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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
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scarlo
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Flora e Fauna

Inserito il - 11 agosto 2009 : 09:44:53 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve, sono un nuoco iscritto, molto appassionato di animali in genere e anche di fotografia.Confesso che fino a qualche anno fà anch'io ero tra gli "ignoranti" in materia che credevano che il calabrone fosse una xilocopa o un bombus, ma facendo una ricerca , mi è capitato di finire nelle pagine di questo forum e da allora ho avuto sempre l'intenzione di iscrivermi, ma il tempo è sempre tiranno, e con due figli piccoli ed altri problemi legati a persone anziane , non mi è stato mai possibile..
Veniamo all'argomento della mia discussione: ai primi di luglio, una mattina prima di recarmi al lavoro,verso le 8, ho notato un calabrone che svolazzava intorno a casa mia...avendo due figli piccoli mi sono preoccupato un pò, non conoscendo le abitudini di questo magnifico animale, ma sapendo della sua pericolosità in caso di puntura.Ho tenuto sotto controllo il tutto, ma lui non si è fatto più vedere..Ora è qualche giorno che c'è un esemplare che ci fa spesso visita, gira, controlla e poi dopo alcune apparizione sparisce.speravo che i due temporali pomeridiani che ci sono stati in questi due giorni avessero allontanato l'animale, ma ieri sera verso le 18 l'ho notato ancora..
Io abito in aperta campagna, ho alcune piante tra cui due di noce , una di circa 15 anni mentre l'altra, dove si aggirava il calabrone, è ormai centenaria.
In conclusione vorrei aggiungere che adesso che so riconoscere un calabrone, mi ricordo che anche negli anni scorsi ho notato la stessa cosa, ma sulla pianta di noce più giovane.
Sono abbastanza preoccupato per i figli....Potreste iindicarmi le abitudini del calabrone e se quello che ho raccontato significa qualcosa di specifico?
Grazie e un saluto a tutti i forumisti.
Lorenzo

Lorenzo Scarchini

Goliathus
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Flora e Fauna

Inserito il - 11 agosto 2009 : 11:05:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, con i calabroni c'è da stare attenti, ma, come tutti gli insetti (e gli altri animali) nn attaccano se nn disturbati consciamente o inconsciamente...
Io vivo a Roma e qui ce ne sono abbastanza ma molto spesso vado in una casa di campagna e là sono molto comuni, quindi ti capisco quando li vedi svolazzare in giro.
Cmq quando volano vicino a terra o in prossimità degli alberi stanno sicuramente cacciando qualche insetto (infatti sono predatori, secondo me, invincibili) e quindi nn bisogna temerli, anche se nn vanno infastiditi: x esempio disturbare i nidi come di solito si fa con le vespe (nn sto dicendo che le vespe vanno disturbate, ma a volte vanno tolti i nidi perchè fatti in zone poco idonee...).
Qui puoi trovare informazioni sulla biologia e altre cose interessanti: Link.
Ah, dimenticavo: Benvenuto nel Forum !
Luca

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gomphus
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Inserito il - 11 agosto 2009 : 11:26:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao lorenzo

prima di tutto, benvenuto

i calabroni effettivamente possono essere pericolosi, soprattutto per i bambini piccoli, ma se pungono è perché sono stati disturbati, soprattutto se inavvertitamente minacciamo il loro nido

dovresti verificare se il tuo noce centenario non ha per caso nel tronco una cavità che ospita un nido (le cavità dei tronchi, insieme a solai, soffitte, sottotetti etc., sono i loro siti preferiti), in pratica avvicinati con cautela a 4-5 mt, non di più, e osserva per qualche minuto se c'è qualche foro, anche piccolo, da cui si vedono entrare e uscire calabroni, e in tal caso vedi cosa vuoi fare; se il nido resterà dov'è , evita di avvicinarti troppo e soprattutto evita assolutamente che ci si avvicinino i tuoi figli

se vuoi eliminare il nido (ne avresti tutte le ragioni ), non cercare di farlo tu , rivolgiti a un operatore specializzato; cmq un'alternativa è aspettare fino a quest'autunno (girando alla larga nel frattempo), quando la colonia con l'arrivo della cattiva stagione si estinguerà (vespe e calabroni formano società annuali), e successivamente provvedi a otturare i fori di accesso alla cavità, in modo di evitare una nuova nidificazione l'anno prossimo

