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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Anoplophora chinensis malasiaca a Roma  Specie aliena Specie aliena
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ellenne
Utente V.I.P.


Città: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 07 febbraio 2009 : 17:39:43 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Cerambycidae Genere: Anoplophora Specie:Anoplophora chinensis malasiaca
Ritorno fra voi dopo lunga assenza, non so nemmeno io cosa mi abbia tenuto lontano da una così bella comunità... ma tant'è mi sono distratto, sono stato sovrastato da impegni di ogni tipo, ahimè non solo di lavoro...e i mesi son volati via. Spesso sono entrato senza nemmeno loggarmi, per curiosare e aggiornarmi sulle novità. Nickname vecchi e nuovi, stessa alta partecipazione, interesse, passione....come sempre, come allora!!
Tutto ciò per dirvi Ben trovati... e che vi porto una novità che novità non è (sul web l'evento è stato abbondantemente pubblicizzato e credo sia anche emerso in questo forum): dopo che in Lombardia il cerambicide asiatico è sbarcato nel Lazio, precisamente a Roma.
Forse la sola vera novità, perdonatemi non lo scrivo per vanto, è che sono io il solo detentore di immagini di esemplari appartenenti alla popolazione romana... è solo la circostanza che mi ha voluto questa estate in servizio nella stagione degli sfarfallamenti e della segnalazione del ritrovamento.
Un saluto e ancora un ben ritrovati.
Luciano

Femmina di Anoplophora chinensis
Anoplophora chinensis malasiaca a Roma
181,35 KB

Modificato da - elleelle in Data 13 dicembre 2011 14:28:58

ellenne
Utente V.I.P.


Città: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 07 febbraio 2009 : 17:52:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dopo la femmina, un maschio....
Immagine: maschio di Anoplophora chinensis
Anoplophora chinensis malasiaca a Roma
194,92 KB
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ellenne
Utente V.I.P.


Città: Roma

Regione: Lazio


418 Messaggi
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Inserito il - 07 febbraio 2009 : 17:56:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...un tentativo di approccio virtuoso alla macro... ma se non mi decido a dotarmi di flash e continuo ad usare quello incorporato alla fotocamera... i risultati saranno molto limitati. Però questa non mi dispiace...
Immagine:
Anoplophora chinensis malasiaca a Roma
153,41 KB
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kiko
Utente Senior


Città: Bovolone
Prov.: Verona

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 07 febbraio 2009 : 17:57:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Brutto segno! Ne ho una scheda . Sono bellissimi, ma non vorrei trovarne mai. Meno se ne trovano, meglio è...

Ciao
Francesco
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StagBeetle
Moderatore


Città: Ancona
Prov.: Ancona

Regione: Marche


6321 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 07 febbraio 2009 : 18:45:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissimo!

Ho letto questo vecchio post dove viene visto come un flagello.

Io non ne avevo mai sentito parlare; l'invasione Lombarda ha assunto note drammatiche o il fenomeno è stato contenuto?

Che essenze attacca?? Mi pare aggredisca anche piccoli alberi...

Ciao

Giacomo
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ellenne
Utente V.I.P.


Città: Roma

Regione: Lazio


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Tutti i Forum

Inserito il - 07 febbraio 2009 : 18:52:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Inizio a dare qualche informazione di dettaglio:
Il focolaio d'infestazione rinvenuto a Roma è alquanto circoscritto, dico questo sulla base di un intenso monitoraggio eseguito da luglio 2008 ad oggi. Non è quindi la situazione della Lombardia, ma il rischio che si possa comunque diffondere c'è sempre. Sono stati passati al setaccio tutti gli alberi sensibili nel raggio di 1 km dalle piante rinvenute infestate dal cerambicide.
L'animalaccio si è accanito in modo assoluto su due specie arboree, Acero e Ippocastano. Ha risparmiato i Citrus posti nelle immediate vicinanze. Pensate che in Giappone l'insetto ha attaccato oltre un milione di piante di agrumi. Allo stesso modo ha lasciato indenni Olmi, Corylus ed altri che pure la letteratura cita come suscettibili di attacco. Questo fa pensare che sussista all'interno della specie una variabilità "etologica" di comportamento alimentare. Può anche voler dire che piante non ancora segnalate in bibliografia come ospiti, possano soccombere... quindi c'è poco da stare allegri.

