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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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vladim
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Inserito il - 09 novembre 2008 : 15:20:03 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Continuando la riesumazione di vecchie stampe ho trovato queste risalenti a formiche fotografate nel luglio 1977.
E' possibile dire qualcosa di più rispetto al fatto che si tratta, appunto, di formiche?
Grazie
Vladim

Immagine:
Formiche
111,65 KB
Immagine:
Formiche
125,57 KB

“…il signore Iddio ….condusse tutti gli animali da Adamo, per vedere con quali nomi li avrebbe chiamati, poiché il nome che egli avrebbe imposto ad ogni animale vivente, quello doveva essere il suo vero nome. Adamo dunque diede il nome ad ogni animale…”
(Genesi, 2,19-20)

EnricoDN
Utente V.I.P.

Città: Torino


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Flora e Fauna

Inserito il - 15 novembre 2008 : 10:50:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La prima sembra un'operaia Lasis sp., ma non ci metterei la mano sul fuoco perché confonderla con Tapinoma è un attimo, nonostante appartengano addirittura a due sottofamglie differenti (la natura...)!
La seconda è una regina dealata, non credo ci siano dubbi, e può appartenere al genere Tetramorium o Strongylognatus (parassita delle Tetramorium). Si vede infatti bene la conformazione del peziolo, tipica di questi due generi.

Ciao,
Enrico
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vladim
Moderatore trasversale


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Inserito il - 15 novembre 2008 : 11:50:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di EnricoDN:

La prima sembra un'operaia Lasis sp., ma non ci metterei la mano sul fuoco perché confonderla con Tapinoma è un attimo, nonostante appartengano addirittura a due sottofamglie differenti (la natura...)!
La seconda è una regina dealata, non credo ci siano dubbi, e può appartenere al genere Tetramorium o Strongylognatus (parassita delle Tetramorium). Si vede infatti bene la conformazione del peziolo, tipica di questi due generi.

Ciao,
Enrico


Grazie, Enrico.
Ovviamente, ti è rimasta una "u"...nel mouse, perchè ho trovato
che il genere si chiama Lasius.
Per completezza, per altri eventuali inesperti come me, ho trovato che le due sottofamiglie (della famiglia Formicidae) cui fai riferimento sono Formicinae (per Lasius) e Dolichoderinae (per Tapinoma).
Vorrei poi porti una domanda: non avevo mai sentito parlare di regine "dealate"; di cosa si tratta? le ali c'erano e si sono staccate o non erano mai esistite?
Grazie ancora
Ciao
Vladim
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vladim
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Città: Milano
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Inserito il - 16 novembre 2008 : 08:05:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
OK Enrico,
ripensandoci, la risposta l'ho trovata da solo, ed era abbastanza ovvia.
E' stato a il termine "dealata", per me sconosciuto, che mi aveva tratto in inganno.
Quindi credo che le "regine dealate" siano femmine che si sono già accoppiate e che, subito dopo l'accoppiamento in volo, una volta a terra, spesso aiutate dalle operaie, si strappano le ali, ormai inutili.
Ciao
Vladim
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StagBeetle
Moderatore


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Inserito il - 16 novembre 2008 : 09:40:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' proprio così.
Solo credo facciano tutto da sole, senza l'aiuto delle operaie.

Sono appena uscite dal formicaio e penso che ormai le operaie le vedano come un pericolo. Infatti devono mettere in piedi una nuova colonia che potrebbe essere in competizione con la vecchia.

Ciao

Giacomo
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vladim
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Città: Milano
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Inserito il - 16 novembre 2008 : 11:30:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di StagBeetle:

E' proprio così.
Solo credo facciano tutto da sole, senza l'aiuto delle operaie.
Sono appena uscite dal formicaio e penso che ormai le operaie le vedano come un pericolo. Infatti devono mettere in piedi una nuova colonia che potrebbe essere in competizione con la vecchia.

