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 Silene dioica
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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


2268 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 13 dicembre 2008 : 22:04:46 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Visto che tutto è sotto la neve cerchiamo nell'archivio qualche dubbio da sciogliere. Che Silene è se silene è? Montagne del lecchese, 1300 metri, prato/pascolo, terreno calcareo.

Pezzo da Gaeta

Foto 1 Silene...:
Silene dioica
179,55 KB

Modificato da - limbarae in Data 26 dicembre 2011 23:40:54

Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


2268 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 13 dicembre 2008 : 22:06:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Foto 2 Silene...:
Silene dioica
181,47 KB

Pezzo da Gaeta
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Phobos
Utente Super


Città: Cellatica
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


7290 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 dicembre 2008 : 04:54:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Direi Silene dioica ...

Un saluto da phobos.
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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


2268 Messaggi
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Inserito il - 14 dicembre 2008 : 14:48:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come avevo supposto. Grazie. Ma sai ogni tanto .. un tarlo.. rode dentro e mette in discussione le mie certezze. Grazie di nuovo.

Pezzo da Gaeta
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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


2268 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 14 dicembre 2008 : 14:58:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Approfitto già che sono nella discussione.
Sento parlare spesso di "Pignatti" e diversi libri che ho in casa fanno riferimento a Lui e alla sua "Flora d'Italia" che io ancora non posseggo, e considerato che molti fanno riferimento al "Codice Pignatti", non sarebbe il caso (sparatemi se dico qualcosa che non va bene) di utilizzare anche nel Forum questo codice (se è unico per il nostro Paese e se il suo utilizzo è univoco) affiancato al nome della pianta che alle volte e specialmente in ambito locale può assumere nomi svariati?
Non so se questa proposta è già stata fatta o se è possibile farla. I Sigg Moderatori censurino pure questo intervento.

Pezzo da Gaeta
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Flavia
Utente Senior

Città: Terni
Prov.: Terni

Regione: Umbria


565 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 14 dicembre 2008 : 18:15:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Pezzo da Gaeta:

Approfitto già che sono nella discussione.
Sento parlare spesso di "Pignatti" e diversi libri che ho in casa fanno riferimento a Lui e alla sua "Flora d'Italia" che io ancora non posseggo, e considerato che molti fanno riferimento al "Codice Pignatti", non sarebbe il caso (sparatemi se dico qualcosa che non va bene) di utilizzare anche nel Forum questo codice (se è unico per il nostro Paese e se il suo utilizzo è univoco) affiancato al nome della pianta che alle volte e specialmente in ambito locale può assumere nomi svariati?
Non so se questa proposta è già stata fatta o se è possibile farla. I Sigg Moderatori censurino pure questo intervento.


Pezzo da Gaeta

Scusa ma credo che fare riferimento sempre al codice sia un po' utopistico, anche perchè non sempre per le determinazioni si usa il Pignatti, molti fanno riferimento alla propria esperienza o ad altre pubblicazioni. Inoltre anche alcuni nomi che sono su Pignatti sono ormai obsoleti. La tua potrebbe essere un'idea nei casi in cui qualcuno non capisca a quale specie ci si riferisce ma basta chiedere. Comunque sentiamo cosa ne pensano i moderatori?


Flavia
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 14 dicembre 2008 : 20:47:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
SOno "cresciuto" con Pignatti, Dalla Fior e sinceramente sono loro affezionato. Concordo con Flavia, sono volumi obsoleti sotto certi aspetti. La nomenclatura è cambiata, sono state create nuove specie, nuove sottospecie ... forse si è un po' esagerato.
La nuova check list di Conti et al. del 2005 è un riferimento più recente, ma anch'essa non è completa. Attendiamo da anni il nuovo Pignatti.

