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 Galleria Tassonomicadi 
	Natura Mediterraneo
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                | Autore |  Discussione  |  
                | ItaloUtente Senior
 
     
 
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                      |  Inserito il - 09 dicembre 2008 :  09:12:06     
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           	| PREMESSA 
 Quando Ermanno ed io abbiamo dato l’OK per produrre un post sul genere Eulimella, siamo stati probabilmente un po’ avventati, sottovalutando la portata del problema; questo genere, infatti, pur se costituito da un numero limitato di specie, presenta una sistematica alquanto intricata e ben lungi dall’essere stabile. E questo anche se, in questi ultimi anni, numerosi articoli hanno affrontato questo genere; anzi, si può forse affermare che proprio alcuni di questi articoli hanno contribuito a complicare la situazione... con nuove specie descritte in modo sommario, senza confronti adeguati, o ignorando nomi disponibili in letteratura.
 Ma ormai abbiamo promesso... e quindi Eulimella sia!
 
 
 INTRODUZIONE
 
 Per cominciare ecco qui la “Peterlist” con le specie attualmente ritenute valide; probabilmente a fine trattazione la vedremo ridimensionata. Per comodità, nella trattazione abbiamo inserito anche Puposyrnola minuta che, negli anni passati, è stata a lungo ritenuta una Eulimella.
 
 Eulimella ataktos Warén, 1991
 Eulimella bogii Van Aartsen, 1994
 Eulimella carminae Peñas & Micali, 1999
 Eulimella cerullii (Cossmann, 1915)
 Eulimella cossignaniorum Van Aartsen, 1994
 Eulimella acicula (Philippi, 1836)  [= laevis (Brown 1827) secondo alcuni Autori]
 Eulimella neoattenuata Gaglini, 1992
 Eulimella oliveri Peñas et al., 2006
 Eulimella perangusta Gaglini, 1992
 Eulimella scillae (Scacchi, 1835)
 Eulimella subcylindrata (Dunker in Weinkauff, 1862)
 Eulimella superflua (Monterosato, 1875)
 Eulimella turris (Forbes, 1844)
 Eulimella unifasciata (Forbes, 1844)
 Eulimella ventricosa (Forbes, 1844)
 Puposyrnola minuta (Adams H., 1869)
 
 Ed ecco ora la bibliografia relativa agli Articoli che saranno citati nel corso del lavoro, dando la preferenza a quelli recenti, di più facile consultazione. Per questo gruppo la disponibilità di questi lavori di riferimento è particolarmente utile, diremmo indispensabile. Abitualmente la bibliografia si pone alla fine del lavoro, ma abbiamo creduto utile darla all’inizio per consentire ai lettori una consultazione sincrona con il post.
 
 Aartsen J.J.,1994 – European Pyramidellidae: IV. The genera Eulimella, Anisocycla, Syrnola, Cingulina, Oscilla and Careliopsis. Boll. Malacologico, 30 (5-9): 85-110.
 Gaglini A., 1992 – Terze spigolature Monterosatiane. Argonauta, 7 (1-6): 125-180.
 Nofroni I. & Tringali L., 1995 – Random notes on Eastern Atlantic, Mediterranean and lessepsian Pyramidellidae (Gastropoda: Heterobranchia: Pyramidelloidea). Notiz. CISMA, 17: 21-49.
 Oliver Baldovì J. D., 2007 – Catalogo de los Gasteropodos testaceos marinos de la parte Sur del Golfo de Valencia (Espana). Iberus, 25 (2): 29-61.
 Penas A. e al., 1996 – Contribucion al conocimiento de los Pyramidelloidea (Gastropoda: Heterostropha) del Mediterraneo espanol. Iberus, 14 (1): 1-82.
 Penas A. e al., 2006 – Moluscos marinos de la Isla de Alboran. Iberus, 24 (1): 23-151.
 Penas A. & Micali P., 1999 – Eulimella carminae spec. nov. (Gastropoda: Pyramidellidae) from Southern Spain. Iberus, 17 (2):  109-113.
 Penas A. & Rolan E., 1997 – LaFAmilia Pyramidellidae (Mollusca, Gastropoda, Heterostropha) en Africa Occidental. 2. Los generos Turbonilla y Eulimella. Iberus, suplemento 3: 1-105.
 Warén A., 1991 – New and little known Mollusca from Iceland and Scandinavia. Sarsia, 76: 53-124.
 
