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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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uloin
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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 05 febbraio 2009 : 19:36:21 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Melolonthidae Genere: Anoxia Specie:Anoxia sardoa
Di grande taglia (circa 30 mm.), volo incerto e rumoroso, in gran numero nel tardo pomeriggio volavano tra la pineta e la spiaggia seminando il panico.
Sono certo che presto avrà un nome!

Alghero (pineta di Maria Pia) 26 giugno 2008

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Saluti

Pietro

Modificato da - Vitalfranz in Data 06 febbraio 2009 18:57:19

gigi58
Moderatore Trasversale


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Inserito il - 05 febbraio 2009 : 19:51:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per me è un Melolonthidae, mi ricorda una Anoxia, ma non ho certezze, quindi ti tocca aspettare qualche altro, mi dispiace Pietro
ciao



Gigi
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StagBeetle
Moderatore


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Inserito il - 05 febbraio 2009 : 19:53:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi sembra sia una Anoxia matutinalis ssp. corsicana.
E' legata agli ambienti costieri.

Nella Sardegna meridionale è presente la sottospecie sardoa.

Ciao

Giacomo
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ospitone
Utente Senior

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Flora e Fauna

Inserito il - 05 febbraio 2009 : 19:53:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
è una Anoxia: il periodo di volo è questo o sono foto vecchie?
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ospitone
Utente Senior

Città: Cagliari
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1518 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 febbraio 2009 : 19:55:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non avevo visto il mess di stagbeetle, concordo con lui: se le foto risalgono a febbraio la cosa è strana....
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StagBeetle
Moderatore


Città: Ancona
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6321 Messaggi
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Inserito il - 05 febbraio 2009 : 19:58:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di uloin:
....
Alghero (pineta di Maria Pia) 26 giugno 2008
....



Ciao

Giacomo
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ospitone
Utente Senior

Città: Cagliari
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Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 05 febbraio 2009 : 19:59:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sono un pirla, nn avevo visto che c'era la data, grazie stag....
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ospitone
Utente Senior

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Flora e Fauna

Inserito il - 05 febbraio 2009 : 20:28:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo che l’A. matutinalis sardoa frequenta in genere le zone costiere (ma non solo), è crepuscolare e vola in un arco di tempo ridotto (30/40 minuti) per poi sparire praticamente di botto. Le femmine sostano aggrappate nei cespugli e negli alberi mentre i maschi pattugliano su e giù le piante proprio per trovarle. Quando compare vola sempre in gran numero. Le larve sono rizofaghe.

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ospitone
Utente Senior

Città: Cagliari
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 febbraio 2009 : 20:35:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che io sappia la ssp. corsicana non è presenta in Sardegna (almeno stando a J. Baraud ‘Coleopteres Scarabeoidea d’Europe’, p. 437)
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
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Regione: Sicilia


17657 Messaggi
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Inserito il - 05 febbraio 2009 : 21:13:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Contento di aver centrato famiglia e genere
Ciao

Gigi
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StagBeetle
Moderatore


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6321 Messaggi
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Inserito il - 05 febbraio 2009 : 21:24:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riporto dalla checklist di fauna d'Italia:

Anoxia (Mesanoxia) matutinalis Castelnau, 1832
Anoxia (Mesanoxia) matutinalis matutinalis Castelnau, 1832 (N, S, Si)
Anoxia (Mesanoxia) matutinalis corsicana Sabatinelli, 1976 (Sa)
Anoxia (Mesanoxia) matutinalis moltonii Sabatinelli, 1976 (Si) [E]
Anoxia (Mesanoxia) matutinalis sardoa Motschulsky, 1861 (Sa) [E]

Io l'avevo letto su Pesarini: "Insetti della fauna italiana Coleotteri Lamellicorni".

Ciao



Giacomo
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uloin
Moderatore

Città: Alghero
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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 05 febbraio 2009 : 23:14:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un grazie a tutti!

Pietro
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ospitone
Utente Senior

Città: Cagliari
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Flora e Fauna

Inserito il - 06 febbraio 2009 : 09:11:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ah grazie Stag, allora la presenza di A. matutinalis corsicana in Sardegna deve essere una segnalazione recente...
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

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Flora e Fauna

Inserito il - 06 febbraio 2009 : 18:55:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La specie postata é una Anoxia (Mesanoxia) sardoa Motschulsky, 1861.

La fantomatica matutinalis corsicana, di cui ho due esemplari proprio della Corsica (Vignale di Ghisonacchia), é indistinguibile dalla forma del continente (a meno del cartellino ) ed é perció una di quelle sottospecie fasulle di cui é purtroppo piena una certa letteratura .

Appena sarà possibile posterò delle foto su BioLib per permettere a tutti di apprezzarne la "differenza" (nessuna).

L'Anoxia sardoa é distinguibile a prima vista per il corpo più ovale e compatto e per la pubescenza più lunga.
E si tratta pure di un buona specie, dal momento che si sovrappone alla Anoxia matutinalis nel nord della Sardegna.



Francesco Vitali
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ospitone
Utente Senior

Città: Cagliari
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Flora e Fauna

Inserito il - 07 febbraio 2009 : 09:53:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I parameri permettono di apprezzare delle differenze oppure sono perfettamente uguali negli esemplari insulari e continentali?
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

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Flora e Fauna

Inserito il - 07 febbraio 2009 : 11:08:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il problema dei parameri é che sono anch'essi (non dimentichiamolo!) un carattere variabile come tutti gli altri e non un marchio di fabbrica che definisce una specie o meno.