Ciao
Giacomo


Ah! E' così!?
Invece mi sembrava di aver letto che, dopo l'accoppiamento, la femmina fecondata lasciava il vecchio formicaio e, con un gruppo di operaie (sarebbero queste ad aiutarla a strappare le ali), migrava per fondare altrove una nuova colonia...
Ciao
Vladimiro
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elleelle
Moderatore Trasversale

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Flora e Fauna

Inserito il - 16 novembre 2008 : 11:52:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A me risulta che si allontanino dal formicaio di origine in volo, proprio per evitare conflitti e per colonizzare una zona nuova distante.
Quelle che se ne vanno con le operaie sono le api.

luigi




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vladim
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Inserito il - 16 novembre 2008 : 12:01:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

A me risulta che si allontanino dal formicaio di origine in volo, proprio per evitare conflitti e per colonizzare una zona nuova distante.
Quelle che se ne vanno con le operaie sono le api.

luigi


Che lo facciano le api, sciamando, è assodato...
Però non capisco come faccia una formica, da sola, a fondare una colonia...
Provvede da sola al suo nutrimento, alle uova che depone e
alle larve che ne nascono?
Ciao e grazie
Vladimiro


Modificato da - vladim in data 16 novembre 2008 12:02:57
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StagBeetle
Moderatore


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Inserito il - 16 novembre 2008 : 12:59:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho letto che, dopo aver trovato un luogo sicuro, la nuova regina trascorre l'inverno alimentandosi delle proprie riserve e dei muscoli delle ali che degenerano. Le uova maturano e le deporrà in primavera, nutrendo le giovani formiche con la propria saliva.
Non appena queste diventano adulte, assumono il compito di costruire e mandare avanti il nido, attorno alla camera della regina.

Spero di non aver scritto cose errate

Ciao

Giacomo
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vladim
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Inserito il - 16 novembre 2008 : 17:17:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di StagBeetle:

Ho letto che, dopo aver trovato un luogo sicuro, la nuova regina trascorre l'inverno alimentandosi delle proprie riserve e dei muscoli delle ali che degenerano. Le uova maturano e le deporrà in primavera, nutrendo le giovani formiche con la propria saliva.
Non appena queste diventano adulte, assumono il compito di costruire e mandare avanti il nido, attorno alla camera della regina.

Spero di non aver scritto cose errate

Ciao

Giacomo


Sì Giacomo, anch'io avevo letto questo.
Ma era indicato come "caso sporadico", nel senso che solitamente dopo l'accoppiamento, la femmina fecondata lascerebbe il vecchio formicaio e, con un gruppo di operaie, migrerebbe per fondare altrove una nuova colonia,
mentre in casi sporadici avverrebbe quello da te descritto.
Ovviamente io non ho idea di come stiano veramente le cose.
Qualche esperto forse potrà chiarire il dilemma.
Ciao
Vladim




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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 16 novembre 2008 : 19:44:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io non sono un esperto, ma ho osservato molte volte le formiche che fondano una nuova colonia. Scavano un piccolo buco per terra e si rifugiano lì, creando un embrione di formicaio, sempre da sole; non sapevo quello che ha spiegato Stagbeetle, e ora ho un quadro più completo.
Anche le vespe, sia del genere Vespula che del genere Polystes fondano una nuova colonia da sole: cercano un posto dove svernare e, con l'arrivo della primavera, costruiscono un piccolo vespaio che poi amplieranno con l'aiuto delle figlie quando saranno nate.
Per quel che ne so io, la divisione in due dello sciame è tipica solo delle api.

luigi






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vladim
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Inserito il - 17 novembre 2008 : 07:34:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
OK, d'accordo, Giacomo e Luigi.
Ho trovato anche nel forum (Link)
informazioni che confermano la vostra tesi.
Ciao e grazie.
Vladimiro
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EnricoDN
Utente V.I.P.