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare

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ugandensis
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Flora e Fauna

Inserito il - 11 agosto 2009 : 11:33:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao. Una accortezza da usare sempre (visto che il Calabrone non ha un carattere dolcissimo, a differenza di Xilocope e Bombi), è non frapporsi mai fra il soggetto e la sorgente di luce, sia essa il sole o una luce artificiale, visto che sono attivi anche di notte. Il rischio di punture (non si sa perchè) in quel caso è molto più alto che non stando dietro l'animale, posizionandoci cioè tenendo l'animale fra noi e la fonte di luce.
Era il comandamento numero 1 quando raccoglievamo nidi di Polistes dominulus per qualche tesi di laurea. Qua si parla di Calabroni, ma ricordo che questa regola sembrava valere per molti imenotteri, Calabrone compreso. La riporto qua così come la ricordo.

"...lì ci troverai i ladri gli assassini/ e il tipo strano/ quello che ha venduto per tremila euro/ sua figlia a un nano..."
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Cmb
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Flora e Fauna

Inserito il - 11 agosto 2009 : 12:18:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ne ho in casa - con grande traffico volante - per non arrivare nelle stanze devo tener chiuso le finestre perche essi arrivano con grande piacere dov'è luce nella notte.....



"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile,
et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose
d’un peu satisfaisant sous ce rapport."
H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823

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scarlo
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Flora e Fauna

Inserito il - 11 agosto 2009 : 14:39:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Intanto grazie per la calorosa accoglienza.Effettivamente il mio noce ne ha molte di cavità, ma non credo vi siano nidi,visto che non ho mai notato un via vai di questi animali.Giusto un anno fa, in un paese lungo le sponde del Trasimeno, proprio sul viale principale ve n'era uno a due metri da terra in una cavità di una pianta..la proprietaria del bar adiacente era disperata perchè i clienti scarseggiavano a causa del continuo via vai dei calabroni...Ha dovuto chiamare i vigili del fuoco per rimuovere il nido.
Posterò in seguito anche le mie poche foto e di qualità non eccelsa, visto il mio timore referenziale.
Ho molte altre cose da chiedere e...da farvi vedere, perchè ho la passione di fotografare ,e ho imparato a conoscere, tramite questo forum, anche l'urocerus gigas che ho puntualmente fotografato e che ho "allevato", a mia insaputa, una larva..
volevo chiedervi se esiste quaklche testo specifico, non impegnativo, che tratti di questi animali.
Grazie a tutti.Lorenzo

Lorenzo Scarchini
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scarlo
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Flora e Fauna

Inserito il - 11 agosto 2009 : 23:53:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Salve, continua la mia osservazione, ma è sempre un esemplare che si fa vedere.Non posso sapere se si tratta dello stesso, a me pare di aver notato un pò di differenza nelle dimensioni...comunque non superiore ai 3cm.Ecco, adesso vorrei sapere come si riconosce un maschio da una femmina...A me pare di aver capito che la femmina è di dimensioni maggiori (5cm. contro i 2,5-3 del maschio).E' solo questo il fattore che determina il sesso?
Ci sono altre cose che mi piacerebbe conoscere:
-non c'è un animale che riesce a predare il calabrone?Insomma, è in cima alla catena alimentare?
-nell'eventualità di avere un nido o sulla pianta di noce o sul tetto, quanti esemplari dovrei notare?(io ho guardato bene, finchè l'altezza della pianta me lo ha permesso, ma non ho visto un via vai di calabroni..
-quanto si allontanano dal nido?
Proprio alcune sere fà ho visto su uno dei canali a pagamento (non so se si può fare il nome della piattaforma televisiva)dedicati ai documntari sugli animali, quanto siano "testarde" le api cosidette assassine americane:alcune persone, ben protette, hanno disturbato il nido di queste api, e poi hanno misurato la distanza fino alla quale gli animali li hanno inseguiti..350 mt.!!
Anche il numero delle api che ha assalito i disturbatori era superiore a quello di api normali.

