la si acquista una volta e vuole essere definitiva" si va su prodotti costosi, però restando in posizioni piu' economiche le differenze si vedono, non tanto durante il giorno (a parte la definizione) quanto al crepuscolo, è normale avere una differnza di utilizzo di mezz'ora da un tipo ad un'altro.. la versione hd nominata è riconosciuta come una delle migliori disponibili attualmente.
Per togliersi lo sfizio i negozi che tengono un prodotto del genere sicuramente hanno anche altri prodotti alternativi da provare, in genere negozi di articoli da caccia, fotografici, oppure astronomici

ps per Luciano; visto che l'at 80 è facilmente reperibile, normalmente i negozi che hanno a disposizione un prodotto del genere ne hanno anche altri alternativi da poter confrontare, ma è difficile fare un confronto sul campo, vorrei chiedere se ha utilizzato altre ottiche oltre al 20/60, questo perchè mi interesserebbe sapere se chi ha provato le ottiche fisse 30 e 45 ha potuto vedere differenze dal 20/60(sicuramente ce ne sono), quali e quanto
Maurizio
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marco1961
Utente Junior

Città: forlì
Prov.: Forlì-Cesena


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Tutti i Forum

Inserito il - 17 dicembre 2009 : 18:35:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sul campo la differenza nell'uso dei variabili 20-60. dai fissi 35 o altro, sta nella abilità del fruitore a cercare il "bersaglio". per tutti è più difficile usare un lungo fisso a grandi ingrandimenti, in quanto la porzione visiva è molto stretta, mentre con un variabile 20-60, si cerca l'animale a 20 ingrandimenti (si ha quasi il doppio della porzione visiva) e poi una volta agganciato si procede con lo zoom a maggiori ingrandimenti, sempre tenendo ben stabile il cannocchiale sul cavalletto.
altre differenze tra un fisso ed un variabile della stessa marca, non ne ho mai riscontrate, se non nella
postura durante l'osservazione, i nuovi variabili sono quasi tutti monoblocchi angolari a 45° gradi,
mentre i fissi sono quasi tutti allungabili, risultanti abbastanza scomodi nelle ricerche con angolo di sito molto accentuati, soprattutto dal basso verso l'alto.

ciao marco

passeggiare...in compagnia.... o in solitudine....
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mbarco
Utente Senior




1690 Messaggi
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Inserito il - 17 dicembre 2009 : 21:06:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
intanto vi ringrazio per le risposte, vi farò sapere se avete chiarito i dubbi! ;)

bacini e rock & roll!

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mauriz
Utente V.I.P.

Città: guiglia
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


482 Messaggi
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Inserito il - 18 dicembre 2009 : 13:43:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marco1961:

sul campo la differenza nell'uso dei variabili 20-60. dai fissi 35 o altro, sta nella abilità del fruitore a cercare il "bersaglio"..
..con un variabile 20-60, si cerca l'animale a 20 ingrandimenti (si ha quasi il doppio della porzione visiva) e poi una volta agganciato si procede con lo zoom a maggiori ingrandimenti,
i nuovi variabili sono quasi tutti monoblocchi angolari a 45° gradi,
mentre i fissi sono quasi tutti allungabili, risultanti abbastanza scomodi nelle ricerche con angolo di sito molto accentuati, soprattutto dal basso verso l'alto.

ciao marco

passeggiare...in compagnia.... o in solitudine....

Condivido pienamente sull'uso del 20/60, faccio lo stesso io, salvo essere abbastanza vicino da non aver necessità di zoommare.
La domanda che rivolgevo a Luciano era relativa al fatto che possedendo l'AT (45°adesso ATM in magnesio) e leggendo i dati degli oculati inseribili notai che il campo inquadrato del variabile è di una porzione piu' piccola rispetto all'equivalente fisso a parità di ingrandimento, ritengo che anche la luminosità sia diversa dal variabile ai fissi, ma non avendo mai avuto occasione di provare sul campo le ottiche fisse in questione chiedo se qualcuno ha avuto esperienza in merito.
Sul fatto che la maggior parte dei variabili esce con corpo angolare, non saprei, zeiss swaro e leica fanno i monoblocchi sia angolari che diritti su cui agganci l'oculare che interessa (direi tutte 3 le marche se non ricordo male)oltre alle versioni allungabili, alcune con oculare fisso altre con oculare intercambiabile, vero che sono i piu' costosi sul mercato ma è anche vero che lo si acuista 1 volta.. di altre marche non mi sono mai informato molto.
Per una osservazione trovo anche io l'angolre piu' comodo, ma forse è in parte soggettivo/adattativo, normalmente i cacciatori che conosco ad es utilizzano i dritti..
Maurizio
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 dicembre 2009 : 09:47:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio, ... scusami per la risposta tardiva
L'unico "confronto diretto" che ho occasionalmente fatto nel corso di un censimento è stato fra il mio AT 80 HD ... e un CT 85 ... entrambi però con oculare variabile 20-60; a puro titolo di curiosita devo dire che il CT 85 sopperiva egregiamente con la maggiore luminosità al fatto di non avere le lenti HD ... e ho avuto l'impressione che fosse leggermente superiore nella visione "crepuscolare".
Non ti so quindi dire la differenza, in una medesima ottica, fra oculare a ingrandimenti fissi .... e variabili, penso però che sia quasi irrilevante.
Per la posizione degli oculari (in linea retta o a 45°) ... a mio parere è una semplice questione di abitudine ... ho utilizzato spesso un Optolyth 20x60 allungabile diritto ... e sono passato all' AT senza nessun problema .... anzi
Ciaoo.

P.s. Il "cannocchialino" allungabile 20x60 Optolyth ... era comunque uno strumento molto versatile e di elevata qualità (lo conservo e utilizzo ancora oggi) .... è molto leggero e poco ingombrante ... nonchè molto luminoso, consente di classificare accuratamente animali (anche relativamente lontani) .. "al volo" ... con un semplice "appoggio precario" (tipo bastone ... o le ginocchia in posizione accovacciata).

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mauriz
Utente V.I.P.

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Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 19 dicembre 2009 : 20:35:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Infatti mi sa praticamente tutti quelli che acquistano questo genere di prodotti montimo l'oculare variabile.. ache lo zeiss provato in negozio essendo d85(mai provato sul campo però) è leggermente piu' luminoso rispetto all'80 swaro che dal canto suo dovrebbe essere molto piu' nitido come visione.
Mi terrò questa curiosità per un pò ancora

Maurizio
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