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Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 22 febbraio 2009 : 14:05:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Infatti Soru si era dimesso perché nella sua coalizione in molti erano contrari all'estensione dei vincoli da lui proposti.
Bisogna dargli atto e merito di aver tentato una politica di vera salvaguardia.

Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 22 febbraio 2009 : 14:54:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
C'erano anche strani personaggi, forse anche prestanome, che andavano rastrellando i terreni svalutati a seguito del vincolo per rivenderli quando il vincolo fosse stato tolto.
Una specie di "insider trading" urbanistico.
Forse siamo caduti dalla padella nella brace; ma sempre nella padella eravamo ....


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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32995 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 24 febbraio 2009 : 16:44:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Fitz:
.....Nel programma elettorale della neogiunta c'è l'allungamento della stagione venatoria ......



Ci stavo ripensando; a volte, è difficile valutare gli effetti di certe decisioni.
Se intensificano la caccia al cinghiale (che interessa molto agli isolani), le tartarughe e gli altri rettili, insieme agli anfibi, non potrebbero sperare in un regalo migliore.
Dove vado io, che è zona molto ricca di cinghiali, ormai trovo solo tartarughe adulte.
luigi


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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 febbraio 2009 : 09:03:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Carissimi "amici di forum",
quello che ho appreso sulla Sardegna è un po' l'atteggiamento generale che viene proposto, specie ora che siamo in tempi cosidetti di crisi. Mi viene da pensare che Berlusconi & C. siano più propensi all'edilizia no limits rispetto ad altri, ma forse le cose non stanno ovunque così. La gente può essere attaccata o meno al proprio territorio a prescindere dagli ideali politici. Il denaro facile piace a tutti e certe ipotesi edilizie di certo fanno gola, ma a guadagnarci si solito sono sempre gli "stessi".

Bisogna cominciare a metterci in testa che non è vero che l'ecologia va contro l'economia. Una vita ecosotenibile è anche economicamente vantaggiosa. Il PIL non è un valido indicatore di benessere; basta fare alcuni esempi.
- se sono in coda in autostrada e brucio benzina, faccio aumentare il PIL, in quanto faccio aumentare i consumi, quando in realtà sto diventando più povero a discapito per giunta della mia qualità della vita.
- lo stesso vale quando si consuma gasolio o metano per scaldare una casa che disperde calore; avrei maggior confort risparmiando energia in una casa ben costruita, sebbene facessi ridurre il PIL...
Esempi del genere sono infiniti, per arrivare ai casi estremi di guerricciole che mantengono vivo il PIL delle nazioni... ma poi la crisi vera arriva comunque...
Occorre che una sana informazione, dove la politica viene messa da parte, in cui i cittadini comincino a comprendere parole tipo impronta ecologica, risparmio energetico, tutela del paesaggio, corridoi biologici, filiera corta, ecc. La politica dovrebbe proporre solo percorsi che portino a questi obbiettivi e non metterli in discussione. Ormai seguo corsi di bioarchitettura da tempo; in parte certi concetti erano già dentro di me, ma adesso mi rendo conto che sono verità condivise.
Ognuno di noi deve impegnarsi a diffondere questi concetti fondamentali per il nostro futuro.

Scusate il mio tono perentorio. A questi argomenti tengo moltissimo.

Ric
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Fitz
Utente Senior


Città: Carbonia
Prov.: Carbonia Iglesias

Regione: Sardegna


1489 Messaggi
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Inserito il - 25 febbraio 2009 : 10:24:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Messaggio originario di Fitz:
.....Nel programma elettorale della neogiunta c'è l'allungamento della stagione venatoria ......



Ci stavo ripensando; a volte, è difficile valutare gli effetti di certe decisioni.
Se intensificano la caccia al cinghiale (che interessa molto agli isolani), le tartarughe e gli altri rettili, insieme agli anfibi, non potrebbero sperare in un regalo migliore.
Dove vado io, che è zona molto ricca di cinghiali, ormai trovo solo tartarughe adulte.
luigi

Già nell'ultima stagione venatoria si è sparato di più al cinghiale (due giornate) ma il problema non è il cinghiale (che per inciso è così numeroso per il ripopolamento forzato voluto dalle associazioni venatorie ignorando il fatto dell'assenza nell'isola di grandi predatori), la proposta di allungamento è per la tortora ad Agosto-Settembre (quindi scordatevi passeggiate in campagna in quei giorni) e per i tordi a Febbraio.

