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cedrone
Utente Senior

Città: territori della magnifica comunità di fiemme
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


547 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 giugno 2009 : 14:13:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:

Messaggio originario di cedrone:
No questo censimento si fa in primavera sul primo verde............ poi nn ho capito cosa nn hai capito


Quindi non è un censimento di struttura finalizzato al bramito ..... ma un censimento quali-quantitativo ..... a scopo gestionale; ..... diciamo che è tutto abbastanza chiaro; ti chiedevo le specie censite (immagino cervo e capriolo ..... oppure tutto ciò che vedete?), ... e poi ero interessato al motivo per cui utilizzate una media dei conteggi .... e non il valore massimo (visto che si effettua in contemporanea) ..... la media va bene per definire la struttura, ... ma aumenta la sottostima della valutazione quantitativa.
Ciaoo.

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Queste uscite sono finalizzate a contare un pò tutto sono fatte specifiche x il cervo ma nell'occasine si segna tutto naturalmente cercando di valutare la classe solo nei cervi mentre x capriolo si tira avanti segnando solo il visto
si in effetti con la media si sottostima ..ma a parer mio con la sottostima molte persone ...dormono tranquille

cedrone
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 giugno 2009 : 20:41:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di cedrone:
Queste uscite sono finalizzate a contare un pò tutto sono fatte specifiche x il cervo ma nell'occasine si segna tutto .....


Lo immaginavo ... e lo condivido ... non avrebbe senso "sprecare" una simile occasione di acquisire dati!

Messaggio originario di cedrone: .... si in effetti con la media si sottostima ..ma a parer mio con la sottostima molte persone ...dormono tranquille


Concordo anche su questo .... anche se io sono più in linea con quella "vecchia scuola" che insegna che le cose è meglio dirle, .... nude e crude, e sul muso, ... poi ci si ragiona ... ci si confronta ... e si trova il modo migliore .... (o il meno peggio) di procedere!
Ciaooo.

P.s. grazie molte per la "spalla" che offri alle disquisizioni sui censimenti, .... i tuoi interventi denotano competenza e serietà ... e sono per me uno sprone a continuare questa discussione, .... forse un po' noiosa per molti.


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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 giugno 2009 : 22:12:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh stasera mi son fatto una cultura sul censimento "al bramito",dalle mie parti non si usa,per scopi venatori,ma non so se potrebbe avere la stessa efficacia!

In primis,cosa che in realtà non ho ancora ben capito se è una leggenda metropolitana o è veritiera,i maschi in zona di Caccia bramiscono poco o spesso per niente!!!

Ora a dire il vero ad ottobre son fuori 2 giorni la settimana all'albeggioed in vita mia avrò sentito 3 o 4 bramiti in zona di caccia!
O non ci sono Cervi maschi,cosa in parte vera per gli ovvi motivi,o quei pochi non si fanno sentire!

E per concludere ho il leggero sospetto che in zona appenninica sia un pò più semplice la cosa rispetto alle alpi,penso solo ad esempio alla vicinanza di torrenti molto rumorosi e cose del genere!
Bah illuminatemi se potete!
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 luglio 2009 : 20:20:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:
.... non ho ancora ben capito se è una leggenda metropolitana o è veritiera,i maschi in zona di Caccia bramiscono poco o spesso per niente!!!


In questo (con mia grande gioia) non sono in grado di aiutarti, ... ho detto con grande gioia perchè in provincia di Forlì-Cesena la caccia al cervo non è a tutt'oggi mai stata effettuata. Non sono aprioristicamente contrario al prelievo ... ma se è possibile non effettuarlo .... la cosa non mi dispiace per niente ...... non sono quindi in grado di riferirti le mie impressioni a riguardo.


Messaggio originario di Tetrao: .... E per concludere ho il leggero sospetto che in zona appenninica sia un pò più semplice la cosa rispetto alle alpi,penso solo ad esempio alla vicinanza di torrenti molto rumorosi e cose del genere! .....


