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                      |  Inserito il - 19 gennaio 2008 :  16:46:27     Classe: Bivalvia Famiglia: Unionidae Genere:  Anodonta  Specie:Anodonta  cf. cygnea
 
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           	| Tra i molti problemi ancora insoluti c'è quello della presenza di Anodonta cygnea nelle acque italiane. Nell'escursione di inizio dicembre 2007 a Macchia Grande ang,Mauro Grano ed io trovammo lungo il Collettore di Ponente della Bonifica di Maccarese un certo numero di conchiglie di Anodonta.
 Dall'esame degli esemplari sono risultate due specie diverse, Anodonta anatina ed una seconda specie che da un esame conchigliare risulta essere molto simile ad Anodonta cygnea.Le dimensioni sono pressoché uguali:15,5 cm perA. anatina e 15 cm per A.cf.cygnea.
 
 A.anatina(sin)A. cygnea(dx)
 
   
 
 In una precedente discussione viene citato un lavoro genetico (Castagnolo, Nagel & Concetti, 2001) in cui viene evidenziata la presenza di due specie autoctone geneticamente distinte in Italia che dovrebbero corrispondere a quelle presenti in Europa: Anodonta antina ed Anodonta cygnea.Esiste una buona chiave di ricunoscimento delle specie in MalaCo(Vrignaud, S. 2005)
 Anodonta anatina si distingue da Anodonta cygnea per la forma subtriangolare mentre è ellittica in Anodonta cygnea,ancora non disponiamo di buone immagini per un confronto delle specie italiane.
 
 Tra le due specie reperite oltre la forma che già è molto indicativa vi sono anche altre differenze facili da identificare come la scultura dell'umbone che in A.anatina è molto più rilevata.
 
 A.anatina(sin)A. cygnea(dx)
 
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 Infine una visione dell'interno delle valve
 
 Anodonta(Anodonta)cygnea (LINNAEUS, 1758)
 
   
 Anodonta anatina
 
   
 
 
 
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                      |  Inserito il - 21 gennaio 2008 :  12:37:17     
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                      | Effettivamente, secondo Fauneur Anodonta cygnea e' presente in Italia come in tutta l'Europa. Non so perche' gli autori della nostra checklist abbiano giudicato diversamente dai colleghi, ma e' difficile non sospettare un atteggiamento troppo conservativo quando si confronta la nostra checklist con quella di altri paesi, dove forse si cade nel difetto opposto. Segnalo una pagina di Minambiente Link
  che riporta specie di interesse comunitario; non cita A.cygnea, ma menziona l'interessantissma Margaritifera (Pseudunio) auricularia, quasi certamente estinta ma segnalata "nel secolo scorso" (XX o XIX?). Chissa' che, come e' stata   ritrovata in Francia e Spagna, non ricompaia anche in Italia! Ma temo sia solo un bel sogno. Ciao, 
 Fern
 
 
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                      |  Inserito il - 21 gennaio 2008 :  16:50:21     
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                      | Credo che sulle unionidae italiane non sia mai stato fatto uno studio organico con campionamenti mirati,a questo si aggiunge il fatto che le conchiglie sono diverse da un fiume all'altro,ed anche da un'ambiente od un altro nello stesso bacino.La stessa specie può colonizzare acque ferme o acque correnti adattando la conchiglia alla necessità. A questo si aggiunge una scarsa conoscenza di queste specie che in gergo popolare(almeno dalle mie parti)ci si limita a chiamare vongole o cozze di fiume indipendentemente dalla specie.
 Date le premesse la presenza di Margaritifera (Pseudunio) auricularia che non è specie frequente può passare inosservata.
 Secondo Vrignaud,2005 la specie colonizza un ambiente acido in testa ai bacini per cui la conchiglia si dissolve facilmente dopo la morte del mollusco lasciando il periostraco,la sua presenza è segnalata su massicci cristallini,forse non ama le acque dure dei complessi calcarei.
 Indirizzando le ricerche negli ambienti indicati potrebbe anche scaturire qualche sorpresa.
 Per distinguerla basta osservare se invece delle due lamelle laterali della cerniera di Unio ne è presente solamente una rudimentale.
 