Sul piano urbanistico, purtroppo, vedo che continua a regnare la disinformazione (consiglio un lettura degli atti e dei decreti sul sito della Regione Sardegna). Non c'è scritto da nessuna parte che non si possa costruire, si è preferito un modello di sostenibilità (peraltro scelto ad esempio da numerosi paesi del Mediterraneo e dalla commissione ambiente dell'ONU) per salvaguardare uno dei beni più preziosi dell'isola: l'ambiente.
Sui progetti approvati prima del piano paesistico, purtroppo non si può far nulla e gli abusi, ahimè, continuano ad esserci. E qui dovrebbe intervenire la coscienza civica di tutti, sardi e non: monitorare, informarsi, denunciare i casi di illegalità...insomma cominciare ad esporsi e non delegare sempre ad altri, come succede spesso

A si biri da Fitz

Gli alberi sono le colonne del mondo, quando tutti gli alberi saranno tagliati il cielo cadrà sopra di noi (proverbio indio)
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 febbraio 2009 : 11:32:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Fitz:
Già nell'ultima stagione venatoria si è sparato di più al cinghiale (due giornate) ma il problema non è il cinghiale (che per inciso è così numeroso per il ripopolamento forzato voluto dalle associazioni venatorie ignorando il fatto dell'assenza nell'isola di grandi predatori)


Secondo me, hai perfettamente ragione quando dici che i cacciatori hanno danneggiato due volte l'ecosistema, sia uccidendo che ripopolando malamente.
Però, il fatto che sia colpa "nostra" e non dei cinghiali (non vedo, poveretti, come potrebbero averne colpa loro ) non mi sembra un buon motivo per ignorare il vero problema e cercare altre spiegazioni eticamente più sostenibili.
E' come se io avessi un figlio delinquente e non intervenissi perché penso che è successo per colpa mia per l'educazione che non gli ho saputo dare.

Ne abbiamoo parlato in un'altra storica discussione; io sono convinto che i cinghiali in Sardegna sono un problema, come del resto in Maremma, e che sono loro, molto più della cementificazione (che comunque assolutamente non condivido) i responsabili della riduzione della biodiversità.
Li aveva citati anche Roberto - Hemerobius a proposito della distruzione di un tritone endemico.

In pratica, su certe scelte non riusciamo ad incidere perché non ne abbiamo la forza (perché in democrazia decide la maggioranza, cioè gli ignoranti); su altre scelte che piacerebbero pure agli ignoranti mettiamo veti ideologici perché ci sentiamo in colpa ....; va a finire che si scartano tutte le soluzioni praticabili e ci si limita ad una protesta sterile e perdente.

Ultima considerazione: siamo quasi tutti d'accordo che lo sviluppo non è la strategia giusta da seguire perché ha le gambe corte; però, guai se parli di far cultura per contenere lo sviluppo demografico del pianeta, specialmente nel terzo mondo.
Eppure è questo uno dei principali fattori che spingono sempre nuove popolazioni verso lo sviluppo ad ogni costo e verso l'aggressione degli spazi naturali (foresta tropicale in Indonesia, Amazzonia, Madagascar ecc...).

