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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
Ermanno
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Inserito il - 30 dicembre 2008 : 09:53:28
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Ciao Myzar, ho assemblato dei fotomontaggi in cui ho posto la tua bella ventricosa a fianco del paratipo di ataktos, illustrato da Waren. Devo dire che il tuo esemplare, a parte per essere più affusolato, collima perfettamente con l'esemplare di ventricosa atlantica riportato da Waren e rispetto alla ataktos si separa nettamente, per il numero delle spire.
Ti chiedo se mi puoi misurare il diametro della protoconca, per alcuni controlli che ho in corso sulle E.ventricosa.
Concordo con Italo a riguardo dell'esemplare di E.ataktos presentato nella seconda foto.
Ermanno |
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myzar
Utente Senior
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Inserito il - 30 dicembre 2008 : 11:34:24
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Caro Ermanno, Grazie. Rigurado al diametro della protoconca, potresti farmi avere un disegnino per che cosa intendi di preciso? Perchè con queste Eulimelle il suo valore varia notevolmete secondo quali punti prendi. esiste un metodo standard?, Dall'alto? myzar |
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myzar
Utente Senior
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3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 30 dicembre 2008 : 15:19:21
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| Messaggio originario di myzar:
Caro Ermanno, Grazie. Rigurado al diametro della protoconca, potresti farmi avere un disegnino per che cosa intendi di preciso? Perchè con queste Eulimelle il suo valore varia notevolmete secondo quali punti prendi. esiste un metodo standard?, Dall'alto? myzar
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Anzitutto debbo chiedere venia ad Italo che sin dall'inizio aveva chiaramente specificato come leggere il valore di detto diametro. Ho quindi svolto il mio compitino ed ho trovato un valore compreso tra 257 e 271 micron per la E. ventricosa da me postata, naturalmente con le dovute cautele (Obiettivo 7X come massimo ingrandimento. Spero che per Ermanno sia sufficiente. myzar |
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Ermanno
Moderatore
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6436 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 02 gennaio 2009 : 08:03:57
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Grazie Myzar, è più che sufficente.
Ermanno |
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Italo
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3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2009 : 09:30:02
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Apriamo il nuovo anno (auguri) con una coppia di Eulimella che crea qualche problema: Eulimella bogii Van Aartsen, 1994 ed Eulimella cossignaniorum Van Aartsen, 1994.
Le due specie, per precisa ammissione del suo Autore, sono molto simili e per distinguerle occorre disporre di esemplari adulti e in perfetto stato di conservazione. Ma questo è un avvertimento che peraltro vale per tutti i Pyramidellidae e per la stragrande maggioranza delle micro. Dopo l’esame di numerosi esemplari possiamo affermare che, facendo riferimento alla forma tipica, le due specie sono di determinazione non troppo complicata. Esiste però un ampio spettro di forme, o presunte tali, che a volte sembrano costituire un passaggio intermedio fra le due entità, ed altre che, invece, non si riesce ad inquadrare in nessuna delle due. Il profilo appare, ad esempio, molte volte diverso (conico, subcilindrico, scalariforme) e la stessa striatura spirale, che costituirebbe il principale carattere discriminante fra le due specie, a volte non risulta così netto come si potrebbe pensare. E’ palese come la sistematica delle Eulimelle mediterrane necessiti di ulteriori approfondimenti. Ricordiamo, infine, che Van Aartsen (1994) descrivendo le nuove specie, ha considerato Eulimella turris (Forbes, 1844) nomen dubium, in quanto entità non identificabile con certezza. Però nella collezione Monterosato sono presenti esemplari riferibili a E. bogii, e probabilmente anche ad E. cossignaniorum, cartellinati “E. turris” (v. Nofroni & Tringali, 1995). Naturalmente il materiale di Monterosato non può certamente considerarsi tipico, ma sicuramente l’opinione di questo Autore ha una notevole rilevanza e si sarebbe potuto tenere in considerazione.
Domani scheda ed iconografia.
