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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 gennaio 2010 : 11:06:31
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| Messaggio originario di stefanovet1958: «Le volpi sono animali territoriali - spiega il veterinario - e potrebbe accadere che animali infetti prendano il posto di quelli abbattuti ma sani o vaccinati»..... ........ Creare una zona strategica con volpi vaccinate, significa far in modo che la malattia si esaurisca da sola essendo inevitabilmente mortale ..... |
Considerazione interessante, ... ma credo difficilmente dimostrabile. La territorialità della volpe, .. di per se molto limitata (sicuramente dal punti di vista dell'estensione del territorio) ... non credo possa avere un effetto deterrente nei confronti di un animale affetto da rabbia silvestre, .... o sbaglio? Correggimi tranquillamente se ho detto una castroneria! Ciaoo
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stefanovet1958
Utente Super
Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 gennaio 2010 : 14:10:08
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Ciao Luciano, non è che ho capito molto bene quello che intendevi dire, l’età avanzata ultimamente mi crea problemi di comprensione (sarà un inizio di demenza senile la mia?). Io ho riportato virgolettato il commento fatto alla gestione del problema rabbia dal collega veneto, che personalmente mi trova in piena sintonia. In quanto alla territorialità della volpe, bè che questa sia un animale fortemente territoriale, come d’altronde lo sono tutti i carnivori, penso che sia scontato. Riporto testuale due definizioni tratte dal libro”La volpe rossa” di Boitani-Vinditti Home range: è l’area percorsa dall’animale durante le normali attività di ricerca del cibo, di accoppiamento e cura della prole Il territorio è la parte protetta dell'home range, sia esso l’intero home range o soltanto una zona di esso o, più semplicemente, può essere definita territorio una qualsiasi area difesa. Tutti i mammiferi hanno un home range fisso o mobile, nel corso della loro vita; solo quelli che proteggono una parte dell'home range per mezzo di lotte o atteggiamenti aggressivi da altri della propria specie, hanno un territorio Che una volpe difenda il suo territorio da altri conspecifici (estranei al nucleo familiare) penso che è facilmente dimostrabile, e al proposito ci sono diversi studi a riguardo. Penso che tu forse ti riferisci alle dimensioni spaziali del territorio che essendo variabili, non possono essere quantificate con delle grandezze fisse....o no? ciao Stefano
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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 gennaio 2010 : 18:35:09
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| Messaggio originario di stefanovet1958:
Ciao Luciano, non è che ho capito molto bene quello che intendevi dire, l’età avanzata ultimamente mi crea problemi di comprensione (sarà un inizio di demenza senile la mia?) .... |
Si hai capito bene (nonostante l'incipiente demenza senile ... non oso pensare alla mia ... che ho quattro anni più di te!) mi riferivo alla porzione di home range difesa attivamente che (per quello che ho visto ... ma non è detto sia la verità) è molto limitato al punto che in aree di 7-800 ha (corrispondenti circa ad una AFV) si censiscono spesso alcune decine di tane di volpe in cui è avvenuta la riproduzione. In una AFV del Forlivese sono state censite in contemporanea 36 volpi (ovviamente sottostimate) in un territorio di 650 ettari) questo mi indica una densità di circa 1 volpe ogni 2 ettari. Se sommiamo a questo fatto la mia ipotesi (ma non so se sia vero ... ed è questo che volevo sapere) ... che un animale affetto da rabbia silvestre sia più aggressivo .... ed ignori in qualche modo i limiti territoriali, se ne potrebbe dedurre che l'effetto limitativo della territorialità sia praticamente nullo. Ciaoo.