Lorenzo Scarchini
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Cmb
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Flora e Fauna

Inserito il - 12 agosto 2009 : 07:40:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una volta ci erano dentro il mio vecchio camper. Ci era un nido e circa 10 adulti - il nido con ca 10 larve.



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Goliathus
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Flora e Fauna

Inserito il - 12 agosto 2009 : 10:53:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, x quanto riguarda il sesso la loro società è simile a quella delle api: c'è una femmina (grande, anzi lunga circa 5 cm) che sta quasi sempre nel nido e i maschi e le operaie (2-2,5 cm) che vanno in giro cacciando e portando al nido materiali utili alla costruzione.
Se c'è un animale in grado di contrastarlo? Beh, nn sono uno specialista di calabroni, ma secondo le mie osservazioni e esperienze, credo che a livello di insetti, nn abbia rivali. Se parliamo di altre classi di animali nn so, penso di sì (è cmq una specie autoctona che è arginata dai predatori naturali), insomma nn sono King Kong...
Parlando dei nidi, prima di tutto dipende dalla grandezza di questi ultimi; io di solito ne vedo moltissimi (di calabroni) che vanno avanti e indietro nel nido: se c'è abbastanza silenzio si può sentire anche il loro ronzio intenso (pensa che una volta ho sentito il loro ronzio da terra, mentre il nido era a circa 10 m da terra su una quercia).
Sull'ultimo punto ci sono 2 casi:
1)se intendi che si allontanano dal nido x cacciare, l'area che controllano è abbastanza ampia, di preciso nn so...
2)se intendi x quanto spazio ti inseguono dopo aver disturbato il loro nido, è molto: io ho avuto esperienze con le vespe che mi hanno inseguito x circa 100 m, poi purtroppo mi hanno punto . X i calabroni credo la distanza sia maggiore.
Cmq, come già è stato detto, sottolineo che sono attivi anche di notte; infatti sono attratti dalle luci artificiali (lampioni) e anche dalle torce (se si è in prossimità del nido).
Alla fine di questa un pò lunga risposta dico che secondo me nn hanno colonizzato il tuo albero: infatti nn ne hai visti molti e (penso) nn hai sentito il ronzio.
Nulla toglie che possano essere nelle vicinanze...
Luca

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gomphus
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Inserito il - 12 agosto 2009 : 11:43:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Goliathus:

Ciao, x quanto riguarda il sesso la loro società è simile a quella delle api: c'è una femmina (grande, anzi lunga circa 5 cm) che sta quasi sempre nel nido e i maschi e le operaie (2-2,5 cm) che vanno in giro cacciando e portando al nido materiali utili alla costruzione...

come, prego?

come negli altri imenotteri sociali, le società sono formate esclusivamente da femmine; la regina non arriva a 5 cm (stiamo parlando della Vespa crabro, non della mandarinia !), anzi non è in realtà una "vera" regina differenziata morfologicamente, come quelle delle api da miele e delle formiche, ma piuttosto una femmina dominante che inibisce la riproduzione delle altre, che svolgono le funzione di operaie; le dimensioni sono decisamente superiori a quelle della prima generazione di operaie, quelle che la regina ha dovuto allevate da sola, ma sostanzialmente analoghe a quelle che si osservano in questo periodo

i maschi compaiono solo in stagione avanzata (adesso dovrebbe essere ancora un po' presto); non sono in grado di svolgere alcun tipo di attività utile, tranne quella riproduttiva, ma a differenza di quelli delle api da miele non sono del tutto inetti e sono capaci di alimentarsi da sé, per cui si osservano in giro in cerca di cibo; si riconoscono facilmente per le antenne molto più lunghe

maurizio

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Goliathus
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Inserito il - 12 agosto 2009 : 14:29:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì, è vero, scusate x la cavolata che ho scritto!
Mi sono dimenticato che i maschi compaiono a fine stagione, ma nn sapevo che nn contribuissero al "benessere" della società; vale lo stesso x i fuchi?
Luca