 Domani ancora un po’ di chiacchere introduttive e giovedì cominciamo con la trattazione delle singole specie.
 
 
 
 Ciao, Italo
 
 La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei)
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                | ItaloUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 10 dicembre 2008 :  08:32:29     
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                      | Il genere Eulimella comprende, in Mar Mediterraneo, conchiglie molto sottili ed allungate, molto simile, per struttura generale, a quelle attribuite al genere Turbonilla, tranne che per la mancanza della costolatura assiale. I caratteri da utilizzare per la loro determinazione sono riportati qui di seguito, precisando i vari aspetti da prendere in considerazione per ciascuno di essi.
 
 PROFILO
 conico, subcilindrico, pupoide
 base angolata, base arrotondata
 dimensioni totali (h)
 
 GIRI
 numero di giri
 forma: piani, convessi, convessi con diametro massimo soprasuturale, depressi al centro
 valore del rapporto diametro altezza del giro
 separati da sutura lineare, incisa, canaliculata
 
 COLORE
 Semitrasparente, bianco, altri colori (giallo, bruno, rosa), con fasce colorate
 
 COLUMELLA
 semplice, intorta, con nodulo, con dente
 
 PROTOCONCA
 tipo: A (angolo 90 °), B (135°), posizioni intermedie
 forma: elicoide, planorbide
 dimensioni del diametro massimo della protoconca
 Ulteriori caratteri sarebbero il numero di giri della protoconca e l’entità dell’immersione della stessa rispetto alla teleoconca, evidenziabile dal fatto se il nucleo sia del tutto visibile o parzialmente celato. In genere non sono stati qui considerati sia per il fatto che non sempre è chiara la loro importanza diagnostica sia perché al microscopio ottico sono elementi morfologici di difficile valutazione.
 
 MICROSCULTURA
 strie spirali: presenti, assenti, a volte presenti
 strie di accrescimento: prosocline, ortocline, opistocline; a volte raggruppate e appressate tanto da simulare una costolatura
 
 Per leggere adeguatamente questi caratteri, soprattutto gli ultimi due, è indispensabile la disponibilità di un buon microscopio e di un vetrino con scala micrometrica per le misurazioni. E’ opportuno che le misurazioni con la scala micrometrica siano effettuate al massimo ingrandimento possibile, compatibilmente con i problemi di luce e di messa a fuoco, onde minimizzare gli errori dovuti all’approssimazione.
 Abitualmente la conchiglia va posta sotto il microscopio con il nucleo della protoconca a destra, così che sia agevole stabilirne il tipo (A o B) e la forma (elicoide o planorbide).
 Per la misurazione del diametro massimo della protoconca, nel caso di protoconca elicoide occorre misurare il diametro passante per il nucleo, corrispondente all’asse di avvolgimento, quindi osservandola conchiglia con il nucleo a destra; per protoconca planorbide il diametro da misurare è quello perpendicolare all’asse di avvolgimento, quindi osservando il nucleo frontalmente.
 Per quanto riguarda la microscultura spirale, molto sottile, è necessario illuminare bene la conchiglia e focheggiare (esiste questo verbo o me lo sono inventato?).
 
 
 Ciao, Italo
 
 La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei)
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                | chitonModeratore
 
     
 
                 
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                      |  Inserito il - 10 dicembre 2008 :  14:38:09     
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                      | WOW!!! avete un bel coraggio!!! ...e tutto prima di rinfrancarsi con le vacanze di Natale.... 
    OK! Eulimella sia! cercheremo di starvi dietro, nei nostri (enormi) limiti!
   
 ps: il termine giusto sarebbe "fochettare"... almeno, qui abbiamo usato sempre quello!
 
