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marco1961
Utente Junior

Città: forlì
Prov.: Forlì-Cesena


61 Messaggi
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Inserito il - 22 settembre 2009 : 17:01:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di carolan:
................
- Le eradicazioni di specie che arrivano misteriosamente()in un territorio dovrebbero essere precedute da una specie di stima,non direi censimento in questo caso,
o no?
Secondo me una certa indagine bisognerebbe farla in questi casi......(es. provare a scoprire le classi sociali della nuova specie),
ma viene fatta?
.............


per quanto riguarda l'eradicazione del cinghiale in determinate aree di forlì, viene effettuata per eliminare il problema "danno alle culture agricole". zero cinghiali = zero
danni.
non conosco altre realtà, ma a forlì nelle zone A (eradicazione) non vengono fatti censimenti di nessun tipo.

ciao marco




passeggiare...in compagnia.... o in solitudine....
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carolan
Utente Senior

Città: sondrio

Regione: Lombardia


1715 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 settembre 2009 : 22:31:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marco1961:

Messaggio originario di carolan:
................
- Le eradicazioni di specie che arrivano misteriosamente()in un territorio dovrebbero essere precedute da una specie di stima,non direi censimento in questo caso,
o no?
Secondo me una certa indagine bisognerebbe farla in questi casi......(es. provare a scoprire le classi sociali della nuova specie),
ma viene fatta?
.............


per quanto riguarda l'eradicazione del cinghiale in determinate aree di forlì, viene effettuata per eliminare il problema "danno alle culture agricole". zero cinghiali = zero
danni.
non conosco altre realtà, ma a forlì nelle zone A (eradicazione) non vengono fatti censimenti di nessun tipo.

ciao marco






E i risultati sono incoraggianti?
Dico questo poerchè qui nella mia zona è sorto ormai il problema cinghiale(di sicuri immissioni clandestine),e quest'anno si incomincia a provare a risolverlo.........chiedendo aiuto anche alla grande famiglia dell'ars venandi,

ma senza fare alcuna stima su quanti siano i cinghiali,
e senza sapere le varie classi sociali di questa specie,un fattore secondo me determinante per intrapprendere un'eradicazione o una gestione qualsiasi).

Forse diminuirà il numero di questa specie....,ma di certo non sparirà e un'altranno apparriranno,purtroppo e di nuovo i medesimi problemi

Senza poi dimenticare che il povero cinghiale non ha nessuna colpa poi di queste azioni repressive che colpiscono quasi sempre la vittima e non il vero colpevole purtroppo



ciau


Modificato da - carolan in data 25 settembre 2009 22:37:11
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marco1961
Utente Junior

Città: forlì
Prov.: Forlì-Cesena


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Inserito il - 28 settembre 2009 : 18:09:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di carolan:
.............................

E i risultati sono incoraggianti?
Dico questo poerchè qui nella mia zona è sorto ormai il problema cinghiale(di sicuri immissioni clandestine),e quest'anno si incomincia a provare a risolverlo.........chiedendo aiuto anche alla grande famiglia dell'ars venandi,

ma senza fare alcuna stima su quanti siano i cinghiali,
e senza sapere le varie classi sociali di questa specie,un fattore secondo me determinante per intrapprendere un'eradicazione o una gestione qualsiasi).

Forse diminuirà il numero di questa specie....,ma di certo non sparirà e un'altranno apparriranno,purtroppo e di nuovo i medesimi problemi

