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 ORCHIDEE
 Parlava, parlava, parlava (racconto)
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EffeCi
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


2668 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 31 gennaio 2006 : 15:42:41 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Vi propongo in questa sede un racconto basato sulle orchidee spontanee italiane, scritto dal mio "maestro orchidofilo" (nonchè mio docente di Fisica all'Università e carissimo amico da anni) Prof. Adriano Orefice.

Parlava, parlava, parlava

Parlava, parlava, parlava.
S'impappinava sulle consonanti, e strascicava le vocali. Nessuno gli faceva caso: neanch'io, fino a che non prese a sproloquiare sulla contraddizione palese che un neutro come "Cypripèdium" venga accordato con un maschile come "calcèolus". A questo punto lo fissai sgranando gli occhi, e mi sintonizzai sui suoi discorsi. Il barista continuava a non badargli più che tanto: non riteneva affatto che ad un ubriaco si dovesse negare il periodico e frequente riempimento del bicchiere; era anzi su tipi del genere che contava per mandare avanti il bar.
Zig-zagài avvicinandomi progressivamente, per ascoltare meglio.
Rivolgendosi, apparentemente, alla zuccheriera, stava ora narrando a gran voce d'aver trovato, a pochi chilometri di distanza l'una dall'altra, l'Epipactis palustris, la Spirantes aestivalis e la Liparis loeselii. Quando cominciò a rivelare dove e quando ciò era successo, pensai fosse il caso d'intervenire.
Prèsolo per una spalla, lo pilotai verso un separé sul fondo, promettendogli una razione di "superzoom", il cocktail "atomico" inventato dal barista. Ne ingurgitò uno subito, eccitatissimo.
Parlava, parlava, parlava. Aveva trovato l'Orchis spitzelii, l'Herminium monorchis, la Listera cordata. Al secondo "superzoom" venne preso, di nuovo, dal raptus di gridare dove si poteva reperirli: era troppo. Gli chiesi:" Vuole venire a casa mia? Ho alcune cosette da farle vedere".
Non fu facile trascinarlo all'auto, e poi dall'auto all'ascensore.
Si stravaccò sul mio divano, e quando tornai con le mie foto stava già ronfando. Si ridestò dopo parecchie ore, che io avevo impiegato a trangugiare tranquillanti: era dal giorno della laurea che non m'accadeva di farne uso. Era abbastanza sobrio, e mi guardò sorpreso, premendosi le tempie con entrambe le mani.
Poi allungò la sinistra, e bevve d'un sorso l'alkaseltzer che gli sfrigolava davanti. "Vedo che anche lei non scherza", mi disse. Alla mia occhiata interrogativa, indicò, col mignolo della mano che reggeva il bicchiere, le foto che avevo posato vicino all'alkaseltzer: in cima a tutte figurava il "mio" Epipogium aphyllum. "Ha già trovato la Malaxis monophyllos e l'Hammarbya paludosa? Le interesserebbero?"
Oddìo, non è che proprio non m'aspettassi una cosa del genere. Ma la grappa che stavo sorseggiando m'andò per traverso lo stesso, e impiegai cinque minuti per rispondergli: "No. Sì. Dove? Quando?".
Il giorno dopo partivamo sulla mia automobile, seguendo le sue indicazioni. Lui parlava, parlava, parlava. E io cercavo di memorizzare tutto: in un certo senso, avevamo fatto amicizia.
La marcia, nella torbiera paludosa, fu lunghissima: un incubo.
Ma ne tornai con tre rullini pieni.
Appena rincasato, corsi a consultare i miei libri, per controllare l'habitat delle orchidee che avevo appena fotografato.Mi premeva appurare una cosa sola: avrebbe potuto danneggiarle la presenza, sott'acqua, del cadavere? Benché la marcia in palude fosse stata dura già a mani vuote, sarei anche stato disposto, nel caso, a trascinarlo altrove...


PROF 28/05/1898

Parlava, parlava, parlava (racconto)

Nota personale:
Pubblico questo racconto dopo averne ricevuto, com'è ovvio, l'autorizzazione dell'Autore. Il Prof. Orefice, su mio insistente invito, ha peraltro visitato il nostro forum, e nello specifico la sez. Orchidee.
Il suo commento è stato che "parliamo troppo...".
Volevo invitarlo a fare qualche spedizione nei posti segnalatimi dai vari amici qui, ma comincio a chiedermi se sia poi una buona idea...


Un affettuoso saluto al "Prof" dal "Doc"... casomai ripassasse di qui...


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Dubito, ergo sum.

Modificato da - EffeCi in Data 31 gennaio 2006 15:47:21

lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
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Inserito il - 31 gennaio 2006 : 15:49:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Ordine: Famiglia: Genere: Specie:
Non dico nulla .

Sarah


Parlava, parlava, parlava (racconto) Lynkos - attraverso altri occhi
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