 Silvia e Bruno
 "Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola." (Giovanni Falcone)
 
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                | thecoUtente Super
 
      
 
 
 
               
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                      |  Inserito il - 10 dicembre 2008 :  15:17:23     
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                      | Dal DeMauro online: 
 focheggiàre
 v.tr. (io fochéggio)
 TS ott., mettere a fuoco un apparecchio ottico: f. un microscopio; anche ass.
 
 Vista la complessità delle premesse mi auguro che questo non rimanga il mio unico contributo alla discussione
  
 Ciao, Andrea
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                      |  |  |  
                | PSUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 10 dicembre 2008 :  15:38:19     
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                      | |  |  | Messaggio originario di theco: [......
 
 Vista la complessità delle premesse mi auguro che questo non rimanga il mio unico contributo alla discussione
  
 Ciao, Andrea
 
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 Credo che l'obiettivo non sia quello chi dissipare ogni dubbio sulle Eulimella.... magari, ma più realisticamente rimuovere almeno alcuni dubbi che tutti noi abbiamo su questo affascinate genere.
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                      |  |  |  
                | ItaloUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 11 dicembre 2008 :  09:45:23     Classe: Gastropoda Ordine:    Famiglia: Pyramidellidae Genere:  Eulimella  Specie:Eulimella unifasciata
 
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                      | Eulimella unifasciata (Forbes, 1844) 
 Questa specie è stata a lungo ritenuta inconfondibile in ambito Mediterraneo, se non ché nel 1992 la descrizione di Eulimella neoattenuata (che vedremo domani) ha complicato le cose. Le due entità infatti sono molto simili e a prima vista possono essere facilmente confuse.
 E’ peraltro opportuno ricordare che il tipo di unifasciata di Forbes non è mai stato trovato, per cui non c’è certezza che la vera unifasciata sia quella che noi comunemente intendiamo e non la neoattenuata, considerando anche che la seconda è molto meno rara della prima. Comunque la tradizione ormai si è affermata e universalmente viene considerata unifasciata la specie con le caratteristiche riportate qui di seguito.
 
 PROFILO
 Subcilindrico con base arrotondata. Gli esemplari giovanili sono un po’ pupoidi e presentano spesso la base angolata. Questo avviene non solo in questa specie ma anche in molte altre.
 Dimensioni totali (h): generalmente intorno a 6 mm; l’esemplare più grande da noi conosciuto, qui illustrato, da Gorgona – 400 m, misura mm 8.5.
 
 GIRI
 Numero di giri: una decina.
 Giri piani, separati da sutura leggermente incisa.
 
 COLORE
 Bianco giallastro con fascia arancione bruna soprasuturale; negli esemplari più vecchi o fluitati la colorazione tende a scomparire.
 
 COLUMELLA
 Leggermente intorta, un po’ inspessita, con dente piccolo molto in alto. Negli esemplari maturi il labbro columellare determina un piccolo ombelico.
 
 PROTOCONCA
 Tipo B (135°) di forma planorbide. Nucleo e primo giro di protoconca parzialmente immersi nella teleoconca (per il 20/25 %).
 Dimensioni della protoconca: in letteratura non ci risultano dati. I nostri esemplari, misurati al microscopio ottico (40 X), hanno diametro di protoconca compreso tra 350 e 375 µ.
 
 MICROSCULTURA
 Presenti strie spirali sottilissime.
 Strie di accrescimento: ortocline o leggermente opistocline.
 
 Questa specie si rinviene in fondali profondi, generalmente ben oltre i 200 m.
 Gli esemplari a noi noti provengono dal Tirreno centrale, Mare di Alboran e Canale di Sicilia. Penas e Rolan (1997) la segnalano in West Africa (Angola) ma, mancando l’iconografia, non è chiaro se si riferiscano a questa specie o all’affine neoattenuata. Ricordiamo peraltro che Forbes l’ha descritta per il Mar Egeo.
 
