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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 27 maggio 2011 : 09:16:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
SENSIBILITA'
uno degli innegabili vantaggi della foto digitale è la possibilità di poter
cambiare in ogni momento la sensibilità. (i famigerati ISO)
Con le fotocamere a pellicola bisognava finire il rullino e montarne un'altro con differente sensibilità.

le macchine recenti poi hanno raggiunto livelli di sensibilità che credo non fossero
raggiungibili su pellicola con pari qualità.

Ma cosa significa in digitale cambiare la sensibilità?

La caratteristica in se' è un dato fisso del sensore ... o meglio del pixel sensore.
è determinato dal modo in cui è costruito dalla superfice di raccolta della luce,
ed è ovvio più è grande =più luce = più sensibile.
Il sensore trasforma la quantità di luce in un segnale elettrico.
A valle del sensore il segnale viene reso "digitale" ..ma prima il segnale
può essere amplificato aumentando quindi il suo livello.

Ma quale è la contropartita?
Amplificando il segnale si amplificano anche i disturbi, il rumore di fondo,
l'effetto è che una superfice omogenea appare di luminosità variabile e colore diverso da punto a punto... oltre a un certo punto diventa una cosa inguardabile.

Questo è un aspetto in cui gli sviluppi tecnologici hanno ancora notevole rilevanza, a parità di dimensione del pixel i sensori di 5 o più anni fa
sono molto più rumorosi di quelli più moderni ... o in altre parole,
oggi per ottenere la stessa pulizia dei segnali si possono realizzare
pixel più piccoli ...e quindi a parità di dimensioni del sensore
maggiore risoluzione.

ripeto però che la dimensione del pixel sul sensore gioca un ruolo determinante.

Cammina leggero nel verde
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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 27 maggio 2011 : 09:41:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
MASCHERA DI COLORE
I sensori elettronici sono sensibili alla luce, qualunque colore abbia.
per tale motivo per ottenere immagini a colori sono messi dei filtri.

Un filtro che fa passare solo il rosso (R)
uno che fa passare solo il verde (G)
uno che fa passare solo il blu (B)

Ogni pixel ha un filtro diverso dai vicini e la combinazione dei livelli
dei vari pixel vicini presi 3 a 3 determina il colore effettivo.

Questo significa che però viene già fatta una interpolazione tra punti vicini
assumendo che ogni gruppo di 3 pixel riceva lo stesso colore sfumando di fatto un pochino la risoluzione.

La Sony è l'unica che propone una diversa soluzione in cui i filtri sono sovrapposti, ciò significa che evita le interpolazioni ... ma si trova altre problematiche


comunque
Su tutti i pixel comunque viene messo un filtro che blocca gli infrarossi,
poichè i sensori sono intrinsecamente sensibili agli infrarossi.
(a tal proposito ricordo di un fatto riportato dai tg secondo cui in giappone
una casa costruttrice di macchine fotografiche su un modello aveva dimenticato
tale filtro, il risultato era che in alcune condizioni, tipo con costume
da bagno bagnato le foto risultavano quasi ai raggi x la cosa fece scandalo
e tutte le macchine vennero ritirate.


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Modificato da - WildCatBear in data 27 maggio 2011 09:46:49
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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 27 maggio 2011 : 10:03:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
un'altro aspetto controverso e significativo è
NUMERO DI BIT DI CONVERSIONE
ovvero
il segnale elettrico ottenuto dalla conversione del livello luminoso che colpisce il sensore,
avrà un certo livello a cui occorre associare un valore numerico corrispondente.
Il numero di bit determina come può essere associato dal minimo al massimo.

8 bit vedremo che è un valore significativo.
8 bit significa poter valorizzare da 0 a 255 quindi il nero avrà valore 0
il bianco bianco 255.
In realtà il valore numerico è separato per colore come abbiamo visto
quindi il nero sarà 0R 0G 0B mentre il bianco 255R 255G 255B.

