Ho ricevuto da poche ore questo comunicato che "giro" a Natura Mediterraneo senza alcun commento.
WWF: SALVI I CERVI DELLO STELVIO LOMBARDO ANCHE GRAZIE A 10.000 EMAIL ORA NON SI TENTI L’ABBATTIMENTO DEGLI STAMBECCHI
Soddisfazione da parte del WWF Italia per le ottime notizie sui cervi del parco Nazionale dello Stelvio che non rischiano più di essere abbattuti in Lombardia. E’ giunta solo pochi giorni fa la notizia che il Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare non ha concesso le autorizzazioni richieste dal Parco Nazionale dello Stelvio per far abbattere a cacciatori locali migliaia di cervi all’interno dei confini lombardi dell’area protetta.
La decisione si è basata sul parere tecnico dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), che motiva la scelta riprendendo, tra le altre, alcune motivazioni di carattere tecnico-scientifico mosse proprio dal WWF Italia e inviate al Ministero dell’Ambiente. Tra queste, l’esistenza di dati troppo vecchi o addirittura assenti sull’impatto che gli animali avrebbero arrecato alla vegetazione. Ciò vale non solo per la Valfurva (SO), dove un piano tendenzioso e presentato come “urgente” prevedeva l’abbattimento di 1765 animali in dieci anni dentro ai confini del parco nazionale, ma anche in Valcamonica (BS), dove in un’area già aperta alla caccia era stato richiesto dal parco un cambio della legge vigente, con un aumento considerevole dei capi che si volevano abbattere.
Il WWF ringrazia gli oltre 10.000 cittadini che nei mesi scorsi hanno voluto sostenere questa azione in difesa dei parchi nazionali aderendo all’appello e mandando e mail alla Regione Lombardia e al Ministero per far sentire la loro propria voce.
“Ora non è finita”- dice Paola Brambilla Presidente WWF Lombardia: “La Provincia di Sondrio ha recentemente chiesto al Ministero dell’Ambiente la possibilità di cacciare lo stambecco nelle aree non protette della sua provincia. In questo caso la minaccia di conservazione è diretta e pericolosissima. Lo stambecco è una specie protetta nel nostro paese, nonché salva quasi per miracolo dall’estinzione nei primi anni del ‘900. Su questo stiamo vigilando e non tralasceremo neanche qui alcuna analisi scientifica né azioni legali per fermare questo ennesimo attacco alla biodiversità delle Alpi”.
30 luglio 2009
ufficio stampa WWF Italia Sara Bragonzi tel 02 83133233