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 Eastonia rugosa
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Italo
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3803 Messaggi
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Inserito il - 16 dicembre 2005 : 12:25:16 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Bivalvia Ordine: Famiglia: Mactridae Genere: Eastonia Specie:Eastonia rugosa
Da oltre 30 anni vado regolarmente a fare shelling a S. Nicola (ladispoli), vicino Roma (e non sono il solo, vero Istrice...?). Le specie che si trovano abitualmente dopo mareggiata sono Tellina planata, tenuis, incarnata, nitida, Mactra stultorum, Maticarius hebreus e millepuctatus, Neverita josephina, Murex trunculus e brandaris, Donax trunculus e semistriatus, Dosinia lupinus e Azorinus chamasolen. Però negli ultimi 2 o 3 anni le ultime due specie sono letteralmente scomparse e sono state sostituite, in un primo tempo timidamente e poi in modo massiccio, da Eastonia rugosa. Nel novembre scorso, dopo una mareggiata, la spiaggia era ricoperta da migliaia di esemplari, molti completi di parti molli; ovviamente ne ho raccolti in abbondanza (OK, si accettano prenotazioni). Lo strano è che qyesta è una specie tipicamente meridionale, frequente in Sicilia e conosciuta finora nel Lazio solo per poche valve trovate dal Meli nell'800 a Sud di Anzio. Il mio ritrovamento invece è circa 80 km più a Nord. Da notare, oltre l'estrema abbondanza, anche le grandi dimensioni degli esemplari; vi mostro il più grande, ben cm 6.8



Immagine:
Eastonia rugosa
26,13 KB

Allego anche, per confronto, un esemplare proveniente da Puerto Santa Maria (Spagna Atlantico) di cm 7.5, il più grande in mio possesso. Vi prego di notare anche il profilo nettamente (e costantemente) diverso, più protruso negli esemplari mediterranei.

Immagine:
Eastonia rugosa
22,66 KB

Ora 2 domande:

1) Qualcuno di voi è a conoscenza di segnalazioni ancora più a Nord?

2) C'è qualche biologo marino che può fornire una spiegazione di questa improvvisa esplosione demografica.

Ciao e grazie, Italo

Modificato da - PS in Data 17 luglio 2006 12:50:19

PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 16 dicembre 2005 : 12:38:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Italo non so darti le spegazioni che chiedi, ma vi racconto una "storia" ancora più insolita.

Durante i mesi da aprile a giugno 1996, si è verificato un fenomeno di sovrabbondanza, lungo le coste occidentali dell’Istria. In questo periodo la specie era comunissima anche a 2 m. di profondità, con esemplari che superavano spesso anche i 10 mm. di diametro. Da allora non si è verificato più un simile evento.

La specie di cui sto parlando è la Gibbula guttaduri, l'esemplare fotografato ha un diametro di 13 mm.



Immagine:
Eastonia rugosa
56,03 KB

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pallinopinco
Utente Senior


Città: .
Prov.: Reggio Calabria

Regione: Calabria


567 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 16 dicembre 2005 : 17:42:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi prenoto!!!
Italo darà alcune (hihi) Eastonie a Peter e Peter darà alcune guttadauri (alla faccia delle guttadauri!) ad Italo; poi io nottetempo svaligio la casa di Italo (anche perchè mi devo prendere qualche chilo dei suoi Calliostomi seriopunctatum e spongiarum!) ed in cambio gli lascio degli esemplari di una Eulima nuova per la scienza da descrivere (genere nuovo e specie nuova!)

...cerco l'atollo dei miei sogni
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Istrice
Amministratore


Città: Ostia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


10849 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 dicembre 2005 : 17:55:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
trovate infatti il link all'eastonia qui Link
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Jafo
Utente V.I.P.