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gomphus
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Inserito il - 12 agosto 2009 : 15:00:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao luca

vale per tutti gli imenotteri sociali; perlomeno questi, a differenza dei fuchi, non hanno bisogno di essere imboccati, a cercarsi il cibo ci pensano da soli

maurizio

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scarlo
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Flora e Fauna

Inserito il - 12 agosto 2009 : 17:04:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quindi non avendo notato altri esemplari o udito il ronzio non dovrebbero aver colonizzato la mia pianta..
Per quanto riguarda il sesso potrebbe essere anche una femmina che si aggira qui..Dal volo, vista anche la mia scarsa esperienza, mi resta difficile stabilirlo..
L'allontanamento dal nido era riferito non a quanto inseguono l'eventuale disturbatore ,ma quanto si allontanano per effettuare le proprie "mansioni".
Oggi mi sono recato in libreria ed ho acquistato "Guida degli insetti d'europa" di Michael Chinery...Avevo fatto una piccola ricerca e mi è sembrato il testo più adatto ad un neofita, anche se l'assenza di foto mi ha un pò "disturbato".
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Goliathus
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Flora e Fauna

Inserito il - 12 agosto 2009 : 20:27:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Maurizio!
Penso che x iniziare vada bene, poi starà a te decidere (se vorrai) di "specializzarti"... nn so, coleotteri, farfalle, libellule...
Luca

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scarlo
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Flora e Fauna

Inserito il - 13 agosto 2009 : 00:07:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho notato che ci sono delle foto veramente stupende nelle discussioni..Ma con che attrezzatura le fate?
Io oggi ho provato a fare qualcosa,ma il risultato è quello che vedete.Come macchina ho una Nikon d80 , ma con obiettivi tamron che montavo con la vecchia reflex, vale a dire un 90 fisso e un 28/200...
Per il mio vecchio hobby il primo era ok....Poi vi dirò e vi farò vedere alcune foto della mia vecchia passione che ho dovuto ridimrnsionare notevolmente per problemi di tempo...
Un saluto a tutti e grazie per le info.
Immagine:
Calabroni
121,47 KB

Lorenzo
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Cmb
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Flora e Fauna

Inserito il - 13 agosto 2009 : 01:43:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella foto - non posso piu lasciar' aperto la finestra la notte.....



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gomphus
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Inserito il - 13 agosto 2009 : 10:04:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di scarlo:

...Oggi mi sono recato in libreria ed ho acquistato "Guida degli insetti d'europa" di Michael Chinery...Avevo fatto una piccola ricerca e mi è sembrato il testo più adatto ad un neofita, anche se l'assenza di foto mi ha un pò "disturbato"...

ciao lorenzo

il fatto è che ... anche se molti tendono a dimenticarlo ... che le foto di per sé non sono del tutto adatte a imparare a conoscere gli insetti, dato che le divisioni sistematiche si basano su caratteri che troppo spesso nelle foto non sono visibili, o lo sono solo parzialmente