12 Bit però sigifica maggiore possibilità di sfumature poichè i livelli vanno
da 0 a 4095

Alcune recenti reflex funzionano poi a 14 bit potendo arrivare da livello 0 a 16385.

su questo credo sia utile fare qualche considerazione.

in questo aspetto la pellicola presenta ancora un vantaggio.
non dovendo "digitalizzare" conserva fino alla stampa la sua capacità
apparentemente infinita di riportare variazioni di sfumatura.

per esempio
a 8 bit potrei avere un'area che risulta uniforme ad un valore 100
la stessa area scatata con 12 bit potrebbe invece risultare sfumata tra 1000 e 1009
ma a 14 bit potrebbe variare tra 4000 e 4039...
a pellicola ancora di più.

Pensando però che poi nessuna stampa digitale ha una risoluzione maggiore i 8 bit
potrebbe sembrare inutile
(e la stampa chimica che invece riporta tutte le sfumature è quindi migliore)
ma il senso c'è eccome... tanto che alcune macchine hanno la possibilità
di settarsi su "priorità bianchi" per poter dare più sfumature appunto sul bianco
ovviamente questa funzione è pensata per gli abiti da sposa.

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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 27 maggio 2011 : 10:28:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
restiamo però sul digitale e vediamo in pratica cosa può cambiare.

Molte compatte forniscono immagini a 8 bit ( in verità non so se tra quelle
di oggi sono tutte passate oltre o no)

Di fatto è sufficente tanto la stampa poi sarebbe a 8 bit.
ci sono comunque dei limiti che sebbene più estesi ci sono anche a 12 o 14 bit.

Per esempio se la foto è troppo chiara posso col SW ridurre la luminosità
spostando il punto di luce minore
però il punto di base è che ho registrato poche informazioni.
per esempio potrei avere che il colore più scuro corrisponde a 150
quindi ho sfumature tra 150 e 255
Posso far corrispondere il 150 a 0 ma il risultato è che diventano evidenti i salti di luminosità ...cioè quello che sarebbe un passaggio da 200 201 viene
stirato e passa da 200 a 203 i livelli 201 e 202 non esistono in quell'immagine
e la cosa si vede.
Si vede meno se parto con 4000 o ancora meglio con 16000 livelli
che dopo dovrei riportare sui 255 e le perdite di definizione sono meno evidenti.

Si potrà dire .... basta scattare le foto giuste! ... ma non è sempre sufficente.

Anzi capita spesso di avere immagini ad esempio paesaggi,
in cui bisogna decidere se dare la giusta luce al cielo ottenendo la parte di terra scura o viceversa se dare giusta luce al terreno e ottenere
un cielo chiaro uniforme in cui spariscono le nuvolette e i colori.

spesso anche 16000 livelli sono insufficenti, tanto che sono state sviluppate tecniche HDR
ovvero ad alta risoluzione che si ottengono scattando più volte la stessa immagine
tenendo la fotocamera fermissima su cavalletto ma con aperture diverse e combinando poi
al computer i risultati.

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puckie
Utente Senior


Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli

Regione: Piemonte


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Inserito il - 28 maggio 2011 : 00:18:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro panda rosso sei statoo un insegnante lieve e chiarissimo.
Ho capito perfino io che non ho mai voluto approfondire questi aspetti del digitale perché li credevo troppo complicati. Avevo paura di non imparare, insomma! Ma grazie alla tua misura e semplicità ora mi sembra di avere un panorama abbastanza nitido!



La natura è il sentiero..., noi siamo il mocassino..., la calzatura si consuma ma il sentiero è eterno come le colline
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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 31 maggio 2011 : 09:11:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di puckie:

sei statoo un insegnante lieve e chiarissimo.
grazie ma mi pare di aver scritto cose che alla finfine ..a che servono?

proverò ad aggiungere considerazioni che spero possano essere utili
e più pratiche.

Ad esempio:
sulla base degli elementi visti, l'eventuale acquisto migliore sarebbe per tutti
una supermachina professionale full frame?