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Modificato da - Luciano54 in data 30 gennaio 2010 18:35:56 |
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stefanovet1958
Utente Super
Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 gennaio 2010 : 21:32:00
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| ... che un animale affetto da rabbia silvestre sia più aggressivo .... ed ignori in qualche modo i limiti territoriali, se ne potrebbe dedurre che l'effetto limitativo della territorialità sia praticamente nullo. |
L’effetto della territorialità bisogna applicarlo alla volpe vaccinata e non a quella infetta. Cerco di spiegarmi meglio: abbiamo una volpe Vaccinata e una volpe Rabida. Questa a causa dell' encefalomielite provocata dal virus inizia a vagare senza meta,ed entra nello spazio di V: sarà V ad aggredire R per difendere il suo territorio ed inevitabilmente sarà anche lei morsa da R ma non contrarrà la malattia perché precedentemente immunizzata. Indipendentemente dall’esito dello scontro, R morirà in massimo in una settimana dall’inizio dei sintomi V continuerà a difendere il suo territorio, grande o piccolo che sia dalle altre volpi rabide o no . Per quanto riguarda poi la densità delle popolazioni volpine, questa sicuramente incide sulla dinamica della rabbia, in quanto maggiore è la concentrazione di volpi in un territorio a rischio di epidemia, e maggiore è il rischio di contagio al verificarsi di questa: perciò è importante nelle zone a rischio( come lo sono le regioni confinanti con Austria e soprattutto Slovenia e Croazia) il controllo diretto e indiretto delle volpi, anche se questo in ogni caso non permette di ottenere un rallentamento o un arresto dell'enzozia, ma solo di combatterla meglio quando questa dovesse verificarsi. Paradossalmente maggiore è il numero di animali in un territorio, minore sarà il propagarsi della malattia: avremmo tanti casi in piccole aree vicine tra loro. In zone a bassa densità al contrario meno casi su un fronte più ampio. L’unico modo per bloccare la progressione, proprio perché la malattia porta a morte velocemente, è avere animali immuni ( e lo si può ottenere solo con la vaccinazione) e loro faranno il fronte contro il virus. Se vacciniamo in un area e contemporaneamente sfoltiamo la popolazione al suo interno otterremo il risultato opposto ciao Stefano
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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 gennaio 2010 : 23:31:04
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| Messaggio originario di stefanovet1958: ........... |
Non avevo considerato che V è un animale vaccinato; il ragionamento non fa una grinza Molto chiaro come sempre, grazie Stefano! Ciaoo
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 31 gennaio 2010 : 23:16:29
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Ringrazio anch'io Stefano per la spiegazione, chiara e dettagliata
Carlo
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Friulscottish
Utente V.I.P.
Città: Udine/ Cambridge
Prov.: Udine
Regione: Friuli-Venezia Giulia
151 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 febbraio 2010 : 17:36:09
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Salve a tutti, sono nuovo e fatta la doverosa presentazione mi butto su questi topic interessanti che una volta erano quasi il mio pane quotidiano. Scrivo da piena zona "di guerra", dalla pianura friulana dove per 2 mesi ottobre e nov. la caccia con il cane è stata vietata in quelle riserve dove sono stati riscontrati i casi di rabbia. Giusto sospendere l'uscita con i cani per evitare che gli stessi si spazzolino le esche ma farlo a macchia di leopardo è stata ovviamente una stupidata. Errato soprattutto dichiarare guerra totale alle volpi, che mai come adesso se vaccinate tornerebbero utili alla causa per ampliare il fronte di difesa. Ho letto i dati sopracitati della diffusione in FVG che sembrerebbero dire emergenza sottocontrollo, ho il sospetto invece supportato anche "da voci di osteria" che per evitare di fare uscite senza cani nelle riserve integre, siano stati fatti sparire numerose volpi uccise o rinvenute morte. Ripeto, è un mio sentore ma conoscendo la vita rurale non lo escludo, anzi.
Io me ne vado nella brughiera scozzese, non voglio diventare qua il più ricco del cimitero. |
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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 febbraio 2010 : 21:52:21
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| Messaggio originario di Friulscottish:
Salve a tutti, sono nuovo ..... ......... |
Un'altro "nordistaaaa"! Ti risaluto Erick .. (hai un nik che mi fa pensare a una scivolata Friullll .... con conseguente rovinosa caduta ... scottish! )
Grazie per le info che vorrai darci ... e per la tua presenza ... (ovviamente sul nik ho scherzato) Ciaoo.
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Modificato da - Luciano54 in data 01 febbraio 2010 21:53:18 |
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stefanovet1958
Utente Super
Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 febbraio 2010 : 22:28:29
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Queste mappe dell'IZSvenezie mi sembrano fatte bene, questa riguarda i casi fino ad oggi in Friuli Immagine: 157,48 KB e questo per il Veneto Immagine: 138,05 KB Ciao Stefano |
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kiko
Utente Senior
Città: Bovolone
Prov.: Verona
Regione: Veneto
1876 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 febbraio 2010 : 19:25:06
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Siccome Carlo non l'ha ancora messo, lo inserisco io. Casi all' 1/02/2010 (dati dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie) Siamo a 119, tutti in Veneto. Gli ultimi animali colpiti sono 2 caprioli, 1 gatto e 13 volpi.