un esempio fra tanti: quando qui sul forum vedi che si discute sull'identità di un carabide, ad es. di uno Pterostichus... questo presuppone che uno in base all'aspetto generale sappia già che quello è un carabide, perché il carattere basilare che distingue gli adefagi dagli altri coleotteri, la conformazione delle anche e trocanteri post. e dei primi segmenti addominali, in una foto presa dorsalmente non lo vedrai mai; e così per un sacco di altri gruppi, anche in realtà lontanissimi fra loro, quante volte qui si vedono cose tipo "che cos'è questo cerambicide?" "non è un cerambicide, è un cantaride" oppure "è un oedemeride"; certo, si potrebbe ovviare inserendo foto che illustrino tutti i caratteri importanti, e che offrano una panoramica molto ampia dei vari aspetti che gli insetti possono presentare, ma questo presupporrebbe un numero spropositato di foto (in italia abbiamo qualcosa come 60000 specie di insetti, sì proprio così, non mi si è incantato il tasto dello zero), e ammesso che fosse realizzabile, credo che il costo scoraggerebbe chiunque non abbia appena fatto, non dico un "6", ma almeno un "5+1"

il manuale del chinery potrebbe anche avere foto a colori invece che disegni, ma anche se i costi fossero analoghi (e non credo), la disponibilità di foto di esemplari vivi ripresi in ambiente è soddisfacente o almeno passabile per alcuni gruppi, ma spiacevolmente scarsa, se non virtualmente nulla, per altri; bisognerebbe quindi ricorrere a foto di materiali di collezione, il che presenta almeno un paio di importanti controindicazioni

la prima, ovvia, è che molti amanti della natura sarebbero comprensibilmente disturbati dalla vista di una fila di esemplari preparati e spillati al posto di una tavola di disegni

la seconda, molto meno ovvia, è che certi insetti, come molti coleotteri (ma non tutti), le farfalle etc., con la conservazione mantengono sostanzialmente il loro aspetto, cosicché vedere una foto di un esemplare preparato, che so, di Calosoma sycophanta o di Plagionotus arcuatus ci consente di riconoscerli agevolmente quando li incontriamo... ma per molti altri (cavallette, libellule, etc.) non è affatto così: i colori si alterano, spesso i tegumenti di deformano e accartocciano, e in molti casi il nesso fra l'esemplare preparato e l'animale vivo come lo vediamo in natura è tutt'altro che evidente a chi non sia uno specialista

in conclusione, l'unica possibilità era che il manuale del chinery avesse anche delle foto a colori in aggiunta a com'è adesso... ma a mio modesto parere, poche foto di insetti scelti a caso non avrebbero aggiunto nulla a quanto si trova già su altre guide illustrate, e un numero adeguato di foto avrebbe cmq fatto lievitare il costo in modo non indifferente

maurizio

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Inserito il - 13 agosto 2009 : 23:10:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai perfettamente ragione Maurizo, ed oggi ,cominciando a leggere e visionare il libro (per quel poco tempo che i figli me lo hanno permesso), mi sono accorto che effettivamente i disegni sono pienamente esaustivi nella descrizione.Il mio è un pensiero da Vero neofita...
Volevo sapere se ci sono dei testi che trattano delle specie in particolare, e la cosa che mi preme di più è quanto si allontanano dal nido i calabroni, tanto per rendermi conto di dove potrebbe essere e tenere i bambini lontano...
Oggi mi sono rivisto anche la vhs del " Il calabrone assassino", un documentario che registrai alcuni anni fà (ancora non c'era sky ma telepiù)su una specie che vive in Giappone, bellissima, enorme e mooolto pericolosa..

Lorenzo
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Cmb
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Inserito il - 14 agosto 2009 : 08:29:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
IL PIÙ PERICOLOSO ANIMALE SULLA TERRA E' L'UOMO!



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gomphus
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Inserito il - 14 agosto 2009 : 09:59:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Cmb:

IL PIÙ PERICOLOSO ANIMALE SULLA TERRA E' L'UOMO!...