Non è detto! nemmeno in caso di budget illimitato.

ma ancora di più facendo i conti col budget.

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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


171 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 31 maggio 2011 : 09:26:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Premetto sono benvenute le correzioni di eventuali ... anzi probabili errori.

COMPATTE
pro:
dimensioni ridotte peso minimo
semplicità d'uso, automatismi per varie situazioni
sensore e obiettivo progettati per lavorare in combinazione.
estesa predisposizione d'uso da macro a zoom.
contro:
sensore piccolo ridotta sensibiità alla luce e immagini rumorose in ombra
automatismi che vengono ingannati e fatti lavorare in modo inopportuno in particolari condizioni di luce
ridotto numero di bit di conversione.
lentezza della messa a fuoco
impossibilità di estendere le potenzialità d'uso.

BRIDGE
pro: gli stessi delle compatte anche se leggermente più grandi
in più possibilità di gestire tempi e aperture per situazioni non ottimali.
contro:
resta un sensore piccolo anche se assieme ad un obiettivo più luminoso da prestazioni migliori delle compatte.
ridotto numero di bit di conversione.
potenzialità d'uso fisse e non estendibili.


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Modificato da - WildCatBear in data 31 maggio 2011 09:51:49
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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 31 maggio 2011 : 09:49:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
REFLEX APSC
pro:
possibilità di cambiare e adattere l'obiettivo alla situazione e di crescere nel tempo la qualità.
Possibilità di gestire tutti gli aspetti dello scatto,
sensore intermedio che combina una buona sensibilità al vantaggio di ottenere
rispetto ad una fullframe, un maggiore fattore di zoom e un maggior ingrandimento macro con lo stesso obiettivo.
velocità di messa a fuoco e scatto (ma dipende anche dall'obiettivo)
estendibilità d'uso massima cambiando adeguati obiettivi.
costo contenuto (rispetto alla fullframe)
contro:
peso maggiore delle compatte,
possibilità di far entrare polvere e sporcare il sensore nel cambiare obiettivo
nitidezza leggermente inferiore alle fullframe


REFLEX FULLFRAME
pro gli stessi delle APS-C e in più:
nitidezza delle immagini e sensibilità ottimali
numero dei bit di conversione ottimale.
maggiore solidità meccanica del corpo macchina,
contro
costo elevato
minor fattore di zoom e di ingrandimento macro di un APS-C
maggiore difficoltà d'uso in quanto in genere mancano i programmi automatici.
possibilità di far sporcare il sensore.





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Modificato da - WildCatBear in data 31 maggio 2011 09:52:49
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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


171 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 31 maggio 2011 : 22:21:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
una cosa che sentivo spesso dire dai vecchi fotografi a pellicola
è che la qualità degli obiettivi conta molto di più della macchina.

Col digitale questo ... è forse più vero di prima.
è inutile avere una macchina con 20Mpix se poi l'obiettivo non è altrettanto
definito. Si perchè anche l'biettivo in un certo senso ha una sua risoluzione
che dipende dalla qualità di realizzazione.

Provo a spiegarmi.

supponiamo di avere un puntino luminoso piccolissimo.
la luce che emette irradia in tutte le direzioni e una parte va a colpire la lente frontale dell'obiettivo.
se l'obiettivo è ideale e perfettamente a fuoco concentrerà tutti i raggi
ciascuno con angolo diverso su un unico punto.... un unico pixel.
se però l'obiettivo è reale avrà delle imprecisioni più o meno grandi
e il punto sarà in realtà un piccolo cerchio, e se questo cerchio è grande
come 4 pixel significa che potrei avere un quarto dei pixel che otterrei
la stessa qualità di immagine.