Questo è un po' difficile da valutare solo in teoria, .... a "spanna" mi viene da pensare che potrebbero esserci elementi di maggior o minore difficoltà ... in entrambi gli ambiti. A sfavore dell'Appennino penso ad esempio alla miriade di vallecole che si intersecano in tutte le direzioni (enormemente difficili da "coprire acusticamente" tutte, ... e alla grande diversificazione ambientale.
La vastità e ampiezza dei comprensori alpini mi fa invece supporre dei punti di ascolto che riescono a coprire grandi spazi ... piuttosto omogenei, ... o è una pia illusione?
Ciaoo.

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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 luglio 2009 : 20:58:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie della risposta!

Concordo,ci saranno pro e contro in entrambe le 2 realtà!
Considerando la presenza di più osservatori,opss ascoltatori,forse si le Alpi sono più aperte,poi ci sono altre difficoltà,ma gli ampi spazi non mancano!
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Maurizio81
Utente V.I.P.


Città: Brisighella
Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


397 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 luglio 2009 : 15:08:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si potrebbero dire anche due parole sulla variante del censimento al bramito a cui hai collaborato Luciano?

Ciao,
Maurizio

"...per dieci anni ho seguito il pellegrino. Ne ero posseduto. Per me era un Graal...( J.A. Baker)

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 luglio 2009 : 21:47:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Maurizio81:
Si potrebbero dire anche due parole sulla variante del censimento al bramito a cui hai collaborato Luciano? .....


Due parole le avevo già dette postando un comunicato stampa dell'UTB in un'altra discussione, .... lo riposto come citazione
Messaggio originario di Luciano54:
... Ne approfitto per postare un altro comunicato stampa dell'UTB alla lista vertebrati ... questa volta su di un tema che mi coinvolge più direttamente:
Con la presente siamo a inviarVi, con preghiera di diffusione, comunicato stampa (allegato) con breve resoconto dei risultati conseguiti tramite censimento al bramito "sperimentale" effettuato istituzionalmente dal nostro Ufficio nel territorio da esso gestito (Riserve Naturali Statali Casentinesi) lo scorso autunno.
Distinti saluti

Ufficio Territoriale per la Biodiversità
Corpo Forestale dello Stato
Via Alighieri 41
Pratovecchio (Ar)


Per non costringervi ad andare ad aprire il comunicato stampa allegato, ve lo riporto sotto come testo citato.
Comunicato stampa:


Sono 500 i cervi presenti nelle Riserve Naturali Statali Casentinesi, questo il risultato del primo censimento sperimentale al bramito svolto nell’autunno 2008.
Si parla di una popolazione di cervo ammontante a circa 500 capi nei territori protetti dalle Riserve Naturali Statali Casentinesi (Camaldoli, Badia Prataglia, Campigna, Scodella e Sasso Fratino), gestite dal Corpo Forestale dello Stato tramite l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Pratovecchio. L’elaborazione dei dati ottenuti tramite il primo censimento sperimentale, svolto lo scorso anno a fine settembre- inizio ottobre, ha dato questo risultato. La metodica progettata (Cicognani-Lucchesi, 2008) consente di risalire alla quantità dei maschi adulti in attività di bramito tramite una rete di transetti non lineari, percorsi da un limitato numero di operatori esperti, nella fascia oraria del tramonto; questa metodica è definibile come sperimentale perché differisce dalla metodica classica in alcuni fondamentali criteri applicativi, il più importante dei quali è relativo al sistema di rilevamento (2 ore prima del tramonto, anziché 3 ore notturne e individuazione dei maschi bramitanti effettuata da operatori in movimento su un transetto non lineare invece che da punto fisso). Tali varianti sono state apportate sulla base di considerazioni di tipo eco–etologico, ovvero inerenti il minor impatto possibile sulla specie e sull’ambiente in cui vive, evitando un eccessivo carico antropico in foresta in orario notturno durante lo svolgimento delle attività. Il censimento, svolto in tre sessioni in un arco temporale di 15 giorni, ha coinvolto un numero massimo di 32 rilevatori che hanno coperto una superficie di 5.500 ettari, contando in contemporanea un numero massimo di circa 100 maschi di cervo “bramitanti”. La stima della consistenza totale è stata calcolata applicando, ai dati dei maschi bramitanti, i dati di struttura della popolazione (classi di sesso ed età), ottenuta a seguito di un anno di raccolta dati operata da Biologi e Tecnici faunistici collaboratori dell’UTB di Pratovecchio. La densità della popolazione di cervo residente nelle foreste demaniali dell’Appennino Tosco-Romagnolo risulta medio-alta, in linea con le densità registrate per le Province di Arezzo e Forlì-Cesena negli anni passati, ed in linea alle tendenze di espansione della popolazione di cervo verso i rilievi limitrofi alla catena appenninica principale. La nuova metodica continuerà ad essere oggetto di verifica nella prossima stagione del bramito, quando saranno disponibili i primi dati di confronto. In preparazione pubblicazioni che saranno sottoposte a riviste scientifiche di settore, dalle quali saranno tratti anche articoli divulgativi, per mettere a conoscenza del mondo scientifico e della società civile la nuova tecnica di censimento. Da sottolineare infine la preziosa collaborazione di personale volontario specializzato appartenente all’Associazione Rilevatori Faunistici della Romagna (A.Ri.F.), ad Enti Pubblici come il Parco Regionale delle Alpi Apuane, oltre a numerosi naturalisti e biologi conoscitori del territorio in esame per le esperienze di studio che in esso hanno svolto nel recente passato, che hanno affiancato, nello svolgimento delle operazioni di censimento, il personale dell’UTB di Pratovecchio.

