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 Foce Bevano - una storia
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OrsoTib
Utente V.I.P.


Città: Lugo
Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


130 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 febbraio 2011 : 22:29:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una sola parola....

FINALMENTE!!!


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c'è ancora moltissimo da fare... è solo l'inizio, ma almeno qualcosa si muove!!!

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Stefania
Utente Senior


Città: Rovereto
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


2807 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 febbraio 2011 : 17:49:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, era ora! Speriamo che presto TUTTA l'area ritorni fruibile, senza rischiare di trovarsi in un set di film "a luci rosse" (per usare un eufemismo)!


Stefania
ciao
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 17 febbraio 2011 : 18:51:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, una buona notizia ogni tanto ci vuole proprio .

Sarah Gregg - Con altri occhi, Flickr, Facebook


"Mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto", (Stephen Jay Gould)
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fabioliverani
Utente V.I.P.

Città: cesena
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


146 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 22 febbraio 2012 : 12:23:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao tutti,
va aggiunto che la foce del bevano era, almeno credo, correggetemi se sbaglio l'unica foce naturale rimasta in emilia romagna, ricordo che ai tempi andai a fotografare parte dei lavori eseguiti di ruspa e pali atti a snaturalizzare l'ultima foce naturale rimasta in regione. va anche specificato che molte delle casine non erano affatto abusive, infatti sono ancora in piedi (hio fatto "un salto" domenica( 19 - 2 012)e con tanto di numero civico. le casine avevano un valore storico, sociale, umanistico... il valore naturalistico di foce bevano esiste, eccome, ma sempre grazie alla devastazione delle ruspe la ripa dove nidificavano decine di gruccioni si è ridotta a davvero poco, non ho visto tracce di nidi. sinceramente prefrivo le casine alle ruspe e a quei ridicoli pali che spero il fiume con il tempo si porti via riaprendosi la strada che vuole, in barba a quei quattro brutti pini... che secondo alcuni minacciava.

L’utopia è come l’orizzonte:
Cammino di due passi, e si allontana due passi.
Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi.
L’orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l’utopia?
A questo: serve per continuare a camminare.
EDUARDO GALEANO
....
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 febbraio 2012 : 12:38:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Qualche foto qui? Senza penso che sia difficile farsi un'idea della situazione per chi non è di quelle parti.

Saluti e grazie
Alberto

"Ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti".
"Come è più difficile a 'ntendere l'opere di natura che un libro d'un poeta"
"La natura è piena d'infinite ragioni, che non furon mai in isperienzia." (L.d.V.)

Modificato da - Albisn in data 22 febbraio 2012 12:40:09
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fabioliverani
Utente V.I.P.

Città: cesena
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


146 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 22 febbraio 2012 : 14:13:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
alberto ciao,
se ti riferisci a quelle da me citate, purtroppo, o per fortuna, erano altri tempi (pre digitale) e le ho su diapositiva :-) scomode da raggiungere e inoltre non sono dotato di scanner per esse... mi dispiace... ma in questo ben fatto e ben scritto "post" vedi molto bene il luogo in oggetto.
ciao
f.

L’utopia è come l’orizzonte:
Cammino di due passi, e si allontana due passi.
Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi.
L’orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l’utopia?
A questo: serve per continuare a camminare.
EDUARDO GALEANO
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 febbraio 2012 : 14:46:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa discussione è uno dei gioielli di FNM. Come minimo hai avuto il merito di averla riportata alla luce.

Pensavo che le tue considerazioni si riferissero a recenti cambiamenti della situazione. Ho sentito che sono stati fatti degli sgomberi di capanni abusivi, come del resto mi sembra che indichino il link (non più funzionante) e i commenti poco sopra.

Come è andata a finire? Non ho idea del risultato.

Saluti
Alberto

"Ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti".
"Come è più difficile a 'ntendere l'opere di natura che un libro d'un poeta"
"La natura è piena d'infinite ragioni, che non furon mai in isperienzia." (L.d.V.)

Modificato da - Albisn in data 22 febbraio 2012 14:50:02
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fabioliverani
Utente V.I.P.