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Flora e Fauna

Inserito il - 21 novembre 2008 : 09:39:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il quadro più comune che ci troviamo di fronte parlando di accoppiamento e successiva fondazione di una colonia, nei Formicidae, è quello della fondazione indipendente, ovvero le regine vergini e i maschi compiono il volo nuziale, si accoppiano e le pochissime regine fecondate che sopravvivono fondano da sole, senza alcun aiuto, una nuova colonia, dove, se tutto andrà secondo i piani, sforneranno uova per 5, 10, 15, 20 anni e in alcuni casi anche oltre.
Esistono però numerose e diverse altre tipologie di accoppiamento e fondazione di una colonia degni di interesse, che forse sarebbe improprio definire “eccezioni”, tra cui quello già evidenziato in questa discussione, che prevede l’”aiuto” delle operaie. “La formica del faraone (Monomorium pharaonis), una minuscola specie tropicale che infesta le pareti domestiche in tutto il mondo, ha le regine con il ciclo vitale delle regine più breve che si conosca: circa tre mesi. Le loro colonie, grandi e diffuse, producono regolarmente nuove regine che si accoppiano con i loro fratelli e cugini all’interno del nido, e ivi rimangono per unirsi al contingente dei riproduttori. […] Esse sono in grado di riprodursi anche attraverso una semplice scissione: un gruppo di operaia accompagnate da una o più regine fertili si separa e si allontana dal resto della colonia.” (Wilson – Holldobeler, Formiche, Adelphi, 1997).
Senza andare troppo lontano, alcune delle specie delle nostre formiche rosse e nere dei boschi (gruppo Fomica rufa), che caratterizzano i paesaggi alpini con i loro nidi a forma di cupola (la cupola, detta “acervo”, è in realtà solo la parte del nido che emerge dal terreno), sono poliginiche, ovvero ogni formicaio – che può arrivare a contare anche 1 milione di individui – presenta più regine, anche fino ad alcune decine di migliaia. In queste specie, di massima, i sessuati possono compiere il volo nuziale o accoppiarsi sulle pareti dell’acervo, con le regine fecondate che ritornano nel nido di origine. I nuovi nidi vengono invece fondati in seguito all’emigrazione di poche regine fecondate accompagnate da schiere di operaie. In questo modo le formiche del gruppo rufa creano reti di nidi interconnessi che arrivano a coprire diversi ettari!
Mi fermo qui, ma se l’argomento vi interessa, appena ho tempo porto qualche altro esempio.

Ciao,
Enrico
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elleelle
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Inserito il - 21 novembre 2008 : 10:22:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Con l'occasione, posto una foto che dovrebbe rappresetare alcuni buchi fatti da femmine fecondate di specie che emigrano da sole.
Questi buchi sono molto comuni in questa stagione.

luigi


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274,08 KB



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Mei
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Inserito il - 21 novembre 2008 : 14:55:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Consiglio caldamente a tutti voi, che avete un interesse per questi piccoli esseri, il libro citato anche da Enrico (Holldobler B. e E. O. Wilson, "Formiche", Adelphi, Milano). E' una ottima introduzione alle formiche e credo potrebbe affascinare anche voi.
La regina (dealata) raffigurata a pancia in su nella foto è probabilmente un Tetramorium. Non può essere uno Strongylognathus perché le specie di questo genere, essendo formiche schiaviste, hanno le mandibole "a falce" e non larghe e denticolate come quelle raffigurate nella foto.
Ciao!
Maurizio
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vladim
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Inserito il - 21 novembre 2008 : 16:13:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Con l'occasione, posto una foto che dovrebbe rappresetare alcuni buchi fatti da femmine fecondate di specie che emigrano da sole.
Questi buchi sono molto comuni in questa stagione.

luigi


Un grazie a tutti per le interessantissime informazioni.
A questo punto è chiaro che i miei "libretti divulgativi" avevano scambiato la regola con l'eccezione e viceversa.

Invece vorrei fare una domanda a Luigi.
Da quale carattetistica si possono identificare i buchi della tua foto come scavati da formiche, e non, ad es., da imenotteri?
Ciao e grazie ancora
Vladimiro





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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 21 novembre 2008 : 20:42:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I buchi sono corti: 2-4 cm; e a volte c'è la formica in fondo.
Quelli della foto non avevano formiche visibili in fondo (comunque, era pomeriggio tardi e c'era poca luce); per questo ho postato la foto col dubbio. Forse, dopo scavato, si fanno una celletta leterale e si rintanano lì, oppure quelli erano stati sondaggi non andati a buon fine. Ne avevo trovati altre volte fatti nello stesso modo e con la formica che stava ancora scavando.

luigi



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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 21 novembre 2008 : 20:44:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mei:
Non può essere uno Strongylognathus perché le specie di questo genere, essendo formiche schiaviste, hanno le mandibole "a falce" e non larghe e denticolate come quelle raffigurate nella foto.
Ciao!
Maurizio


Interessante: non sapevo che anche in Italia ci fossero formiche schiaviste.

luigi




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