Io credo che, se vogliamo fare dei ragionamenti lucidi, dovremmo separare, almeno in fase di analisi, i fatti dai valori e solo alla fine cercare di riconciliarli; altrimenti i nostri ragionamenti partono viziati e non si arriva mai da nessuna parte.
luigi


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Stefano Doglio
Utente Senior

Città: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 febbraio 2009 : 12:24:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:
Ne abbiamoo parlato in un'altra storica discussione; io sono convinto che i cinghiali in Sardegna sono un problema, come del resto in Maremma, e che sono loro, molto più della cementificazione (che comunque assolutamente non condivido) i responsabili della riduzione della biodiversità.
Li aveva citati anche Roberto - Hemerobius a proposito della distruzione di un tritone endemico.


non entro nel merito della discussione politica, vorrei però saperne di più su questi cinghiali che distruggono "un tritone endemico", che ovviamente in Sardegna non può essere altro che l'euprotto, ho provato a rintracciare questa "discussione" ma non ci sono riuscito, mi potete aiutare? Grazie!
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32995 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 febbraio 2009 : 12:44:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao
Evidentemente, non c'è stata una conclusione assolutamente certa riguardo al rapporto cinghiali-euprotto, ma i cinghiali rimangono tra i maggiori indiziati.

Anch'io non ho ritrovato quella discussione, ma penso che, se ne vuoi sapere di più, ti conviene mandare un messaggio privato all'esperto della materia.

Io, nel periodo che passo in Sardegna, sono circondato dai cinghiali, che "arano" il terreno intorno alla casa e mangiano tutto. Un pomeriggio ho fotografato un Oryctes nasicornis dietro casa e la mattina dopo c'erano solo le elitre; le lucertole sono praticamente scomparse.
Alla fine, abbiamo fatto buon viso a cattivo gioco e abbiamo deciso di sfruttare il lato divertente e spettacolare della cosa: gli abbiamo offerto da mangiare per riprenderli (vedi foto).
Non è difficole immaginare cosa succede ad un terreno dove passano quotidianamente "aspirapolvere" di quella portata.

Hai detto che non vuoi entrare nelle questioni di politica ambientale che ho sollevato.
Francamente, non credo che le strategie di politica ambientale siano argomenti contrari al regolamento del forum, purché non si colleghino alla valutazione di specifiche fazioni politiche in senso stretto.

Comunque, meglio chiudere anche questa parentesi, almeno da parte mia; mi rendo conto che ho tirato un po' troppo la corda e sono andato molto off-topic.

Immagine:
Verrà distrutto l''Habitat dei cheloni sardi
221,08 KB


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Stefano Doglio
Utente Senior

Città: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 febbraio 2009 : 14:58:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Ciao
Evidentemente, non c'è stata una conclusione assolutamente certa riguardo al rapporto cinghiali-euprotto, ma i cinghiali rimangono tra i maggiori indiziati.

Anch'io non ho ritrovato quella discussione, ma penso che, se ne vuoi sapere di più, ti conviene mandare un messaggio privato all'esperto della materia.


ok, proverò a contattare Hemerobius.
Comunque, per combinazione, sulla mailing list HerpNet si è appena discusso di cinghiali e anfibi, e a quanto pare l'impatto è tutt'altro che univoco: in Polonia, ad esempio, il dragaggio che i cinghiali compiono ai bordi degli stagni apparentemente è _positivo_ per Hyla e Rana arvalis, al contrario _sembra_ che in ambito mediterraneo le cose vadano in maniera diversa, e ad es. in Corsica sembra appurato che i cinghiali predino i locali euprotti, e le aree prive di suini sono più ricche di anfibi però... si faceva anche notare che i cinghiali predano gli euprotti corsi _non_ in acqua, ma a terra, girando i sassi... ed è importante perché finora nessuno ha ancora _dimostrato_ una fase terrestre dell'euprotto _sardo_, se veramente dove ci sono cinghiali (o maiali) non ci sono euprotti è un'importante indicazione in più. Francamente ne dubito, ma mi fermo qui, visto che non siamo nel forum "anfibi"
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andy74
Utente Senior


Città: Cabras
Prov.: Oristano

Regione: Sardegna


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Inserito il - 25 febbraio 2009 : 15:11:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Visto la recentissima notizia sull'accordo Italia-Francia sul nucleare oltre alla costa "cementificata" fino alla battigia ...Aspettiamoci qualche "turistica" ed "innocua" centrale...