Città: Roma

Regione: Italy


257 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 28 novembre 2006 : 23:08:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Mi riallaccio alla nota di Italo e a quanto apparso sul Notiziario
SIM ad opera di Paolo G.Albano:

Ritrovamenti presso la spiaggia di Palo Laziale (Roma)
Notiziario S.I.M. 24 (1-4) pp. 21-22 gen.-apr. 2006 maggio 2006
Link

per aggiungere il ritrovamento di esemplari con parti molli e viventi
nel tratto Campo di Mare - Torre Flavia (Marina di Cerveteri - Roma)


A suo tempo riportai la cosa al referee de "La Conchiglia" che mi
invitò a scrivere una breve nota. Poi tra le alterne vicende della
rivista e la forma un po' troppo ampia e poco ortodossa della stessa
non se ne fece nulla. Ne riporto quindi qui la struttura grezza a
grandi linee a beneficio di quanti si fossero interessati a questa
specie e alla sua presenza sulle coste laziali.



(Introduzione)

Eastonia rugosa (Helbling,1779) è specie relativamente comune nota per
la provincia atlanto-mediterranea. La sua distribuzione interessa le
coste dell'Africa nord-occidentale a partire da Senegal e Guinea
(Lucas, Poppe e Goto et al.) per poi risalire l'Atlantico a Nord
(Canarie comprese) con certezza almeno sino all'Algarve (secondo
alcuni fino al golfo di Biscaglia) e penetrare quindi nel Mediterraneo.

Qui è conosciuta principalmente per il settore sud-occidentale
(checklist), quindi Spagna meridionale con presenza da Malaga su fino a
Valencia e Baleari (Pla), Coste dell Africa con Marocco Algeria e
Tunisia con limite orientale Cap Bon-Tunisi (biodiv,Zaouali), Sicilia
Sud orientale con Siracusa (A.Brancato) Aci Trezza.

I dati circa la diffusione verso Nord nel resto del bacino occidentale,
quando presenti in letteratura, sono piuttosto generici a parte
l'interessante scritto del Meli, risalente alla fine dell'800 e
riguardante il litorale a sud di Roma, tanto da aver fatto ritenere
dubbia la presenza in questa zona della specie in tempi recenti, ovvero
limitata allo stato fossile (Elenco delle specie allegato Annuario 86
La Conchiglia).

Lavori recenti (1991) come Poppe e Goto indicano ad esempio "from Spain
to South Africa" ma il riferimento è verosimilmente alle coste
atlantiche spagnole, così come probabilmente inteso da Lucas (1974).


La paleontologia ci indica che "la specie ha abitato la regione romana
nel post-pliocene, nel glaciale,e nei tempi storici" (Meli), si ritrova
nel Miocene della Loira e Pliocene del Piemonte (Lucas).
Per il Miocene si ha inoltre Burdigaliano di Provenza , Elveziano del
Rodano,Svizzera,Portogallo,Loira,nel Tortoniano di Bulgaria e Polonia,
nel Pliocene della Toscana ,nel Pliocene Astiano di Piemonte ed Emilia
(Bellucci).


(Descrizione)

Lungo il litorale romano (Nettuno, Torre Flavia, Macchia tonda
S.Marinella) è possibile reperire spiaggiate con una certa frequenza
valve di esemplari adulti (60mm) dall' aspetto "subfossile" con
colorazione tendente al bluastro più evidente all'interno (fig.1),
così come valve più fresche, bianche, prive di legamento e di buona
taglia.

Già sul finire dell'800 la cosa destò la curiosità del Meli il quale
riporta ritrovamenti sporadici di due valve (Anzio e litorale del
Foglino) e cita la testimonianza resagli dall'amico Biagio Donati "che
raccolse parecchi esemplari morti ma con le due valve riunite dal
legamento" durante i lavori di dragaggio del porto di Civitavecchia e
da questi ritenuti "importati e caduti dai bastimenti, non avendone mai
potuti vedere esemplari coll'animale". Meli ritenne di poter escludere
quest'ipotesi, propendendo a favore della "presenza di tale specie nel
nostro littorale, la quale sarebbe rara e forse in via di scomparire
da questa costa".