Immagine: 277,68 KB
Ciao Francesco |
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 febbraio 2010 : 19:49:54
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non l'avevo messo perchè aspettavo il 2 febbraio per mantenere la cadenza settimanale comunque grazie per l'aggiornamento direi che c'è stato un bell'aumento, forse il più marcato in assoluto.
Ne approfitto anche per dare il benvenuto a Friulscottish e per ringraziare Stefano per avere postato le cartine ... molto interessanti ...
è strano che ci siano nuclei con segnalazioni così disgiunti metto una cartina d'insieme per evidenziare la cosa (presa sempre dal sito dell'IZS delle Venezie secondo voi quale può essere la causa ? Assenza reale di epidemia nell'area (dubito ) o minore efficienza nella raccolta delle informazioni?
Immagine: 160,45 KB
Carlo
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kiko
Utente Senior
Città: Bovolone
Prov.: Verona
Regione: Veneto
1876 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 febbraio 2010 : 20:22:10
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| Messaggio originario di Carlmor:
non l'avevo messo perchè aspettavo il 2 febbraio per mantenere la cadenza settimanale
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Ops...Io ho pensato: "oggi è il 2 febbraio, quindi...". Non avevo pensato che, invece, l'aggiornamento del file era al 1°! Scusa.
Ciao Francesco
P.S. se vorrai, quando sarà disponibile l'aggiornamento al 2 febbraio, potrai modificare il mio messaggio. |
Modificato da - kiko in data 02 febbraio 2010 20:40:44 |
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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 febbraio 2010 : 21:09:18
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Bella e "istruttiva" la carta d'insieme ... grazie Carlo
| Messaggio originario di Carlmor: è strano che ci siano nuclei con segnalazioni così disgiunti ........ secondo voi quale può essere la causa ? Assenza reale di epidemia nell'area (dubito ) o minore efficienza nella raccolta delle informazioni? ... |
Opto per la seconda ipotesi ... certo che se anche in quella zona si registrano casi in numero simile alle aree limitrofe, ... la cosa è davvero preoccupante! Se non è un problema ... uno a caso (che magari poi non dica "mi fate lavorare" ) potrebbe ripostare più grande la tabella inserita dal nostro Francesco! si vede benissimo al link .... è solo per avere una maggior rapidità di confronto. Ciaoo
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stefanovet1958
Utente Super
Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 febbraio 2010 : 23:05:40
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Probabilmente il numero dei casi è nettamente superiore a quelli finora registrati. Stiamo parlando di animali selvatici che, nella migliore delle ipotesi, vengono raccolti solo in prossimità di strade e centri abitati: chissà quanti saranno andati a morire in luoghi irraggiungibili! Altro punto è il periodo di incubazione della malattia (cioè dalla contaminazione col virus alla comparsa dei primi sintomi) che non è quantificabile, e teoricamente può variare da pochi giorni a mesi anche se mediamente nelle volpi, vista la profondità delle morsicature, è di una decina di giorni. Poi c’è la densità delle volpi nei vari territori: alta densità = molti casi ravvicinati. Minore densità = meno casi su un fronte più ampio. Poi ci sono le fluttuazioni stagionali: in genere il picco dell'incidenza della malattia si ha nel primo trimestre e nel secondo semestre dell'anno, in relazione alla biologia delle volpi. Nel primo caso in coincidenza del periodo dei calori,si hanno spostamenti, incontri e scontri che favoriscono la diffusione del virus. Nel secondo semestre c’è in genere il secondo picco, in relazione alla dispersione dei giovani volpacchiotti che divenuti indipendenti, cercano nuovi territori. Ciao Stefano
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 febbraio 2010 : 17:22:31
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| Messaggio originario di Luciano54:
Se non è un problema ... uno a caso (che magari poi non dica "mi fate lavorare" ) potrebbe ripostare più grande la tabella inserita dal nostro Francesco! si vede benissimo al link .... è solo per avere una maggior rapidità di confronto. Ciaoo
Link
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OK Riposto più in grande la cartina messa da Kiko
Immagine: 187,82 KB
Vi ringrazio per le risposte al mio quesito. Quindi i casi segnalati e le aree interessate rappresentano solo la punta dell'iceberg e c'è da aspettarsi un peggioramento della situazione, causa periodo riproduttivo della volpe, nei prossimi mesi ...