Città: cesena
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


146 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 22 febbraio 2012 : 15:20:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
... ho fatto un giretto li domenica scorsa, non senza difficoltà, neve alta nella strada bianca, i lavori o i crimini di abbattimento credo sia stati interotti dal "nevone". ai miei occhi un brutto spettacolo. sono rimaste in piedi solo 2 - 3 casine, dappertutto le "ferite" delle ruspe, plastiche, abbastanza degradato. magari finiscono i lavori e l'ambiente si riprende i suoi spazi, questo lo ignoro. ho notato alcune frane (ovvie) fra le palizzate che dovrebbero convogliarel'acqua, un discreto insabbiamento dell'ingresso nella "vasca di espansione", appartengo a quelli che non approvavano l'operazione foce|foci artificiali, i nudisti mi stavano simpatici, ho fatto li un servizio sui gruccioni (prima ce ne nidificavano molti)e ricordo situazioni bizzarre e divertenti. ho sempre avuto un po' l'impressione che l'operazione bavano fosse in parte spinta dai bachettoni (il bachettone ravennate può essere peggio anche di un ministro) che mal tolleravano i frequentatori della cosi detta "bassona" ma forse è solo un pregiudizio mio...
ciao f.

L’utopia è come l’orizzonte:
Cammino di due passi, e si allontana due passi.
Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi.
L’orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l’utopia?
A questo: serve per continuare a camminare.
EDUARDO GALEANO
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theco
Utente Super




6117 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 22 luglio 2012 : 14:29:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
immagine da Ravennanotizie.it
Foce Bevano - una storia
68,31 KB


Esistono posti che non hanno pace.

Lo scorso giovedì delinquenti piromani hanno incendiato la pineta Ramazzotti (è il nr.5 nella foto aerea che trovate all'inizio di questa discussione), sono andati distrutti 40 ettari di bosco.

Sono in corso le indagini ma sembra probabile che l'accaduto sia da ricollegare alle demolizioni di cui si diceva sopra: la zona è protetta da svariati vincoli protezionistici, alberi o meno non è ipotizzabile una sua cementificazione, quindi al momento non resta altro da pensare se non ad una 'vendetta'.

Vi terrò aggioranti.

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theco
Utente Super




6117 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 29 luglio 2012 : 10:47:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
"Nella giornata di ieri, 23 luglio, sono stati eseguiti da parte del personale del Corpo forestale dello Stato con l'ausilio di apparecchiature satellitari i rilevi della superficie percorsa dal fuoco e sono proseguiti ulteriori rilevi di carattere scientifico per individuare l'area e/o il punto (o eventuali più punti) di innesco.Dalla elaborazione dei dati che ha permesso di individuare su mappe digitali l'area percorsa dal fuoco è emerso che l'incendio ha interessato complessivamente una superficie di poco superiore ai 65 ettari, di cui 58.6 nella Riserva Naturale Statale "Pineta di Ravenna" - sezione Ramazzotti e 7 di proprietà privata limitrofa alla Riserva medesima".

"Dall'analisi degli elementi raccolti, ovvero la zona d'innesco risulta essere tra quelle non molto frequentate all'interno della pineta, l'ora dell'innesco, la giornata assai ventosa, unitamente alla verifica dei dati storici i quali evidenziano che l'area di inizio dell'incendio risulta essere stata interessata anche nel corso degli anni passati da roghi non molto estesi e/o principi di incendio di natura sicuramente dolosa per la presenza certa di più punti di innesco in contemporanea, dagli elementi raccolti dalle prime testimonianze le quali sono concordi su molti aspetti, sulla base di ulteriori elementi di stretta competenza dell'Autorità Giudiziaria, seppur senza la certezza assoluta (mancanza di ritrovamento di dispositivi di varia natura e/o parti dei medesimi usati per l'innesco) la causa dell'incendio che ha conseguentemente creato un disastro ambientale - dopo una prima doverosa collocazione tra le cause antropiche "non determinate" - viene attribuita a cause dolose".

"Si ritiene pertanto che sia stata intenzionale volontà di una o più persone causare la distruzione di uno dei più significativi lembi boscati del litorale ravennate e dell'intero Alto Adriatico. Le indagini proseguono per individuare e raccogliere elementi utili alla individuazione del/gli eventuale/i responsabile/i con le enormi difficoltà derivanti dal fatto che l'incendio ha distrutto ogni potenziale dispositivo di innesco e che molto spesso vengono utilizzate modalità di accensione dei roghi che consentono al responsabile di allontanarsi, indisturbato e senza destare alcun sospetto, dal luogo del reato".

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