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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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ELAFO
Utente Senior
Città: Olbia
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4216 Messaggi Flora e Fauna |
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ELAFO
Utente Senior
Città: Olbia
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4216 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 dicembre 2008 : 13:05:24
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Particolare delle bacche
Immagine: 246,27 KB
Alessandro "ELAFO" ___________________________
Ho parcheggiato e camminato non so quanto non so dove sono...qua ma so soltanto che si sente un buon profumo, un bel silenzio e l'acqua che va... (L.Ligabue)
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ELAFO
Utente Senior
Città: Olbia
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4216 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 dicembre 2008 : 13:08:20
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Particolare della zona dove gli austori del vischio si sono "infiltrati" nella quercia
Immagine: 245,45 KB
Questa la mia domanda:
Si può considerare dannosa per le Quercie la presenza massiccia di questa pianta epifita?
Ciao!
Alessandro "ELAFO" ___________________________
Ho parcheggiato e camminato non so quanto non so dove sono...qua ma so soltanto che si sente un buon profumo, un bel silenzio e l'acqua che va... (L.Ligabue)
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Modificato da - ELAFO in data 14 dicembre 2008 13:09:13 |
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ELAFO
Utente Senior
Città: Olbia
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4216 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 dicembre 2008 : 20:49:44
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Nessuno mi sa rispondere?
Alessandro "ELAFO" ___________________________
Ho parcheggiato e camminato non so quanto non so dove sono...qua ma so soltanto che si sente un buon profumo, un bel silenzio e l'acqua che va... (L.Ligabue)
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 15 dicembre 2008 : 20:59:30
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Si tratta di specie molto dannosa proprio perché parassita
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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jo
Utente Junior
Città: Torino
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
28 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 dicembre 2008 : 14:39:23
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| Messaggio originario di Alessandro:
Si tratta di specie molto dannosa proprio perché parassita
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Non conosco il vischio quercino (dalle mie parti - Appennino Piemontese - non lo trovo); pero' capita di trovare alberi ricoperti di edera: qualcuno sa dirmi se l'edera che "attacca" un albero in maniera massiccia puo' portarlo alla morte?
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gnoma
Utente V.I.P.
Città: Senigallia
132 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 dicembre 2008 : 23:19:56
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Trovato sul web:
E’ una pianta strana, il vischio, e per questo ha sempre suscitato curiosità. Già il fatto di cre-scere su altri alberi è singolare. Se poi lo si osserva con attenzione, si resta affascinati dalle sue caratteristiche. Potete anche seminarlo, ma è bene che ricordiate che è un parassita; qualcuno lo definisce un semi parassita, poi vedremo perché.
Il seme grigio verdastro e piatto è contenuto in una bacca, una opalescente perla piena di una sostanza appiccicosa detta viscina, così appiccicosa che veniva usata per catturare uccelli e anche topolini. Posato il seme su un ramo, preferibilmente di melo o quercia, (il ramo deve essere giovane, altrimenti le piccole radici che si sviluppano dal seme - si chiamano austori - non riescono a oltrepassare la corteccia), armatevi di pazienza e aspettate. Durante il primo anno il seme non farà altro che infiltrare gli austori nel ramo che lo ospita e da adagiato che era si raddrizzerà. Però la pianta che lo ospita ha capito che quella minuscola presenza è pericolosa. Tenterà di respingerlo, generando nuovo tessuto e formando un piccolo rigonfiamento per impedire agli austori di raggiungere i canali legnosi di conduzione, dove assorbiranno la linfa grezza che sale dalle radici. Di solito, ma non sempre, vince il vischio e il secondo anno aprirà due minuscoli cotiledoni.
L’anno successivo emetterà le prime due piccole foglioline. Sono passati tre anni, e praticamente se non si è più che attenti il nostro vischio non si vede ancora, ma ormai si è insediato, non lo spodesterà più nessuno. Le sue ramificazioni dicotomiche raddoppieranno ogni anno, ci vorranno 5-6 anni prima che raggiunga una dimensione apprezzabile. Poi la crescita diventa veloce e l’albero che lo ospita comincerà a patirne la presenza.
Non pensate, soddisfatta ormai la curiosità, di poterlo eliminare senza mettere in pericolo la vita della pianta stessa: anche se asportato dalla base, ricrescerà sul ramo dove si è insediato, allargandosi sempre di più. L’albero che lo ospita è condannato. C’è chi considera il vischio un semi-parassita perché sottrae all’albero linfa grezza e, avendo clorofilla, la elabora in proprio, contrariamente a quelle piante parassite che ne sono prive (cuscuta, orobanche e la neottia nidus avis, una rara orchidea che si può incontrare nei prati prealpini), tutte obbligate ad assorbire linfa elaborata dai vasi di conduzione librosi. La diffusione del vischio è varia: ci sono zone, nel nord ovest della Francia, dove la presenza è tale da provocare gravi danni. Lo si può incontrare nell’alta Val Susa, in particolare sul Pinus silvestris. Anche i poeti ne sono rimasti colpiti. Pascoli gli ha dedicato dei versi in uno dei Primi Poemetti.
E’ sempreverde, di un indefinibile verde pastello, che con il freddo può assumere una leggera tonalità gialla. La si può vedere con facilità d’inverno, quando gli alberi sono spogli (tranne i pinus); si noteranno dei globi sferici, simili a grandi nidi di uccello, a volte avvolgenti, a volte appesi ai rami con esili fusti. Le foglie oblunghe-ottuse, con nervature poco evidenti, sono lunghe 6-8 centimetri e un po’ carnose. In Italia, e non solo, è considerata una pianta bene augurante e non può mancare nella notte di fine anno; guai a buttare i rametti dell’anno precedente! Dovranno essere bruciati.
