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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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DF
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30 Messaggi Flora e Fauna |
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DF
Utente Junior
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30 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 novembre 2008 : 16:22:56
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Per Sandro. Ho letto che in una discussione precedente ti sei occupato tu del campionamento di molte popolazioni di Marmorana quando si è proceduto con l'indagine genetica per venire a capo del complesso di specie italiane. Fammi sapere se ci fossero eventuali nuove iniziative a riguardo, in quanto, per quello che è di mia conoscenza, la popolazione puliese indagata (Alberobello) si è rivelata essere la più distante geneticamente. Poichè cmq il popolamento malacolgico salentino sta rivelando peculiarità inaspettate, mi piacerebbe fare investigare un paio di popolazioni di marmorana: una è questa della foto (da Barbarano del Capo)ed un'altra da Castro che è completamente abina ed ha il cercine labiale giallo chiaro. Grazie
L'evoluzione che porta dall'ameba all'uomo sembra essere evidentemente un progresso per i filosofi ma si ignora se l'ameba sia d'accordo o no con questa opinione. (Bertrand Russell) DF |
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Subpoto
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9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 novembre 2008 : 19:56:15
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La presenza di Marmorana fuscolabiata in Puglia rimane ancora un mistero da chiarire. Sicuramente non vi è giunta sulle placche che hanno costituito l'Appennino o l'arco Calabro-Peloritano, zone in cui questo genere si è evoluto. La colonizzazione della Puglia potrebbe essere un fenomeno più recente. Le ipotesi più credibili per questa diffusione sono:un trasporto antropico da parte dei cacciatori-raccoglitori del neolitico(Tutte le popolazioni che ho trovato nella Murgia barese erano in ambiente antropizzato)oppure una diffusione per via fluviale non essendoci continuità di rocce calcaree. Questa colonizzazione potrebbe essere avvenuta o lungo la valle dell'Ofanto o quella del Basento.La diffusione per via fluviale è ipotizzata anche per le valli del Tronto e del Vomano dove si sono insediate popolazioni geneticamente simili a quelle dei massicci calcarei dell'interno. Dagli studi effettuati su Marmorana con il polimorfismo enzimatico la popolazione di Alberobello è risultata geneticamente vicina a quella del Pollino(0,160 dist.genetica con l'indice di Nei),questo valore non fa pensare ad una differenziazione specifica.Sempre ipoteticamente la colonizzazione del Salento potrebbe essere successiva a quella delle Murge,ma anche questo è da dimostrare. Non so se la differenza di colore abbia un significato,in questo gruppo si può evidenziare una grande variabilità di colore anche all'interno di singole popolazioni ed anche la variabilità della forma conchigliare è altissima. Attualmente all'Università di Siena è in corso uno studio sul DNA delle Marmorana appenniniche ma non sono al corrente dei particolari di questa ricerca.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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DF
Utente Junior
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30 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 novembre 2008 : 23:13:56
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Grazie per l'esauriente risposta. La cosa che mi colpisce è che le Marmorana salentine risultano rarissime in ambienti antropizzati e più frequenti (anche se molto localizzate) in luoghi "selvaggi". Cmq provo a contattare Siena per avere maggiori informazioni su questa ricerca. Un salutone ed a presto
L'evoluzione che porta dall'ameba all'uomo sembra essere evidentemente un progresso per i filosofi ma si ignora se l'ameba sia d'accordo o no con questa opinione. (Bertrand Russell) DF |
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DF
Utente Junior
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30 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 novembre 2008 : 14:09:29
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Vi posto immagine di particolare popolazione con nicchio inornato di popolazione di Marmorana "endemica" di un piccolo sperone roccioso della costa adriatica meridionale salentina.
Immagine: 106,69 KB
L'evoluzione che porta dall'ameba all'uomo sembra essere evidentemente un progresso per i filosofi ma si ignora se l'ameba sia d'accordo o no con questa opinione. (Bertrand Russell) DF |
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Subpoto
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9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 novembre 2008 : 17:29:37
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Proprio questo isolamento delle popolazioni che colonizzano in minima parte l'habitat idoneo disponibile fa pensare che non sia una dispersione naturale avvenuta per colonizzazione di rocce successive,ed unito a questo anche la diversità di colorazione in zone simili fa pensare ad una colonizzazione di uno o pochi individui che hanno tramandato i caratteri a tutta la discendenza. Solo un approfondito studio genetico su parecchie popolazioni pugliesi potrà dare una risposta.
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