Carlo
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carolan
Utente Senior
Città: sondrio
Regione: Lombardia
1715 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 febbraio 2010 : 21:07:55
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ringrazio stefanovet1958 per i suoi interventi competenti in questa disc....ormai attualissima purtroppo,si sente che è una figura di peso in questa problematica.
Non riesco però a capire,e quindi in primis lo chiedo a lui, come non possano esserci casi(verificati)positivi in Trentino e Alto Adige a tutt'oggi.......o in Austria, alla luce dei casi positivi accertati molto vicini ai confini con queste zone.(non vorrei pensare che ci siano delle zone dove le volpi,o altri animali morti sospetti,non sono sottoposti ad analisi).
E poi,....potrebbero magari esserci casi di animali infetti resistenti alla malattia?
ciau
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Modificato da - carolan in data 04 febbraio 2010 21:21:46 |
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stefanovet1958
Utente Super
Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia
Regione: Umbria
8074 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 febbraio 2010 : 23:13:19
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Di peso nel senso che sono ingrassato? vedrò di mettermi a dieta! Per quanto riguarda il Trentino-Alto Adige spero che non entri, ma il confine dai casi più vicini è proprio lì, e da un punto di vista epidemiologico è come se fosse entrata! i casi accertati nella provincia di Belluno nel 2010 sono ad oggi 4 febbraio ben 47 mentre c'è un solo caso in Friuli. Praticamente è coinvolto tutto il Cadore. Dato che la diffusione dipende dai vettori (le volpi) ha molta importanza la natura del territorio, ed il grado di innevamento di questi periodi, che riduce i movimenti degli animali. Per questo la diffusione prosegue prevalentemente nelle valli mentre una zona circondata da montagne sarà più difficile da raggiungere. | E poi,....potrebbero magari esserci casi di animali infetti resistenti alla malattia? |
Nonostante sia descritta come malattia letale, nell'ambito di una epizozia si è visto che in effetti una piccola percentuale, forse non più del 2% di volpi sopravvissute, presenta anticorpi contro il virus senza essere mai stata vaccinata , il che significa che sono venute a contatto con la rabbia senza ammalarsi: non significa però che eliminano il virus infettando altri animali, ma semplicemente che per motivi non noti,l'organismo di quelle volpi ha bloccato la progressione del virus impedendo la malattia. Saranno queste sopravvissute a ristabilire la popolazione volpina che inevitabilmente verrà decimata drammaticamente dal virus della rabbia. Se invece intendevi dire animali che sono in grado di trasmettere la malattia con la loro saliva infetta senza manifestare sintomi e sopravvivere a tempo indeterminato, la risposta è no, la saliva di un animale rabido contiene virus al massimo 10 giorni prima che ci siano i sintomi, il che significa che il virus colonizza le ghiandole salivari al massimo 10 giorni prima di raggiungere le strutture del sistema nervoso centrale. ciao Stefano
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 febbraio 2010 : 20:02:20
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Aggiornamento settimanale al 09/02/2010 (sito IZS Venezie)
In otto giorni 14 nuovi casi, tutti in Veneto: 13 volpi e 1 cavallo
Immagine: 138,09 KB
Carlo
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kiko
Utente Senior
Città: Bovolone
Prov.: Verona
Regione: Veneto
1876 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 febbraio 2010 : 20:48:29
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! Certo che ultimamente sta peggiorando molto, eh... |
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kiko
Utente Senior
Città: Bovolone
Prov.: Verona
Regione: Veneto
1876 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 febbraio 2010 : 21:43:19
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Ho provato a fare un grafico sull'incremento del numero di casi (settimanali) di rabbia. Il punto "0" corrisponde ai 71 casi del 17/12/2009; I dati sono presi dalle tabelle inserite qui sul forum.
Immagine: 64,82 KB
Ciao Francesco
P.S. se qualcosa non è chiaro, chiedete pure. |
Modificato da - kiko in data 09 febbraio 2010 21:45:40 |
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