testata Forum Natura Mediterraneo
Forum | Registrati | Msg attivi | Msg Recenti | Msg Pvt | Utenti | Galleria | Map | Gadgets | Cerca | | FAQ | Regole |NUOVA Tassonomia | Pagina Facebook di Natura Mediterraneo | Google+
Suggerimento: Leggi il nostro regolamento!! Clicca qui!
Cerca
Salva
Password dimenticata

 Galleria Tassonomica
 di Natura Mediterraneo
 


Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


 Tutti i Forum
 Forum Animali - Natura Mediterraneo
   INSETTI
 Lepidoptera
 Due domande naïves
 Nuova Discussione
 Versione Stampabile my nm Leggi più tardi
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Autore Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  

orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 ottobre 2008 : 20:34:09 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Sono quelle cose che uno si chiede e non osa chiedere per paura di sentirsi sciocco.

1. Perché alla fine della "stagione di volo" (di questi tempi, per intenderci) non si vedono tanti bruchi quante erano le farfalle che si vedevano durante l'estate e che probabilmente si vedranno durante la prossima?

2. Esiste una chiave utile per attruibuire un lepidottero a questo o a quel genere? io sono fermo alla discutibilissima distinzione fra "notturne" e "diurne", ma, per semplificare, esiste una regola generale che mi permette di distinguere un papilionide da un ninfalide attraverso l'osservazione dell'insetto adulto? È una domanda da principiante, lo so, ma da qualche parte bisogna pur (ri)cominciare.


Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)

gilbonol
Utente Senior


Città: Cesenatico
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


3151 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 28 ottobre 2008 : 20:57:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bravo Alessandro, sono molto contento che tu abbia affrontato il discorso!
Dovranno pure esistere delle "basi" su cui studiare/applicarsi per cominciare a capire qualcosa. Quali sono le chiavi per capire a colpo d'occhio che si sta ammirando una Cambridae oppure una Arctidae (e, fra l'altro, che significato hanno questi nomi?).
Quelle (poche) volte che ho posto domande di questo genere non ho avuto mai risposte: sto imparando tanto sul campo, ma un aiuto mi piacerebbe tanto!
Ciao

Gilberto Bonoli
Torna all'inizio della Pagina

ossossino
Utente Senior


Città: Mondovì
Prov.: Cuneo

Regione: Piemonte


1388 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 28 ottobre 2008 : 21:23:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sicuramente che esistono dei criteri, ora come ora sono lontano da casa però e non vi posso aiutare...domani con calma vi dico tutto bene...in ogni caso per le famiglie di sicuro si guardano le nervature alari, anche le zampe sono un carattere diagnostico ad esempio per i Nymphalidae (hanno 4 zampe ben sviluppate e il primo paio solo abbozzato)....si entra in ogni caso uj pochino nello specifico...nulla però che un buon "addestramento" sul campo ad osservare non possa togliere...

Per la prima domanda spero di interpretarla nel modo giusto: dipende tutto dai diversi cicli vitali delle singole specie, quindi il tutto varia a seconda che gli esemplari passino l'inverno allo stadio adulto, larvale o di crisalide. Generalmente alcuni adulti migrano (anche se questa non è una regola), altri (come le Vanesse adesempio) si rifugiano in vecchie abitazioni o luoghi riparati dove attendere l'arrivo della bella stagione; certe larve riducono i loro movimenti nutrendosi di quanto c'è loro a disposizione e cercando riparo tra la terra o sempre in vecchie abitazioni ma sempre riparandosi dal freddo; molte crisalidi poi vengono a formarsi sottoterra (quindi a temperature più elevate e costanti dell'esterno) o in luoghi riparati.
La regola cmq è sempre una: non tutto viene fatto a caso, ogni singola specie ha sviluppato diverse tecniche di adattamento ed evolutive che le hanno permesso di trovare la migliore condizione al suo particolare ciclo, sia che questo sia legato alla singola pianta nutrice che a diversi adattamenti...spero di esservi stato utile...per le chiavi rimedierò al più presto...

....°~Sono molte le cose che non conosco, ma non vedo l'ora di apprenderle~°....
Torna all'inizio della Pagina

mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 ottobre 2008 : 21:34:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cominciamo dalla prima che è la più semplice : le farfalle passano l'inverno non necessariamente come bruchi; alcune specie lo passano

- come adulti, di solito nascoste in qualche riparo naturale, e rimangono inattive (con poche eccezioni, tipo la Vanessa atalanta e nelle rare giornate invernali più calde) fino alla primavera. Ma non le vedi proprio perché non sono attive, e di solito le specie svernanti ad ali chiuse sono decisamente criptiche (tutte le vanesse, le Gonepteryx, la Macroglossa stellatarum e poche altre);

- spesso come uovo o pupa, deposte nella lettiera di foglie cadute, sui tronchi, sulle rocce, comunque in modo assolutamente non evidente, e la loro immobilità non aiuta certo ad individuarle; tranne pochi casi particolari (le uova di Thecla betulae, bianche e deposte all'ascella dei rametti di prugnolo senza foglie sono facili da vedere, a differenza del bruco che nascerà in primavera che invece è molto criptico) anche una ricerca accurata porta pochissimi frutti;

- le specie che passano l'inverno come bruco spesso lo passano come bruco appena nato o comunque molto piccolo: praticamente tutti i satiridi, molti ninfalidi, moltissimi licenidi, e anche in questo caso trovare un bruchetto marroncino di pochi mm immobile tra la vegetazione non è certo facile; anche qui ci sono eccezioni, ma non molto numerose: gli Arctiidae, già grandicelli all'inizio dell'inverno, ma che spesso si riparano sotto sassi o ripari di fortuna e quindi non sono poi così evidenti, e alcuni lasiocampidi. Vanno aggiunti molti nottuidi all'elenco, ma sono spesso attivi solo la notte, e nelle giornate meno fredde, e per vederli devi cercare tra l'erba e le piante basse con la torcia...





