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 curiose scodelline
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PaoloMarenzi
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Flora e Fauna

Inserito il - 28 luglio 2013 : 10:54:31 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

dal Po escono con una certa frequenza queste formazioni curiose, mi piacerebbe capirne l'origine.
7 cm ca le due piccoline , 17 cm la grande

la grande mi si è rotta in tre parti e l'ho malamente incollata, il buco centrale era cmq già presente, è in corrispondenza di un forte assottigliamento della pietra.

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Modificato da - PaoloMarenzi in Data 28 luglio 2013 10:55:59

PaoloMarenzi
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Flora e Fauna

Inserito il - 28 luglio 2013 : 10:57:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
un particolare della sbeccatura, che involontariamente aiuta a capire come si presenta sotto l'ossidazione superficiale
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PaoloMarenzi
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Inserito il - 28 luglio 2013 : 10:58:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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PaoloMarenzi
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Inserito il - 28 luglio 2013 : 10:58:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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PaoloMarenzi
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Inserito il - 28 luglio 2013 : 10:59:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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PaoloMarenzi
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Inserito il - 28 luglio 2013 : 11:02:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
la profondità....è intorno ai due cm per le due forate e poco più di un cm per l'altra
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 29 luglio 2013 : 21:40:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
??? non saprei,

quella più grande di cui si vede l'interno nella scalfitura sembra una matrice, uno stampo in terracotta (non riesco però a capire cosa sia quella sorta di banda più chiara, in basso, nella foto in cui tieni l'oggetto in mano)...



maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Kaiman
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Città: Cosenza


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Inserito il - 29 luglio 2013 : 22:46:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho l'impressione che potrebbero contenere ferro. Riduci qualche pezzettino in polvere e guarda se viene attratta da un magnete.

Ciao


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PaoloMarenzi
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 08:07:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao kaimann no le "ciotoline" sono di argilla o qualcosa di simile e solamente l'ossidazione superficiale le ha rese con quel particolare lustro metallico, molto lucido e liscio anche al tatto.
non sembrano nemmeno manufatti umani...chissà come si sono formate...

anni fa avevo trovato su un sito delle cose molto molto simili, le utilizzavano gli indiani del Nord America come contenitori per i loro pigmenti. Erano anch'esse pietre concave ma non ho capito se modellate dall'uomo o semplicemente usate così come le avevano trovate in natura.Propenderei per quest'ultima ipotesi.
Purtroppo non son più riuscito a risalire al sito corretto.

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Modificato da - PaoloMarenzi in data 30 luglio 2013 08:13:33
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 31 luglio 2013 : 08:21:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Paolo,

a mio avviso si tratta, coem ti dicevo, di manufatti;
pensavo a stampi in terracotta perché, almeno per quello più grande, la forma interna è molto meglio conservata di quella esterna e per via dello spesso bordo;

l’argilla, anche quando sovraconsolidata, non si presenta così…è anche difficile immaginare che per erosione differenziale (su materiale argilloso naturale) si siano prodotte quelle forme

una curiosità: è una mia impressione o all'interno di quelle piccole concavità si sono formati piccoli cristallini di aspetto vitreo con sfaldatura, sembrerebbe, cubica? forse questo ha a che fare con l'aspetto butterato di quel bordo dell'oggetto...

buona giornata

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maurizio
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PaoloMarenzi
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Inserito il - 31 luglio 2013 : 20:44:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
caro Maurizio grazie della pazienza,perdonami la cocciutaggine ma mi rimane l'impressione di una matrice naturale che , eventualmente, potrebbe essere stata plasmata da mano umana. anche se la cosa non mi convince.
Potrei nel caso abusare di te spedendoti i campioni ??


due foto del campione più grande:


per ora mi limito a una deludentissima foto allo stereo, della parte che si è scheggiata( ovvero quella visibile nella seconda foto della discussione).

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94,06 KB

e poi quest'altra che è un crop del lato butterato, il distacco netto che si vede, l'avevo interpretato come qualcosa di geologico, una sorta di strato.che ne pensi? p.s. le macchie chiare che corrispondono alle piccole depressioni, sono dovute al riflesso della luce; come dicevo il lustro metallico della superficie è piuttosto intenso.
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64,72 KB



venendo alla tua domanda: le piccole depressioni del lato, chimiamolo così, butterato, mi paiono solamente sporche di fango seccato.


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Modificato da - PaoloMarenzi in data 31 luglio 2013 20:53:40
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 31 luglio 2013 : 20:59:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ok, ci risentiamo,
adesso vado un po' di fretta;

dalla seconda immagine si vede un'altra cosa...


maurizio
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 01 agosto 2013 : 16:03:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao paolo,
l’impressione è di qualcosa che sia stato arrostito, cotto, la superficie esterna scura sembra quasi vetrificata, porcellanata; dall’immagine ingrandita si vede poi una grana minuta che non è quella di un argilla naturale, come ti dicevo; sembra esserci una frazione di inerte molto fine impastata con quella;

a proposito di quella banda più chiara (che mi era sembrata strana fin dall’inizio, come t dicevo) dovresti cercare di ricordare se, quando ti si è spaccato il campione, era osservabile anche al suo interno, in sezione, e se sia effettivamente un piano che attraversa l’oggetto; te lo chiedo perché sulla frattura ricomposta, in cui si intravede la sezione dell’oggetto, si vede un colore interno piuttosto omogeneo (ma magari il livello è più in basso);

