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giuliazeta
Utente Senior

Città: sassari


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Tutti i Forum

Inserito il - 16 luglio 2010 : 16:32:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Detta così, Juventino, non posso che darti ragione (anche se a malincuore).

Cmq la piccola peste si è spostata, forse s'era scocciata per le fotografie; ma non d'evessere lontana.

Quel che mi secca, è che quando c'è la prova provata della loro presenza, camminare scalzi, mettere le mani nude tra le piante, o stendersi a terra per un riposino, diventa un rischio. Nessuno la vuole eliminare; dopotutto se c'è, se esiste, un'ottima ragione c'è senz'altro, come esistono tante altre creature che consideriamo "pericolose" per l'uomo. Però, francamente, mi piacerebbe si trasferisse di qualche centinaio di metri, dove sono prati incolti, assieme a tutte le sue compagne.

ciao
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 17 luglio 2010 : 11:22:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se proprio ti preoccupa e hai l'abitudine di girara scalza, la puoi trasferire tu.
La prendi con con barattolo o un pentolino (non si sa arrampicare sulle pareti lisce)e la rilasci a distanza di sicurezza.
Scegli un posto ricco di nascondigli e rilasciala di sera, in modo che gli uccelli non la vedano e abbia il tempo di sistemarsi e fare la ragnatela durante la notte.
Può darsi che il posto scelto da te non le piaccia e si sistemi nei pressi, ma è improbabile che torni vicino a casa.
luigi
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giuliazeta
Utente Senior

Città: sassari


761 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 17 luglio 2010 : 14:53:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sempre che la ritrovi, potrei fare come dici. Di posto più in là ce n'è molto, e non è tutto abitato, anzi.

Ieri ho raccontato a un pastore della zona dei ritrovamenti, e non ne era affatto stupito, solo, mi diceva, erano anni che non ne vedeva una. Aggiunse che qualche tempo prima era stato morso a una mano da un ragno, forse da "s'arza", come la chiamano qua, e la parte si era gonfiata a dismisura, curata con degli antistaminici. Da quel che ho letto, però, per il Latrodectus ci vuole l'antidoto. Nel terreno è presente anche il Cheiracanthium, forse era stato morso da quest'ultimo.
A sua volta, una signora della zona mi ha consigliato di non farne un dramma. Secondo lei, nel caso di morso, avrei per un po' le allucinazioni, ma poi tutto passa...

Spero di aggiungere qua, molto presto, la notizia del trasloco.
ciao

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 17 luglio 2010 : 23:36:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allego con l'occasione la foto di una sua collega di Santa Teresa Gallura, anch'essa piccoletta, come si vede dal confronto col dito, ma un po' più grande, tanto che le macchie sono già completamente rosse.
Ne avevo trovate 3 nella stessa escursione.
luigi

Immagine:
Latrodectus tredecimguttatus di Gallura
241,1 KB
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 21 settembre 2011 : 23:44:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una foto del luglio 2011 nella stessa zona. Era sotto una pietra che ho rovesciato, mettendo allo scoperto diversi cadaveri di cavallette, soprattutto Calliptamus sp. Quest'anno i ragni in quell'area erano veramente pochi; sia i Latrodectus che le Argiope.

La femmina della foto manca della fila centrale di macchie rosse, che sono appena accennate.
luigi


Immagine:
Latrodectus tredecimguttatus di Gallura
180,2 KB
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 03 settembre 2013 : 22:26:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Santa Teresa Gallura (OT), 24-8-2013

Un giovane, delle dimensioni di una Steatoda triangulosa adulta, o forse meno.
Le macchie sono ancora prevalentemente bianche.

luigi

Immagine:
Latrodectus tredecimguttatus di Gallura
213,49 KB

Immagine:
Latrodectus tredecimguttatus di Gallura
206,15 KB
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 03 settembre 2013 : 22:27:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Santa Teresa Gallura (OT), 24-8-2013

