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Alberto Gozzi
Moderatore


Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


26216 Messaggi
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Inserito il - 24 ottobre 2008 : 18:23:03 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

ciao a tutti


21 ottobre 2008
Ravina di Trento (TN)
quota 230 m.
salvata dall'attraversamento stradale (almeno per quel momento)

domanda:
cosa è bene fotografare per una corretta determinazione ?

Immagine:
Limnephilidae
110,9 KB

Alberto Gozzi
Moderatore


Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


26216 Messaggi
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Inserito il - 24 ottobre 2008 : 18:23:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Limnephilidae
153,72 KB



un saluto...........alberto
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gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10487 Messaggi
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Inserito il - 24 ottobre 2008 : 18:32:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao alberto

dalle poche discussioni sui tricotteri che ho avuto modo di seguire, mi sembra di aver capito che oltre alla venatura alare (che qui si vede abbastanza, anche se le foto sono leggerissimamente sfuocate), è molto importante il numero degli speroni tibiali di ciascun paio di zampe, evt la prossima volta prova ad appoggiare l'insetto su un foglio di carta (sperando che lui collabori)

per il resto, aspettiamo gli specialisti

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare

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RobertoPE
Moderatore


Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


1934 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 24 ottobre 2008 : 20:29:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per la determinazione dei tricotteri occorrerebbero principalmente:

- una foto che mostri interamente l'insetto dalla punta delle ali a quella delle antenne in quanto è determinante la proporzione fra le loro lunghezze;

- un'altra con il dettaglio delle ali dove si vedono chiaramente le venature;

- un'altra che mostri il dettaglio delle tre paia di zampe per contare il numero degli speroni come detto giustamente da Maurizio;

- un'altra che riprenda il colore del corpo che spesso è nascosto dalle ali.

A questo punto, ammesso che nel frattempo il soggetto della foto non ci abbia mandato all'altro paese e volato via, potremmo arrivare con buona probabilità a determinarne anche la specie.

Tornando al soggetto di questo topic, dovrebbe trattarsi di un tricottero della famiglia Limnephilidae, determinazione possibile grazie all'analisi della venulazione alare che è abbastanza chiara ed alla lunghezza delle antenne che è uguale a quella delle ali.

Ciao.
Roberto

Modificato da - RobertoPE in data 24 ottobre 2008 20:32:03
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Rendener
Utente V.I.P.

Città: S.A. di Mavignola
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


145 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 ottobre 2008 : 09:55:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una domanda per quanto riguarda i tricotteri...quante sono le specie di tricotteri con astuccio in pietra comuni nei torrenti e fiumi alpini?
Io ho sempre pensato che fossero di 2 tipi ovvero secondo una distinzione molto rozza:

quelli "grossi" 2 cm circa che credo si nutrano principalmente di resti vegetali che schiudono in estate

quelli "piccoli" di circa 1,5 cm e diametro della larva molto più piccolo in alcuni fiumi molto molto numerosi dalla dieta onnivora che schiudono copiosamente a partire da fine settembre

Sono queste 2 le primcipali specie o in realtà ne esistono numerose all'apparenza molto simili tra loro?

scusate l'OT ma ne ho approfittato visto che si parla di tricotteri
ciao
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RobertoPE
Moderatore


Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


1934 Messaggi
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Inserito il - 27 ottobre 2008 : 11:50:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Purtroppo è una domanda alla quale nessuno potrà rispondere in quanto in Italia ci sono oltre 400 specie conosciute di tricotteri delle oltre 800 europee, delle oltre 5400 nel mondo.
Persino la guida del CNR del Prof. G. Moretti, considerata da molti organismi di studio la più attendibile, ne fa la descrizione di appena 148 specie.
Delle oltre 400 specie italiane, almeno 300 trovano rifugio nel loro astuccio larvale, variandone le dimensioni ed i materiali che li compongono.
Da quanto sopra potrai forse immaginare la complessità (possibilità) di dare una risposta anche solo orientativa alla tua domanda più che legittima, ma alla quale posso rispondere solo con un invito ad approfondire l'argomento senz'altro interessante.

Ciao.
Roberto
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Rendener
Utente V.I.P.

Città: S.A. di Mavignola
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


145 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 ottobre 2008 : 12:40:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ah vedo che la situazione è molto più complessa del previsto
comunque una risposta me l'hai data non sono due specie ma 400!
grazie
ciao
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