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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32998 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 novembre 2008 : 16:34:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se si accetta il principio, giustamente, le specie dovrebbero essere individuate area per area. In Toscana, per esempio, anche le volpi sono un problema, e in certe zone fanno fuori tutti gli uccelli che nidificano a terra.
Quando una specie è decisamente in soprannumero, secondo me, non è neppure il caso di essere selettivi, almeno all'inizio.

Il problema è che su queste posizioni non è d'accordo quasi nessuno, per questioni etiche.

Ciao

Luigi






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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 05 novembre 2008 : 18:08:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questo episodio di cui Paolo è stato testimone e se vogliamo vittima allo stesso momento (perchè trovarsi un animale ferito davanti il cancello di casa deve essere qualcosa di molto straziante da sopportare), rappresenta una di quelle emozioni in cui spesso mi sono venuto a trovare quando andavo a caccia. Fra gli amici con cui uscivo a caccia c'era chi come me rispettava le regole e chi invece sparava a tutto: rondini comprese.
Le cose erano due: o rompere le amicizie (un gruppo di cacciatori si chiama "squadra" non a caso) o abbandonare il mondo della caccia.
Il destino in qualche modo mi fu amico e mi aiutò a prendere una decisione: una di quelle difficili per cui mi mancava il coraggio di fare il primo passo da solo. Una di quelle che ti fanno sentire un infame, qualunque potrà essere la scelta che farai.
Sarei stato comunque un infame.
Accadde che a 24 anni mi sposai e trovai lavoro a Firenze così dovetti abbandonare la mia città. Dovetti ricostruire tutto da zero, amicizie comprese ma con gran difficoltà. I fiorentini non fanno amicizia facilmente con chi viene da fuori.
Divenni zingaro in quel periodo.
Continuai la tradizione della cacciata del week end, ma da solo stavolta. Non c'erano più quei vecchi amici balordi.
Per diversi anni ancora girovagai da zingaro....sparando, sparando, sparando. Poi alla fine appesi i fucili al chiodo vinto dallo sguardo innocente di mia figlia.

Ecco perchè Paolo avverto pienamente il senso di impotenza tuo e di tua moglie nel sorreggere fra le mani quell'animale ferito.
Colpito nonostante i divieti e nostante il fatto di essere un signore dei cieli.

Ma forse era proprio questo il senso di quel colpo sparatogli addosso:
staccare dal cielo un primato e rubarlo.

Beppe


Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 05 novembre 2008 : 19:37:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gigi58:

Messaggio originario di elleelle:
...Per i mammiferi, fatti salvi i problemi di sicurezza per le persone, credo che la biodiversità si avvantaggerebbe dalla caccia (controllata) di volpi e cinghiali; magari, si dovrebbe far pagare una soprattassa per gli animali che hanno un valore economico non trascurabile.

Il tutto a prescindere dalle considerazioni di tipo etico, che pure hanno il loro peso.

luigi

Dissento per le volpi, posso concordare solo per l'abbattimento selettivo dei cinghiali che spesso, troppo spesso, al difuori di un controllo naturale e biologico (leggasi lupo) si dimostrano una piaga ecologia, veri distruttori sia di fauna che di flora autoctoni. Addirittura secondo il mio parere andrebbero totalmente eliminati da quei posti dove alcuni sconsiderati e ignoranti hanno provveduto a liberarli: non solo nelle nostre campagne ma anche in quella che è uno scrigno botanico, l'isola di Marettimo.
Negli altri casi si potrebbe ricorrere all'abbatimento selettivo ma in ogni caso occorrerebbe selezionare gli individui più vecchi, malati, per ricalcare in due parole il modello naturale che vede in queste tipologie le prede dei carnivori
Ciao Gigi



Io sono terrorizzato all'idea che qualche imbecille possa liberare cinghiali a Tavolara, scrigno ecologico di prima classe, come già è stato fatto alla Maddalena e all'Asinara, dove molte specie geofite bulbose pregevoli stanno sparendo.
Ma torniamo a noi. Ma uno non si accorge che sta sparando ad un falco e non ad un colombaccio? Altro che caccia selettiva, qui bisogna selezionare i cacciatori!!!