 
 
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                      |  Inserito il - 27 gennaio 2008 :  16:41:39     
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                      | Posto bivalve (io credo Anodonta) del canale Riolo nei pressi di San Pietro in Casale (BO) L'esemplare postato è circa 220mm ma ne ho trovato uno di 230, la conchiglia è molto spessa robusta ed è una caratteristica comune nel canale (salvo in esemplari giovanili)
 
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                      |  Inserito il - 27 gennaio 2008 :  16:51:33     Classe: Bivalvia  Famiglia: Unionidae Genere:  Anodonta  Specie:Anodonta  woodiana woodiana
 
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                      | Questi sono di stamattina, sono andato per canali con l'amico Viller (che cerca di traviarmi con i molluschi inferiori ai 10mm.....  ) Siamo nel Cavo Fiume Meletola (RE), mi hanno colpito i bivalvi perchè dotati di conchiglia più sottile rispetto a quelle che trovo nel "mio" canale inoltre hanno un colore verdastro con fasce raggiate di colore diverso.
 Queste dovrebbero essere Sinadonda woodiana.
 Dimensioni 150-190mm
 Beppe
 
 
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                      | Modificato da - Subpoto in data 28 gennaio 2008  00:35:23
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                | papuinaUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 27 gennaio 2008 :  16:55:37     
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                      | La patina biancastra dei primi esemplari che conservo ormai da qualche anno è crema. Meglio la patina che con uno straccetto si può togliere, delle crepe.
 
 
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                      |  Inserito il - 27 gennaio 2008 :  17:02:33     
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                      | Ciao Beppe, credo che si tratta di S. woodiana. 
 Sebas
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                      |  Inserito il - 27 gennaio 2008 :  17:22:45     
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                      | Finalmente vediamo delle belle immagini di Anodonta(Sinodonta)woodiana,la maggior parte delle foto che abbiamo attribuito a questa specie sono da riferirsi ad Anodonta anatina specie autoctona del nostro territorio. La grande variabilità di questa specie spesso può trarre in inganno,A.anatina è caratterizzata da una conchiglia più solida delle congeneri e da un notevole spessore come mostrato nelle foto di Papuina.
 Cominciamo ad orientarci anche tra questi grandi bivalvi.
 
 
 
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 Sandro
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                      |  Inserito il - 27 gennaio 2008 :  20:21:53     
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                      | Anodonta anatina è piuttosto massiccia e spessa,e si vede anche sulla foto fatta direttamente sull'umbone,potresti fotografarle a confronto con S.woodiana evidenziando lo spessore delle conchiglie? La scultura dell'umbone mi sembra un carattere molto variabile considerando anche che spesso è molto corrosa,bisognerebbe osservarla su esemplari giovani.
 
 
 
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                | papuinaUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 27 gennaio 2008 :  22:01:36     
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                      | Prima di attrezzarmi con un pò di foto ti informo che lo spessore dell'Andodonta del canale Riolo (BO) è di circa 4,00mm.....massiccia  mentre la sinodonta di (RE) circa 1,5-2,00m
 Beppe
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                | papuinaUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 28 gennaio 2008 :  21:49:48     
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                      | Per confronto e per aiutare a fare confusione posto l'esemplare di Reggio Emilia di mm185x68 con esemplare di (BO) di mm220x80 L'umbone è dell'esemplare di (BO) per confronto con quello già postato di Reggio Emilia.
 
 
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                | marcorossiUtente V.I.P.
 
    
 
 
 
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                      |  Inserito il - 30 gennaio 2008 :  14:22:43     
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                      | Confesso di avere ancora parecchie difficoltà a distinguere Anodonta woodiana woodina da Anodonta anatina. Per Anodonta cygnea invece mi sento più tranquillo. Questa qui sotto me l'ha portata ieri un  amico, è forse anatina? 
 Anodonta cfr anatina, 240mm,  Stretti di Eraclea (VE),  fossato presso un campo.
 