Senza poi dimenticare che il povero cinghiale non ha nessuna colpa poi di queste azioni repressive che colpiscono quasi sempre la vittima e non il vero colpevole purtroppo



ciau




lo scopo nelle aree a maggior rischio (dove si sono verificati danni a colture pregiate) è stato raggiunto,
in quanto i proprietari hanno attivamente partecipato alle eradicazioni, ottenendo la carne come risarcimento, eventuali proprietari (che non partecipano) sono stati rimborsati con la vendita della carne
ai "cacciatori" partecipanti alla eradicazione. inoltre il disturbo arrecato (i cinghiali imparano subito dove stà il pericolo e lo evitano) fa si che gli animali sopravvissuti si spostino in altre zone, provocando
danni altrove.
se in questi altri luoghi si verificano danni, i proprietari fanno reclamo per essere risarciti dalla provincia di forlì, che attiva immediatamente una squadra per eliminare il problema ( o spostarlo) ed il
ciclo ricomincia.
la carta faunistica regionale dell'emilia romagna delimita all'incirca la zona a nord della via emilia (pianura) e la prima collina dove il cinghiale non è tollerato. nel forlivese si va da castrocaro terme - forli - meldola - bertinoro - cesena, una zona molto ricca di vigneti, frutteti per cui la presenza del cinghiale è stata vietata.

ciao marco

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2009 : 23:43:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marco1961:
... lo scopo nelle aree a maggior rischio (dove si sono verificati danni a colture pregiate) è stato raggiunto ....


..é stato eradicato il cinghialeeee!!! ... accipicchia .... non lo sapevo, complimentissimi!



.... in quanto i proprietari hanno attivamente partecipato alle eradicazioni ...


in che modo?

.... che attiva immediatamente una squadra per eliminare il problema ( o spostarlo) .....


eliminare e spostare ..... non sono proprio la stessa cosa!

.... per cui la presenza del cinghiale è stata vietata ....


Forse bisognerebbe dirlo anche al cinghiale .... non credi?
Ciaoo

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marco1961
Utente Junior

Città: forlì
Prov.: Forlì-Cesena


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Inserito il - 29 settembre 2009 : 09:32:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:
......

..é stato eradicato il cinghialeeee!!! ... accipicchia .... non lo sapevo, complimentissimi!



.... in quanto i proprietari hanno attivamente partecipato alle eradicazioni ...


in che modo?
.....................


il cinghiale nelle zone limitate (vigne, campi di cereali) dove producevano i danni, sono stati allontanati od abbattuti, lo scopo della provincia quindi raggiunto.
i proprietari dei terreni possono partecipare alle battute come conduttori dei fondi. siccome non è una azione di caccia, ma di controllo, rientrano tra le figure abilitate dal regolamento regionale a tale attività. per assurdo un selecontrollore o un abilitato non vi può partecipare se non chiamato espressamente dai responsabili provinciali. di fatto il regolamento regionale cita, all'incirca, che i preposti all'attività dei piani di controllo siano gli agenti della vigilanza, i conduttori dei fondi e il personale abilitato gestito direttamente dal responsabile provinciale.
lo so benissimo che eradicare e spostare non sono proprio la stessa cosa, ma le priorità provinciali sono altre, spendere il meno possibile sia in termini di denaro che in termini di sforzo umano ( per eradicare il cinghiale occorre l'impiego di troppo personale e troppo tempo, per cui il cinghiale continuerà ad abitare le ricche zone, abituandosi ad effettuare lunghi spostamenti per poter mangiare)
politicamente parlando (attualmente) basta spostare il problema altrove, magari ad una entità provinciale o regionale confinante.( vedi problema storno )
ciao marco

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carolan
Utente Senior

Città: sondrio

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 04 ottobre 2009 : 14:34:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il cinghiale,
(..come anche la nutria,o il siluro,tanto per fare altri es. di specie problematiche),
sarà impossibile da eradicare in quelle zone dove.... "i soliti ignoti", ben conosciuti e/o addirittura appoggiati dalle istituzioni,....,
lo hanno immesso per scopi puramente "ricreativi" .........per pochi intimi!


------------------------------------------------------------------
...Ma a me,come penso anche altri milioni di persone...,
nessuno ha mai chiesto se preferivo un ambiente con questa nuove specie, oppure qualcosa di diverso?
E quindi non è giusto dire che siamo tutti inquinatori!!!!...