siamo d'accordo... ma ciò non toglie che alcuni animali nel loro piccolo se la cavano benino, ad esempio i calabroni quando sono, o si sentono, minacciati... e magari poi a farne le spese è qualcuno che non c'entrava, ad esempio un bambino, che inavvertitamente si è avvicinato al nido

quindi, lorenzo, hai perfettamente ragione a preoccuparti... il punto è che i calabroni sono sicuramente in grado di allontanarsi mooooolto dal nido, probabilmente anche qualche km (le api sono in grado di bottinare anche a 5 km e oltre dall'alveare, e i calabroni non mi sembrano da meno) se è necessario, ossia se il territorio entro un raggio più breve non offre abbastanza cibo per sostentare la colonia; quindi non è pensabile di eliminarne del tutto la presenza

tuttavia, in generale gli imenotteri sociali, calabroni compresi, non sono particolarmente aggressivi se disturbati, preferiscono allontanarsi che attaccare; è quando è il nido ad essere disturbato o minacciato che diventano cattivi... e questo vale anche nei confronti di chi magari si è avvicinato senza nemmeno sapere che il nido era lì

a questo punto, sembrerebbe che di nidi nel cavo del tuo albero e nel sottotetto di casa non ce ne siano; i consigli che posso darti sono:

se possibile, non so i tuoi figli quanti anni hanno, cerca di spiegargli che se vedono un calabrone magari posato su un tronco (non necessariamente perché c'è il nido, potrebbe essere in cerca di linfa sgorgata da qualche ferita, o di insetti da predare) devono stare alla larga, non avvicinarsi e tantomeno cercare di giocarci; ma neanche esserne terrorizzati, il che potrebbe anche portare a reagire scompostamente se un calabrone si avvicina, magari semplicemente perché è in esplorazione per conto suo

cerca di evitare, se non l'hai già fatto magari applica delle zanzariere, che i calabroni possano entrare in casa; nei loro tentativi di uscire da un locale chiuso dove si sono intrappolati da soli possono finire addosso a qualcuno che probabilmente reagirebbe in modo inconsulto, o semplicemente venire impauriti dai suoi movimenti, e attaccare

meglio evitare che i tuoi figli mangino all'aperto frutta o bevano bevande dolci, l'odore può attirare i calabroni, che potrebbero anche posarsi sulla faccia per succhiare resti di liquido (i calabroni adulti si nutrono di sostanze zuccherine, prede come insetti, ragni etc. sono destinate a nutrire le larve)... e tieni conto che se uno sente qualcosa che gli cammina sulla pelle, la reazione istintiva è di dargli una manata... dopo che hanno mangiato frutta o altro, evt sciacquare faccia e labbra per accertarsi che non siano rimasti impiastricciati di residui zuccherini

e non preoccuparti troppo! il calabrone in effetti non è granché aggressivo se non lo si minaccia direttamente, e il nostro non è quello asiatico, di giappone e cina, a cui hai accennato come "calabrone assassino", precisamente il calabrone dalla testa gialla (Vespa mandarinia), le cui dimensioni lo rendono effettivamente temibile... anche se l'appellativo di "killer hornet" si deve più che altro alla sua usanza di assalire in gruppo gli alveari, e soprattutto nel caso si tratti di api da miele europee, introdotte in oriente e incapaci di difendersi efficacemente, di sterminarne gli abitanti fino all'ultimo

maurizio

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Flora e Fauna

Inserito il - 14 agosto 2009 : 16:12:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In effetti nel documentario del National Geografic l'aggettivo killer è riferito al fatto che i calabroni attaccano, per nutrire le proprie larve, altri nidi di calabroni (calabrone giallo) e api.
Effettivamente nel documentario una intera colonia di api europee viene distrutta da 30 calabroni, mentre le api del luogo hanno sviluppato una strategia vincente contro questi "bestioni": quando un esploratore rileva il nido e vi si posa per marcarlo e renderlo "visibile" ai propri simili, le api lo attirano all'interno, e qui, ad un segnale tutte le api avvolgono il calabrone, cominciano a vibrare per alzare la temperatura: a 47° il calabrone muore, potendo sopportare una temperatura amx di circa 46°,mente le api arrivano a 47,7° o giù di lì...
veramente un bel documentario, insieme a quelli che ho dei serpenti velenosi (altra mia passione faunistica)....

Lorenzo
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