Da alcuni anni sono state condotte osservazioni sulla malacofauna del
litorale a Nord di Roma intorno a Torre Flavia (Marina di Cerveteri-RM)
limitatamente alle specie rinvenute spiaggiate e raccolte manualmente.
L'ambiente marino è quello delle zone umide costiere. La biocenosi
quella dei fondi detritico sabbiosi a granulometria rilevante, mista a
tratti di substrato argilloso subito sotto costa, oppure duro con
tracce di coralligeno (secche di Flavia, Notiz.Cisma).
In questo arco di tempo è capitato di raccogliere non molto
frequentemente valve di E.rugosa, a volte molto ben conservate e di
taglia notevole ma sempre isolate e prive di legamento.

Agli inizi del Gennaio 2003 è stato rinvenuto un primo esemplare vuoto
ma con legamento intatto. (fig.2) Le condizioni di freschezza, la
leggera presenza di periostraco sull'estremità posteriore insieme alle
dimensioni (40 mm) e alla minore consistenza della conchiglia, tipica
degli es.giovani sono apparse sensibilmente diverse dai gusci rinvenuti
negli anni precedenti, pur con tutti i limiti dal punto di vista
scientifico che questo tipo di raccolta comporta.

Succesivamente a seguito di una mareggiata più intensa agli inizi del
Febbraio sono stati trovati 3 es. con parti molli (fig.3) in uno
spiaggiamento "a taglia grossa" composto in larga parte da Mactra
corallina, Mytilus galloprovincialis, più un es. giovane di Lutraria
magna (Da Costa,1778) tutti con parti molli.

Alla fine del Novembre 2003 sono stati raccolti due esemplari adulti di
cui uno vivente (Fig.4) A gennaio 2004 rinvenuto un altro esemplare spiaggiato
vivente (ributtato in mare)


(Discussione?)

I ritrovamenti mostrano la presenza di una popolazione le cui
caratteristiche andrebbero opportunamente confermate. Da notare che
nell'ambito di report molto recenti presentati da Istituti di ricerca
sullo stato del Mediterraneo e rintracciabili sul web, E. rugosa viene
inserita saltuariamente negli elenchi di specie non originarie del
Mediteraneo ("senegalese") la cui diffusione sarebbe favorita da
un lento ma costante aumento delle temperatura media delle acque.
(Occhipinti,Ices).

In questo senso E. rugosa sarebbe una delle classiche specie
"nonindigenous" che starebbero "colonizzando" in maniera invasiva il
Mediterraneo al pari di altre originarie di mari più caldi e
frequentemente rinvenute sempre più a Nord, anzichè un
"relitto storico" di una popolazione fortemente ridotta in un passato
recente ma mai del tutto estinta ed ora forse nuovamente in espansione.
Riscontri nell'uno o nell'altro senso vanno oltre la portata della
presente nota. Difficile anche assumere E.rugosa come indicatore
ecologico dello stato delle acque in quanto secondo Zaouali la specie
sopporterebbe forti carichi inquinanti come conferma l'abbondante
presenza nel porto di Tunisi. Da questo punto di vista il tratto di
costa in oggetto è caratterizzato dalla presenza di vari fossi e
canali.


(Bibliografia e Link)


AA.VV. Elenco molluschi conchiferi del Lazio - La Conchiglia Roma,
Annuario 1986


BELLUCCI A.:"La distribuzione dei bivalvi nel Neogene del Mediterraneo"
Tesi di laurea in Scienze Geologiche Roma A.A.1965-66 Vol.2 pag.270


BEDULLI D., CASTAGNOLO L., GHISOTTI F. & SPADA G., 1995. Bivalvia,
Scaphopoda. In: Minelli A., Ruffo S. & La Posta S. (eds.), Checklist
delle specie della fauna italiana, 17. Calderini, Bologna, 21 pp.(12)
anche su:
Link
Mactridae.html


CIESM,2002.Tracking long-term hydrological change in the Mediterranean
Sea.Ciesm Workshop Series, n.16,134 pages,Monaco
<Link


CBD,2001 Convention on Biological Diversity
CBD First National Report - Tunisia (French version) 2001
Rapport National sur la Diversité Biologique (pag.20)
Link


ICES,2000 International Council for the Exploration of the Sea
Advisory Committee on the Marine Environment
REPORT OF THE WORKING GROUP ON INTRODUCTIONS AND TRANSFERS OF MARINE
ORGANISMS (pag.42) Parnu, Estonia 27-29 March 2000
Link


LUCAS M.,1974. Le Mactridae delle Coste Europee La Conchiglia,Roma
6 (69/70):19-20.