Alessandro Bottacci: Vice Questore Aggiunto Forestale CFS UTB di Pratovecchio

Luciano Cicognani: Tecnico faunistico – Soc. STERNA Forlì

Marco Lucchesi: Biologo – Collaboratore Scientifico CFS UTB di Pratovecchio



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Ormai siamo pronti per la pubblicazione, ... presto vi descriverò il metodo e i primi risultati ... molto in dettaglio

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 luglio 2009 : 21:58:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:
... presto vi descriverò il metodo e i primi risultati ... molto in dettaglio


Comincio con l'indicarvi l'area di studio in cui è stata sperimentata questa metodologia di censimento, ... che sono le Riserve Naturali Biogenetiche Casentinesi ... costituite da circa 5300 ettari di territorio montano prevalentemente boscato, situati a cavallo del crinale dell’Appennino Tosco-Romagnolo (province di Arezzo e Forlì-Cesena).
La metodologia di censimento sperimentata è di derivazione diretta dal censimento al bramito, introdotto in Norvegia (Langvatn, 1977) e perfezionato in Italia proprio nelle Foreste Casentinesi (Mazzarone et al., 1989, 1991).

Abbiamo già visto come il censimento al bramito sia una delle metodologie di censimento maggiormente utilizzata per il cervo, soprattutto in presenza di elevata copertura vegetazionale (come nel caso delle Riserve Naturali Biogenetiche Casentinesi) e come questo si basi appunto sul bramito, caratteristica emissione acustica effettuata dai maschi dominanti nel corso del periodo riproduttivo.
Ricordiamo che la stima di consistenza della popolazione ottenuta utilizzando questo metodo, prende origine dall’acquisizione ed elaborazione di due dati fondamentali: il numero di maschi adulti (riproduttori) e la loro percentuale nella struttura della popolazione indagata, e si ottiene con la formula:
(N° maschi adulti censiti / % maschi adulti nella struttura ) X 100 = Consistenza totale stimata della popolazione.

Nel metodo originario, per la determinazione del numero di maschi bramitanti, si predispongono dei punti di ascolto situati di norma in posizioni elevate (poggi, selle ecc.) in modo ed in numero tale da consentire la massima copertura acustica possibile e la sovrapposizione delle aree censite che devono essere “coperte” da almeno due punti di ascolto, meglio se tre, come risulta anche dalla prima applicazione in Italia del metodo (Mazzarone et al., 1989) nella quale il 74% dei maschi bramitanti era stato rilevato da tre operatori; i rilievi si eseguono in orario notturno durante un arco temporale di tre ore ..... che originariamente andava dalle 21 alle 24; attualmente, anche grazie alle "pressioni" di qualcuno che ritiene più produttivo il periodo serale di quello notturno .... l'orario è stato anticipato di mezz'ora (ancora troppo poco ).
Nella sperimentazione della presente metodologia, per il rilevamento dei maschi bramitanti, sono stati invece utilizzati dei percorsi di censimento lungo transetti prestabiliti, da percorrere in orario precrepuscolare e crepuscolare serale in un arco di tempo massimo di tre ore (dalle 16,30 alle 19,30), ad andatura normale e costante. I percorsi sono stati ripetuti nel corso di tre sessioni con un intervallo di 7 giorni fra una sessione e l’altra. Per l’impostazione e attuazione dei rilievi necessari a questo studio, sono state utilizzate come cartografia di riferimento le basi CTR in scala 1: 10.000.
..... continua ....
Ciaoo.