AndreaM
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 febbraio 2009 : 16:16:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, sul nucleare è meglio lasciar stare. Si aprirebbe un'altra voragine di discorsi che davvero andrebbero off-topic...

Abbasso il PIL. Ric
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 febbraio 2009 : 16:24:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusa se faccio il bastian contrario, ma, a dispetto del suono allarmante delle parole, se ci atteniamo ai dati di fatto, la centrale nucleare è il modo ecologicamente meno dannoso per produrre energia.
Le associazioni ambientaliste che hanno appoggiato il referendon del 1987 hanno commesso un errore tragico che ci ha regalato 20 anni di superinquinamento e indebitamento del paese.
Le centrali a combustione producono polveri sottili, CO2, ossidi e anidridi che provocano piogge acide; i parchi eolici fanno strage di falchi e altri volatili, oltre a deturpare il paesaggio in zone di pregio (tipo i monti di Aggius); gli impianti fotovoltaici fanno pochi danni, ma producono anche poca energia e costano un occhio ......
Le centrali nucleari, ad oggi, non hanno prodotto nessun danno ecologico, neppure in nazioni come la Francia che ne sono piene.
Questi impianti non minacciano la natura, ma fanno solo paura a noi (e non a tutti); ma è solo la paura irrazionale dei fenomeni un po' misteriosi e quasi metafisici come le trasformazioni della materia.
Perfino l'atollo di Bikini, che era stato semidistrutto dai test nucleari, è stato tranquillamente ricolonizzato dagli animali e dalle piante locali in pochi decenni (e non si sono visti coralli deformi).
Credo proprio che alla natura, del nucleare non glie ne potrebbe fregare di meno.
Il problema vero è l'antropizzazione e gli errori che facciamo in tema di salvaguardia.
luigi




Modificato da - elleelle in data 25 febbraio 2009 16:31:10
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 febbraio 2009 : 17:34:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il discorso in fatti è complesso, più di quanto io stesso immagini.
Sono d'accordo che il consumo di territorio è decisamente più impattante. Ma è proprio vero che il nucleare ridurrà i costi dell'energia? E' questo che viene propinato a noi italiani. Le scorie di uranio pare si stiano esaurendo e anche quelle andrebbero acquistate all'estero (na voglio essere sincero, le mie non sono verità assolute; diciamo che le ho apprese da fonti abbastanza attendibili). L'antieconomicità del nucleare di 3a generazione è stata decretata dallo stesso Rubbia. Comunque non mi reputo in grado di affrontare a 360° questo argomento.
Occorre elencare i pro e i contro; ce ne sono entrambi.
Io, come scuola di pensiero preferirei non lasciare il problema delle scorie alle generazioni future. Ma forse il mio è solo un modo di pensare poco pragmatico che forse potrebbe anche fuorviare.

Non pensate che io sia per i gradi campi eolici o per mega parchi solari; si tratta infatti anche qui di "consumare" territorio. La questione andrebbe affrontata in modo totalemente cavolto. Non grandi centrali produttrici di energia, ma tantissimi microproduttori. E' questo un concetto base che dovrebbe prendere campo. Ogni famiglia, o quesi, dovrebbe essere in gardo di produrre energia, sfruttando il proprio tetto, con la microcogenerazione applicata alle caldaie domestiche, ecc. Ma dove finirebbero le multinazionali dell'energia? Il nocciolo della questione sta proprio qui e forse non proprio sul "nucleare sì - nucleare no". E' la questione nel suo complesso che dovrebbe cambiare. Il nucleare tendo a rifiutarlo a priori forse perché ho la sensazione che in tal caso la gestione dell'energia non cambierà.

Siamo decisamente fuori argomento, ma valeva la pena affrontarlo.

Un saluto, senza alcuna polemica. Del resto confrontarsi è la cosa migliore. Se i politici facessero come noi, passi avanti se ne farebbe.

Ric
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 febbraio 2009 : 20:29:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono d'accordo con te che l'ideale sarebbe passare alle microcentrali domestiche o poderali o aziendali; comunque il discorso antropocentrico e quello ecologico restano abbastanza separati: per l'ambiente poco importa se qualche essere umano si prende un po' di radiazioni o se le scorie costano; per gli esseri umani importa e come!
luigi

P.S. Dimenticavo: abbasso il PIL anche da parte mia!