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei) |
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Italo
Utente Senior
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Inserito il - 02 gennaio 2009 : 23:30:55
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Eulimella bogii Van Aartsen, 1994 (facendo riferimento alla forma tipica)
PROFILO Subconico, con base arrotondata. Dimensioni totali (h): circa 3 mm.
GIRI Numero di giri: 6 - 7. Giri piani. Sutura poco evidente.
COLORE Bianco, semitrasparente negli esemplari freschi.
COLUMELLA Sottile, un po’ intorta, senza dente né piega, ma un po’ nodulosa in alto.
PROTOCONCA Tipo B (135°) di forma planorbide. Nucleo immerso nella teleoconca in minima parte. Dimensioni della protoconca. Le nostre misurazioni ci hanno dato un diametro compreso tra 238 e 300 µ. Nella chiave dicotomica presente nel lavoro originale è riportato una misura compresa tra 150 e 200 µ, ma evidentemente fa riferimento all’asse nucleo - cicatrice.
MICROSCULTURA Superfice percorsa spiralmente da linee sottilissime, non sempre ben visibili. Strie di accrescimento opistocline, poco visibili.
Specie di profondità medio alta (16 – 250 m), conosciuta solo per il Mediterraneo (Sardegna, Toscana, Lazio, Spagna meridionale); i nostri ritrovamenti comprendono anche la Tunisia. Van Aartsen (1994) paragona questa specie ad E. acicula, dalla quale differirebbe principalmente per la protoconca di tipo B planorbide invece che di tipo A elicoide. Il problema è che al momento non è ben chiaro cosa sia E. acicula o comunque quanto sia ampia la sua variabilità morfologica; ma questo è un problema che affronteremo successivamente.
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei) |
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Italo
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Inserito il - 02 gennaio 2009 : 23:31:51
Classe: Gastropoda Ordine: Famiglia: Pyramidellidae Genere: Eulimella Specie:Eulimella bogii
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Un esemplare da Capraia - 200 m Immagine: 51,65 KB
Ora uno tunisino, profondità indeterminata, ma elevata Immagine: 33,56 KB
Ora uno dalle Bocche di Bonifacio (-100/200) Immagine: 38,03 KB
Un altro stessa località Immagine: 49,11 KB
lo stesso cercando di far vedere le strie che, vi garantisco, ci sono in tutti Immagine: 37,04 KB
ESemplare da Capraia di Ermanno Immagine: 48,66 KB
e per finire, lo stesso con dettagli della protoocnca e delle strie Immagine: 95,15 KB Immagine: 79,02 KB |
Modificato da - PS in data 04 maggio 2009 20:45:13 |
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Italo
Utente Senior
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Inserito il - 04 gennaio 2009 : 09:42:44
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Eulimella cossignaniorum Van Aartsen, 1994 (facendo riferimento alla forma tipica)
PROFILO Subconico, con base arrotondata. Primi giri un po’ pupoidi (Aartsen 1994). Dimensioni totali (h): circa 2.5 mm.
GIRI Numero di giri: circa 6. Giri debolmente convessi, con diametro massimo nella parte bassa del giro. Sutura abbastanza evidente. I giri tendono ad essere un po’ strangolati sotto la sutura.
COLORE Bianco, semitrasparente negli esemplari freschi.
COLUMELLA Sottile, un po’ intorta, senza dente né piega, un po’ nodulosa in alto.
PROTOCONCA Tipo B (135°) di forma planorbide. Nucleo parzialmente immerso nella teleoconca (circa il 40/50 %). Dimensioni della protoconca. Le nostre misurazioni ci hanno dato un diametro compreso tra 225 e 263 µ. Nella chiave dicotomica presente nel lavoro originale è riportato una misura compresa tra 150 e 200 µ, ma evidentemente fa riferimento all’asse nucleo - cicatrice.
MICROSCULTURA Superfice completamente liscia, anche se in alcuni esemplari si può notare una traccia di striatura. Strie di accrescimento debolmente opistocline; le linee di accrescimento tendono a raggrupparsi e a formare una specie di costolatura verticale.