Nella mitologia dei popoli nordici il vischio era una pianta magica, generata dai fulmini; poteva essere raccolto solo dai druidi, sacerdoti dei Celti, e in certi giorni dell’anno, rispettando un severo cerimoniale, usando un falcetto d’oro, e si raccoglieva esclusivamente dalle piante di quercia. In Valle d’Aosta il comune di Saint-Denis lo festeggia ogni anno, la tradizione vuole che nell’antichità proteggesse dalle epidemie che decimavano le popolazioni. Era usato in pozioni e infusi, e ancora oggi gli si attribuiscono qualità curative, ma è sempre più difficile trovarlo in erboristeria, sostituito da piante con effetti più sicuri. La famiglia delle lorantacee, oltre a una trentina di specie di vischio, comprende anche i numerosi loranthus, tutti tropicali, tranne il loranthus europaeus (vischio quercino), simile al vischio ma con foglie più piccole e caduche.
love and live |
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ELAFO
Utente Senior
Città: Olbia
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4216 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 dicembre 2008 : 06:36:10
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Grazie carissima Gnoma per il tuo contributo. Ciao!
Alessandro "ELAFO" ___________________________
Ho parcheggiato e camminato non so quanto non so dove sono...qua ma so soltanto che si sente un buon profumo, un bel silenzio e l'acqua che va... (L.Ligabue)
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Istrice
Amministratore
Città: Ostia
Prov.: Roma
Regione: Lazio
10849 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 gennaio 2009 : 19:40:03
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Attenzione a citare il testo preso da internet Gnoma!!! così ci metti nei guai!
L'autore ci scrive:
Renato Ronco 011 2730498 Torino
Penso di potermi rivolgere a voi con un: Cari colleghi di Natura Mediterraneo,
seguo da tempo il vostro interessante sito che ho anche linkato per i miei lettori di Renato PhotoBlog Link e Un Giardiniere Scrive Link
...e mi spiace contattarvi per un motivo non inerente le amate piante.
Ho scoperto, non senza soddisfazione, nel vostro foro un mio testo dove parlo del vischio Link copiato interamente dalla sua fonte originale Link senza la dovuta citazione (...o link) della fonte originale.
Spero vorrete provvedere, citando la fonte del testo che tra l'altro è anche stato pubblicato sul quotidiano La Stampa. Articolo in pdf de "LA STAMPA" Link
cordialmente Renato Ronco
Ci scusiamo per il disgido, cordiali saluti Aldo |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 15 gennaio 2009 : 19:44:35
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Chiedo scusa come Moderatore di Sezione. Non me ne sono accorto altrimenti, sicuramente l'avrei fatto notare come in altre occasioni, ad esempio qui Link
ed anche qui
Link
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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gnoma
Utente V.I.P.
Città: Senigallia
132 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 gennaio 2009 : 13:28:01
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Mi scuso anch'io con l'autore dell'articolo e con gli amministratori di "natura mediterraneo" per la dimenticanza.
love and live |
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Flavia
Utente Senior
Città: Terni
Prov.: Terni
Regione: Umbria
565 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 gennaio 2009 : 21:39:59
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| Messaggio originario di jo:
| Messaggio originario di Alessandro:
Si tratta di specie molto dannosa proprio perché parassita
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Non conosco il vischio quercino (dalle mie parti - Appennino Piemontese - non lo trovo); pero' capita di trovare alberi ricoperti di edera: qualcuno sa dirmi se l'edera che "attacca" un albero in maniera massiccia puo' portarlo alla morte?
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Mentre il vischio è una pianta epifita (il cui "apparato radicale" penetra all'interno dei rami e trae il proprio nutrimento dalla pianta parassitata)l'edera non è una pianta parassita ma soltanto una pianta rampicante che affonda le proprie radici nel terreno e sfrutta piante od altri supporti per arrampicarsi in modo da garantire al proprio fogliame una buona illuminazione. Quando l'edera si sviluppa troppo può effettivamente causare dei danni alla pianta attorno alla quale si è sviluppata, in quanto si instaura una competizione per la luce. Le foglie dell'edera possono ricoprire l'intera chioma della pianta impedendo così a quest'ultima di effettuare la fotosintesi. Ma di solito si instaura un equilibrio dato dal continuo accrescimento di entrambe le specie coinvolte che "giocano a rincorrersi".
Flavia |
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jo
Utente Junior
Città: Torino
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
28 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 gennaio 2009 : 14:14:03
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| Messaggio originario di Flavia:
| Messaggio originario di jo:
| Messaggio originario di Alessandro:
Si tratta di specie molto dannosa proprio perché parassita
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Non conosco il vischio quercino (dalle mie parti - Appennino Piemontese - non lo trovo); pero' capita di trovare alberi ricoperti di edera: qualcuno sa dirmi se l'edera che "attacca" un albero in maniera massiccia puo' portarlo alla morte?
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Mentre il vischio è una pianta epifita (il cui "apparato radicale" penetra all'interno dei rami e trae il proprio nutrimento dalla pianta parassitata)l'edera non è una pianta parassita ma soltanto una pianta rampicante che affonda le proprie radici nel terreno e sfrutta piante od altri supporti per arrampicarsi in modo da garantire al proprio fogliame una buona illuminazione. Quando l'edera si sviluppa troppo può effettivamente causare dei danni alla pianta attorno alla quale si è sviluppata, in quanto si instaura una competizione per la luce. Le foglie dell'edera possono ricoprire l'intera chioma della pianta impedendo così a quest'ultima di effettuare la fotosintesi. Ma di solito si instaura un equilibrio dato dal continuo accrescimento di entrambe le specie coinvolte che "giocano a rincorrersi".
Flavia
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Grazie mille Flavia per la tua risposta! A presto, Giovanni |
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