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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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marz
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marz
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Inserito il - 09 giugno 2009 : 22:50:58
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La battaglia di Solferino e San Martino vedeva schierate da una parte le truppe piemontesi e sarde del futuro Re d' Italia Vittorio Emanuele II (rinforzate da volontari accorsi da tutta Italia, tra i quali c' era anche Collodi, il futuro autore di Pinocchio), col suo alleato francese Napoleone III, e dall' altra parte le truppe austro-ungariche guidate dall' imperatore Francesco Giuseppe. Curiosamente la battaglia è molto più ricordata dai francesi che dagli italiani. In quasi tutte le principali città francesi c'è una rue de Solferino. A Parigi, ad esempio, la rue de Solferino è in pieno centro, di fronte al Louvre e nelle vicinanze c'è anche una fermata della metropolitana chiamata "Solferino".
Il paesino di Solferino con a sinistra la Rocca ed a destra la cosiddetta collina dei cipressi, dove si svolsero alcune delle fasi decisive della battaglia.
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Inserito il - 09 giugno 2009 : 23:10:30
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La battaglia fu violentissima ed incerta sino alla fine. Volendo schematizzare parecchio (perchè alcune fasi furono veramente convulse) la battaglia di San Martino fu combattuta dai piemontesi e quella di Solferino dai francesi (entrambi contro gli austro-ungarici).
Alla battaglia assistette, abbastanza casualmente occorre dire, Henry Dunant, il futuro fondatore della Croce Rossa, che fu sconvolto dalla violenza dei combattimenti che furono accuratamente descritti nel suo best-seller "Souvenir de Solferino", dove si possono leggere descrizioni veramente sconvolgenti della ferocia dei combattimenti e delle condizioni in cui venivano lasciati i feriti degli scontri.
La rocca di Solferino.
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Inserito il - 09 giugno 2009 : 23:21:45
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La battaglia, terminata con la vittoria dei franco-piemontesi, si svolse il 24 giugno 1859. Fra un paio di settimane decorre il 150° anniversario. A testimonianza dell' importanza della battaglia, è prevista, per il 24 giugno prossimo, la presenza a Solferino sia del Presidente Napolitano, sia del Presidente francese Sarkozy.
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Inserito il - 09 giugno 2009 : 23:36:14
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Come detto, alla battaglia di Solferino assistette Henry Dunant, futuro fondatore della Croce Rossa ed insignito nel 1901 del primo Premio Nobel per la pace. Dunant non era nè un medico, nè un militare, ma un uomo d' affari ginevrino. Era capitato a Solferino per puro caso, perchè cercava di avere un colloquio con Napoleone III per un particolare problema di approvvigionamento idrico di alcune terre che aveva acquistato e riuscì a raggiungerlo solo nei giorni della battaglia di Solferino (che certamente non erano i più adatti a sottoporre all' imperatore francese un problema di tale banalità). Ciò tuttavia gli consentì di assistere alla battaglia e di rimanerne sconvolto.
Questa è la targa che lo ricorda, posta sull' entrata dell' ossario di Solferino.
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Inserito il - 09 giugno 2009 : 23:55:46
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Quando Dunant rientrò a Ginevra, pubblicò i suoi ricordi della battaglia di Solferino in un libro. Egli rimase sconvolto dal numero impressionante dei feriti e dei morti, ma soprattutto dal fatto che essi venivano abbandonati a loro stessi; alla fine della battaglia più di 40.000 soldati fra morti e feriti gravi giacevano sul campo di battaglia. Egli stesso, al termine della battaglia, cercò di organizzare i soccorsi sanitari, riuscendo a mobilitare come volontari gli abitanti del posto.
Il suo fine diventò quello di sensibilizzare l'opinione pubblica per la realizzazione del suo progetto: creare una Società di soccorso volontario in ogni Stato, con il compito di organizzare ed addestrare squadre per l'assistenza dei feriti in guerra. Propose che i feriti ed il personale sanitario venissero ritenuti neutrali dalle parti belligeranti, protetti da un segno distintivo comune (la croce rossa).