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Maurizio81
Utente V.I.P.


Città: Brisighella
Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


397 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 luglio 2009 : 19:50:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono 500 i cervi presenti nelle Riserve Naturali Statali Casentinesi, questo il risultato del primo censimento sperimentale al bramito svolto nell’autunno 2008.
Si parla di una popolazione di cervo ammontante a circa 500 capi nei territori protetti dalle Riserve Naturali Statali Casentinesi...


Con il "bramito tradizionale" a quanto ammontano i capi nelle Riserve?
Così, per curiosità...

Ciao,
Maurizio

"...per dieci anni ho seguito il pellegrino. Ne ero posseduto. Per me era un Graal...( J.A. Baker)

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 luglio 2009 : 22:41:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Maurizio81:
.... Con il "bramito tradizionale" a quanto ammontano i capi nelle Riserve?
Così, per curiosità...


Questo è un dato di cui non dispongo per il 2008 … (non è Sterna ad organizzare i censimenti e ad elaborare i dati "ufficiali" per le Riserve, .... che fanno ovviamente parte del PNFC, .... e che altrettanto ovviamente vengono elaborati da chi è incaricato di farlo per conto dell'Ente Parco).
Dispongo però di dati pregressi (compreso il 2007) ... e dei confronti li abbiamo fatti comunque (grazie alle moderne potenzialità informatiche) ... anche per "misurare" un po' l'attendibilità dei nostri risultati, sia con i dati ufficiali del 2007 (PNFC) … che con quelli pregressi, relativi al triennio 1999-2001 … in cui vennero effettuati i primi censimenti al bramito su tutto l’areale riproduttivo Tosco-Romagnolo (Cicognani L., Gualazzi S., 2002. I Cervi nel Parco. Status, biologia e ecologia della popolazione di Cervo dell’Appennino tosco-romagnolo. Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi M.te Falterona e Campigna, Collana: I Quaderni del Parco. Pp. 36).
Per i numeri precisi ti rimando alla pubblicazione (ormai prossima) .... (avvenuta la quale posterò i risultati anche qui) ... posso anticiparti che la differenza non è sostanziale, .... ed è conseguente e giustificata dal fatto che durante i censimenti "tradizionali" il meteo non è stato certo clemente.

Parlando solo di maschi bramitanti e della porzione di territorio delle Riserve Naturali Statali Casentinesi ricadente in Romagna (per la parte Toscana non dispongo dei dati bruti del censimento ufficiale degli ultimi due anni), nel 2001 erano stati censiti 73 maschi riproduttori ; nel 2007 i maschi censiti (dati Dream) sono stati 60 ..... nel nostro censimento sperimentale dell’autunno 2008 (nella serata migliore) abbiamo contato 72 maschi, (non conosco i dati ufficiali per il 2008)
A margine è però doveroso fare alcune osservazioni:
... come già detto i censimenti ufficiali del 2007 e 2008 sono sicuramente stati condizionati dal maltempo;
.... quando si sperimenta una nuova metodologia di censimento (o come nel nostro caso una “variante” della metodologia originaria) ... non lo si fa “contro qualcuno” ... o qualcosa, .... lo si fa per vedere se delle variazioni .... ritenute migliorative "a tavolino" ... possono di fatto migliorare il risultato ... (o almeno ottenerne uno simile ... se le modifiche comportano altri miglioramenti come la diminuzione delle risorse necessarie ad attuarlo ... o il superamento di fattori limitanti quali il clima o la temporanea scarsa attività di bramito);
... valutando le avverse condizioni in cui si è operato per i censimenti ufficiali e ipotizzando quindi una leggera sottostima, ... mi sembra di poter dire che i dati sono in linea con quanto abbiamo rilevato con il censimento "sperimentale"
..... la superfice complessiva delle RNSC è di circa 53 Kmq ... di cui ben 38 ricadenti in Romagna
.... un dato molto interessante è che la popolazione di quei territori sembra quindi essersi stabilizzata su una soglia di densità di maschi bramitanti di circa 1,8 per Kmq (1,89 nelle RNSC situate in Romagna ... 1,74 in quelle Toscane)
Sono certo che per Maurizio è un discorso interessante, .... spero di non aver annoiato troppo gli altri .... nel qual caso vogliate scusarmi
Ciaoo.


