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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
myzar
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 12 febbraio 2006 : 10:38:19
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Cara Spanter, non credo sia facile correlare le dimensioni all'ambiente di sviluppo. Occorrerebbero studi lunghi e complessi e francamente non credo che chi potrebbe sia interessato al problema. Tuttavia ho notato anche io qualcosa di di simile: nel 1975 sono stato ospite su un peschereccio che alla ricerca di scampi ha effettuato una lunga cala su un fondo di "500 passi" (oltre 800 metri) e tra il fango ho recuperato parecchi A. serresianus viventi, adulti con digitazioni complete, ma 30-40 % piu piccoli di quelli cui ero abituati. Mai capito il perchè. Ciao myzar |
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spanter
Utente Senior
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
3358 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 12 febbraio 2006 : 12:31:46
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Personalmente ho formulato una ipotesi ed adesso vorrei confrontarla con te. I serresianus di cui ti ho parlato sono stati raccolti in un fondale fangoso a tal punto che una volta fuori dall'accqua il fango diventava un blocco duro come pietra. Ipotesi. Magari non vengono abbastanza grandi e soprattutto le digitazioni sono più corte perchè l'habitat in cui vivono non lo richiede. Mi spiego:- Il fango è così denso che si ancorano con facilità al fondo.Ti pare una ipotesi plausibile? A proposito sai dirmi che cosa si nutrono i serresianus? Grazie Spanter |
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myzar
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 12 febbraio 2006 : 13:12:13
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Cara Spanter, non saprei. Credo che l'aspetto dei fanghi profondi in situ sia molto diverso da come appare una volta portato in superficie: visto che è costituito da particelle piccolissime, una parte notevole rimane in sospensione addirittura e la consistenza è molto soffice. Esistono animali che hanno sviluppato complessi sistemi di appendici e cirri onde non affondare nel sedimento, tra i quali anche alcune Ophiure batiali. Per la nutrizione non ho dati precisi, ma ritengo cerchi piccole particelle alimentari alla superficie del sedimento (epipsammic browser), ma non sono sicuro. Buon appetito myzar |
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spanter
Utente Senior
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
3358 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 12 febbraio 2006 : 15:29:40
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Hai ragione Myzar. La mia è solamente una ipotesi e come tutte le ipotesi per essere convalidate necessitano di verifica. Grazie comunque per aver espresso il tuo punto di vista, Spanter |
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Fabiolino pecora nera
Moderatore
Città: Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
5000 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 12 febbraio 2006 : 19:13:45
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La mia sulle popolazioni di piccole dimensioni! Spesso capita che specie diverse siano in competizione per la stessa fonte di cibo, che per gli Aporrhais credo sia costiutita sia da quello che dice Myzar ma anche da organismi morti. Dunque, un Aporrhais di grandi dimensioni avrebbe bisogno di mangiare più degli altri piccoli e potrebbe capitargli di non trovare abbastanza cibo, cosa che in un determinato tempo lo porterebbe a morte certa! Quindi può succedere che la selezione naturale porti avanti solo gli esemplari più piccoli che così trovano il cibo sufficiente per sopravvivere...in effetti cara Spanter, anche la Galeoidea rugosa delle tue zone ha dimensioni minori ed immagino molte altre specie di quella profondità...probabilmente convivono tutte in una specifica area dove i nutrienti sono ridotti e quindi fanno un po' per uno. Cosa simile la rinvengo a Punta di Pioppeto, dove in una piccolissima area convivono centinaia di specie ma quasi tutte dalle piccole dimenzioni rispetto ad altre popolazioni italiane. O, cosa altrettanto probabile, la zona ha proprio carenza di nutrienti pur essendo presenta una sola popolazione di una specie, ed allora ancora una volta sono selezionati gli esemplari più piccoli che quindi hanno bisogno di meno cibo per sopravvivere e portare avanti i loro geni (perchè in realtà negli animali come nell'uomo è tutto finalizzato a questo!). Altra cosa che potrebbe succedere...la popolazione è ricchissima di esemplari e così si vengono a creare delle strane situazioni in cui viene mantenuto l'elevato numero di individui ma presentano tutti taglia ridotta....ma credo che eventi del genere li saprebbe spiegare molto meglio un ecologo e non un malacologo in erba! Ciao Pecora nera |
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spanter
Utente Senior
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
3358 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 12 febbraio 2006 : 20:27:26
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Grazie Fabio per le tue spiegazioni e le tue idee, secondo me molto plausibili,sulle popolazioni di piccole dimensioni. Certo il cibo è molto importante per lo sviluppo di qualsiasi specie, anche se potrebbero esserci altre cause che adesso ci sfuggono. Spanter |
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Fabiolino pecora nera
Moderatore
Città: Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
5000 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 12 febbraio 2006 : 21:29:42
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Oh, sì, scusami...il cibo può essere solo una delle cause, ma ce ne potrebbero essere tante altre tipo anche il minimum home range (una sorta di minimo spazio vitale) che è la prima che mi viene in mente... Ciao Pecora nera |
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