------------------------------------------------------------------

Purtroppo ora bisognerà "conviverci" con queste nuove specie...,
e sarà dura per tutti,
purtroppo sempre più per i poveretti che ne subiranno i danni,
più che per gli scellerati che intravedevano un possibile nuovo patrimonio!!!

Se però non si prova a fare una stima seria del popolamento di queste "nuove" specie,
non si verrà a capo mai di niente secondo me,altro che eradicazioni.........
Spostare il problema altrove,purtroppo,
serve a poco.........
Vabbè, ma qui siamo in Italia.....................
Allora va bene così




ciao
e speriamo in bene!




Modificato da - carolan in data 04 ottobre 2009 14:50:25
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

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Flora e Fauna

Inserito il - 06 ottobre 2009 : 06:43:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di carolan:
..... Se però non si prova a fare una stima seria del popolamento di queste "nuove" specie, non si verrà a capo mai di niente secondo me .....


Sono anch'io convinto che qualsiasi intervento gestionale (sia attivo che passivo) debba avere come elemento propedeutico, la conoscenza della popolazione da gestire e il contesto complessivo (ecosistema) nel quale tale popolazione vive; è secondo me necessario, monitorare in modo continuo e standardizzato l'evoluzione dei popolamenti animali nei vari contesti.
Alcune popolazioni sono però più problematiche di altre da censire .... il cinghiale ad esempio è una di queste; .... il suo essere poco abitudinario, .... non territoriale ... ubiquitario e polifago, rendono molto difficile l'individuazione del metodo migliore. Qual'è secondo voi il miglior sistema per censire il cinghiale?
Ciaoo.

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marco1961
Utente Junior

Città: forlì
Prov.: Forlì-Cesena


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Inserito il - 06 ottobre 2009 : 18:39:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:
........Alcune popolazioni sono però più problematiche di altre da censire .... il cinghiale ad esempio è una di queste; .... il suo essere poco abitudinario, .... non territoriale ... ubiquitario e polifago, rendono molto difficile l'individuazione del metodo migliore. Qual'è secondo voi il miglior sistema per censire il cinghiale?



la tracciatura dopo una piccola nevicata o dopo una giornata piovoso da un ottimo indice di presenza
che abbinato a un censimento notturno (con faro o infrarossi) su mangiatoia frequentata, da una buona resa sia per il conteggio numerico e sia per la struttura della popolazione.
l'abbinamento di queste pratiche consente (a mio avviso) di avere un buona stima.

ciao marco

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Flora e Fauna

Inserito il - 10 ottobre 2009 : 17:21:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marco1961:
la tracciatura dopo una piccola nevicata o dopo una giornata piovoso da un ottimo indice di presenza che abbinato a un censimento notturno (con faro o infrarossi) su mangiatoia frequentata, da una buona resa sia per il conteggio numerico e sia per la struttura della popolazione.
l'abbinamento di queste pratiche consente (a mio avviso) di avere un buona stima. ....


Sostanzialmente giusto, .... ma applicare diversi metodi risulta decisamente più dispendioso che uno solo (du metod ... is pez che one) inoltre penso sia piuttosto complicato, in fase di elaborazione, "mescolare" i dati risultanti dai due censimenti.
Sicuramente è più corretto ipotizzare delle valutazioni degli indici di abbondanza relativa ... piuttosto che censimenti quali-quantitativi.
Ciaoo.

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Edoardo
Utente V.I.P.

Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Italy


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Inserito il - 20 ottobre 2009 : 18:48:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Innanzi tutto volevo ringraziare Luciano per l'interessantissima discussione che ha avviato. Essendo un neolaureato in Conservazione e Gestione del patrimonio naturale mi sono accorto (ahimè) che la maggiorparte delle tematiche da lei trattate non sono state nemmeno sfiorate da nessun corso..a noi "poco-formati" il compito di integrare a partire anche da spunti interessanti come questi!

