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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 gennaio 2009 : 10:37:36
Classe: Aves Ordine: Strigiformes Famiglia: Tytonidae Genere: Tyto Specie:Tyto alba
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Approfitto di un regalo che ho ricevuto dal mio grandissimo amico Okkione, per il quale nutro una profonda stima e che senza questo forum non avrei mai conosciuto, per illustrare come aprire un'ala di uccello prelevata da un individuo deceduto (se ne trovano molti per strada purtroppo) e che per via del rigor-mortis risulta "chiusa". Ho seguito i consigli di Zangheri, autore del famoso libro Il naturalista (Esploratore, Raccoglitore, Preparatore, Imbalsamatore, HOEPLI) ed ho proceduto in questo modo: ho messo 3-4 centimetri di acqua bollente sul fondo di una bacinella ai quali ho aggiunto un po' di ammoniaca liquida (quella per i pavimenti va bene). Poi ho sistemato una rete di plastica (ricavata dal fondo di una cassetta della frutta) sulla bacinella, ho posto sopra l'ala, l'ho coperta con un foglio di carta bianca e poi ho coperto tutto con due pezze umide. Quando il vapore ha smesso di uscire dalle pezze ho preso l'ala (che non è che diventa molle molle) e l'ho aperta piano piano puntandola con degli spilli da sarta (infilati nelle rachidi delle primarie) su una tavola (andrebbero meglio spilli da entomologia, più piccoli che arrecano meno danni alla rachide stessa), dopo qualche ora, asciutta è rimasta aperta come un ventaglio, pronta per essere incorniciata o riposta in una busta di polietilene o in qualsiasi altro posto più vi aggrada. Di seguito posto alcune foto; una è particolarmente interessante perché mostra come sul vessillo esterno sia presente la famosa sfrangiatura che permette, insieme alla "peluria", al Barbagianni e agli altri rapaci notturni di avere un volo così silenzioso. Per altre penne vedere anche qui
eppure il vento soffia ancora...
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spielhahn
Moderatore
Città: Tromello
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
2411 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 gennaio 2009 : 19:07:10
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molto interessante!!!! grazie!
Gabri |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 gennaio 2009 : 19:09:12
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Grazie accipiter! Consiglio utilissimo. Ho giusto un'ala di gufo da trattare...
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 gennaio 2009 : 16:43:53
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grazie giuliano, sai come contraccambio la stima e l'amicizia in modo semplice e naturale.
nel merito, hai preparato perfettamente l'ala, zangheri avrebbe applaudito.
clap clap
:)
okkione
Link |
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thebest
Utente Senior
Città: cusago
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
1679 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 aprile 2009 : 10:13:48
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molto interessante Giuliano....io direi di mettere questa discussione in rilievo....che dite? ciao
andrea |
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cesare1999
Utente Junior
Città: como
Prov.: Como
Regione: Lombardia
35 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 aprile 2011 : 13:10:34
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ciao Giuliano ho un urgente problema!!!! devo preparare delle code di rapace da mettere su di un tabellone, vorrei lasciare le timoniere attaccate alla parte terminale della coda ma ho paura che questa marcisca. l'ala che hai preparato tu non aveva lo stesso poblema? aspetto fremente. ciao cesare
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Modificato da - cesare1999 in data 30 aprile 2011 13:12:41 |
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Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 maggio 2011 : 20:36:33
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Carissimo Cesare,
il mio caso era molto più semplice e ti spiego perché: l'ala era, per l'appunto secca, quindi priva di "acqua" a questo si aggiunge che anatomicamente è un'area poco ricca di "ciccia" che ne facilita l'essiccazione. Per quanto concerne il tuo caso la questione si complica, in quanto la zona interessata è ricca di grasso sottocutaneo che andrebbe rimosso prima di conciare la pelle. Ovviamente questo richiede una certa "esperienza" quasi da tassidermista oltre a prodotti dedicati; ti consiglio per questo di togliere le penne e rimontarle nel medesimo ordine su di un cartoncino, otterrai un risultato pregevole di pari, se non di superiore, qualità .
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cesare1999
Utente Junior
Città: como
Prov.: Como
Regione: Lombardia
35 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 maggio 2011 : 21:37:52
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GRAZIE GRAZIE GRAZIE !!! Seguirò i tuoi consigli e ti manderò le foto del lavoro finito. |
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Discussione |
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