"strada diritta e core in fronte"
Michel Fabrikant (1912-1989)

Modificato da - limbarae in data 05 novembre 2008 19:38:35
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CP
Utente Senior


Città: Modena
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 05 novembre 2008 : 21:15:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Io ho già scritto queste cose, che sembrano provocazioni, ma potrebbero non esserlo.
Evidentemente, è difficile estirpare la caccia, anche perché ci sono industrie e negozianti che ci campano; o, per lo meno, è un processo lungo e difficile.
Forse, una scorciatoia sarebbe quella di proibire tout court di andare in giro armati "per problemi di sicurezza" e così si taglierebbe la testa al toro. Magari, una direttiva europea ci potrebbe aiutare.
Intanto, finché la caccia resta legale, considerando che tanti disgraziati sparano tanto per fare tiro a segno, si potrebbe riaprire la caccia a certi uccelli che, a torto secondo me, sono protetti, mentre provocano gravi danni alla biodiversità perché sono in soprannumero. Mi riferisco a molt e specie di corvidi e gabbiani.
Per i mammiferi, fatti salvi i problemi di sicurezza per le persone, credo che la biodiversità si avvantaggerebbe dalla caccia (controllata) di volpi e cinghiali; magari, si dovrebbe far pagare una soprattassa per gli animali che hanno un valore economico non trascurabile.

Il tutto a prescindere dalle considerazioni di tipo etico, che pure hanno il loro peso.

luigi







Ciao Luigi, secondo la tua proposta non si potrebbe andare in montagna e in collina perchè si dichiara guarra contro i mammiferi ecc. Spiagge transennate per il pericolo di attentati terroristici da parte dei gabbiani. In pianura copr4ifuoco per paura delle Gazze LADRE.

In realta sparano ai rapaci non perchè li scambiano per dei colombacci o altro
ma perchè sono in competizione. Se la Poiana gli frega il leprotto o lo Sparviere il tordo tornano a casa con il carniere vuoto e questo li irrita.
Altro discorso per lo stretto di Messina ma ne discuteremo in un altro post

Ciao

CP
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32998 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 novembre 2008 : 21:58:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
??????




Modificato da - elleelle in data 05 novembre 2008 21:59:59
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 06 novembre 2008 : 07:55:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In realtà il cacciatore, come ha fatto osservare CP, spara a tutto ciò che entra in competizione con lui. Quindi il rapace ma anche la volpe e perchè no, il cane ed il gatto. Questi sono i bersagli che tantissime volte ho visto diventare oggetto di attenzioni particolari.
La proposta di Luigi di consentire il controllo di certe specie tipo gabbiano e corvidi come si fa per il cinghiale mi lascia perplesso se lo scopo è quello di preservare la biodiversità. Una biodiversità che viene tirata in ballo solo quando non esiste più da tempo immemore e che viene maneggiata come fosse PONGO da plasmare. Non penso che sia la mossa giusta utilizzare il milione di doppiette in giro per l'Italia per svolgere compiti di questo genere nel riassetto delle biodiversità. Lasciamoli fare i cacciatori. Meno sparano meglio è.
Beppe


Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 06 novembre 2008 : 10:07:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vi faccio un esempio calzante. Da alcuni anni nell'oristanese si chiede con forza l'apertura della caccia al cormorano, per via dei danni provocati durante l'inverno da questi uccelli negli stagni dove si allevano i cefali. Nel 2001 una direttiva regionale concesse un mese supplementare per abbattimento di uccelll dannosi (cornacchie, gabbiani, storni, etc.). Volete sapere il risultato? Una domenica di febbraio stavo pescando lungo le rive del Coghinas e chi t'incontro? un gruppo di cacciatori che sparava a dei dannosissimi.... germani reali. Nella zona di Oristano quell'anno lì è stata una strage. Sparavano a tutto.
Sono tutte scuse che si cercano per il gusto di premere il grilletto.