Detto questo c'è il caos più completo. Personalmente come ho già detto in tante occasioni, resto fedele a Pignatti. D'altronde per aggiornarsi ci vuole tempo ed il sito web può essere un veloce sistema che utilizzo. Tra l'altro non sono e non diventerò mai un botanico (avrei avuto bisogno di altra formazione). Mi piace la flora di montagna in particolare quella alpina, ma lungi dall'essere un esperto. Un esperto non lo sono nemmeno nella mia professione ... c'è sempre da imparare (basta la volontà e si fa tutto)

Alessandro PD


Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori
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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


2268 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 14 dicembre 2008 : 22:23:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Parola torna indietro (almeno mi risparmio una fucilata). Era quello che pensavo. Grazie ci siamo capiti.

Pezzo da Gaeta
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 14 dicembre 2008 : 23:27:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nessuna fucilata

Alessandro PD


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Phobos
Utente Super


Città: Cellatica
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


7290 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 dicembre 2008 : 12:49:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Personalmente concordo sia con Flavia che con Alessandro. Anch' io sono "cresciuto" prevalentemente col Pignatti e aspetto come molti altri la sua nuova versione ... ma non è l' unico testo per tutti e per tutte le situazioni. Credo pertanto che non sia opportuno fare riferimento solo al suo codice.

Un saluto da phobos.
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blcamuno
Utente Senior


Città: Nave
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


1076 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 dicembre 2008 : 13:40:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Alessandro:

SOno "cresciuto" con Pignatti, Dalla Fior e sinceramente sono loro affezionato.
...................
Alessandro PD

Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori


Anch'io sono cresciuto "erboraio" con Dalla Fior e Pignatti.
Nelle mie identificazioni utilizzo le chiavi della Flora d'Italia ed al binomio faccio seguire, tra parentesi, Pignatti,1982, n° volume e n° pagina. Sono precisate le eventuali deroghe alla norma (es. Fiori/Zangheri ecc.). In questo modo si può verificare la mia identificazione e trovare l'attuale denominazione nella Checklist,2005.
Quindi, Pignatti fino alla prossima nuova Flora.
Flora d'Italia di S. Pignatti è stata utilizzata come riferimento, per la parte italiana, nella Flora Alpina, 2004 di Aeschimann & Altri.
Un saluto da blcamuno


Modificato da - blcamuno in data 15 dicembre 2008 13:41:34
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 15 dicembre 2008 : 13:50:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Bruno ho sempre apprezzato moltissimo il Tuo modo di presentare le piante, in questo momento molto volentieri lo ribadisco. Ti ringrazio sin d'ora per i contributi che porterai ancora al Forum


Alessandro PD


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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


2268 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 15 dicembre 2008 : 22:51:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per la vostra chiarezza e schiettezza.
Quanta polenta devo ancora mangiare!

Pezzo da Gaeta
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eliozoo
Utente Senior

Città: Roma

Regione: Lazio


2153 Messaggi
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Inserito il - 17 dicembre 2008 : 19:45:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusate se m'intrommetto...


Ciò che dite è certamente vero: la Flora d'Italia di Pignatti (1982) è, sotto molti aspetti (soprattutto tassonomici e nomenclaturali) e per molti taxa, obsoleta.
D'altra parte lo sono pure le Flore di Fiori (1925-29) e di Zangheri (1976).

Da botanico, comunque, posso dirvi che ad oggi, un lavoro di tipo floristico, in Italia, viene ancora effettuato utilizzando queste 3 Flore, come riferimento a materiale bibliografico italiano.
Spesso, però, vengono utilizzate (solo loro o in aggiunta alle nostre) flore straniere (soprattutto la Flora Europea, ma anche l'ottima Flora Iberica, la Flora Hellenica o la Flora Nordica) e/o lavori specifici riferiti a particolari generi o a gruppi di specie o a nuove recenti specie (il primo esempio che mi viene in mente è: Corazzi G., 2003, Webbia 58 sul genere Orobanche).
A mio parere sono ottime pure la flora tedesca (Standardliste der Farn- und Blütenpflanzen Deutschlands, 1998) e quella austriaca (Exkursionsflora von Österreich, Liechtenstein und Südtirol, varie date).

