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 L'Aquila e Foligno: gemelle nel dolore
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 06 aprile 2009 : 21:53:12 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

























L'Aquila e Foligno: due città estremamente simili nelle strade, nelle mura, nei volti della gente. Gemelle nel dolore....
Accadde undici anni fa: ricordo perfettamente quella sera mentre nella mia casa di Firenze ascoltavamo le ultime notizie sul terremoto di Foligno. Erano trascorsi già una ventina di giorni dalla tremenda scossa che aveva messo in ginocchio l’Umbria. Era crollata nel frattempo una quantità impressionante di abitazioni: pesi interi distrutti. La volta della Basilica d’Assisi crollata. Una tragedia di dimensioni colossali. Né più né meno di quello che è accaduto in Abruzzo in queste ultime ore.
Erano trascorse circa tre settimane e la gente stava già a buon punto nella rimozione delle macerie: i primi interventi erano stati compiuti e già si cominciava ad intravedere uno squarcio di luce nel buio del dopo terremoto.
Un miracolo, un vero miracolo, aveva salvato il Torrino del Palazzo Comunale, che seppure in bilico era rimasto ancora in piedi con una tenacia ed una volontà di resistere che rappresentava un po’ la voglia dei folignati di non essere completamente piegati dalla forza del sisma. Era il simbolo di Foligno, la città della mia infanzia e della mia giovinezza. Una città che avevo tradito, andandomene via dopo 25 anni che ci avevo vissuto.

Lo speaker annunciò che non ce l’aveva fatta. Il Torrino era venuto giù. Una scossa, l’ennesima, mentre lo stavano ingabbiando se l’era portato via.
Scoppiai a piangere di fronte a quelle immagini: di fronte a quei visi affranti e avviliti perché anche quell’ultimo filo di volontà era stato spezzato.
Piangevano i giovani folignati che a testa in su guardavano ......mentre la telecamera incredibilmente riprendeva il crollo. Mentre la polvere avvolgeva la piazza stupita piangevo con loro di fronte ad una cena non consumata.


Dedico questo filmato di speranza alla gente dell’Abruzzo che sta piangendo i propri morti e si dispera perché non riesce ad intravedere un futuro per la propria vita. Sappia la gente d’Abruzzo che siamo vicini alla loro tragedia e che ognuno di noi farà di tutto per alleviare gli effetti di questo dramma senza confini.
Beppe

Modificato da - vespa90ss in Data 06 aprile 2009 21:54:18

gianky
Utente Senior


Città: Foligno
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


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Inserito il - 08 aprile 2009 : 14:14:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per non dimentica il sisma Umbria-Marche del 26 settembre 1997.
All'Osservatorio Sismico "A.Bina" di Perugia è stato incorniciato il cartaceo delle innumervoli scosse della giornata: la prima in piena notte alle 2,33 tra l'8° e il 9° grado Mercalli e nove ore più tardi, alle 11,40, mentre i soccorsi erano già in atto, una scossa ancora più forte del 9° grado e 5,8 di magnitudo.
Gianky

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L''Aquila e Foligno: gemelle nel dolore
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 08 aprile 2009 : 20:38:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Cercando nel web tracce che potessero creare un parallelo fra il terremoto dell’Umbria e quello dell’Abruzzo scopro con un’ impressionante casualità uno scritto che mi fa rabbrividire all’interno di un lavoro dedicato a Volperino, un paesino fra Foligno e Colfiorito (link su Google maps). Una descrizione speculare di quanto sta succedendo nelle ultime ore.

Una giovane donna di Foligno che dopo anni di fidanzamento stava per sposarsi con il suo uomo di Volperino….
Poi il terremoto a spezzare l’attesa ….
Poi il vuoto….

Leggo fino in fondo queste parole e scopro ….che la firma di quella giovane donna appartiene a Sindi… una delle figlie di mia sorella.

Beppe



Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore.
Blaise Pascal - Pensées 1670.



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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


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Inserito il - 11 aprile 2009 : 11:37:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Intendiamoci bene: non voglio mettermi in mostra!
Sono ormai 30 anni che sono nella Protezione Civile come volontario e nel tempo ho avuto molte opportunità per accrescere la mia esperienza. Sono esperienze che lasciano una traccia indelebile nel corpo, nel cuore e nell'anima, fra le maggiori il terremoto in Irpinia (1980/1981), terremoto umbro marchigiano (1977), frana di Sarno (1998). Ne ho viste tante di cose e posso dire che quello che si vede in televisione è solo la millesima parte della realtà, anche perchè quando lo schermo è spento tutto svanisce. Se si è sul posto invece ti rimane addosso il fango e la polvere, nel naso gli odori, se chiudi gli occhi vedi comomunque le macerie, nei pensieri gli occhi sbarrati dei sopravvissuti e il loro bisogno di non restare soli.
Dopo la mia partecipazione ai soccorsi in Umbria, adottai le parole che seguono tratte dal mio diario di campagna:
Leggendo per caso un brano di Camus, del suo libro “La peste”, mi sembrano più che vere le parole: …ci può essere vergogna nell’essere felici da soli. Ho sempre pensato di essere estraneo a questa città e di non avere a che fare con voi. Ma adesso che ho veduto quel che ho veduto, so che il mio posto è qui, lo voglia o no. Questa storia ci riguarda tutti.

Ora sono qui e sto organizzando i volontari che dalla mia provincia si alternano in Abruzzo. Vorrei essere li anch'io in Abruzzo.

Coraggio, non siete soli.

Pezzo da Gaeta
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gianky
Utente Senior


Città: Foligno
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


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Inserito il - 11 aprile 2009 : 16:24:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Gaetano, sono della prociv "città di Foligno", condivido quanto hai scritto e vorrei allegare una foto, quale un esempio di fine giornata di un volontario sotto la tenda!!Grazie ragazzi...................
Giancarlo


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