"strada diritta e core in fronte"
Michel Fabrikant (1912-1989)
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 06 novembre 2008 : 10:24:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche la mia esperienza è che i cacciatori, qui intorno, sparano a qualsiasi cosa si alzi in volo ben prima di aver capito cosa sia: merli, cornacchie, tortore, rapaci, fa assolutamente lo stesso, l'importante è solo tirarla giù, che siano commestibili o meno, cacciabili o no non è importante. E, ripeto, ci sparano in giardino (ok, il "giardino" è un ettaro e mezzo, ma ben cintato e casa nostra si vede molto bene), e i cadaveri impallinati ce li troviamo sul prato, incluso il gheppio di cui parlavo altrove.



Sorpresa davanti al cancello Paolo Mazzei   Link   Link
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 06 novembre 2008 : 10:38:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di limbarae:

Vi faccio un esempio calzante. Da alcuni anni nell'oristanese si chiede con forza l'apertura della caccia al cormorano, per via dei danni provocati durante l'inverno da questi uccelli negli stagni dove si allevano i cefali. Nel 2001 una direttiva regionale concesse un mese supplementare per abbattimento di uccelll dannosi (cornacchie, gabbiani, storni, etc.). Volete sapere il risultato? Una domenica di febbraio stavo pescando lungo le rive del Coghinas e chi t'incontro? un gruppo di cacciatori che sparava a dei dannosissimi.... germani reali. Nella zona di Oristano quell'anno lì è stata una strage. Sparavano a tutto.
Sono tutte scuse che si cercano per il gusto di premere il grilletto.

"strada diritta e core in fronte"
Michel Fabrikant (1912-1989)


Giusto. Quoto in pieno.
Devi sapere che nel Padule della Diaccia Botrona a Castiglion della Pescaia, nel bel mezzo di un'Oasi Naturalistica, esiste uno fra i più importanti allevamenti di pesce (dentici e spigole)che oltre a quelli della Laguna d'Orbetello riforniscono buona parte della Toscana.
Le vasche d'allevamento sono protette dai cormorani e dagli ardeidi presenti in numero molto considerevole, vista la particolarità del luogo, da coperture in reti assolutamente impenetrabili da parte di qualsiasi volatile.
E' chiaro che se non si vuole investire nelle proprie aziende qualsiasi espediente è buono per risparmiare ed allo stesso tempo giustificare la caccia.
Beppe


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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 06 novembre 2008 : 21:15:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Evidentemente, è difficile estirpare la caccia, anche perché ci sono industrie e negozianti che ci campano; o, per lo meno, è un processo lungo e difficile.
Forse, una scorciatoia sarebbe quella di proibire tout court di andare in giro armati "per problemi di sicurezza" e così si taglierebbe la testa al toro. Magari, una direttiva europea ci potrebbe aiutare.


Scusate se mi autoquoto, ma evidentemente mi ero spiegato male: anch'io penso che la soluzione migliore sia abolire la caccia.

Essendo pragmatico, temo che, se la aboliamo, dato come funzionano i controlli di polizia in Italia, si rischia che continuino a cacciare di frodo. Per questo, dicevo che la soluzione migliore sarebbe non dare a nessuno il porto d'armi per il fucile; così rischierebbero di andare direttamente in galera e ci penserebbero due volte.

Ma, se non ci si riesce - e sottolineo se -, come è stato finora (ricordiamo che l'Italia è uno dei principali produttori d'armi d'Europa e fornisce persino le pistole alla polizia americana) si potrebbe provare a cambiare il "mestiere" di cacciatore, da procacciatore di arrosti a sportivo che fa tiro a segno (specialità olimpica).
Oggi gli arrosti sono sempre più difficili da rimediare e i cacciatori tradizionali si tirano addosso sempre di più il biasimo dell'opinione pubblica e le denunce degli agricoltori e dei proprietari dei terreni; quindi, non credo si divertano più come una volta.
Perché, allora, non ipotizzare che domani, se ci sarà ancora avrà voglia di andare a caccia, possa farlo come una specie di guardiaparco (che paga anziché essere pagato) e si accontenti di praticare il suo sport per fini ecocompatibili?
In fondo, il cerimoniale sarebbe lo stesso (sveglia all'alba, amici, passeggiate nella natura); magari, si accontenrerebbero.
Sarà un'utopia, ma mi piacerebbe crederci (sempre se non si riesce ad abolire il porto di fucile).