MELI R.,1897. "Sulla Eastonia rugosa Chemn. (Mactra) ritrovata vivente
e fossile nel littorale di Anzio e Nettuno" - Ed. Soliani Modena


OCCHIPINTI AMBROGI A., 2002. Current Status of Aquatic Introductions in
Italy. Invasive aquatic species of Europe - distribution, impact and
management. Leppäkoski, E.,S. Gollasch & S. Olenin (eds). Dordrecht,
Boston, London. Kluwer Academic Publishers: 311-324. Tav.1 Pag.314
Link


PALLARY P.,1900 - Coquilles marines du littoral du département d'Oran
Journal de conchyliologie 3o trimestre 1900 pag.408


PIANI P.,1980. Catalogo dei molluschi conchiferi viventi nel
Mediterraneo, Bologna.


PLA' E.,2000 - Moluscos gastéropods y bivalvos de la Marina Alta y
Baleares

POPPE & GOTO 1991 European Seashelles Vol.III Bivalvia pag.100 verlag
christa hemmen

R.GOMEZ RODRIGUEZ-J.M.PEREZ SANCHEZ - Moluscos bivalvos de Canarias,
1997 Editorial: Cabildo I. Gran Canaria (1998 Ed.)


SABELLI B.,GIANNUZZI-SAVELLI R.,BEDULLI D.,1990. Catalogo annotato dei
molluschi marini del Mediterraneo,Vol.I


SWGD ,2000 Shell Workinggroup Delfzijl (SWGD)
Link


TUCKER ABBOTT R.,PETER DANCE S.,1990. Compendium of seashells (IV ed.) :336


ZAOUALI J. Note sur la presence de Standella (Eastonia) rugosa Gmelin
dans le golfe de Tunis - Bull.Inst. Oceanogr. Peche, Salammbo,1971
vol.2,n.1


West African Seashell- Conchiglie dell'Africa occidentale
Cossignani 2004




Immagine:
Eastonia rugosa
20,29 KB


Immagine:
Eastonia rugosa
15,98 KB

Fig.1 valva subfossile



Immagine:
Eastonia rugosa
11,36 KB

Fig.2 Gennaio 2003 - vuoto con legamento



Immagine:
Eastonia rugosa
15,64 KB

Fig.3: Febbraio 2003 - esemplare giovane con parti molli




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Jafo
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Regione: Italy


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Biologia Marina

Inserito il - 28 novembre 2006 : 23:27:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Immagine:
Eastonia rugosa
199,83 KB


Immagine:
Eastonia rugosa
17,65 KB

Fig.4 Novembre 2003 - esemplare vivente



Immagine:
Eastonia rugosa
55,92 KB


Immagine:
Eastonia rugosa
25,05 KB

Una possibile mappa


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Jafo
Utente V.I.P.

Città: Roma

Regione: Italy


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Biologia Marina

Inserito il - 16 dicembre 2006 : 16:10:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E vola lu pavone

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argonauta
Utente Super


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Inserito il - 16 dicembre 2006 : 19:49:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti Antonello e tanti auguri:

Eastonia rugosa
Eastonia rugosa

Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
(Victor Hugo)

Modificato da - argonauta in data 16 dicembre 2006 19:50:58
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Jafo
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Biologia Marina

Inserito il - 17 dicembre 2006 : 13:26:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Thanks thanks Mario,
Che bel lavoretto che hai fatto a scuola

Ricambio gli auguri, Felice Natale a tutti
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