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pardus
Utente Senior

Città: solaro
Prov.: Milano

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1277 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 agosto 2009 : 11:51:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao
qual'e secondo voi il metodo migliore per censire un popolazione di capriolo in area collinare di boschi, prati e coltivi dove si presume una bassa densita' di animali?

Avevo pensato prima di capire le zone in cui ci sono, quindi pellet counts e verifca segni di presenza, una volta capito le zone di utilizzo effettuare un censimento tramite punti fissi.....

che ne dite?

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

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Flora e Fauna

Inserito il - 08 agosto 2009 : 08:01:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pardus:
... Avevo pensato prima di capire le zone in cui ci sono, quindi pellet counts e verifca segni di presenza, una volta capito le zone di utilizzo effettuare un censimento tramite punti fissi.....


Direi che non fa una grinza!
Ci sono due elementi da valutare con molta cura: la scelta del periodo in cui operare, .... e il calcolo accurato delle tre tipologie di superfici di riferimento: superfici censibili censite, .... superfici censibili non censite, .... superfici non censibili (il secondo elemento è fondamentale per un calcolo attendibile della densità effettiva).
Tempo fa ho pubblicato uno studio sul censimento del capriolo sul primo verde che mi ha dato molte soddisfazioni (mi è stato richiesto molte volte anche dall'estero, ... persino da una università del Sudafrica ) ... questo il lavoro:
CICOGNANI L., MONTI F., GELLINI S., PASCUCCI M., 2000. Censusing Roe deer (Capreolus capreolus) populations for hunting management: a local experiment in order to increase the benefit/cost ratio. Hystrix, (n.s.) 11(2): 121-125.

Se ti interessa e non riesci a reperirlo .... fammelo sapere che vedo di mandartelo; ... nel caso dimmi se preferisci la versione in inglese o in italiano.
Ciaoo.


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Modificato da - Luciano54 in data 08 agosto 2009 08:03:51
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pardus
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Città: solaro
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Flora e Fauna

Inserito il - 08 agosto 2009 : 14:40:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie LUciano.......se me lo mandi e' meglio....

in italiano ancora meglio....

ps si vede che in Sud Africa vogliono introdurre il capriolo....in realta' c'e' un antilope chiamata appunto antilope capriolo ( nel linguaggio locale Pelea) che vive nell zone montouse del Capo, uno delle prede preferite del leopardo in quella zona.....le dimensioni sono le stesse, ma biologicamente e' chiaramente molto diverso dal nostro cervide..
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carolan
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Città: sondrio

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Flora e Fauna

Inserito il - 25 agosto 2009 : 22:23:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusatemi in anticipo per la domanda un po' banale...


Ma il fine del censimento,
...qual' è?

ciau

Carolan
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
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Flora e Fauna

Inserito il - 26 agosto 2009 : 22:23:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di carolan:
..... Ma il fine del censimento, ...qual' è?


La domanda è tutt'altro che banale dovrebbe infatti essere la prima domanda che si pone qualsiasi persona, ente, o altro .... che si appresti ad organizzare un censimento.
Diciamo che in linea generale la finalità primaria di qualsiasi censimento .... dovrebbe essere la conoscenza dello status, del trend o di entrambi ..... di una determinata popolazione; ... in altre parole conoscere la consistenza e struttura della popolazione indagata (status) .... e la variazione di tali valori nel tempo (trend o dinamica che dir si voglia).
La conoscenza di questi parametri può poi esere utilizzata per molteplici scopi, la maggior parte dei quali è ricompreso nei termini "conservazione" e "gestione".
Bisognerebbe approfondire un po' questi concetti, .... senza avere la pretesa di essere esaustivi; ... vorrei però sapere se la cosa può interessarti (o interessare qualcun'altro) .... nel qual caso lo farò molto volentieri ... in fondo si tratta di poca "roba"
Ciaoo.