Specie di profondità media (16 – 100 m), conosciuta solo per il Mediterraneo (Sicilia, Toscana, Malta, Spagna meridionale, Francia meridionale); i nostri ritrovamenti ampliano la distribuzione all’Adriatico (Marche) e alla Grecia. Fu descritta originariamente come E. cossignanii, ma Nofroni & Tringali (1995) emendarono il nome al plurale, in quanto dedicata ai due fratelli Cossignani.
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei) |
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Italo
Utente Senior
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Inserito il - 04 gennaio 2009 : 09:47:57
Classe: Gastropoda Ordine: Famiglia: Pyramidellidae Genere: Eulimella Specie:Eulimella cossignaniorum
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Mi si è bloccato il programma fotografico, fortunatamente abbiamo le ottime foto di Ermanno.
Cominciamo con due esemplari da Cannizzaro, visti in tre posizioni Immagine: 137,74 KB Immagine: 109,73 KB
Ora uno da Scilla Immagine: 96,11 KB
Infine la protoconca Immagine: 58 KB Immagine: 67,37 KB
(continua)
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei) |
Modificato da - PS in data 04 maggio 2009 20:45:51 |
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Italo
Utente Senior
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3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 gennaio 2009 : 11:15:34
Classe: Gastropoda Ordine: Famiglia: Pyramidellidae Genere: Eulimella Specie:Eulimella bogi e cossignaniorum
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Confronto E. bogii – E. cossignaniorum
Ecco ora le due specie a confronto, grazie ad una fotografia gentilmente inviateci dal nostro amico Cesare Bogi (Livorno): a sinistra cossignaniorum e a destra bogii. La differenza appare netta, anche se l'esemplare di bogii appare abbastanza diverso dall'olotipo.
Immagine: 33,43 KB
Secondo il loro Autore, la distinzione fra queste due specie è basata essenzialmente su:
a) striatura spirale (presente in bogii, assente in cossignaniorum) b) dimensioni (maggiori in bogii) c) giri (piani in bogii e convessi un po’ strangolati in cossignaniorum) d) profilo (subconico in bogii e cirtoconoide in cossignaniorum) e) pseudocoste(presenti in cossignaniorum)
Questi caratteri consentono in genere di discriminare le due specie, ma, come già detto, almeno sulla base dei nostri esemplari, si manifesta una grande variabilità morfologica per cui, a volte, riesce arduo stabilire a quale delle due specie debba essere attribuito un certo esemplare. Soprattutto la striatura sembra essere un carattere aleatorio in quanto a volte è presente, sia pure con deboli tracce, anche in cossignaniorum. Penas e Al. (1996), inoltre, si domandano se sia opportuno distinguere due specie sulla base della convessità dei giri e della striatura spirale, sapendo che quest’ultima fra i Pyramidellidae, in una stessa specie, può risultare più o meno visibile.
Abbiamo allora cercato ulteriori caratteri distintivi e riteniamo di averli individuati nella protoconca:
a) leggermente più inclinata in cossignaniorum b) nucleo più immerso in cossignaniorum, per quanto ci sia una ampia variabilità c) diametro più piccolo in cossignaniorum
Per quanto riguarda in particolare quest’ultimo carattere, chi scrive ha tentato un approccio statistico, testando la differenza delle medie dei due diametri. Per quanto riguarda E. bogii, è stata considerata la totalità degli esemplari determinati con certezza (n = 10), per E. cossignaniorum, apparentemente più frequente in collezione, sono stati selezionati i 10 esemplari in migliori condizioni. Il risultato è stato sorprendente, in quanto altamente significativo. In sintesi si può affermare che la probabilità che la differenza fra le medie del diametro delle due specie sia dovuta al caso, è minima, ovvero pari al 2 per 1000. Questo non vuol dire che le due entità siano con certezza specie diverse, in quanto tale differenza potrebbe essere dovuta ad ambienti diversi, stagionalità o altro, ma certamente questo risultato costituisce in importante argomento a favore della distinzione specifica.