Due domande naïves Paolo Mazzei   Link   Link
Torna all'inizio della Pagina

Juventino
Utente Super

Città: Nizza

Regione: France


10135 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 29 ottobre 2008 : 10:12:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Interessantissimo!!!
Grazie due milla!!!
Ciao!!!

Link
L’école buissonnière
Torna all'inizio della Pagina

gilbonol
Utente Senior


Città: Cesenatico
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


3151 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 01 novembre 2008 : 16:58:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scendendo ancora più in dettaglio, sperando di ben interpretare il pensiero di Alessandro,esistono delle chiavi dicotomiche che permettano di individuare in base alle varie caratteristiche progressivamente, famiglia, genere, specie?. Se esistono come venirne in possesso?

Gilberto Bonoli
Torna all'inizio della Pagina

mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 novembre 2008 : 17:17:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non solo direi che non esiste nessuna chiave che parta dalla famiglia, come vorresti tu: purtroppo anche la divisione in famiglie, per diversi gruppi di farfalle, è soggetta a opinioni contrastanti e litigi furiosi .

Due esempi:

- i Nymphalidae, che per molti (da Ehrlick (1958) e Ackery (1984, 1988) in poi) comprendono anche Danaidae, Ithomiidae, Heliconiidae, Amathusiidae, Morphidae, Brassolidae e Satyridae, vengono visti da D'Abrera come tante famiglie separate, e nel suo recente (2006) World Butterflies parla, riferendosi alle tesi di "accorpamento" delle famiglie, di "collective irrationality" e "phylogenetic hysteria"...

- secondo Lafontaine D.J. & Fibiger M., 2006 - Revised higher classification of the Noctuoidea (Lepidoptera), le famiglie Nolidae, Arctiidae e Lymantriidae sono in realtà sottofamiglie dei Noctuidae.

Per me la cosa migliore, più che cercare delle chiavi, è prendersi le principali guide che trattano di farfalle, sia ropaloceri che eteroceri, e cominciare a familiarizzare con tutte quelle che trovi, vedrai che riuscirai a riconoscere le famiglie e spesso anche i generi in tempi molto brevi.



Due domande naïves Paolo Mazzei   Link   Link
Torna all'inizio della Pagina

gilbonol
Utente Senior


Città: Cesenatico
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


3151 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 01 novembre 2008 : 18:03:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sospettavo che fosse così, ma non mi volevo arrendere troppo facilmente!
Comunque credo tu abbia ragione, in meno di due mesi di frequentazione di questo forum ho già acquisito molta familiarità con un sacco di aspetti.

Mi accontenterei comunque anche di qualcosa terra-terra che spiegasse almeno come nasce certa terminologia: tutto il materiale che si trova in internet dà per scontato che io sappia cosa significa Lepidottera invece che Geometridae o Notodontidae o Arctidae, io invece non lo so e non riesco a capire!
Per ora ho acquistato "Guide des papillons nocturnes de France", R. Robineau, bellissimo per la parte descrittiva (distribuzione, abitudini, periodo di volo)ma assolutamente difficile e non utilissimo per la parte "visiva" (immagini).

Cercherò ancora.
Grazie

Gilberto Bonoli
Torna all'inizio della Pagina

mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 novembre 2008 : 18:17:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La guida di cui parli in effetti, pur essendo la più completa attualmente in commercio, ha le foto abbastanza piccole e, non mostrando le farfalle in posizione di riposo, non è così immediata ed intuitiva per chi ancora non le conosce bene. Per questo su leps.it uso esclusivamente foto di farfalle vive, anche se così facendo i particolari dell'ala inferiore, spesso diagnostici, rimangono nascosti.

Purtroppo il problema non ha soluzioni: tutte le guide complete che trattano di famiglie specifiche mostrano esemplari preparati, e le guide con belle foto in natura sono antologiche e con un taglio decisamente amatoriale.



Due domande naïves Paolo Mazzei   Link   Link
Torna all'inizio della Pagina

orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 novembre 2008 : 21:12:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E allora, caro Gilberto, ringraziamo chi ci dà una mano, facciamo buon viso a cattivo gioco e via di studio .
Ora uso molto il Tolman (Collins butterfly guide) e piglio due piccioni con una fava. Imparo (finalmente!) un po' di inglese e acquisto un minimo di dimestichezza.



Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)
Torna all'inizio della Pagina
  Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  
 Nuova Discussione
 Versione Stampabile my nm Leggi più tardi
Scorciatoia






Natura Mediterraneo © 2003-2024 Natura Mediterraneo Torna all'inizio della Pagina
Questa pagina è stata generata in 0,17 secondi. TargatoNA.it | Movie BackStage | Snitz Forums 2000

Leps.it | Herp.it | Lynkos.net