 ED ora le foto.
 Gorgona (Arcipelago toscano) - 400 m
 
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 Bocche di Bonifacio, esemplare un po' giovanile, notare la base angolata
 
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 MAlta
 
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 Ed ora una protoconca
 
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 Ciao, Italo
 
 La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei)
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                      | Modificato da - PS in data 04 maggio 2009  20:36:45
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                      |  |  |  
                | spanterUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 11 dicembre 2008 :  10:22:50     Classe: Gastropoda Ordine:    Famiglia: Pyramidellidae Genere:  Eulimella  Specie:Eulimella neoattenuata
 
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                      | Aggiungo una Eulimella unifasciata da Alghero 120 m. 
 Immagine:
 
   59,33 KB
 
 Altezza 5mm
 Spanter
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                      | Modificato da - PS in data 04 maggio 2009  20:37:36
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                      |  |  |  
                | ItaloUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 11 dicembre 2008 :  10:27:53     
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                      | Quasi certamente quest'ultima è neoattenuata. 
 Ciao, Italo
 
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                      |  |  |  
                | ItaloUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 11 dicembre 2008 :  11:05:33     
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                      | Tolgo il "quasi". 
 Ciao, Italo
 
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                | spanterUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 11 dicembre 2008 :  12:21:00     
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                      | |  |  | Messaggio originario di Italo: 
 Quasi certamente quest'ultima è neoattenuata.
 
 Ciao, Italo
 
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 Caspiterina allora devo subito cambiare il cartellino
  
 Spanter
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                | myzarUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 11 dicembre 2008 :  15:53:00     
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                      | Ho svariati esemplari di E. unifasciata, tutti dall'Arcipelago Toscano, purtroppo molti predati, ma un paio da Capraia 250 m sui 6 mm sono perfetti. Nei detriti da pesca a strascico non era rarissima.
 myzar
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                      |  |  |  
                | angModeratore
 
      
 
 
 
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                      |  Inserito il - 11 dicembre 2008 :  16:19:23     
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                      | una domanda, questa specie e la seguente sono determinabili a prescindere dalla banda colorata? ovvero quali sono le specie morfologicamente più vicine a unifasciata e neoattenuata? 
 ciao
 
 ang
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                      |  |  |  
                | ItaloUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 11 dicembre 2008 :  17:50:26     
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                      | Non so se lo avete notato, ma siamo partiti con le specie colorate, ovvero le più facili. Comunque le Eulimelle mediterranee generalmente "vanno a coppie", come i frati... Quindi abbiamo: unifasciata e neoattenuata, acicula e subcilindrata, bogii e cossignaniorum, ventricosa e ataktos.
 Disponendo di esemplari freschi la prima coppia non è confondibile con nulla. Potrebbe esserci qualche dubbio per esemplari fluitati con l'ultima nata, E. oliveri (e qualche dubbio lo abbiamo anche noi, ma dobbiamo ancora affrontarla).
 Secondo me unifasciata e neottenuata sono determinabili a prescindere della banda colorata, soprattutto la seconda, che appare unica in ambito Mediterraneo. Semmai si può obiettare che si avvicina molto, forse troppo, a Turbonilla amoena/compressa... ma questa è un'altra storia.
 
 Ciao, Italo
 
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                | ItaloUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 12 dicembre 2008 :  09:23:43     Classe: Gastropoda Ordine:    Famiglia: Pyramidellidae Genere:  Eulimella  Specie:Eulimella neoattenuata
 
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                      | Eulimella neattenuata Gaglini, 1992 
 Monterosato segnalò più volte Odostomia (Eulimella) attenuata in Mar Mediterraneo, ma senza mai fornire una descrizione (nomen nudum). Angela Gaglini riordinando la collezione Monterosato (Museo Civico di Zoologia, Roma) trovò alcune esemplari con cartellino originale del Monterosato e descrisse la nuova specie modificando il binomio in Eulimella neoattenuata onde evitare eventuali problemi di omonimia.
 Ecco i link al lavoro originale:
 
 Link
  Link
  Link
  
 Inspiegabilmente l’autrice effettuò un unico confronto con E. coarctata, specie del tutto diversa e conosciuta esclusivamente per le Isole Azzorre, trascurando le specie presenti nel nostro mare. Prescindendo da ciò, E. neattenuata è specie pienamente valida, anche se facilmente confondibile, ad un esame superficiale, con E. unifasciata. E. verduini Aartsen, Gittenberger & Goud, 1998 è suo sinonimo.
 Abbiamo identificato con un asterisco (*) gli elementi morfologici che maggiormente e più chiaramente la distinguono da unifasciata.
 