Dopo il ritrovamento estivo degli esemplari in Roma, in un parco comunale, si è deciso di non procedere, nell'immediato, all'abbattimento degli alberi colpiti e alla distruzione del legname di risulta. Ciò avrebbe potuto indurre gli adulti ormai sfarfallati, e sicuramente presenti in chioma, a volare in altri siti ed estendere quindi l'infestazione. Non si è proceduto nemmeno ad interventi insetticidi adulticidi, per ovvi motivi.. trattandosi di ambiente urbano e pubblico. In mancanza di azioni di disturbo, invece, si è constatato che la colonia ha preferito restare sulle piante che già avevano ospitato la generazione precedente. Alla base delle piante già infestate, caratterizzate dalla presenza di fori di uscita, è stata ritrovata un'abbondante rosura che contraddistingue una sicura attività larvale di nuova generazione. Segno evidente che le femmine liberatesi questa estate, una volta fecondate, hanno nuovamente ovideposto nella stessa matrice vegetale.
In questo momento, quindi, ci troviamo con la sola fase larvale negli alberi visionati e, con un congruo anticipo sull'eventale emersione di adulti (sia che la specie compia qui da noi un ciclo biennale o annuale) è questo invernale il periodo adatto per procedere agli abbattimenti. Le larve non volano, sono immerse nelle gallerie che hanno scavato nel legno e con esso verranno distrutte a mezzo di cippatura. E' un tentativo di eradicare l'infestazione, non so dirvi quante possibilità di riuscita abbia. A giorni si apriranno i cantieri di taglio.... vi farò sapere.
Un saluto
Luciano

Modificato da - ellenne in data 07 febbraio 2009 18:58:49
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ellenne
Utente V.I.P.


Città: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 07 febbraio 2009 : 19:03:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Perdonate i fakes che vi propongo ora, verosimili ma non veritieri.
La femmina da me immortalata è morta (gli esemplari precedenti erano vivi e nell'ambiente di cattura) e da me posizionata su un Nocciolo. Ho già evidenziato che Corylus è pianta sensibile ma in queste foto c'è un falso che dichiaro....

Immagine: insetto alieno, l'inquadratura rende bene il concetto
Anoplophora chinensis malasiaca a Roma
138,78 KB

Immagine:elitre nero lucido e flash non sono il massimo
Anoplophora chinensis malasiaca a Roma
185,69 KB

Immagine:a me gli occhi, please
Anoplophora chinensis malasiaca a Roma
180 KB

Modificato da - ellenne in data 07 febbraio 2009 19:24:57
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kiko
Utente Senior


Città: Bovolone
Prov.: Verona

Regione: Veneto


1876 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 febbraio 2009 : 20:23:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Provo a mettere anch'io delle informazioni (tratte dalla scheda che ho). Sono citate le piante attaccate finora in Lombardia.

Piante ospiti
L'insetto è caratterizzato da un'elevata polifagia. È infatti in grado di attaccare angiosperme arboree e arbustive appartenenti ai più disparati generi botanici. Senza dubbio l'ospite d'elezione è Acer spp. con una predilezione, laddove è presente, per la specie saccharinum.
In Lombardia fori di sfarfallamento o presenza di rasura sono stati riscontrati anche su Aesculus hippocastanum, Ainus spp., Betuia spp., Carpinus betulus, Coiylus spp., Cotoneaster spp., Crataegus spp., Fagus sylvatica, Lagerstmemia indica, Malus spp., Platanus spp., Populus spp., Prunus laurocerasus, Prunus spp., Pyrus spp., Quercus spp., Rosa spp., Salix spp., Uimus spp. e Zizyphus sativa. Secondo la bibliografia, Lo xilofago è capace di svilupparsi a spese dei tessuti legnosi di oltre cinquanta specie arboree, fra cui Ainus, Casuarìna, Citrus, Litchi, Maius, Meiia, Morus, Pyrus e Salix. Solo alcune specie di Anoplophora sono in grado di attaccare anche le Conifere.

