Dario. «E tirato dalla mia bramosa voglia, vago di vedere la gran copia delle varie e strane forme fatte dalla artificiosa natura, raggiratomi alquanto infra gli ombrosi scogli, pervenni allentrata duna gran caverna; dinanzi alla quale, restato alquanto stupefatto e ignorante di tal cosa, piegate le reni in arco, e ferma la stanca mano sopra il ginocchio, e colla destra mi feci tenebre alle abbassate e chiuse ciglia; e spesso piegandomi in qua e in lą per vedere se dentro vi discernessi alcuna cosa; e questo vietatomi per la grande oscuritą che lą entro era. E stato alquanto, subito salse in me due cose: paura e desidero: paura per la minacciante e scura spelonca, desidero per vedere se lą entro fusse alcuna miracolosa cosa». Leonardo da Vinci
Modificato da - D21 in Data 22 settembre 2008 11:55:39
Ahimč, non ho giardino, ma di fronte al mio terrazzo ho un boschetto, e cosģ, lo scorso inverno, ho sistemato la mangiatoia, con miglio, semi di girasole e pochi altri semi: NIENTE. Successivamente, qualche pezzo di pane: merli, merli, merli. La fine del periodo natalizio, ha regalato ai pennuti la chicca di panettone e pandoro, e allora... il delirio !! Sono pure pretenziosi ! Unico neo: il terrazzo va pulito tutti i giorni, ma... ne vale la pena. Certo che sono furbi ed accorti: anche da dietro le tende, ti scorgono perfettamente, sembra che abbiano occhi dappertutto... Davide.
Messaggio originario di craniolucido: ...Sono pure pretenziosi !
Per me č tutto pił facile: metto la mangiatoia in montagna, a 1150 m. di quota, in pieno inverno: le cince sono cosģ affamate che si avvicinano moltissimo!
Una volta, mentre ero sotto un poncho mimetico, una cincia mora mi si č posata in testa!
Dario. «E tirato dalla mia bramosa voglia, vago di vedere la gran copia delle varie e strane forme fatte dalla artificiosa natura, raggiratomi alquanto infra gli ombrosi scogli, pervenni allentrata duna gran caverna; dinanzi alla quale, restato alquanto stupefatto e ignorante di tal cosa, piegate le reni in arco, e ferma la stanca mano sopra il ginocchio, e colla destra mi feci tenebre alle abbassate e chiuse ciglia; e spesso piegandomi in qua e in lą per vedere se dentro vi discernessi alcuna cosa; e questo vietatomi per la grande oscuritą che lą entro era. E stato alquanto, subito salse in me due cose: paura e desidero: paura per la minacciante e scura spelonca, desidero per vedere se lą entro fusse alcuna miracolosa cosa». Leonardo da Vinci