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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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enneaccatre
Utente Senior

Città: castelmarte


561 Messaggi
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Inserito il - 23 settembre 2009 : 20:08:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ok Francesco. Tutto fila. E' come dire: anche una Ferrari, se guidata da un incompetente, sbatte contro il primo lampione, ma questo non ci autorizza ad affermare che la Ferrari sia un "bidone". Un conto è la critica al metodo, altra cosa è il giudizio su chi lo utilizza a sproposito.

Credo che tu sia d'accordo con me che la sistematica numerica richieda molta familiarità con tecniche ogni giorno più sofisticate di analisi statistica, ciò richiede tempo, tanto tempo, e la nuova generazione di praticanti rischia di trascurare ciò che veramente è in grado di formare un “buon sistematico”, e cioè lo studio meticoloso, continuo e per molti versi faticoso, routinario e poco gratificante degli animali e delle piante “così come sono”. Questo è il vero problema. In questo modo non può a mio avviso svilupparsi quella sensibilità che conduce verso le giuste decisioni nella parte irrinunciabilmente "soggettiva" dell'analisi. Però, ripeto, è un problema di persone, di mentalità e, come tu giustamente dici, di carriera, non di metodo.

"La sistematica si trova probabilmente ancora in mezzo al guado, sta operando una delicata fase di transizione che la porterà ad un nuovo e più condiviso assetto del proprio metodo di ricerca. È auspicabile che tale traguardo venga raggiunto con il contributo di tutte forze in campo, amministrando saggiamente, e non dilapidando, il formidabile patrimonio di conoscenze e metodologie derivato da tutta la tradizione sistematica che ha preceduto questi tempi di rapido cambiamento."

(scusa se mi sono di nuovo autocitato, ma è sempre per i soliti problemi di tempo...)
Davide
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Dilar
Utente V.I.P.

Città: Arma di Taggia
Prov.: Imperia


404 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 ottobre 2009 : 22:01:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come è stato già detto la cladistica è un buon metodo solo se effettuata con buone conoscenze del gruppo che si sta analizzando o al più con la guida di un vero specialista. Altrimenti si rischia il disastro.
Vi ricordo il caso degli Uccelli, ora sopra il livello di famiglia non vi è nulla di sicuro, i vecchi ordini sono stati scissi, fusi,riesumati, frammentati ad altre acrobazie tali che non se ne verrà più fuori (tanto che molti hanno rinunciato alle nuove classificazione e sono tornati a quelle tradizionali! ).

Insomma Cladistica sì ma con moderazione.
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gabrif
Moderatore


Città: Milano

Regione: Lombardia


3480 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 ottobre 2009 : 22:50:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao,
mi intrufolo nella discussione, per sgnalare che sull'ultimo numero di Nature c'era la recensione di questo libro:

Naming Nature: The Clash Between Instinct and Science
by Carol Kaesuk Yoon
W. W. Norton: 2009. 352 pp. £19.99/$27.95

Cito dalla recensione:
...In the 1970s, the phylogenetics movement arose with a simple message: to seek close relatives with similarities that are shared uniquely by their descendants and no other groups. With this powerful new methodological tool came fervent disciples, called 'cladists', who wanted to purge the field of non-adherents...


Provocatorio a sufficienza per far venire la voglia di leggerlo. Se lo trovo vi saprò dire.
Saluti,
Gabriele

E quannd te imparet a vèss pipistrell a gulà senza schema e cürvà senza cürva
Te pruvereet el tragitto impussibil del viagg che te feet senza moev gnanca un pàss.

(Davide Van De Sfroos)
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enneaccatre
Utente Senior

Città: castelmarte


561 Messaggi
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Inserito il - 05 ottobre 2009 : 22:55:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono d'accordo, caro Dilar, ma ripeto: non c'è ragione per cui tale raccomandazione vada specificamente indirizzata alla cladistica. Questa tendenza a sottolineare tale rischio solo per la sistematica filogenetica è per me piuttosto incomprensibile. Dovrebbe valere per qualunque metodologia o impostazione di ricerca. Forse che un sistematico "tradizionale" può permettersi di non avere una buona conoscenza del gruppo che sta analizzando? Non commette danni e non crea confusione anche chi moltiplica nomi e specie affidandosi solo ad un vago e soggettivo principio di autorità? Ti assicuro che il guazzabuglio creato da qualche specialista francese degli anni '20 / '30 nella sistematica dei coleotteri crisomelidi è tutt'ora un ostacolo notevole al progresso nella conoscenza del gruppo.

E' lapalissiano: se non conosci ciò di cui stai parlando, fai danni! Qualunque sia l'ideologia che ti sei scelto!

In ogni caso l'utilizzo di asserzioni e procedure formalizzate in modo chiaro, controllate e replicabili (e questo sì che è davvero tipico della SF rispetto alla sistematica tradizionale) è un interessante opportunità per la fondazione di una conoscenza se non certa, per lo meno largamente condivisa.
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enneaccatre
Utente Senior

Città: castelmarte


561 Messaggi
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Inserito il - 05 ottobre 2009 : 23:06:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gabrif:


Provocatorio a sufficienza per far venire la voglia di leggerlo. Se lo trovo vi saprò dire.
Saluti,
Gabriele


Gabrif, se sei interessato alla storia dei "systematists at war" degli anni '70 ti consiglio lo splendido "Science as a process" del grande David Hull. O, meno impegnativo, il divertente "Deep Time" di Henry Gee, recentemente tradotto anche in italiano per Einaudi.
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vladim
Moderatore trasversale


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


34172 Messaggi
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Inserito il - 27 luglio 2016 : 06:28:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nella prima pagina di questa lunga discussione si parla della famiglia Bruchidae.

Si fa notare che ora
La famiglia Bruchidae è divenuta una sottofamiglia all'interno della famiglia Chrysomelidae.
Quindi ora si ha Chrysomelidae Bruchinae.

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