Un giovane, delle dimensioni di una Steatoda triangulosa adulta, o forse meno.
Le macchie sono ancora prevalentemente bianche.

luigi

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Latrodectus tredecimguttatus di Gallura
213,49 KB

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Latrodectus tredecimguttatus di Gallura
206,15 KB
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papuina
Utente Senior


Città: SAN PIETRO IN CASALE
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


4515 Messaggi
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Inserito il - 03 settembre 2013 : 22:36:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie mille Luigi, bellissime foto non sapevo che nascono con le macchie bianche e che in seguito diventano rosse.
Un ragno fantastico, mi piacerebbe incontrarlo.
Beppe

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nocino
Utente Senior

Città: Acquapendente
Prov.: Viterbo

Regione: Lazio


4317 Messaggi
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Inserito il - 05 settembre 2013 : 09:07:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bel documento però a questo punto un paio di domande mi viene da farle...
fortunatamente dalle mie parti non c'è o almeno non ci dovrebbe essere, ho provato a cercarla ma ho trovato soltanto Steatoda paykulliana...comunque sia "bando alle ciance"...
inavvertitamente veniamo punti mentre facciamo giardinaggio ma non ci rendiamo conto di chi ci ha punti ho morsi, nel caso di questo ragno quali sono le reazioni del corpo umano? Questo solo per capire chi è il responsabile....e in seguito cosa si deve fare? Grazie in anticipo

Luca
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AnDrO
Utente Senior

Città: Vercelli


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Flora e Fauna

Inserito il - 05 settembre 2013 : 10:28:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
belle foto come sempre Luigi .

Andrea
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32990 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 settembre 2013 : 13:31:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per il morso del Latrodectus (e solo per quello!) esiste l'antidoto, e immagino che negli ospedali di una certa dimensione ce l'abbiano.
Se cerchi nel forum trovi varie notizie in diverse discussioni, ma comunque, in sintesi:
  • E' un veleno neurotossico, che non provoca effetti locali vistosi, tipo ulcere, ematomi ecc..., ma piuttosto disturbi generali (nausea, malessere, crampi, variazioni della pressione, del ritmo cardiaco, della respirazione); si muore ( eventualmente) per collasso cardiocircolatorio
  • non sembra che sia particolarmente doloroso e quindi può darsi che non ce ne accorgiamo subito;
  • Si trova esattamente negli stessi siti dove si trova Steatoda paykulliana, con preferenza per gli anfratti di una certa dimensione, perché è più voluminoso, con la differenza che è un ragno estivo mentre l'altra è invernale (periodo riproduttivo gen-mar per Steatoda, lug-ago per Latrodectus)
.
Non si trova dalle tue parti, ma già nel viterbese non è escluso, visto che sui monti della Tolfa ce ne sono parecchi.

luigi

Modificato da - elleelle in data 06 settembre 2013 21:36:09
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nocino
Utente Senior

Città: Acquapendente
Prov.: Viterbo

Regione: Lazio


4317 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 06 settembre 2013 : 10:19:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Luigi ti ringrazio per le preziose informazioni.
Da quello che avevo letto il suo morso solo in casi particolari provoca la morte dell'uomo, ma se ho capito bene non è così, giusto?
Ti faccio presente che Acquapendente e la Riserva dove lavoro sono abbastanza all'interno rispetto ai monti della Tolfa che è un pò più verso il mare e con clima molto più mite. In più posso confermare che qui c'è un clima molto particolare con sbalzi termici enormi, in tutta la provincia e anche in una buona parte del Maremma, Acquapendente risulta se non la prima tra le prime ad avere questo problema. Ci sono sia specie floristiche che faunistiche che non riesco ad ambientarsi proprio per questo particolare clima...fidati!
Ecco perchè la Latrodectus non riesco ha trovarla, probabilmente perchè è amante di climi più caldi...giusto?

