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steve93
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
1353 Messaggi Flora e Fauna |
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Chris Tower
Utente Senior
Città: trento
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
947 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 maggio 2009 : 17:33:37
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La lucertola ocellata (Lacerta lepida) è il più grande lacertide europeo di cui ne sono stati segnalati esemplari di oltre 80 cm. Le sue dimensioni considerevoli le permettono di predare addirittura piccoli mammiferi e uccelli. In Italia si trova solo nella parte nord-occidentale, distribuendosi generalmente dai confini della Liguria alla penisola iberica, compresa la Francia meridionale. La sua situazione attuale non mi è del tutto nota e quindi attendiamo qualcuno che ne sappia un po di più... |
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andrea93
Utente Senior
Città: Milazzo
Prov.: Messina
Regione: Sicilia
2214 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 12 maggio 2009 : 17:40:51
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ciao steve a quanto ne so, la lucertola ocellata (Lacerta lepida) vive, come già accennato da chris, in europa meridionale, cioè spagna, francia meridionale, in italia è presente in alcune zone della liguria, dovè va sempre più rarefacendosi. come status, in Italia, la specie è considerata "minacciata", dal wwf.
Andrea |
Modificato da - andrea93 in data 12 maggio 2009 17:43:43 |
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steve93
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
1353 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2009 : 17:46:30
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Ma non si può fare qualcosa per la salvaguardia di questa specie?? E' il nostro piccolo varano e abbiamo la fortuna di averla anche in italia, sarebbe un peccato farla estinguere. Cosa succederebbe se si espende anche in altre zone d'italia?
------------------------- La passione è il cuore della vita! |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 maggio 2009 : 17:55:21
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Il nome corretto è: Timon lepidus La sua distribuzione in Italia è puntiforme nelle zone adiacenti al confine francese. Nel resto dell'areale di distribuzione non risulta particolarmente in difficoltà.
Mauro |
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steve93
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
1353 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2009 : 18:02:37
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| Messaggio originario di Mauro Grano:
Il nome corretto è: Timon lepidus La sua distribuzione in Italia è puntiforme nelle zone adiacenti al confine francese. Nel resto dell'areale di distribuzione non risulta particolarmente in difficoltà.
Mauro
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Non è in dificoltà in Francia e spagna ma da noi per quel che ne sò si. Non credo dobbiamo cullarci, vabbè anche se non ci sarà più in italia ci sarà in Francia, non sono daccordo. Vive anche qui e sarebbe bello se continuerebbe a viverci e magari ad espandersi.
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steve93
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
1353 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2009 : 18:32:05
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Quasi priva di nemici naturali, se si eccettua qualche raro caso di predazione da parte di grossi ofidi o rapaci, deve la sua rarefazione all'uso massiccio di pesticidi e insetticidi che caratterizza i frutteti e gli oliveti dove si insedia, nonché al traffico stradale che miete vittime ogni anno..
------------------------- La passione è il cuore della vita! |
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Coluber
Utente Senior
Città: S. Alessio Siculo
Prov.: Messina
Regione: Sicilia
3708 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2009 : 18:58:50
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| Messaggio originario di steve93:
Quasi priva di nemici naturali, se si eccettua qualche raro caso di predazione da parte di grossi ofidi o rapaci, deve la sua rarefazione all'uso massiccio di pesticidi e insetticidi che caratterizza i frutteti e gli oliveti dove si insedia, nonché al traffico stradale che miete vittime ogni anno..
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Purtroppo sono i tipici motivi per il quale molte specie si stanno rarefacendo sempre più. Di questo passo, tra un paio d'anni potremmo chiamare tranquillamente "raro" il Biacco, e "estinto" il Colubro liscio...
Temo che poco si possa fare per salvaguardare il Timon lepidus, perchè chi se ne dovrebbe assumere le responsabilità, ha altro a cui pensare... in Italia non esistono (o quasi) progetti di salvaguardia per gli animali.
Melo |
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steve93
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
1353 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2009 : 19:06:15
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| Messaggio originario di Coluber:
| Messaggio originario di steve93:
Quasi priva di nemici naturali, se si eccettua qualche raro caso di predazione da parte di grossi ofidi o rapaci, deve la sua rarefazione all'uso massiccio di pesticidi e insetticidi che caratterizza i frutteti e gli oliveti dove si insedia, nonché al traffico stradale che miete vittime ogni anno..
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Purtroppo sono i tipici motivi per il quale molte specie si stanno rarefacendo sempre più. Di questo passo, tra un paio d'anni potremmo chiamare tranquillamente "raro" il Biacco, e "estinto" il Colubro liscio...
Temo che poco si possa fare per salvaguardare il Timon lepidus, perchè chi se ne dovrebbe assumere le responsabilità, ha altro a cui pensare... in Italia non esistono (o quasi) progetti di salvaguardia per gli animali.