Il fatto che alcuni entomologi si attacchino a questo (o ancor peggio, alle spine del sacco interno), alla disperata ricerca di descriversi una nuova entità, evidenzia una catena di fatti incontestabili:
1 Gli esemplari non sono riconoscibili a prima vista, ma dopo preparazione microscopica
2 La preparazione avviene sempre su un numero limitato di esemplari (spesso meno di una decina o molto meno), provenienti da pochissime località, mentre su tutti gli altri si va "per deduzione"
3 Ben raramente si delinea una variabilità di questo carattere (che dovrebbe esistere!)
4 Ben difficilmente l'entomologo dilettante controlla questi caratteri, ma "si fida" dello specialista, e determina sulla base del cartellino

Sul valore tassonomico di questi caratteri si può esprimere ben più di un dubbio dal momento che
1 Molto spesso non esiste alcun carattere esterno o biologico in aggiunta a questi
2 Ancor più spesso (ma vorrei dire quasi sempre) non viene fatto alcun studio biogeografico, e soprattutto paleobiogeografico, per giustificare il taxon
3 Essendo un carattere interno, viene da chiedersi che valore abbia per costituire una barriera tra due taxa differenti.
Basti pensare che alcune "specie" conviventi di Agapanthia o di stafilinidi sono distinti solo da questo carattere, mentre é provata l'ibridazione non sterile tra sottogeneri diversi di carabi!

Restando al caso delle Anoxia matutinalis, ha senso creare una sottospecie per popolazioni esternamente identiche e che si son separate meno di 500 mila anni fa?

In generale, la domanda é sempre la stessa: é necessario andare a cercare delle minuzie per descrivere una nuova entità?
La descrizione di una nuova entità é un fatto a cui si é costretti per giustificare alcune differenze, non viceversa!



Francesco Vitali
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ospitone
Utente Senior

Città: Cagliari
Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 07 febbraio 2009 : 14:05:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo perfettamente: a prposito di parameti, ultimamente ho proprio riscontrato che all'interno delle specie Elaphocera emarginata e erichsoni i parametri oscillano e appaiono diversi!
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ospitone
Utente Senior

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Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 07 febbraio 2009 : 14:07:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusate, nel post precedente era destino che la parola 'parameri' nn venisse scritta bene...
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MarcoU
Utente Senior


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Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Flora e Fauna

Inserito il - 09 febbraio 2009 : 09:36:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusa Francesco, ma che ragionamento è questo?
Essendo un carattere interno, viene da chiedersi che valore abbia per costituire una barriera tra due taxa differenti.


Proprio tu che ti appelli alla necessità di studi paleogeografici e biologici, come fai a dire che un carattere morfologico "interno" ha meno utilità di un carattere morfologico esterno? Credo che la conformazione dei parameri, direttamente implicati nella meccanica della copulazione, abbia molta più possibilità di costituire una barriera fra taxa diversi che non, per esempio, i peluzzi sugli occhi o la profondità dell'incisione del penultimo articolo tarsale negli Arhopalus...
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


2500 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 febbraio 2009 : 12:55:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di MarcoU:

Scusa Francesco, ma che ragionamento è questo?
Proprio tu che ti appelli alla necessità di studi paleogeografici e biologici, come fai a dire che un carattere morfologico "interno" ha meno utilità di un carattere morfologico esterno? Credo che la conformazione dei parameri, direttamente implicati nella meccanica della copulazione, abbia molta più possibilità di costituire una barriera fra taxa diversi che non, per esempio, i peluzzi sugli occhi o la profondità dell'incisione del penultimo articolo tarsale negli Arhopalus...


Io non ho mai detto che:
"un carattere morfologico "interno" ha meno utilità di un carattere morfologico esterno"...
io mi son chiesto: che valore ha.

Il valore di una colorazione (pensiamo alle farfalle e credo anche i cerambici floricoli), può costituire un segnale visivo tra le specie.

Che i parameri sia "direttamente implicati" nella meccanica sarà forse vero, ma ho i miei dubbi che la loro forma abbia un'utilità o un valore specifico (anche perché non corrispondono ad un'altrettanta varietà morfologica femminile) ed ancora di più che costituiscano una barriera fra taxa diversi.
Il motivo ê spiegato dopo: prova a vedere la differenza tra i parameri di un Megodontus e quelli di un Chrysocarabus e chiediti come mai si formano ibridi naturali...

La critica è poi al fatto che questi caratteri - da soli - abbiamo valore tassonomico.

Quanto al resto, io non ho mai ritenuto che caratteri morfologici come quelli citati (peluzzi sugli occhi e incisioni) o altri, costituiscano delle barriere.
L'idea che la speciazione avvenga attraverso barriere morfologiche è una leggenda, peraltro ampiamente confermata dalla grande variabilità che si osserva in alcune entità chiaramente conspecifiche come i cani...

Francesco Vitali
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Hospiton
Utente Senior

Città: Quartu S.E.
Prov.: Cagliari

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966 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 febbraio 2009 : 11:43:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A questo punto Pietro devi trovare l'Anoxia matutinalis al Nord (di cui non conoscevo l'esistenza...).
Facci sapere!


Daniele
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