Ciao
Francesco
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 febbraio 2009 : 16:37:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ellenne:
Forse la sola vera novità, perdonatemi non lo scrivo per vanto, è che sono io il solo detentore di immagini di esemplari appartenenti alla popolazione romana...


Perché per vanto ?!?... è giusto valorizzare il tuo lavoro: bisogna far sapere che chi partecipa al forum non é un perdigiorno con dei grilli per la testa, ma svolge un servizio utile agli altri e a se stesso...

Complimenti per le foto ed il ritrovamento!!!

Francesco Vitali
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ellenne
Utente V.I.P.


Città: Roma

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Inserito il - 08 febbraio 2009 : 19:05:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ok Francesco, incasso i tuoi complimenti e vado avanti... vorrei poter stimolare, forte dell'esperienza maturata da luglio a tutt'oggi, gli amici del forum al riconoscimento dei sintomi di infestazione.
Kiko ha postato la lista delle specie sensibili ad Anoplophora, è sicuramente il primo passo per sapere dove andare a cercare...
Aggiungo solo una caratteristica molto importante, non aspettatevi di trovare piante deperienti attaccate da Anoplophora, questo cerambicide ha un comportamento in contro-tendenza a quasi tutti gli xilofagi che prediligono piante deboli, già moribonde...
La presenza di fori di emersione alla base dei tronchi, sulle radici affioranti sono un elemento per mettersi all'erta. Sono fori singolari, perfettamente circolari, sui 15 - 20 mm di diametro. Sembrano fatti dalla punta di un trapano:

Immagine: foro di sfarfallamento
Anoplophora chinensis malasiaca a Roma
256,3 KB

Immagine:
Anoplophora chinensis malasiaca a Roma
235,47 KB

su piante che presentano tali fori si deve esplorare la parte aerea, la chioma.... quasi sempre si può scorgere qualche tenero rametto di un anno con particolari erosioni corticali..

Immagine:
Anoplophora chinensis malasiaca a Roma
240,41 KB

sono erosioni alimentari praticate dalle femmine che, dopo lo sfarfallamento, mangiano in abbondanza per maturare sessualmente e dare corso agli accoppiamenti... ecco a voi una di queste femmine colta sul fatto..
(avevo con me una modestissima compattina con lo zoom malandato..)

Immagine:
Anoplophora chinensis malasiaca a Roma
205,05 KB

nella seconda metà dell'estate, una volta avvenuti gli accoppiamenti e le conseguenti ovideposizioni (la tendenza della colonia è quella di restare sulla stessa pianta, non essendo ottimi volatori possono colonizzare piante sensibili limitrofe) cominciano ad evidenziarsi alla base delle piante mucchietti di rosura, vera e propria segatura, segno della presenza di attività larvale... le larve scavano gallerie nel legno e da piccoli fori di espulsione fuoriesce la rosura


Immagine:
Anoplophora chinensis malasiaca a Roma
283,46 KB
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dadopimpi
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Città: modena


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 febbraio 2009 : 14:20:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
interessantissima discussione ellenne, sai se è stato rinvenuto qua a modena? si trova anche in inverno?
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mascalzonepadano
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Prov.: Milano