Per quanto riguarda la problematica sul cinghiale (parlo da completo inesperto)ritengo che sia un esempio perfetto della mancanza di una "gestione integrata". Ovvero la mancanza di una applicazione delle conoscenze sulla bio/eco/etologia della specie (ad esempio la grande capacità riproduttiva..) alla gestione venatoria e un disinteresse (anche voluto) per le conseguenze ecologiche (e sociologiche) di un ripopolamento sconsiderato che ha portato ad una problema di tale portata..ricordo le parole di mio nonno, che io ho sempre ritenuto un contadino/naturalista che in tempi non sospetti si lamentava: "adesso che orso e lupo son scomparsi da qui..questi porci chi se li mangia?!"

io ritengo molto importante la conoscenza della consistenza numerica delle specie invasive, per un motivo sostanziale: valutare l'efficacia delle misure di contenimento e controllo. Ciò dovrebbe essere affiancato da un altro tipo di censimeno: quello dei danni.
in secondo luogo penso sia INDISPENSABILE una sensibilizzazione e una reale formazione culturale e tecnica di coloro che intraprendono la strada venatoria..

il sistema migliore (a mio parere) è quello a lungo termine della modificazione culturale verso una consapevolezza delle proprie azioni.

scusate se sono stato eventualmente poco incisivo.
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 ottobre 2009 : 07:06:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Edoardo (oltre che per i complimenti) per l'interessante e stimolante messaggio, ... ci "sentiamo" presto! (come si dice quando ci si scambia post .... ci ripostiamo presto?)
Ciaoo.

P.s. ho notato che poco sopra è presente un mio doppio messaggio; magari al primo passaggio ..... un moderatore volenteroso potrebbe eliminarne uno? ... grazie!

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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 15 dicembre 2009 : 00:27:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
scusatemi se entro nella questione cinghiale, mi sembra però che sia esagerato paragonandolo al siluro o altre amenità..
Io non so di quali ceppi o di quali tipi di animale parliate ne, se nelle aree di cui state parlando è prevista la sua presenza.
Io però credo che il Cinghiale ad esempio da noi, parlo del Cinghiale Maremmano endemico delle mie zone sia da difendere in quanto è da sempre presente nei boschi e perchè è probabilmente diverso da quelli che voi riferite.. o che viene "buttato" dai soliti noti.
Nel bosco che frequento (te ne parlai Luciano) sono arrivati i Lupi, e sabato in 3 ore non ne ho visto uno!
Parlare in quei termini invitando alla fucilata facile non è a mio modo di vedere un bello scrivere,poi ripeto non so se da voi i cinghiali ci devono essere o meno, ma è pur sempre un animale, e al pari credo che qualcuno di Voi trasalirebbe non poco se qualche contadino invitasse (e lo facesse pure) a sparare ai "cervacci" che mangiano tutto e saltano le recinzioni anche le più alte...
Scusate, ma al di là di tutto non lo ritengo etico in questo forum, cos'è ci sono animali di serie A e di serie B? Che colpa ne ha?
Allora bisognerebbe sparare a tutti i Daini, visto che non sono italiani?
Ci sono fucilate giuste e... fucilate sbagliate?
Almeno distinguiamo da cinghiale nostrano e dal cinghiale che proviene da zone vicine ai balcani, o è tutta zuppa uguale?
Scusate i miei toni, ma non capisco.
Massimo.

------------------------
No alla diga sul Farma-Merse, no ieri, no domani, MAI!!

Modificato da - Frustone in data 15 dicembre 2009 00:32:56
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 dicembre 2009 : 22:58:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Accidenti Massimo, ... che "filippica"
Un po' "passionale" forse ... ma anche comprensibile
Credo però che le cose non siano così chiaramente ..... bianche o nere; ci sono un'infinità di "toni di grigio" che rendono difficili e problematiche le valutazioni .... e di conseguenza gli "indirizzi" gestionali

Messaggio originario di Frustone:

scusatemi se entro nella questione cinghiale, mi sembra però che sia esagerato paragonandolo al siluro o altre amenità..