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83,79 KB

e anche perché alla base si intravedono (o è solo un’impressione e un effetto della foto?) analoghe bandature che potrebbero non essere le tracce su sezioni diverse dello stessa “lamina”;

Immagine:
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76,32 KB

infine (e questa sarebbe a favore della continuità della laminazione, invece) ti chiedo se quella traccia che indico è la prosecuzione della traccia più chiara); purtroppo mi manca la tridimensionalità dell’oggetto e possono anche essere domande banali…

fai delle foto anche del lato mancante (frecce rosse e blu);
Immagine:
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78,82 KB

non sarebbe male anche una misura della densità dell’oggetto: se è davvero qualcosa che ha subito una lavorazione tipo cottura, dovrebbe risultare abbastanza diversa (più bassa credo) di quella della maggior parte delle compagini naturali;
poi vediamo

ciao

maurizio
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PaoloMarenzi
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Inserito il - 01 agosto 2013 : 16:40:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Maurizio
ho tagliato la testa al toro, letteralmente: sforzando un attimo dove erano visibili delle crepe ho spezzato la "scodellina" per fotografare l'interno.

ecco a te:

le lineette che vedi nell'interno grigio chiaro sono state create da me passando l'unghia. Si è creata una sorta di polvere molto soffice.

la penultima foto invece serve per mettere in risalto quella parte luccicosa che presenta dei micro cristallini ,suppongo.


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Modificato da - PaoloMarenzi in data 01 agosto 2013 16:44:23
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PaoloMarenzi
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Inserito il - 01 agosto 2013 : 16:42:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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PaoloMarenzi
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Inserito il - 01 agosto 2013 : 20:29:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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70,22 KB

preciso:

M sta per morbido, si scalfisce con facilità

M/D la consistenza è già differente, l'unghia fa fatica a lasciare un segno, non si produce un vero solco

D durissimo, cristallizzazioni

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Modificato da - PaoloMarenzi in data 01 agosto 2013 20:32:10
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 02 agosto 2013 : 17:56:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, “rompere” conviene sempre, come vedi Paolo;

in sezione pare una siltite molto fine o una marna, in alcuni punti si intravede una sottilissima laminazione, come ad esempio qui,

Immagine:
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80,62 KB

la conchetta potrebbe quindi essere scavata nel materiale più tenero, forse non è necessario invocare mano umana, ma una qualche forma di erosione fluviale differenziale,

nonostante la tua serie di foto molto ben fatte, non riesco ancora a capire se ciò che si intravede in sezione corrisponda alla bandatura laterale, tu che dici?


maurizio
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Inserito il - 02 agosto 2013 : 18:20:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie Maurizio

più la guardo e la rigiro più mi ricorda un reperto che forse avevo già postato, con all'interno un nucleo di peltite/siltite molto fine ed una crosta spessa, ben staccabile e non fusa con il nucleo interno che dovrebbe essere di ossido di manganese, così almeno me l'avevano determinata. Forse l'avevo postata anche qui , devo fare una ricerca nei vecchi post.
cmq la rifotografo volentieri perchè presenta, per me , dei punti ancora oscuri

a presto


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PaoloMarenzi
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Inserito il - 02 agosto 2013 : 19:06:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
riguardo alla tua ultima domanda: intendi queste di bandature laterali?
Immagine:
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64,72 KB

se si la risposta è no, la parte spezzata è dalla parte opposta .


domanda mia: le peltiti sono solo di origine marina giusto? quindi la provenienza è presumibilmente appenninica? I limi fluviali sono da escludere quindi?

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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 02 agosto 2013 : 21:33:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì,
la crosta superficiale, quella scura, è molto probabilmente di ossido di manganese;

...e a questo proposito, è molto interessante notare che su quelle che sembrano fratture più vecchie (traccia linea blu), indipendentemente dalla granulometria e dalla cementazione del materiale, la patina di alterazione presenta sempre le stesse caratteristiche;

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in altre parole, sia la fatturazione a “crosta di pane”, irregolare, che la patina di ossido di manganese esterna e che ricopre queste fratture, sono a mio avviso quelle originarie dell’ambiente diagenetico della roccia;

il frammento, in altre parole, potrebbe essere stato in origine un nodulo, spaccatosi per qualche motivo; la patina rossastra (presumibilmente ossidi di ferro) è molto successiva e non si forma facilmente su quella di ossido di manganese, ma solo sul sedimento “integro”

prova ad osservare il campione 2053 di questa collezione
Link

ciao buona serata


maurizio
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Inserito il - 02 agosto 2013 : 22:11:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie mille, sembra proprio che siamo a cavallo, molto bene

è si la somiglianza con il pezzo che citi è notevole

bellissimo il sito, saran solo deliri dovuti alla canicola, ma più guardo le foto sel sito che hai linkato( ma potrebbe essere qualsiasi altro) più mi convinco, forse puerilmente, che c'è una qualche forma di vita dentro queste fredde facciate di pietra:-)vita e intelligenza oserei dire, l'orror vacui lo dimostra
tralasciando i romanticismi, ho disseppellito la mia vecchia discussione che ti dicevo:

Link


solo una cosa non mi torna: come diamine può presentare l'interno quei piccoli "crateri" su entrambi i lati?? e qualcuno anche sui bordi??

peso : 900 gr, mi sembra notevole per un interno solo marnoso!

misure approx, immaginandolo un parallelepipedo invece che un romboide:-)))

lungh 13 cm

spessore 2,5 cm

altezza 7 cm



nuove foto:


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64,46 KB
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Modificato da - PaoloMarenzi in data 02 agosto 2013 22:18:40
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