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Inserito il - 09 febbraio 2009 : 17:46:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi considero un discreto esperto di Anoplophora perchè i primi exx del focolaio di Milano sono stati trovati su un albero che dista 20 mt dalla mia finestra e l'area interessata dall'infestazione è proprio il mio giardino condominiale + il retrostante Parco delle Cave che frequento quotidianamente. Seguo quindi la situazione da 3 anni molto da vicino, e già da tempo avevo dedicato una pagina del mio sito alla specie con foto anche dei danni, se volete andarlo a vedere
Link
Confermo tutto quanto detto da Luciano e aggiungo qualcosa.
La specie (sembra incredibile date le dimensioni) si sviluppa in 1 solo anno a Milano. Le spp + attaccate sono gli aceri (saccharinum soprattutto), molto graditi anche ontani e betulle, ma va su quasi tutte le latifoglie (poco le querce). Gli adulti non li ho mai trovati prima di metà giugno e poi anche in luglio, anche se probab le femmine in cima agli alberi durano ancora qualche settimana. In ogni caso le cornacchie si sono già attrezzate e ho trovato vari resti di adulti predati. Anche il picchio rosso riesce a volte a scovare le larve.
Gli adulti, è vero, si allontanano molto poco dall'albero attaccato, in ogni caso il focolaio si estende inesorabilmente.
Se è vero, come sembra, che l'unico metodo di lotta è il taglio e la terra bruciata tutt'attorno la cosa che si deve fare è intervenire subito e non perdere assolutamente tempo. Ogni anno che passa vuole solo dire raddoppiare gli alberi da abbattere e ridurre le probabilità di eradicarla. Qui da me si è perso tempo, l'anno scorso sono state tagliate (tardivamente) già 500 piante ma il focolaio si è allargato parecchio, ormai è diffusa nel verde privato, dove tutto diventa + difficile. Gli incaricati dell'Azienda Reg. Foreste a ottobre sono entrati in tutti i giardini privati della zona e hanno marcato le piante attacate (solo da me saranno una quarantina) dicendo che entro quest'inverno partivano gli abbattimenti. Io non ho ancora visto nessuno.
Spero di sbagliarmi ma la sensazione è che la cosa sia ormai largamente fuori controllo e si tenti di salvare la faccia. Del resto sul primo focolaio a NW di Milano (risalente probab al 1999) si è fatto ben poco, e ci sono altri 2 focolai a Assago (MI) e Montichiari (BS), anche loro in espansione.
Se vi interessa vi terrò aggiornati sulla situazione dalla "linea del fronte" (il parchetto giochi di mio figlio).
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ellenne
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Inserito il - 09 febbraio 2009 : 17:52:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di dadopimpi:

interessantissima discussione ellenne, sai se è stato rinvenuto qua a modena? si trova anche in inverno?


Tranquillo, al momento Modena e tutta l'Emilia Romagna sono da considerarsi indenni. Nessuna segnalazione ufficiale è ancora pervenuta dal SFR emiliano. Certo è che si dovrà per forza mettere mano ad un indagine su come, quando, con quale canale di veicolazione, questi insetti "alieni" riescono a introdursi nei nostri ambienti. Al momento ci sono solo ipotesi, ci si deve lavorare e molto perchè se non si chiude la porta a queste invasioni qualificare un'area indenne è alquanto opinabile.

In inverno non è presente la fase adulta ma sulle piante al "secco", tutte latifoglie caducifoglie, sono ben visibili gli eventuali fori di sfarfallamento, sintomo di un attacco pregresso, o presenza di rosura alla base, sintomo di un attacco in corso.
Saluti
Luciano
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ellenne
Utente V.I.P.


Città: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 09 febbraio 2009 : 19:57:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mascalzonepadano, scusa probabilmente stavamo scrivendo in contemporanea e non ho letto il tuo post...
Conosco la situazione lombarda non molto bene, sono tentato di fare dei distinguo, grazie per le tue puntuali osservazioni e per le tue considerazioni... elementi utili per poter predisporre azioni migliorative rispetto a chi c'è già passato.
Due mie riflessioni:
- forse a Roma abbiamo individuato il focolaio con un largo anticipo rispetto a Milano (...e a proposito nel monitorare l'area circostante non abbiamo risparmiato affatto il verde privato, ti assicuro che ci siamo spesi alla grande... dico solo che trattavasi di residenze di VIP e ambasciate, non aggiungo altro...)
- la popolazione "romana" del cerambicide sembra avere una pressione più attenuata, ad esempio quegli sforacchiamenti da mitragliatrice che anche nelle immagini proposte dal tuo link qui da noi non sono presenti...
Chiudo dicendo che ci aspettiamo una stagionalità diversa nelle fasi del ciclo biologico, latitudine e clima potrebbero influenzare e non poco..
Saluti
Luciano

Modificato da - ellenne in data 09 febbraio 2009 20:00:01
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dadopimpi
Utente Senior


Città: modena


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Flora e Fauna

Inserito il - 10 febbraio 2009 : 14:49:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie mille luciano, quindi per ora le piante delle mie parti possono amcora stare tranquille, meglio così
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