Melo
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Vedi Melo i progetti ci sono, ma è tutto fumo. Tutti i rettili italiani sono protetti, ma ci sono un sacco di ragazzi che uccidono e torturano rettili per divertimento e nessuno dica nulla. E allora che senso ha dire che sono protetti?!
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Coluber
Utente Senior
Città: S. Alessio Siculo
Prov.: Messina
Regione: Sicilia
3708 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2009 : 19:16:17
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| Messaggio originario di steve93:
Vedi Melo i progetti ci sono, ma è tutto fumo. Tutti i rettili italiani sono protetti, ma ci sono un sacco di ragazzi che uccidono e torturano rettili per divertimento e nessuno dica nulla. E allora che senso ha dire che sono protetti?! |
Lo sò, ma è come se non esistono, perchè come dici tu sono solo carta e inchiostro. Non esistono controlli, se chiami la forestale perchè hai visto un individuo uccidere un rettile, non succede proprio nulla.. ti rispondono semplicemente che agiscono solo per emergenze più "concrete".
Poi diciamolo, su 100 agenti della forestale, 99 si sono aggregati solo per avere un discreto lavoro per portare avanti la famiglia, non per proteggere la fauna o perchè sono amanti della natura.
Melo |
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steve93
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
1353 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2009 : 19:25:22
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Se la lucertola ocellata si espandesse in altre zone dell'italia cosa potrebbe succedere? Potrebbe danneggiare l'ecosistema? Tipo nel Lazio o in Campania, Sicilia. Credete che ci sarebbero problemi?
------------------------- La passione è il cuore della vita! |
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Dilar
Utente V.I.P.
Città: Arma di Taggia
Prov.: Imperia
404 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 maggio 2009 : 21:38:44
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Non mi occupo di rettili, ma di Liguria occidentale sì!
Temo che non potrai realizzare il tuo sogno: non solo in Liguria occidentale è rara ma il suo limite di distribuzione orientale è dovuto ad una barriera climatico/ambientale che si individua verso Savona (in parole povere non vi è un'ambiente a lei idoneo). Conducendo ricerche di altro tipo frequento regolarmente da anni siti dove la presenza di questa lucertola è accertata e non ne ho mai vista una. Magari quest'anno...
Ciao
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steve93
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
1353 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 maggio 2009 : 22:50:21
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Di che clima ha bisogno...?? Che clima c'è il liguria o in francia che non si trova in altre parti dell'italia??
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Dilar
Utente V.I.P.
Città: Arma di Taggia
Prov.: Imperia
404 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 maggio 2009 : 11:58:15
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Il clima e gli ambienti della Francia meridionale e della Liguria di ponente (od occidentale se preferisci), è di tipo mediterraneo "in senso stretto" (lungo la fascia costiera, ovviamente). Spostandosi verso Savona gradualmente diventa più fresco ed umido, per poi ristabilirsi in Toscana e nel resto dell'Italia peninsulare e nelle isole (semplifico al massimo). Infatti anche il colubro lacertino (per restare ai rettili), che ha esigenze simili, non si spinge oltre il savonese. La distribuzione può comunque essere influenzata da molti altri fattori.
Ciao! |
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steve93
Utente Senior
Città: catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
1353 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 maggio 2009 : 19:03:54
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E tipo le coste della Sicilia non sono abbastanza mediteranee???
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Stiaccino
Utente Senior
Città: Follonica
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
547 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 maggio 2009 : 17:00:05
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Da quanto ne so (alcuni miei amici erpetologi la stanno seguendo) non presenta particolari rischi in Italia. Il reale "problema" della distribuzione di questo grande lacertide è riuscire a localizzarlo. Anche dalle parti di Savona (nell'area dove si rinviene con più facilità) non è assolutamente facile osservarla; le sue abitudini schive (ha una distanza di fuga di decine di metri - sto parlando dell'Italia) ne rendono alquanto complicato un reale monitoraggio ai fini di stabilire il numero degli individui in natura. Inoltre bisogna considerare che in Italia (a parte casi particolari come un Campo da Golf) frequenta ambienti impervi e non mi stubirebbe che il suo arele fosse sottostimato....ne parlavamo a La Gomera (Canarie) con i ricercatori di un centro erpetologico a proposito della Gallotia bravoana che presenta le stesse difficoltà di ricerca sul campo.
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi - Proust |
Modificato da - Stiaccino in data 17 maggio 2009 17:02:31 |
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nicola
Utente Senior
Città: Castellana Grotte
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2290 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 18 maggio 2009 : 19:49:24
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In Andalusia (Spagna)fortunatamente è ancora abbastanza comune.
------------------------------------------------------------------------ Ogni essre vivente ha il diritto di vivere e di compiere il ciclo della vita. Nicola Nitti.
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