Il siluro (Silurus glanis), lo scoiattolo americano (Sciurus carolinensis), la nutria (Myocastor coypus), il gambero rosso della Luisiana (Procambarus clarckii), ecc. ecc. .... non sono amenità, .... ma specie animali alloctone (erroneamente accomunate all'autoctono cinghiale) ... che hanno in comune col suide un elevato rischio di danneggiamento (di vario genere e di varia entità).
Ovviamente i livelli e le tipologie di danneggiamento, sono molto influenzati da svariati fattori ... gran parte dei quali di origine antropica (danni alle colture = cinghiale e ungulati in genere, ... danni agli allevamenti = lupo ... ecc) ... altri invece sono dovuti quasi esclusivamente al rischio di estinzione di specie autoctone ... predate o soppiantate dalle "concorrenti aliene" (scoiattolo rosso che patisce il cugino americano .... siluro che soppianta alcune specie di ittiofauna autoctona, .... ecc.). Ora il domandone diventa:
Com'è meglio (o giusto) comportarsi in questi casi?

Problema cinghiale: popolazione autoctona .... in incremento esponenziale da diversi anni, colonizzazione di aree in cui non era presente in passato (o almeno non in un recente passato) come la bassa collina e pianura; risultato: ... elevati danni alle coltivazioni ... che diventano enormemente onerosi in aree caratterizzate da colture di pregio; soluzione ...???????
Nel bosco che frequento (te ne parlai Luciano) sono arrivati i Lupi, e sabato in 3 ore non ne ho visto uno!

I grandi predatori rappresentano un buon controllo delle popolazioni di ungulati (controllo più sanitario che numerico) che vivono in ambienti "naturali" ... non sono assolutamente in grado di limitare una popolazione come quella di cinghiale che vive in un ambiente che ha poco o nulla di naturale ... e dove dispone di risorse trofiche praticamente illimitate.
Di nuovo .... come si risolve secondo te il problema?
Eradicazione è un termine che, oltre a non piacermi per niente, è spesso fuori luogo e pretenzioso; eradicazione da "alcune aree" è ancora più demenziale.
Ancora più assurda la situazione del daino, del quale si sta tentando l'eradicazione proprio in alcune aree Toscane ... e senza che di fatto ci siano evidenti problematiche di forti danneggiamenti ... o di limitazione di altre popolazioni, ..... semplicemente perchè alloctono ... e forse in competizione con gli ungulati autoctoni.
Quindi????
Quante domande o dubbi ... senza risposta!

Nessuno ha comunque parlato di fucilate facili ... o di animali di serie A o B .... ma ci sono una serie di problemi gestionali che si pongono e si porranno sempre più ... proprio grazie alle migliorate condizioni di alcune specie e al derecupero delle aree montane; basta pensare al caso del lupo,... la specie è in forte espansione .. e ci sono le condizioni perchè la crescita continui, .... fino a quale soglia non ci è dato saperlo ... ma già adesso (e sempre più in futuro) ... si porranno problemi di convivenza con l'uomo ... che sarà bene risolvere ... per il bene soprattutto del lupo
Insomma non dobbiamo mettere la testa sottoterra ... gridando che tutti gli animali hanno diritto di vivere (anche se ne fanno morire altri?) ... che è solo colpa dell'uomo (quasi sempre vero ... ma la riconosciuta colpevolezza .... non risolve i problemi) ... e altre piacevolezze del genere; dobbiamo cercare di valutare il da farsi con cognizione di causa .... senza troppi sentimentalismi .... ma anche senza menefreghismo, cercando di trovare dei rimedi che quantomeno non siano peggiori del male!
Ciaoo.