Luca
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AnDrO
Utente Senior

Città: Vercelli


3091 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 settembre 2013 : 14:39:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
e i primi sintomi dopo quanto tempo compaiono dal morso?

Andrea
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Claudio Baffo
Utente Senior


Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Italy


4485 Messaggi
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Inserito il - 06 settembre 2013 : 15:07:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissime foto e ben documentate,complimenti,ciao.

Baffo

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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

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Flora e Fauna

Inserito il - 09 novembre 2013 : 22:48:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sto cercando informazioni ovunque, su internet, ma non mi soddisfano. Vorrei capire quale sia la durata di vita della malmignatta.
In un pascolo pietroso intorno ai 500 m s.l.m. ho trovato, quest'anno a settembre, diverse femmine che custodivano una media di 3 ovisacchi a testa. Tornatoci a ottobre queste c'erano ancora, ma già due settimane fa non ce n'era più una, pur restando dov'erano gli ovisacchi. Oggi ho trovato solo un maschio che si è rifugiato dentro una tana ottenuta su una cacca secca di mucca.
Ma se le femmine depongono in estate e le uova si schiudono la primavera successiva, le femmine scomparse sono morte per ragioni naturali oppure è successo qualcosa? Avevo letto che le femmine controllano le uova e pensavo lo facessero fino alla schiusa...


"Fermati ogni tanto. Fermati e lasciati prendere dal sentimento di meraviglia davanti al mondo". Tiziano Terzani
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AnDrO
Utente Senior

Città: Vercelli


3091 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 novembre 2013 : 20:58:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mi sa che devi aspettare il nostro "malmignattologo" Luigi .

Andrea
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32990 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 novembre 2013 : 15:15:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non ho osservato la stagionalità dei Latrodectus tredecimguttatus in Gallura, ma l'ho documentata nel Lazio, dove faccio foto quasi tutto l'anno.

Per la Gallura ho osservato femmine a guardia degli ovisacchi fino a tutto ottobre e i piccoli sono usciti in aprile dell'anno dopo.

Nel Lazio ho cominciato a vedere delle femmine morte a metà inverno, come risulta nella discussione che ho linkato.

Comunque, il ciclo è annuale, e la crescita è rapida; in 3-4 mesi se trovano cibo in abbondanza possono diventare adulte.
Di solito i tempi sono quelli che ho detto, ma ci possono essere eccezioni. In Sardegna ho documentato dei piccoli usciti dall'ovisacco in luglio, il che fa pensare che ci possano essere anche 2 generazioni all'anno. In altri casi ho osservato femmine adulte o quasi in febbraio, il che fa pensare a una generazione sfasata, oppure a individui che non hanno trovato cibo sufficiente e si svilupperanno in 2 anni.


luigi
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 novembre 2013 : 21:48:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per l'esaustiva risposta.
Quindi è possibilissimo che data la quota un po' più alta rispetto al solito, siano morte prima a causa della discesa delle temperature notturne, pur se di giorno c'erano trenta gradi fino alla scorsa settimana?


"Fermati ogni tanto. Fermati e lasciati prendere dal sentimento di meraviglia davanti al mondo". Tiziano Terzani
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 novembre 2013 : 22:56:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Direi di sì. Le femmine che hanno deposto probabilmente sono più deboli ed esaurite e sopportano peggio il freddo rispetto alle "zitelle", o semplicemente muoiono di vecchiaia.
Comunque, questi ragni non arrivano a curare la prole, come invece fa normalmente il Theridiidae invernale che frequenta gli stessi ambienti Steatoda paykulliana.

luigi
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 novembre 2013 : 11:48:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie. In effetti Steatoda paykulliana l'ho trovata viva e arzilla in pieno inverno...


"Fermati ogni tanto. Fermati e lasciati prendere dal sentimento di meraviglia davanti al mondo". Tiziano Terzani
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