Il fatto è che se oggi per acquistare una macchina da 18Mpix bastano alcune centinaia di euro, per acquistare uno zoom adatto a quella risoluzione ne occorrono il doppio o il triplo o di più se aumentano gli ingrandimenti
(ovvero la lunghezza focale)

è anche vero però che si può pensare di prendere una macchina con più
pixel del necessario oggi ... e magari dopo un anno metterci un obiettivo migliore

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Modificato da - WildCatBear in data 31 maggio 2011 22:23:28
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puckie
Utente Senior


Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli

Regione: Piemonte


4795 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 04 giugno 2011 : 00:06:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ti devo fare degli altri complimenti , queste tue spiegazioni di fotografia digitale sono chiarissime (lo ribadisco) e saranno sicuramente utili alla maggior parte degli utenti del forum che usano di sicuro macchine (o macchinette) digitali!

Grazie a nome di tutti, Orso-gatto e in particolare per quello che riguarda me , ho imparato tantissimo dai tuoi consigli , ciao



La natura è una preghiera che non siamo noi a pregare. Forse l’alito di un vento che vuole reincarnarsi dentro qualche corpo. Forse la montagna che desidera ancora portare qualcuno a sentirle scrosciare la pioggia giù lungo i versanti e a chiedersene la ragione...
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Sestilia
Utente Senior


Città: Sesta Godàno
Prov.: La Spezia

Regione: Liguria


800 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 giugno 2011 : 09:48:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie anche da parte mia ... non ho ancora incominciato a studiare, ma lo farò quanto prima !!!
Condivido le opinioni di Puckie e di tutti gli altri amici !!!
Buona domenica a tutti !

Orietta (Sestilia)
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PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 01 luglio 2011 : 12:05:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho visto solo ora le preziose aggiunte relative all'iperfocale e alla fotografia digitale. Utilissime direi!

A quando le prossime nozioni???


Link
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puckie
Utente Senior


Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli

Regione: Piemonte


4795 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 05 luglio 2011 : 10:32:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di PS:

Ho visto solo ora le preziose aggiunte relative all'iperfocale e alla fotografia digitale. Utilissime direi!

A quando le prossime nozioni???


Link



Eccone subito una: "imparate fotografando bruchi" si diventa dei maestri!




La natura è una preghiera che non siamo noi a pregare. Forse l’alito di un vento che vuole reincarnarsi dentro qualche corpo. Forse la montagna che desidera ancora portare qualcuno a sentirle scrosciare la pioggia giù lungo i versanti e a chiedersene la ragione...
puckie (2011)
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canon fd
Utente V.I.P.


Città: Grosseto
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


133 Messaggi
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Inserito il - 09 luglio 2011 : 01:58:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
visto che è stato affrontato il discorso del rapporto fra risoluzione del sensore e risoluzione dell'ottica, se mi è permesso vorrei intervenire con un po' di ottica spicciola.

Senza addentrarci troppo in complesse notazioni matematiche, la risoluzione angolare di un dato obiettivo dipende da:
1) frequenza della luce (ossia il suo colore)
2)diametro D del fascio di luce che entra nell'obiettivo (cioè quello che si può calcolare dividendo la focale per il diaframma, ad esempio un 400mm a f/4 ha un diametro ottico di 100mm).
Semplificando all'osso le cose si può prendere un colore che sta grossomodo al centro dello spettro visibile, come il verde, in questo caso la formula è 120/D; il suddetto obiettivo avrebbe quindi una risoluzione angolare pari a 120/100=1,2" d'arco. Si può passare facilmente a trovare a quanto corrispondono sul piano focale semplicemente moltiplicando per la focale e dividendo per 206265 (per i curiosi è il numero approssimato di secondi in un radiante): sempre per il nostro 400mm f/4 si calcola 1,2*400/206265=0,0023mm o se preferite 2,3 microns; questo è il più piccolo particolare che in teoria l'obiettivo in questione è in grado di mostrare sul piano focale, in definitiva sul sensore.
Per un famoso teorema (teorema di Nyquist) che stabilisce il limite minimo di campionamento abbiamo la necessità che il nostro puntino di 2,3 microns prodotto dal nostro superobiettivo cada su almeno due pixels che quindi avranno una dimensione massima di 1,15microns; se il sensore è un APS-C di dimensioni 22,5x15 mm allora avremmo 22,5/0.00115 x 15/0.00115= 19565 x 13043 pari a ben 243Mpixels! Nel caso di una reflex ful-frame la stessa risoluzione si otterrebbe con un valore incredibile di oltre 622Mpixels: 255*1.6*1.6=102,4 dove 1,6 è il rapporto fra i lati del sensore pieno formato e APS-C.
Se fino ad ora siete riusciti a seguirmi, vi aggiungo un'altra piccola cosa.
Provate a fare questi calcoli per vari obiettivi e vari diaframmi e vi accorgerete che in definitiva la risoluzione lineare sul piano focale dell'obiettivo è inversamente proporzionale all'apertura relativa, cioè al diaframma utilizzato. La formula diventa 120*f/206265 dove f è il diaframma, semplicissimo fare una tabella valida per qualunque obiettivo:

diaframma 2.8 4 5.6 8 11 16 22
risoluzione 1.6 2.3 3.3 4.6 6.4 9.3 12.8
megapixels 500 243 118 61 31 15 8

Naturalmente questa è la teoria, nel mondo reale tolleranze nelle lavorazioni ottiche e meccaniche, e in parte la stessa presenza dell'aria fra obiettivo e soggetto peggiorano la risoluzione anche di un fattore 2 (4 se consideriamo la superficie del sensore), molto di più nel caso di lenti economiche. Si può quindi dedurre che per sfruttare adeguatamente i nuovi sensori APS da 18 e più Mpixel ci vogliono obiettivi di classe molto elevata (e assai costosi) che sono gli unici ad approssimare i limiti di diffrazione (quelli che in inglese vengono definiti diffraction limited); che chiudere il diaframma oltre f/11 porta ad uno scadimento della qualità dell'immagine; ma anche che con pochi Mpixels a disposizione si può usare anche un fondo di bottiglia, che tanto il sensore non è in grado di mostrarne le aberrazioni

Spero di essere stato abbastanza chiaro e di non avervi annoiato troppo!

Daniele
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puckie
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Inserito il - 09 luglio 2011 : 16:05:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Utilissima anche la tua spiegazione Daniele! Direi che si proietta già nel futuro di macchine fotografiche e sensori !



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canon fd
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Inserito il - 09 luglio 2011 : 23:15:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
per il futuro... ci vorrebbe la sfera di cristallo (magari UD, tanto per rimanere in tema).
Però per il segmento delle APS si vede che siamo già vicini al limite max, dal momento che sono solitamente accoppiate ad obiettivi di apertura da f/4 in su, con diaframma ottimale intorno a f/8: e a quell'apertura corrispondono 60Mpix teorici (validi per un obiettivo perfetto e solo al centro), ma che nella pratica diventano 15-20Mpixels, che poi sono quelli delle più recenti reflex APS.

Daniele
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puckie
Utente Senior


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Inserito il - 10 luglio 2011 : 10:31:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tra poco, insomma, si potrà passare al digitale senza più temere che il proprio acquisto diventi superato dopo qualche mese! ah ah ah



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chiara83
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Città: firenze


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Inserito il - 26 settembre 2011 : 17:50:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cari PS e WildCatBear, volevo ringraziarvi per le utili e chiarissime lezioni che avete postato! E' sempre utile imparare, e non da meno, ripassare nozioni tecniche sulla fotografia. Gran lavoro, continuate così!!!
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chiara83
Utente nuovo

Città: firenze


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Inserito il - 27 settembre 2011 : 11:48:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come sempre a settembre sono piena di progetti e idee! ho deciso di fare un corso di fotografia per migliorare.. ho ancora tanto da imparare! ho trovate delle buone offerte per corsi su Link in modo da non spendere una fortuna con questi chiari di luna..
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