Il libro fu un vero successo, ebbe vasta risonanza in tutta Europa e creò immediatamente un clima favorevole alla realizzazione concreta degli ideali in esso contenuti. Nel 1863 fu organizzata a Ginevra una Conferenza Internazionale con i rappresentanti di 14 paesi che firmano la "Prima Carta Fondamentale" che costituirà la base della futura Croce Rossa.
A Solferino sulla "collina dei cipressi" (dove avvennero gli scontri più furiosi) questo monumento (non particolarmente riuscito) ricorda la Croce Rossa.
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Modificato da - marz in data 10 giugno 2009 00:22:26 |
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Inserito il - 09 giugno 2009 : 23:59:23
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Di fianco ci sono le targhette incise su marmo di tutti i paesi che aderiscono alla Croce Rossa Internazionale.
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Inserito il - 10 giugno 2009 : 00:17:54
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Per vedere la zona, il consiglio che posso dare è quello di salire sulla Torre di San Martino della Battaglia, costruita per celebrare le vicende del Risorgimento italiana. La torre è alta 74 metri e si sale percorrendo una rampa a piano inclinato a spirale. Nell'ingresso v'è la statua in bronzo di Vittorio Emanuele II dello scultore Dal Zotto. Le pareti sono dipinte dal pittore Vittorio Bressanin di Venezia. Salendo per la grande rampa si giunge, via via, a sale disposte l'una sopra l'altra e dedicate ad alcuni episodi delle guerre risorgimentali.
Anche se proprio la storia del Risorgimento non dovesse interessarvi, potreste salire ugualmente sulla torre, perchè dall' alto si gode una vista magnifica su una zona paesaggisticamente molto interessante, quale il basso Garda. Posso garantire che non c'è nessun altro posto che consenta una visione così panoramica della parte meridionale del Lago di Garda.
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Inserito il - 10 giugno 2009 : 00:28:11
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La giornata non era limpidissima e non è facile realizzare ampie panoramiche stando sotto il giusto limite dei 300 Kb. Comunque questa è la vista verso il lago (occorre cliccare sulla foto per vederla).
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Modificato da - marz in data 10 giugno 2009 00:33:17 |
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Inserito il - 16 giugno 2009 : 19:21:27
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La Torre di San Martino vista da Solferino. Sullo sfondo il Monte Baldo.
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Inserito il - 16 giugno 2009 : 19:25:06
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I vigneti del Garda. In zona si producono ottimi vini bianchi. Il più conosciuto è il Lugana, ma c'è anche un San Martino della Battaglia docg niente male.
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Inserito il - 16 giugno 2009 : 19:31:31
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Il Lago di Garda, nonostante sia il maggiore lago italiano, non ha grandi centri urbani sulle sue rive. La cittadina più conosciuta è probabilmente Sirmione (cliccare sulla foto per vederla ingrandita). La foto è stata presa dalla Torre di San Martino.
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Modificato da - marz in data 16 giugno 2009 19:32:50 |
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Inserito il - 16 giugno 2009 : 19:35:38
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L' interno della Torre è piena di dipinti risorgimentali, tipo questo, dove si vede una carica delle camicie rosse garibaldine.
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Inserito il - 16 giugno 2009 : 20:33:46
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In cima alla Torre c'è un faro che di notte emette una luce tricolore visibile anche a grande distanza ed un pennone con la bandiera italiana.
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Inserito il - 16 giugno 2009 : 20:39:06
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Il museo della battaglia visto dalla torre.
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Inserito il - 16 giugno 2009 : 20:48:26
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Una sala del museo contenente una tela di Vittorio Emanuele II, che ricorda la frase che egli avrebbe pronunciato durante la storica battaglia: "Fieui o i piuma San Martin o an fa fè San Martin a nui". Il futuro re d' Italia Vittorio Emanuele II parlava discretamente il francese, benissimo il dialetto piemontese, ma il suo italiano lasciava alquanto a desiderare. La frase è pronunciata in dialetto piemontese e tradotta liberamente vuol dire: "Ragazzi o pigliamo il San Martino o ci fan fare il San Martino". In piemontese fare il San Martino vuol dire sloggiare, traslocare.
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Inserito il - 16 giugno 2009 : 21:40:51
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Questo invece è l' ossario dove sono state raccolte le ossa dei soldati caduti in battaglia, senza distinzione di nazionalità.
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