 
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 Vista degli umboni,
 
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 Grazie
 
  Marco |  
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                | papuinaUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 14 aprile 2013 :  09:50:41     
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                      | Questa è senz'altro woodiana, il carattere da osservare sono le linee parallele nell'umbone, e le dimensioni notevoli. Woodiana confonde un pò per il fatto che in genere le valve sono tondeggianti mentre in alcuni esemplari sono allungate.
 Se anche woodiana ha sessi separati, forse potrebbe essere un dimorfismo sessuale?????
 Ho l'impressione che sia woodiana anche la prima a sx del post iniziale di Sandro e naturalmente lo sono anche le mie che ho postato di seguito.
 beppe
 
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                      | Modificato da - papuina in data 14 aprile 2013  09:53:53
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                | chiariniUtente nuovo
 
 
 
                 
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                      |  Inserito il - 14 febbraio 2014 :  15:38:06     
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                      | Studi genetici recenti sembrano indicare che le specie autoctone Italiane sono distinte sia da A. cygnea che da A. Anatina e sarebbero almeno due 
 
 Link
  
 Tratto da
 
 Ecology and evolution of the freshwater mussels unionoida : with 38 tables
 Autore: 	Gerhard Bauer
 Editore: 	Berlin [u.a.] Springer 2001
 
 Testo difficile da trovare in Italia, ma reperibile presso l'editore
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                | fernUtente Senior
 
     
 
                 
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                      |  Inserito il - 16 febbraio 2014 :  23:47:11     
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                      | Grazie. Il lavoro di Nagel era già stato segnalato ma io me n'ero dimenticato e comunque ora abbiamo una "preview". Confesso che preferisco non occuparmi di molluschi acquatici, perché l'ambiente è così devastato da inquinamento e specie alloctone che mi viene la depressione. Ciao,
 
 fern
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                      |  Inserito il - 17 febbraio 2014 :  08:50:52     
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                      | |  |  | Confesso che preferisco non occuparmi di molluschi acquatici, perché l'ambiente è così devastato da inquinamento e specie alloctone che mi viene la depressione. Ciao, 
 fern
 
 | 
 Allora siamo in due... credo però che la percezione generale sia ben lontana da una visione realistica del degrado raggiunto dai nostri ambienti acquatici (parlo, per esperienza mia, della situazione riscontrabile in pianura dove, anche se sembrava impossibile, le cose sono ulteriormente peggiorate negli ultimi anni...
  ) 
 
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                      | ciao
  
 Iperione
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                      |  |  | 
              
                | chiariniUtente nuovo
 
 
 
                 
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                      |  Inserito il - 18 febbraio 2014 :  18:52:20     
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                      | Concordo con le vostre impressioni, 
 dalle mie parti c'è stata una catastrofe a livello di Unio (mancus? var. elongatulus?) fino a cinque anni fa estremamente diffuso in tutta una serie di rivoli e poi totalmente scomparso dopo le terribili siccità estive provocate dagli emungimenti sconsiderati per le irrigazioni del kiwi, diventata ormai monocultura, che riducevano i letti a carraie percorribili in bici per decine di km, tapezzate in qua e in là di mucchi di nicchi di unionidi vuoti, cumuli di palaemonetes disidratati e scheletri di pesci di vario genere.
 
 Paradossalmente, almeno per il momento, le Anodonta sopravvissute nei laghetti di ritenzione vicino alle sorgenti ed in appennino sono riuscite timidamente a ripopolare anche i corsi d'acqua, mentre Unio sembra non avercela fatta. Purtroppo la woodiana sembra particolarmente ben attrezzata per queste emergenze.
 
 
 Anche a me è venuta spesso la depressione, come quando una sorgiva popolata di Potamon fluviatile è stata tinta di blu da un'immissione di anticrittogamici. Però a distanza di molti anni, anche grazie alla segnalazione repentina alla polizia municipale che è prontamente intervenuta, il granchio è tornato.
 
 Farsi scoraggiare è comprensibile ma occorre reagire e segnalare, anche su forum come questo dove si può trovare la giusta sensibilità.
 
 
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