Modificato da - elleelle in data 25 febbraio 2009 20:32:11
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 25 febbraio 2009 : 22:23:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
per gli anni 1964-65 e parte del 66 ho frequentato la facoltà di fisica negli indirizzi teorica e nucleare e gia allora si parlava che la produzione di energia costasse di meno ed era la più sicura e che ci avrebbe liberati dall'esosotà dell'importazione del petrolio, costando il materiale radioattivo molto meno a parità di energia prodotta
ebbi ed ho la sensazione che non si sia fatto il nucleare in Italia perchè non si è intravista la possibilità di grattarci sopra convincendo la popolazione che il nucleare avrebbe costiruito un pericolo e intanto, in tutti questi anni ci siamo dissanguati per illuminare e riscaldare le nostre città mentre qualcuno si è riscaldato le tasche a nostre spese
le mie idee non sono di destra o di sinistra e questo mio sfogo non è politico (se qualche moderatore lo dovesse ritenere tale lo può tranquillamente cancellare, non mi offendo) solo mi arrabbio perchè in Italia, qualsiasi cosa si faccia deve aver pensato prima al benessere del politico di turno
e noi paghiamo...
nin
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 25 febbraio 2009 : 22:48:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi fa piacere vedere che in un ambiente serio e competente come FNM c'è una certa convergenza su queste idee, che, come le avevo espresse, un po' brutalmente come il mio solito, potevano sembrare una provocazione.
Secondo me, la salvaguardia della natura non si fa con gli annunci e i proclami e il dichiararsi pro o contro; bisogna analizzare le cose e vedere, al di là delle apparenze e delle assonanze verbali, dove la natura ci guadagna o ci perde. E a volte si arriva a conclusioni sorprendenti.
Non ho mai ben capito perché sia partita quella campagna degna di miglior causa, che ci ha portato a prendere una decisione unica al mondo che non ha portato benefici a nessuno, meno, forse, ai petrolieri.
Ma preferisco pensare che tutti quelli che hanno sostenuto con passione il referendum abbiano scelto la posizione sbagliata in buona fede, per semplice ottusità, piuttosto che pensare che fossero sponsorizzati dai petrolieri.
luigi




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andy74
Utente Senior


Città: Cabras
Prov.: Oristano

Regione: Sardegna


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Inserito il - 26 febbraio 2009 : 00:38:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Voglio chiarire il mio punto di vista sull'argomento"nucleare" visto che in questa discussione l'ho tirato fuori io...Non faccio un discorso politico anche se non nego le mie simpatie per la precedente amministrazione delle mia amatissima Isola...Chiuso il discorso politica...Ne faccio una questione di buon senso.L'uranio come il petrolio non è eterno nel senso che non è una risorsa rinnovabile, cioè quando finisce è finito e basta...Tutto giusto quello che dice Luigi(Ellelle)...Ma sinceramente il nucleare non mi ispira niente di buono...Quindi partendo dal presupposto che, petrolio e uranio non sono infiniti, perchè non puntare sul solare o sull'eolico direttamente?Non credo affatto che i costi siano superiori dell'impianto di centrali nucleari...Non vi sono rischi...L'unico neo potrebbe essere l'impatto visivo delle pale eoliche sul paesaggio.Preferisco vedere le pale che girano come mulini a vento che avere centrali nucleari.Qualcuno potrebbe dire che in ogni caso L'Italia è circondata da centrali e che la Sardegna è come se le avesse visto che ci sono in Corsica.Io dico che un rischio di pericolo c'è ...Puntiamo su energie alternative al nucleare...Forse sono stato banale ma credo fermamente in quello che ho appena scritto, ribadisco che non voglio alimentare nessuna polemica benchè meno politica.Era solo un chiarire il mio pensiero

AndreaM
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Akis bacarozzo
Utente V.I.P.