Le elaborazioni statistiche, per chi voglia esaminarle, sono riportate qui di seguito:
Immagine: 15,88 KB
Immagine: 36,4 KB
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei) |
Modificato da - PS in data 04 maggio 2009 20:46:39 |
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myzar
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3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 05 gennaio 2009 : 11:41:06
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Beh, oltre 5 deviazioni standard di differenza per un fisico sono anche troppe! myzar |
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myzar
Utente Senior
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3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 06 gennaio 2009 : 18:36:33
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Nel 1997 determinai questa Eulimella come bogii. Oggi mi sono venuti dei dubbi perchè i suoi giri non sono ben piani come nella foto del confronto. D'altra parte la sua protoconca mi sembra affine a quella di bogii. Scusandomi al solito per la qualità, o meglio la non qualità dell'immagine, chiedo help.
Immagine: 152,87 KB L'esemplare proviene da Mezzaluna di Capraia, 250 m. myzar PS Le strie orizzontali che appaiono nella immagine sono un artifatto, non sono reali. |
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Italo
Utente Senior
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3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 gennaio 2009 : 21:57:38
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Secondo me corrisponde a bogii; o meglio, corrisponde ai miei esemplari determinati come bogii e qui illustrati. Che del resto l'esemplare del confronto non sia molto simile all'olotipo è un fatto, non so se sia un paratipo, forse sì, comunque ha un aspetto generale diverso. Più lo guardo e meno penso che sia bogii. Non che sia il solo, nella collezione mia e di Ermanno vari esemplari sono rimasti "sospesi", senza nome. Finito questo impegno, ci dedicheremo con calma a dare un nome al materiale rimasto anonimo e chissà che succederà...
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei) |
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myzar
Utente Senior
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3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 06 gennaio 2009 : 22:03:37
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Bene! Grazie Italo. myzar |
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Italo
Utente Senior
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3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 gennaio 2009 : 09:56:26
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Fino a adesso, è stato un gioco da ragazzi. I problemi cominciano ora. Quindi ora affrontiamo, o almeno cerchiamo di farlo, un gruppo intricatissimo, il complesso di specie riconducibili ad Eulimella acicula (Philippi, 1836). Riteniamo infatti che sotto questo nome si celino più specie, difficilmente separabili l’una dalle altre. Qualcosa di simile al gruppo di Alvania lineata o di Calliostoma laugieri.
A nostro avviso, il primo problema è individuare le varie “forme” che si possono incontrare in letteratura, facendo riferimento ai nomi che ad esse vengono attribuiti. Schematicamente, e senza la pretesa di essere esaustivi, possiamo individuare 5 distinte entità.
a) Mare del Nord, Norvegia. Warén (1991) illustra un esemplare di acicula (con il nome laevis Brown, 1827) che si presenta particolarmente conico e quasi indistinguibile da scillae; abbastanza diverso quindi dagli esemplari che si rinvengono in Mediterraneo. Non è ad esso, quindi, che possiamo fare riferimento per i confronti. b) West Africa. Gli esemplari di acicula presenti nelle nostre collezioni (Mauritania, West Sahara), alcuni dei quali determinateci da Penas e Rolan, hanno tutti protoconca molto grande, profilo praticamente verticale e striatura spirale ben marcata e sempre presente; in questa area la variabilità morfologica di questa specie appare minima. Anche in questo caso non può essere presa come termine di paragone. E’ importante puntualizzare che in West Africa sembra del tutto assente la subcylindrata così come da noi intesa (v. oltre). c) Mediterraneo. Eulimella acicula fu descritta da Philippi per il pleistocene siciliano; anche in questo caso il materiale tipico non è stato rintracciato, ma secondo la tradizione viene considerata tipica la forma presente nel nostro mare, con protoconca abbastanza grande, profilo subcilindrico/subconico e striatura molto sottile, a volte assente; questa entità sembra presentare una variabilità morfologica molto ampia. Un buon riferimento può essere considerata l’illustrazione di Penas e al (1996 Fig. 69). d) Mediterraneo. Eulimella subcylindrata (Dunker in Weinkauff, 1862) storicamente è considerata una specie molto simile ad acicula ma da questa distinta per le minori dimensione della protoconca (v. Nofroni & Tringali 1995); Van Aartsen la considera sinonimo di acicula e ne ha selezionato il lectotipo (1994 Fig. 16). La conchiglia che vediamo presenta protoconca apparentemente abbastanza piccola, almeno in proporzione al resto della conchiglia, e profilo un po’ pupoide, soprattutto nei primi giri. Riteniamo pertanto che siano queste le caratteristiche che ci consentono di caratterizzare subcylindrata. e) Mediterraneo, coste spagnole (e altrove). Oliver Baldovì (2007 Figg. 83 - 87) ha presentato esemplari simili per molti aspetti ad acicula (striatura, protoconca, dimensioni) ma con i giri nettamente convessi anziché piani; li ha indicati come Eulimella sp. Lo stesso Van Aartsen (1994 Fig. 15) illustra un esemplare di acicula con caratteristiche molto simili. Noi siamo in possesso di un limitato numero di esemplari con tali caratteristiche (Lampedusa) sulla base dei quali, al momento, non è agevole esprimere un parere; non è però da escludere la possibilità che il Mediterraneo ospiti una terza “specie” di questo gruppo.