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carolan
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Città: sondrio

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1715 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 agosto 2009 : 07:28:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ritengo che sarebbero interessanti....questi concetti,e quindi t'invito ad allargare la discussione....
La mia domanda:qual'è il fine d'un censimento?,...l'hai perfettamente capita!
Spesso quando si parla di censimenti di una specie si pensa solamente ad ottenere un numero da fornire ad un gruppo di persone a cui è affidato il compito di "gestire"....
Ma,prima di fare questo censimento,...non bisognerebbe conoscere TUTTO quello che gravita in un determinato territorio(altre specie,attività agricole,vegetazione,attività turistiche,....),e quindi aver fatto già un altro censimento,..quello vero,quello che ti dovrebbe aiutare a sapere TUTTO quello che potrebbe coesistere in un determinato territorio?

Premetto che non collaboro nei censimenti e quindi la mia è una semplice osservazione,..mi premeva sapere se si tiene in considerazione anche la capacità portante dei vari territori quando un "gruppetto di persone" da un numero decide di passare ai fatti....

ciau

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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 27 agosto 2009 : 22:34:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di carolan:
Ma,prima di fare questo censimento,...non bisognerebbe conoscere TUTTO quello che gravita in un determinato territorio(altre specie,attività agricole,vegetazione,attività turistiche,....)


Hai perfettamente ragione, ... solo che al posto della parola censimento .... dovresti mettere "gestione" ... comunque credo d'aver capito dove vuoi arrivare .... e ci arriveremo rapidamente
Iniziamo quindi col definire la differenza fra conservazione e gestione:
la conservazione consiste in pratica, in tutte le forme di protezione sia attive che passive ... finalizzate al mantenimento nel tempo delle risorse naturali e dei meccanismi evolutivi che le condizionano;
la gestione consiste in forme di protezione attiva e nell'utilizzo, ...... rappresenta quindi la parte attiva della conservazione che solitamente prevede anche l’opzione dell’utilizzo della risorsa.
In estrema sintesi "conservare" può significare anche prevedere l’assoluto "non intervento" umano, mentre "gestire" implica il tentativo di "intervenire attivamente sulla risorsa naturale".
Faccio una pausa ... anche per eventuali commenti, ... nel prossimo analizzeremo le tre principali tipologie della gestione: la gestione faunistica ..... la gestione venatoria, .... e la gestione integrata.
Ciaoo



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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 agosto 2009 : 08:55:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ehi,ehi non mi chiamate se si parla di gestione?!

Leggerò molto volentieri!
Nel frattempo percepisco un pò di risentimento nelle parole di Carolan,potrei aspettarmele da altri,ma da un duro come lui un pò meno!

Per me il malessere che provi Carolan non è dato dalla "gestione" in se come concetto,ma dalla CATTIVA gestione che in molti posti in particolare quelli che frequenti più spesso è in atto da qualche anno!
Aggiungendo poi che oltre ai "gestori" ci stanno i saccheggiatori!

Terreno minato in cui volontariamente non entro!

Però siam sempre li quei problemi di gestione vanno risolti,per me con l'impegno un pò di tutti sennò si resta sempre in una situazione precaria,ne di quà ne di la.

Sul territorio comunque permane poco interesse per la problematica.
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carolan
Utente Senior

Città: sondrio

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Inserito il - 28 agosto 2009 : 18:19:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:
...Ehi,ehi non mi chiamate se si parla di gestione?!...

...Leggerò molto volentieri!...



...Per me il malessere che provi Carolan non è dato dalla "gestione" in se come concetto,ma dalla CATTIVA gestione che in molti posti in particolare quelli che frequenti più spesso è in atto da qualche anno!
Aggiungendo poi che oltre ai "gestori" ci stanno i saccheggiatori!...



...Però siam sempre li quei problemi di gestione vanno risolti,per me con l'impegno un pò di tutti sennò si resta sempre in una situazione precaria,ne di quà ne di la....