 PROFILO
 Subcilindrico con base arrotondata. Un po’ più conico rispetto a unifasciata.
 Dimensioni totali (h): circa 6 mm.
 
 GIRI
 Numero di giri: circa 8.
 * Giri leggermente ma chiaramente depressi nella parte centrale, ove a volte si nota una precisa incisione spirale. Negli esemplari maturi, l’ultimo giro è caratteristicamente “strozzato” in alto, assumendo quindi un aspetto un po’ piriforme.
 Sutura leggermente incisa.
 
 COLORE
 Bianco giallastro con fascia arancione bruna soprasuturale, più sottile rispetto a quella presente in unifasciata.
 
 COLUMELLA
 Semplice, senza dente, appena inspessita o nodulosa in alto.
 
 PROTOCONCA
 Intermedia fra il tipo A ed il tipo B, di forma planorbide.
 * Dimensioni della protoconca: Penas et al. (2006) riportano un diametro di 320 – 340 µ, il che coincide perfettamente con le nostre misurazioni.
 . * Nucleo immerso nella teleoconca per il 30 – 50 %.
 
 MICROSCULTURA
 Presenti strie spirali sottilissime.
 Strie di accrescimento: ortocline.
 * La superficie dei giri presenta delle “ondulazioni verticali” (se così si può dire) che simulano le coste di una Turbonilla.
 
 Questa specie si rinviene in fondali profondi a volte insieme a E. unifasciata, di cui condivide l’habitat legato al coralligeno profondo.
 La specie è stata descritta per Palermo e segnalata dalla Gaglini per le Coste Francesi. Gli esemplari a noi noti provengono dal Tirreno centrale, Mare di Alboran, Mar di Sardegna e Canale di Sicilia. Con il nome di E. verduini è stata segnalata alle Isole Canarie da Aartsen, Gittenberger & Goud (1998).
 
 Per le foto facciamo riferimento a quella presentata ieri da Spanter, molto chiara e tipica. Il seguente esemplare viene dall'Arcipelago toscano
 
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 Ed ora la protoconca
 
 Immagine:
 
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 Ciao, Italo
 
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                      | Modificato da - PS in data 04 maggio 2009  20:38:31
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                | myzarUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 12 dicembre 2008 :  10:19:48     
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                      | Ho alcuni esemplari di E. neoattenuata dall'Arcipealago Toscano e Capo Corso, profondi. A proposito di quanto Italo afferma debbo dire che tali esemplari, che recano evidenti quelle "pseudocostole" assiali di cui parla Italo, furono da me all'epoca determinati come Turbonilla amoena, salvo poi cambiare nome dopo il lavoro di Gaglini. Mi è sempre rimasta però la curiosità di approfondire la questione. myzar
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                | myzarUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 12 dicembre 2008 :  14:04:56     
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                      | Ho riletto pochi minuti orsono la descrizione di Italo per E. neoattenuata che debbo dire avevo un po' sorvolato ed ho notato che detta specie viene descritta come fornita di una protoconca B planorbide. Tuttavia i miei esemplari sembrano più A che B e ho allora riletto alcune fonti. Penas e Rolan nel loro lavoro sui Pyramidellidi del Seamount la danno per A e tale risulta dalle illustrazioni; altrettanto fanno Aartsen et al descrivendo Eulimella verduini che ne è sinonimo. Quindi chiederei ad Italo se volesse precisare la questione, non da poco perchè la distinguerebbe ulteriormente da unifasciata. myzar
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                | ErmannoModeratore
 
      
 
 
 
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                      |  Inserito il - 12 dicembre 2008 :  15:11:03     
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                      | Questa sera mi ricontrollerò le , eventuali, immagini delle protoconche di queste due specie, presenti in letteratura. Io ho rilevato una leggera variabilità nella prominenza del nucleo, nei vari esemplari esaminati.
 Se osservate con attenzione le immagini della protoconca di unifasciata, noterete che il nucleo , non è a pari con il giro successino, ma leggermente prominente; è probabile che queste piccole differenze abbiano portato a diverse interpretazioni.
 Ancuni autori possono avere considerato come eliciformi solo quelle protoconche, tipo acicula , con evidente spirale protesa ... e le altre, anche se con nucleo appena sporgente, come planorboidi ... di contro, altri, quest'ultimo caso, averlo considerato egualmente di tipo elicoide.
 
