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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
thebest
Utente Senior
Città: cusago
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
1679 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 marzo 2009 : 20:03:16
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wow post veramente interessante....accmpagnato da delle splendide foto! ciao
andrea |
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 marzo 2009 : 04:25:03
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| Messaggio originario di elleelle:
Ritornando a questo bellissimo reportage, mi resta la curiosità di sapere come fa l'eterottero a colpire; immagino che non afferri la preda con le zampe come fanno i Reduvidae. La seconda domanda che ripropongo è come fa la preda a rimanere infilata nel pungiglione. E' un po' che provo a chiedere se qualcuno lo sa; l'ultima volta avevo provato a porre il quesito a proposito degli Asilidae. Altra domanda che non avevo posto io: questi eterotteri possono pungere il dito se li catturiamo? Comincio a non dormirci la notte con tutte queste domande...... luigi
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Come prima cosa, faccio i complimenti a Enrico per la foto altamente significativa che mi permette di spiegare alcune cose, anche in risposta ai quesiti riportati qui sopra. Innanzitutto l'immagine ci spiega la differenza sostanziale che esiste, nei Pentatomidae, tra gli Asopini (Arma, Picromerus, Zicrona, Pinthaeus ecc.)che sono predatori, e tutti gli altri che sono fitofagi. I primi, infatti, hanno la possibilità di estendere il rostro in avanti. Ciò permette loro di attaccare prede lontane dalla portata delle zampe anteriori, in genere bruchi di lepidotteri o altre larve, ma anche insetti adulti come in questo caso. In un recente e interessante lavoro, PATHIPATHI (2008) ha studiato il pentatomide indiano Eocanthecona furcellata (Wolff), in cui è presente un interessante meccanismo di predazione che coinvolge i "sensilli" antennali e labiali. Infatti, usando un microscopio elettronico questo Autore ha individuato dei sensilli sull'apice del rostro appartenenti a quattro differenti tipologie che sarebbero deputati a riconoscere la preda e a valutarne l'entità e l'appetibilità. Dunque, le antenne e il rostro protési in avanti hanno una finalità ben determinata. Gli stiletti del rostro sono inoltre in grado di "arpionare" i tessuti della preda: è per questo motivo che questi insetti possono colpire e trattenere le vittime dei loro attacchi anche in posizioni acrobatiche come quella illustrata nella foto.
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes) |
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