Io, comunque, checché ne pensi CP, che da come parla sembra più competente di me, sono convinto che bisogna tenere sotto controllo certe specie, perché i feedbeck naturali non funzionano più (naturalmente, per colpa nostra).
Se non è possibile usare i cacciatori, bisogna farlo (e, in certi casi, per fortuna, si sta già facendo) utilizzando guardiacaccia o guardiaparco.

luigi




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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 06 novembre 2008 : 22:58:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il problema è proprio che se un cacciatore, che paga fior di quattrini per sparare ad ogni frasca che si muove, venisse pagato per sparare a determinate specie, se gli venisse la tentazione di sparare per gusto a qualcos'altro, chi lo verrebbe a sapere? L'uomo è infido per natura.


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mazzeip
Moderatore


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Prov.: Roma

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Inserito il - 07 novembre 2008 : 13:40:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bollettino medico: l'intervento è riuscito e lo sparviere, incredibilmente, ha superato l'anestesia, che pare in questa specie sia fatale nella maggioranza dei casi, il commento è stato "evidentemente ha proprio voglia di vivere"... Ancora non si può dire nulla delle capacità di recupero, le è stato messo un ferro per tenere l'omero in posizione in attesa che si risaldi, ma ci vorranno almeno tre settimane. Incrociamo le dita.



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Cleo
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2008 : 14:06:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Speriamo che la sua voglia di vivere abbia la meglio!
Olivia
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


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Inserito il - 07 novembre 2008 : 14:56:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Certo che questi veterinari debbono essere veramente delle persone in gamba
ciao Gigi
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 07 novembre 2008 : 15:01:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh...se non l'hanno troncato mezzo, dovrebbe avere buone possibilità di tornare a volare.
Ma.....dove liberarlo stavolta?


Beppe


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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32998 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2008 : 18:44:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Auguri anche da parte mia

luigi




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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 novembre 2008 : 19:03:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mazzeip:

Bollettino medico: l'intervento è riuscito e lo sparviere, incredibilmente, ha superato l'anestesia, che pare in questa specie sia fatale nella maggioranza dei casi, il commento è stato "evidentemente ha proprio voglia di vivere"... Ancora non si può dire nulla delle capacità di recupero, le è stato messo un ferro per tenere l'omero in posizione in attesa che si risaldi, ma ci vorranno almeno tre settimane. Incrociamo le dita.



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Questa è una notizia eccellente.

Non entro nel merito della discussione sulla caccia in quanto straniero.

Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)
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lucrezia
Utente Senior

Città: Treviglio
Prov.: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 07 novembre 2008 : 23:46:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mazzeip:

Bollettino medico: l'intervento è riuscito e lo sparviere, incredibilmente, ha superato l'anestesia, che pare in questa specie sia fatale nella maggioranza dei casi, il commento è stato "evidentemente ha proprio voglia di vivere"... Ancora non si può dire nulla delle capacità di recupero, le è stato messo un ferro per tenere l'omero in posizione in attesa che si risaldi, ma ci vorranno almeno tre settimane. Incrociamo le dita.



Tifiamo tutti per lei!
Speriamo possa tornare alla sua vita libera.
Nella sua sfortuna è stata fortunata a trovare qualcuno che si è preso cura di lei...
Auguri
Lucrezia
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


6360 Messaggi
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Inserito il - 08 novembre 2008 : 08:39:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ma torniamo a noi. Ma uno non si accorge che sta sparando ad un falco e non ad un colombaccio? Altro che caccia selettiva, qui bisogna selezionare i cacciatori!!!


per poi spararli?
nin
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 novembre 2008 : 15:50:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


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Michel Fabrikant (1912-1989)
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