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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 31 dicembre 2009 : 10:33:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io difendo solo gli endemismi.
Non tutti i cinghiali arrecano gli stessi danni sul bosco, è vero che ce ne son tanti ma è altrettanto vero che ad esempio in Toscana di cinghiali nostranti puri (sus scrofa majori) ce ne son pochi e paradossalmente vanno difesi.
Se per la Lucioperca giustamente come dici tu nella sezione dei pesci non basta definirla bella per giustificarne la presenza, allora intuisci che il discorso può essere identico per il Daino...
Chiunque quì lo alleva, si moltiplica e.. diminuiscono (cosa quì da me verificabilissima) i caprioli...
Il daino non si tocca? La lucioperca si?
E te lo dice uno che ama il Daino, come sai son sempre a fotografarli, ma per come ragiono io, non ci dovrebbero stare quì da me, anche perchè non erano presenti fino a qualche decennio fa!!
E invito tutti a non considerare la limitazione del Daino come un capriccio toscano, il problema è sotto gli occhi di tutti, tra poco me li trovo anche in macchina la mattina, , invece di fotografarli... ne metto un paio in macchina e ve li posso anche portare, pagatemi il gasolio e ve li lascio al portone!!!!!
Scusami Luciano, ma visto e documentabile, ti posso postare anche le foto, ti farei vedere cosa combina un'eccedenza di Daini in un bosco a macchia mediterranea.....
Ma non son mica arrabbiato !
Semplicemente non son daccordo e ti spiego i motivi che mi dividono dal tuo sempre rispettabile pensiero, semplicemente non sono daccordo, tutto quì.
ciao

Massimo.

------------------------
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Modificato da - Frustone in data 31 dicembre 2009 10:38:43
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pardus
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Flora e Fauna

Inserito il - 08 febbraio 2010 : 09:40:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
riporto questa notzia
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e mi chiedo..... come sia possibile effettuare questi 2 censimenti cosi' diversi?
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 febbraio 2010 : 21:35:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pardus:
..... e mi chiedo..... come sia possibile effettuare questi 2 censimenti cosi' diversi?


Me lo chiedo anch'o Massimo! ... Anzi forse la domanda giusta è : com'è possibile che due diversi censimenti di una stessa popolazione .... portino a risultati così diversi.
Ci tornerò sicuramente sopra, ... con un po' più di tempo a disposizione; .. se nel frattempo qualcuno vole dire le sue impressioni .... ben venga!
Ciaoo

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marco1961
Utente Junior

Città: forlì
Prov.: Forlì-Cesena


61 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 09 febbraio 2010 : 10:31:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non so quanto sia esteso la zona censita, (mi sembra di capire che si tratta di un ambito ridotto) per
cui se il dato dei cervi bramitanti 121 è esatto, mi chiedo come è possibile estrapolare solo una consistenza della popolazione di poco più di 650 esemplari.

aspettiamo di conoscere un pò di dati, così mi sembra che ci siano troppe incongruenze.

ciao marco

passeggiare...in compagnia.... o in solitudine....
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 febbraio 2010 : 13:16:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marco1961:
.... se il dato dei cervi bramitanti 121 è esatto, mi chiedo come è possibile estrapolare solo una consistenza della popolazione di poco più di 650 esemplari. ....


Gli esemplari stimati sono 605, ... ma questo è l'aspetto meno strano .. infatti se nei censimenti di struttura avessero rilevato una percentuale di maschi adulti del 20% sull'intera popolazione, ... 605 sarebbe esattamente la popolazione stimata (e il 20% di maschi riproduttori ... non è un dato poi così strano).
Ciaoo

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pardus
Utente Senior

Città: solaro
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1277 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 febbraio 2010 : 17:25:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
si, ma non mi spiego la differenza tra i 2 metodi utilizzati....e' enorme, e' assurda!!!
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margis
Utente nuovo

Città: Sambuca di Sicilia
Prov.: Agrigento


5 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 06 febbraio 2011 : 15:48:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
buon pomeriggio, ti volevo chiedere da dove hai preso queste notizie riguardo la scelta del metodo di censimento.
mi servirebbe approfondire l'argomento
grazie in anticipo
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