Quello che voglio dire è che si può (talora si dovrebbe) far riferimento anche a flore non italiane, le quali pur non riportando tutte le specie presenti nel nostro paese (e riportandone altre) sono più aggiornate e, magari, con chiavi analitiche migliori.

In ogni caso, le nostre flore possono ancora andare. L'importante è STABILIRE LA FONTE.
Se questa pianta è Silene dioica, occorrerebbe sempre dire quale sia la Flora (o le flore) utilizzate.


Per quanto riguarda la Nuova Flora d'Italia, posso dirvi che il lavoro procede: il primo volume è quasi pronto (non quasi stampato!), mentre il secondo è in fase di elaborazione da parte dei diversi specialisti e, naturalmente, di S. Pignatti.
Speriamo esca prima possibile.

Personalmente auspicherei un paio di anni.
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 17 dicembre 2008 : 20:17:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di eliozoo:

Scusate se m'intrommetto...


Ciò che dite è certamente vero: la Flora d'Italia di Pignatti (1982) è, sotto molti aspetti (soprattutto tassonomici e nomenclaturali) e per molti taxa, obsoleta.
D'altra parte lo sono pure le Flore di Fiori (1925-29) e di Zangheri (1976).

Da botanico, comunque, posso dirvi che ad oggi, un lavoro di tipo floristico, in Italia, viene ancora effettuato utilizzando queste 3 Flore, come riferimento a materiale bibliografico italiano.
Spesso, però, vengono utilizzate (solo loro o in aggiunta alle nostre) flore straniere (soprattutto la Flora Europea, ma anche l'ottima Flora Iberica, la Flora Hellenica o la Flora Nordica) e/o lavori specifici riferiti a particolari generi o a gruppi di specie o a nuove recenti specie (il primo esempio che mi viene in mente è: Corazzi G., 2003, Webbia 58 sul genere Orobanche).
A mio parere sono ottime pure la flora tedesca (Standardliste der Farn- und Blütenpflanzen Deutschlands, 1998) e quella austriaca (Exkursionsflora von Österreich, Liechtenstein und Südtirol, varie date).

Quello che voglio dire è che si può (talora si dovrebbe) far riferimento anche a flore non italiane, le quali pur non riportando tutte le specie presenti nel nostro paese (e riportandone altre) sono più aggiornate e, magari, con chiavi analitiche migliori.

In ogni caso, le nostre flore possono ancora andare. L'importante è STABILIRE LA FONTE.
Se questa pianta è Silene dioica, occorrerebbe sempre dire quale sia la Flora (o le flore) utilizzate.


Per quanto riguarda la Nuova Flora d'Italia, posso dirvi che il lavoro procede: il primo volume è quasi pronto (non quasi stampato!), mentre il secondo è in fase di elaborazione da parte dei diversi specialisti e, naturalmente, di S. Pignatti.
Speriamo esca prima possibile.

Personalmente auspicherei un paio di anni.


Duilio fai benissimo, grazie per l'intervento.

Vedi anche la risposta di Bruno (blcamuno)

Nelle mie identificazioni utilizzo le chiavi della Flora d'Italia ed al binomio faccio seguire, tra parentesi, Pignatti,1982, n° volume e n° pagina. Sono precisate le eventuali deroghe alla norma (es. Fiori/Zangheri ecc.). In questo modo si può verificare la mia identificazione e trovare l'attuale denominazione nella Checklist,2005.


Procediamo su questa linea

Alessandro PD


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eliozoo
Utente Senior

Città: Roma

Regione: Lazio


2153 Messaggi
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Inserito il - 18 dicembre 2008 : 11:21:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Alessandro!


Per quanto riguarda Bruno, credo sia un utente del forum tra i più corretti e precisi.
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