Non tanto "cattiva",...quanto effettuata da persone sbagliate...e solamente in alcuni ambiti,ma su questo argomento(bollente!) ci torneremo più avanti...quando "The Big One-Luciano"(tanto per usare un nome di moda)ci illustrerà le varie gestioni.......
E comunque non è un malessere quello che provo,perchè la gestione va fatta,..quanto un modo di vedere le cose diversamente...
E comunque aspettavo l'intervento di Tetrao, era nell'aria..e mi fa piacere che sia intervenuto,..quando si affrontano certe tematiche!!

Tornando ai termini presentataci da Luciano,......si potrebbe allora dire che la Conservazione è ad esempio l'istituzione di un Parco Nazionale,una Riserva Integrale,mentre la Gestione il suo mantenimento nel tempo,e quindi i censimenti rientrano nella Gestione....Giusto?
Per opinione personale,pur non essendo contrario ad azioni di Conservazione totale in linea generale,mi piace accostare sempre il termine Gestione a Conservazione .....e mi piacerebbe che se ne parlasse di più nelle scuole,così che la problematica magari potrebbe interessare di più anche alle nuove leve.



ciau








Modificato da - carolan in data 28 agosto 2009 18:31:22
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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 30 agosto 2009 : 21:36:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beneee!!
Due interventi molto acuti quelli di Andrea e Stefano .... che contribuiscono a rendere la discussione molto interessante e stimolante
Messaggio originario di Tetrao:
.... quei problemi di gestione vanno risolti,per me con l'impegno un pò di tutti sennò si resta sempre in una situazione precaria,ne di quà ne di la.

Sul territorio comunque permane poco interesse per la problematica.


Condivido entrambe le riflessioni, .... e mi sembra che anche Stefano abbia individuato con molta lucidità alcuni "punti cardine" degni di riflessione:

Messaggio originario di carolan:
.... Non tanto "cattiva",...quanto effettuata da persone sbagliate...e solamente in alcuni ambiti .....

.... non è un malessere quello che provo,perchè la gestione va fatta,..

.... Per opinione personale,pur non essendo contrario ad azioni di Conservazione totale in linea generale,mi piace accostare sempre il termine Gestione a Conservazione .....e mi piacerebbe che se ne parlasse di più nelle scuole,così che la problematica magari potrebbe interessare di più anche alle nuove leve ....


Condivido in particolare l'ultima frase, ... perchè penso che una corretta e completa educazione sulle problematiche legate a conservazione e gestione, sia attualmente e purtroppo ancora un miraggio.


Messaggio originario di carolan: ... Tornando ai termini presentataci da Luciano,......si potrebbe allora dire che la Conservazione è ad esempio l'istituzione di un Parco Nazionale,una Riserva Integrale,mentre la Gestione il suo mantenimento nel tempo,e quindi i censimenti rientrano nella Gestione....Giusto?


Concordo .... tranne nell'ultima parte ... nel senso che non necessariamente i censimenti rientrano solo nella gestione, ... possono essere anche finalizzati a conoscere le situazioni determinate o indotte dalla conservazione; per fare un esempio:
una volta istituita la Riserva Natuarle Integrale di Sasso Fratino ... e trascorsi diversi anni "dovrei" (anche se non obbligatoriamente) "monitorare" lo status delle "cose" ... solo così si potrà sapere a che tipo di ecosistema conduce l'evoluzione di una foresta mista disetanea e vetusta .... dove gli alberi vengono lasciati morire di morte naturale ... e quindi per molti altri anni diventano habitat, nurimento e rifugio di una moltitudine di altre forme di vita. ....
Potrò ad esempio sapere che a Sasso Fratino sono state "censite" oltre 500 specie fungine diverse (544) ... riferendosi solo ai macromiceti (con corpo fruttifero superiore a 1 mm ) di cui circa 30 specie endemiche o rarissime per l'Italia ... e due specie nuove per la scienza (non presenti in nessun altro posto al mondo). Per conoscere queste cose servono indagini mirate .... quindi censimenti.

Ciaoo

Scusate la lungaggine; ... mi sembra che la discussione potrebbe tranquillamente procedere anche senza le definizioni delle diverse tipologie della gestione, ..... però magari ne facciamo accenno ugualmente nei prossimi post, ... in fondo la gestione è pur sempre una delle finalità prevalenti (anche se non esclusiva) dei censimenti.

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