 Approfondiremo.
 
 
  Ermanno |  
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                | ItaloUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 12 dicembre 2008 :  15:14:42     
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                      | Può essere che questo particolare ci sia sfuggito, appena a casa controllo. C'è comunque un problema: molte specie hanno protoconca intermedia fra A (90°) e B (135°) e non è agevole assegnarle all'uno o all'altro tipo. Ad es., nella descrizione originale di ataktos Warén scrive (cito a memoria) "giri embrionali a 90°"; poi Penas e al (1996) affermano che è intermedia fra A e B. Probabilmente la suddivisione in tre tipi è superata... per ventricosa e ataktos stavo cercando di misurare "esattamente" i gradi di inclinazione, ma al microscopio ottico è un impegno proibitivo e inattendibile. Peraltro fra ventricosa e ataktos non vedo differenze sostanziali di angolo di protoconca che invece dovrebbero sussistere... colpa mia o non ci sono realmente?
 Inoltre osservando le Eulimella con il nucleo a destra, come da noi proposto e come graficato da Van Aartsen in un vecchio lavoro, il "cambio di avvolgimento" presenta un andamento un po' obliquo, quindi da tipo B; guardandole dal lato opposto, con nucleo a sinistra, l'avvolgimento appare ortogonale, o quasi, alla teleoconca, quindi tipo A.
 I problemi sono tanti in questo gruppo, non per nulla le schede dettagliate che stiamo facendo servono a voi, ma soprattutto me ed Ermanno, per cercare di arrivare a qualche risultato accettabile. L'alternativa è Lourdes...
 
 
 Ciao, Italo
 
 La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei)
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                      | Modificato da - Italo in data 12 dicembre 2008  15:16:26
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                | ItaloUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 12 dicembre 2008 :  15:23:14     
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                      | Forse possiamo risolvere il problema immediatamente. Ho qui una foto di Ermanno che non avevo inserito, si tratat dello stesso esemplare di cui è già stata illustrata la protoconca, ma questa è una diversa inquadratura:
 
 
 Immagine:
 
   92,08 KB
 
 Sinceramente faccio fatica a considerarla di tipo A...
 C'è da chiedersi allora: perché la contraddizione con gli altri testi?
 Bella domanda vero? Peccato che non so la risposta.
 
 Ciao, Italo
 
 La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei)
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                      | Modificato da - Italo in data 12 dicembre 2008  15:25:40
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                | myzarUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 12 dicembre 2008 :  15:35:29     
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                      | I miei esemplari fittano perfettamente con la immagine di Ermanno e concordo che orientando diversamente l'esemplare la prospettiva dei giri embrionali può risultare falsata. Rimane questa diversa interpretazione, ma non credo sia grave anche perchè poi le foto SEM dànno una vista correttamente utilizzabile. myzar
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                | ItaloUtente Senior
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 12 dicembre 2008 :  19:35:38     
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                      | Ho controllato i miei esemplari e mi sembra che la protoconca si possa definire intermedia fra A e B, quindi un moderatore di correggere la scheda in tal senso. Non che la protoconca di unifasciata sia molto diversa, forse solo un pelo più inclinata. Fortunatamente, almeno per questa coppia di specie, i caratteri discriminanti sono numerosi e convincenti, senza la necessità di ricorrere al tipo di protoconca. 
 La prossima scheda sarà inserita lunedì, sia perché ho qualche disagio con il collegamento casalingo, sia perché non è ancora pronta.
 
 Stiamo lavorando per voi.
 
 Ciao, Italo
 
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                      | Modificato da - Murex76 in data 13 dicembre 2008  12:52:24
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