Stabilire dagli elementi morfologici suddetti se le varie entità, (acicula, subcylindrata e sp.) debbano essere distinte a livello specifico, considerando in particolare l’ampia variabilità morfologica, è un problema che va al di là delle nostre possibilità. Solo analisi più sofisticate potranno forse stabilirlo con certezza. Qui ci limitiamo a caratterizzarle ed a fornire, se possibile, qualche elemento di distinzione. Preliminarmente ribadiano che il nome da adottare per la specie di Philippi è acicula sia perché la descrizione di laevis è incompleta e non consente una identificazione sicura (Van Aartsen 1994), sia perché si riferisce ad esemplari del Mare del Nord che, come abbiamo visto, appaiono distinti, o diversi, dalla specie mediterranea.
Per scheda e foto dovrete aspettare un po', non so quanto, Ermanno si sta riprendendo da un'influenza.
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei) |
Modificato da - Italo in data 07 gennaio 2009 10:07:04 |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 gennaio 2009 : 13:57:53
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Auguri a Ermanno... Approfitto della pausa per introdurre un paio di miei incertae sedis.
Questa proviene da Cannizzaro e mi sembra di poterla attribuire a bogii: il profilo dei giri è abbastanza appiattito, però non vedo traccia di scultura.
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Un altro giovane che invece proviene da Fiumicino 400m: l'incertezza è tra cerulli e ventricosa... per la forma del nucleo penso che forse cerulli sia più probabile.
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Ciao, Andrea |
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Italo
Utente Senior
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3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 gennaio 2009 : 14:23:24
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La prima è uno di quegli esemplari problematici. Il profilo è un po' ibrido, però la mancanza di striatura, la protoconca apparentemente piccola e il nucleo un po' immerso mi fanno propendere per cossignaniorum; e poi a Cannizzaro, se ben ricordo, c'è solo questa specie. Per la seconda invece sono pressocché sicuro: ventricosa. Cerulli è molto diversa e quando si trova si riconosce al volo, nel passato era stata addirittura collocata in un genere a parte (Ptycoeulimella? ma forse non è scritto così).
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei) |
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myzar
Utente Senior
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3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 07 gennaio 2009 : 18:42:35
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Tanto per tenere in caldo l'attesa, vi sottopongo la solita cattiva immagine di quella che secondo me è una "acicula", naturalmente senza per ora entrare nei dettagli. Profondità 30 m, altezza circa 3,5 mm
Immagine: 121,5 KB myzar |
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Italo
Utente Senior
Città: Roma
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Regione: Lazio
3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 gennaio 2009 : 19:04:17
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Corrisponde a quello che intendo io.
Colgo l'occasione per darvi la descrizione originale e la relativa illustrazione. Immagine: 224,78 KB
Immagine: 21,25 KB
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei) |
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myzar
Utente Senior
Città: Livorno
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3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 07 gennaio 2009 : 19:17:52
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Bene, mi sento meno solo. myzar |
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