Città: Bologna
Prov.: Bologna

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Inserito il - 26 febbraio 2009 : 10:27:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Discussione molto interessante, che tocca argomenti di fondamentale importanza.

Concordo sostanzialmente con quanto detto da Daleo, ninocasola43 e Riccardo Banchi.
Il problema è che ai politici (di tutti gli schieramenti) non importa del benessere della gente.
Perché ai politici di tutto il mondo interessa tanto il PIL? Perché più produzione, più consumi, significano più soldi che girano, più tasse, più occasioni per arricchirsi alle spalle degli altri.
Perché ci dicono che dobbiamo aumentare di numero, facendo più figli e accogliendo più immigrati? Perché più gente vuol dire più consumi, più infrastrutture da costruire, più servizi da erogare, ancora una volta più potere, più ricchezza che finisce nelle loro tasche.

Non credo che il fabbisogno energetico italiano si possa soddisfare solo con le fonti rinnovabili. Ma trovare dati al riguardo è difficile, mi sa che aprirò una nuova discussione al riguardo, se trovo una categoria adatta.

La vera soluzione sarebbe diminuire di numero, come stavamo già facendo prima che i politici si dessero da fare per sovrappopolare ulteriormente il nostro martoriato territorio.

Silvia
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 26 febbraio 2009 : 11:09:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Akis bacarozzo:

La vera soluzione sarebbe diminuire di numero, come stavamo già facendo prima che i politici si dessero da fare per sovrappopolare ulteriormente il nostro martoriato territorio.



Credo anch'io che quella sia l'unica soluzione senza controindicazioni e che risolverebbe in un colpo il problema del fabbisogno di energia, dell'inquinamento, dei rifiuti, dello spazio da riservare alla natura ecc... e che forse ci renderebbe anche meno ostili (tutti gli animali diventano ostili in condizioni di sovraffollamento).
Certo, lo dovrebbero fare tutte la nazioni del mondo, altrimenti, chi non lo fa finisce per invadere il territorio altrui; si vanifica l'effetto e si perdono "endemismi" colturali importanti come quelli italiani.
Sicuramente è un problema difficile da affrontare e sicuramente diminuire di numero creerebbe inizialmente povertà, ma poi si troverebbe un nuovo equilibrio migliore.
Lo strano è che nessuno fa niente per portare avanti questa idea, specialmente nei paesi del terzo mondo dove una donna partorisce mediamente oltre 7 figli e non sa come fare per evitarlo.
Magari, negli stessi paesi operano ONLUS per portare avanti campagne contro l'aborto, ma non fanno niente per insegnare a controllare le nascite.
Speriamo che, prima o poi, qualcuno trovi la strada giusta...
............, magari, come è successo altre volte, per caso...
luigi


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Akis bacarozzo
Utente V.I.P.

Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 26 febbraio 2009 : 11:49:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:
...sicuramente diminuire di numero creerebbe inizialmente povertà...


E perché? Sì, è una cosa che si sente sempre dire. Ma perché?

Si dice che più giovani ci sono, più ci sono soldi per pagare le pensioni. Ma quei giovani poi diventeranno vecchi, il discorso reggerebbe se aumentassimo di numero all'infinito, cosa fisicamente impossibile.
E comunque un bambino non è subito produttivo, bisogna mantenerlo per 20-30 anni, è un costo notevole per la società. Siamo sicuri che sia economicamente conveniente mantenere un bambino perché egli mantenga in futuro un vecchio?

Un figlio unico eredita un patrimonio doppio rispetto a quello di chi ha un fratello, quindi economicamente è più ricco.
Meno gente significa case che si svuotano, con abbassamento dei prezzi degli immobili e degli affitti (certo, per i ricconi proprietari immobiliari sarebbe un dramma, ma per la maggior parte della gente significherebbe un grosso aumento di benessere, considerato quanto si spende per mettersi un tetto sulla testa).
Meno gente significa minore diffusione delle malattie infettive, con risparmi per il sistema sanitario.

Ma allora dove sono gli svantaggi economici? Non è che ci raccontano balle?



Silvia
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